Visite: 80025 Punteggio: 8087 Commenti: 9666 Affinità con il Davinotti: 78% Iscritto da: 25/05/08 10:12 Ultima volta online: Oggi 12:34 Generi preferiti: Drammatico - Fantascienza - Musicale Film inseriti in database dal benemerito utente: 1202
I greatful eight di Pigro
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Scusate, solo ora sono riuscito a riavvicinarmi al computer. Dunque, non so proprio com'è che non si veda il mio post. Ad ogni modo, Zender l'ha già riproposto qui: bara aperta messa in verticale con dentro qualcuno.
Intanto, grazie per le prime segnalazioni!
Sokurov è una gran palla, non c'è ombra di dubbio (io non lo sopporto, almeno per quel che ho visto finora), eppure su questo Faust concordo con Rebis: noioso ma notevole, o meglio affascinante e ipnotico.
Il problema del tecnicismo sta nella sua gratuità o necessità: ebbene, qui lo stile di Sokurov
Sì, in effetti ci ho pensato un po' se era il caso di scriverlo, ma poi ho pensato che quello che scrivo avviene più o meno a metà o verso i due terzi del film, quindi quando siamo ancora molto lontani dalla fine. Certamente, si tratta di un bel colpo di scena, ma - appunto - l'ho valutato più come
Già.......
Ad ogni modo, io l'ho visto in una delle rarissime sale italiane in cui l'hanno proiettato, ma se qualcuno è interessato, ho visto che è scaricabile in download a 3,90 euro sul sito di Repubblica fino al 13 marzo: http://temi.repubblica.it/iniziative-girlfriend-in-a-coma/
Secondo me l'ha raffigurata bene dal suo punto di vista, cioè dal punto di vista di un liberal anglosassone. Il film è tutto incentrato su due grandi fulcri, che per un liberal come lui sono giustamente centrali per comprendere l'Italia oggi: da una parte il dilagare del populismo berlusconiano che
Quindici sono pochi, ma anch'io proverò a elencare i miei preferiti - quelli che non deludono mai e è sempre una gioia vederli e rivederli - in ordine alfabetico:
Robert Altman (Nashville, America oggi)
Ingmar Bergman (Persona, Sussurri e grida)
Charles Chaplin (La febbre dell'oro, Tempi moderni)
Certo, sono d'accordo sul fatto che l'inglese consenta giochi linguistici proprio in virtù della differenza tra segno grafico e pronuncia, e infatti è vero che il titolo inglese è deformato nella scrittura e non nella pronuncia. E però quella deformazione è la chiave di tutto il discorso,
Beh, non so quanti lo abbiano già detto, ma - come ho scritto nella "frase memorabile" del mio commento - la chiave del film (di quale sia l'approccio al film) sta tutta proprio nella deformazione linguistica del titolo. Che in italiano è tradotto male, mentre dovrebbe essere tradotto,
Su diversi altri siti è indicato come regista Charles Avery (n.c.) e perfino su Imdb nella pagina di Avery: http://www.imdb.it/name/nm0043018/
Quindi, forse, si potrebbe inserire anche lui come regista, messo come alternativa: Mack Sennett o Charles Avery.
Zender, toglierei ciò che è scritto nelle note, visto che anzitutto si tratterebbe semmai di un’informazione da dare nel forum. Inoltre contiene una notizia sbagliata, visto che si tratta di 14 e non 18 morti, e poi erano studentesse e non studenti (e questa distinzione di genere è assolutamente
Sì, in questo senso è esatto. Cioè: Arrabal ha scritto il testo, poi Jodorowski ne ha fatto la regia teatrale nel 1961, dopodiché sempre Jodorowski nel 1968 ne ha fatto un film, ma - come lui stesso ha dichiarato - senza neanche più rileggere il copione. Il risultato è che mentre lo spettacolo
Segnalo un errore nel papiro davinottico: l'originario lavoro teatrale “Fando y Lis” non è di Jodorowski, ma di Fernando Arrabal. Va comunque precisato che dell'opera teatrale rimane soltanto l'idea di fondo dei due personaggi che vogliono andare in questa città ideale, ma l'intero svolgimento
Il dvd non esiste perché ci sarebbe di mezzo Renato Zero che detiene in qualche modo dei diritti sul film e impedisce di fare il dvd perché lo vorrebbe fare lui. Almeno, questo è ciò che racconta pubblicamente Tito Schipa jr., per cui la situazione è bloccata ormai da diversi anni, con Schipa
Per quel che ne so io, è nato come produzione televisiva, da trasmettere nei programmi sperimentali della Rai, anche se credo che ebbe problemi e non fu trasmessa subito. Quindi è film prodotto per la tv, ma che ebbe anche vita cinematografica.
Alla presentazione del libro del protagonista, pubblicato da Bompiani (e qui sospetto un caso di product placement ante litteram...) partecipa il gotha della Bompiani stessa. In questa scena sono presenti, non accreditati ma riconoscibili, lo stesso editore Valentino Bompiani (che ha diverse battute),
Zender, se non sbaglio con i nomi coreani si era detto di mettere prima il cognome. Se è così, tutti i nomi di questo film (regista e cast) vanno invertiti.
Al cinema l'abbiocco tende l'agguato, ahimè, soprattutto quando si trova la perfetta alchimia tra condizioni della sala (poltrone accoglienti, temperatura calda, pubblico silenzioso) e condizioni personali (stanchezza, pancia piena). L'ultimissimo abbiocco, che mi ha tenuto nel dormiveglia per un buon
Zender, c'è un errore nel titolo originale a cui non avevo pensato quando ho fatto la scheda, anche se avrei dovuto...
Il titolo originale è Lalekhet Al HaMayim. Infatti, il film è israeliano e il titolo è ovviamente in ebraico. Non capisco perché Imdb abbia messo come originale l'inglese (ma ho
Nel cast anche lo stesso Pedro Almodóvar (n.c.), che canta una canzone (intera: per intenderci, non è un cameo alla Hitchcock che compare fugacemente, perché qui Almodóvar sta per tutto il tempo di una canzone, e canta pure...).
Zender, nelle note aggiungerei:
E non “L’inglese che salì su una collina e scese da una montagna” e “L’inglese che salì sulla collina e scese da una montagna”.
A dir la verità le combinazioni sarebbero anche altre, ma queste sono le due più frequenti e quindi forse ci si potrebbe
No, hai ragione, lo schiaffo c'è. Lo sguardo non è cattivo, e anzi quella scena nasce dal fatto che lui si sta rendendo conto che lei vuole morire, e quindi lo schiaffo sarebbe in realtà per rabbia per questa cosa. Comunque sì, di amorevole c'è proprio poco. Adesso posto il commento.
Fortunatamente il film è tornato al cinema in questi giorni e son riuscito a recuperarlo. Sono appena tornato dalla visione: bellissimo, ma... no, non è un film sull'amore! E neanche sulla malattia, a dir la verità. Semmai, è l'ennesima declinazione di un mondo hanekiano, abitato da vite rattrappite
Potrebbe essere un aggiornamento del tuo browser. A me è capitato un po' di tempo fa che cambiasse il font del bottone per salvare i commenti (piuttosto assurdo...). Ma credo che, appunto, dipendesse dal mio browser.
Grande Oshima! Personalmente ho invece preferito i film del suo periodo più fortemente politico indirizzato alla descrizione simbolica di un Giappone in crisi di identità: Racconto crudele della giovinezza e L'impiccagione sono assolutamente folgoranti.
Come dicevo è una questione di "regole". Cioè: può considerarsi remake un film che riprende esattamente la storia (e le caratteristiche) di un precedente cortometraggio dello stesso autore? In realtà sono dei remake che hanno tutti un consistente ampliamento, e quindi una storia più complessa.
Ah ah, notevole! Adesso abbiamo l'esatta misura: pupi = mezzo pallino. Così, se capitiamo in un cinema con pupi scalmanati, potremo impostare la tara come sulla bilancia della salumeria.
Rimane da valutare la "variabile popcorn e lattine stappate": per tutto c'è un pallinaggio, mentre
Sono molti i casi in cui un regista fa un corto, e poi ritorna su quel corto ampliando la storia e trasformandolo in lungo. Si tratta di capire se in questi casi vale la regola del "remake" o no. Di certo è un rifacimento-ampliamento (perché, ovviamente, nel passaggio al lungo rimane tutto
In questa pagina compare oggi (almeno a me) la striscia verde di un commento che sta per essere pubblicato, ma nella striscia si legge:
un nuovo commento (firmato DANIELA) a questo film verrà pubblicato il giorno 27/11/12 alle 11.53.
Qual è l'errore? Doveva essere pubblicato il 27 novembre
Zender, non ho visto ancora questo film, ma ho il vago sospetto che sia l'evoluzione del cortometraggio omonimo: https://www.davinotti.com/film/frankenweenie/8037
Che si fa in questi casi (sempre che venga confermato)? Si segnerebbe questo film come remake?
Ho visto questo documentario una sola volta, e quindi mi rimane addosso quella prima impressione. Ho riletto ora il mio commento, e vedo che è proprio quel che scrivevo nel post precedente. Scrivevo che il film "è la personalissima sublimazione di un rapporto irrisolto", che è poi, in altre
Zender, il titolo della scheda è proprio sbagliato. Come si vede bene anche nella locandina il titolo esatto è “Fantastic Mr. Fox”. Quindi va sostituito. Sposterei il titolo sbagliato “Fantastic Mister Fox” nelle note, ma preceduto da “E non”.
Altra cosa: nelle note si può lasciare l’indicazione
Mah, io sono rimasto molto sconcertato dalla visione di quel film, e ci ho trovato molta cattiveria da parte di Herzog nei confronti di Kinski (che non era un santo, ovvio, ma da qui a farci un film per dirne male...). Alla dimensione epica di cui parli manca proprio lo scontro fra titani: c'è solo
Sono d'accordo, ma paradossalmente il post di Trivex sarebbe perfetto se inserito in un altro film, e cioè in Kinski: il mio nemico più caro, che per l'appunto è il racconto di tutte le anomalie psichiche di Kinski (e, secondo me, di Herzog che fa un film per raccontarle). Quindi, se inserito in Nosferatu,
Subito all'inizio del film assistiamo a una manifestazione dell'estrema destra con comizio. A tenere il comizio (e quindi il discorso che si sente, anche se... doppiato) è Ignazio La Russa! Precisa Apoffaldin: Il film si apre con un brano del discorso che Ignazio la Russa tenne in piazza
Mah, ovunque è scritto (anche nel dvd che riporta la versione ufficiale della Rai) che è stato trasmesso una sola volta nel 1970. Quindi direi proprio che è vero. D'altra parte, questo sceneggiato se lo ricordano davvero in pochi e tutti coetanei (ma questa è una prova empirica, mi rendo conto)...
Credo che possa far piacere a tutti i nati all’incirca tra il 1956 e il 1966: è uscito in dvd, lo scorso 21 novembre 2012, il telefilm cult della loro infanzia, che negli ultimi anni una leggenda metropolitana aveva dichiarato “perduto”. E invece la Rai conserva tutte le puntate, che ora sono
Oggi è l'anniversario di questo favoloso sceneggiato tv per ragazzi: il 5 gennaio 1970 fu trasmessa dalla Rai la prima puntata, entrando immediatamente nella leggenda. Mai più ritrasmesso, si credette perfino che la Rai lo avesse perso. E così rimase nella memoria dei bambini di allora (come il sottoscritto),
Zender, visto che nelle note della scheda c’è un riferimento a un film successivo, o lo togliamo oppure tanto vale aggiungere a quel che è scritto: “e da T. Haynes con il titolo “Lontano dal paradiso” (2002)” (che oltretutto è molto più aderente – praticamente un remake – rispetto a
Nel mio commento concludo accennando a una "strana incoerenza temporale". Spiego qui di che si tratta. A un certo punto il primo marito dice che la moglie aspetta un bambino. Poco dopo la voce narrante dice che al termine della settimana c'è un dato episodio, e durante quell'episodio vediamo
Ok, risolto!
Zender, questo commento di Giùan va spostato nella scheda che ho appena creato, dal titolo "Mabel and Fatty Viewing the World's Fair at San Francisco", e tutto torna. Ma bisogna correggere il commento di Giùan scrivendo San Francisco al posto di San Diego.
Giùan, ho visto questa comica, ma in quella che ho visto io la storia è completamente diversa da come la descrivi. Non ci sono né esempi di architettura europea, né cantanti, né il sindaco, né la nave degli schiavi, né la veduta notturna. Ci sono invece le solite scenette di gelosia, un giro su
Cotola, credo che la tua visione e il tuo giudizio risentano delle infelici condizioni in cui l'hai visto. Anzitutto, sicuramente il 3D dà un tocco di suggestione in più, pur non essendo - come è stato giustamente notato - invasivo o chiassoso. Ma credo che la condizione più infelice sia stata quella
Aggiungo che in questa nuova edizione di molti film di Bergman saranno ripristinate le versioni originali, che sveleranno tutte le censure, e soprattutto saranno ritradotti tutti i dialoghi (in sottotitoli) che - si è scoperto - sono stati tradotti in italiano arbitrariamente. O meglio, questo enorme
Ah che bello! In questo film ci sono dei momenti memorabili che ho ancora ben stampati nella memoria, ma è tutta l'atmosfera a essere memorabile. Insomma: chi se la sente di affrontare i ritmi super-lentissimi di Bela Tarr, lo guardi e vivrà un'esperienza unica!
Riguardo al titolo, sì, in effetti
Non so se "sconvolto" sia l'aggettivo più giusto, ma quello che mi "rintrona in testa" forse più degli altri perché totalmente inatteso e sconcertante è un vecchio film italiano che ho scoperto recentemente: Fuoco! di Gian Vittorio Baldi del 1968. Selvaggio, inspiegabile, mis
L'unica materia in cui non son mai riuscito ad andare oltre il 6...
Mi unisco ai complimenti: davvero curioso. Questo porta a una domanda: per girare il film avranno preso qualcuno che scrivesse alla lavagna dei problemi algebrici corretti, oppure saranno entrati in un'aula con il problema
Gira l’informazione che pure Bud Spencer abbia partecipato al film (come comparsa?). Ho guardato con attenzione il film ma non l’ho individuato. D’altra parte, mi sembra strano che il nuotatore che aveva appena stabilito il record italiano dei 100 metri stile libero entrasse in un film senza che
Il film è bello di per sé, ma il mezzo punto in più l'ho dato proprio per l'interpretazione davvero notevole di Hirsch. Se sei un suo fan, direi che è assolutamente da vedere!
Anche questo è giusto. È anche vero che non è raro commentare come la storia sia bella e la realizzazione scarsa. A quel punto, il godimento della pellicola è tutto sommato discreto, ma il regista ci fa una brutta figura. D'altra parte se la storia è scarsa e la realizzazione buona, il godimento
Zender, Mudge va maiuscolo perché è il cognome del ragazzo: The Mudge boy = il ragazzo Mudge.
Titolo importante perché il cognome, come si fa notare a un certo punto nel film, può essere letto al contrario: Egdum -> egg dumb, cioè il matto delle uova (e appunto il ragazzo Mudge è considerato
Carino, eh? In effetti, il film stesso è di per sé ossimorico...
Hai ragione, e infatti questo mi aveva generato un'aggiunta di riflessione in più del solito, quando ho visto il film. Poi, ragionandoci su, mi sono reso conto che lo stesso ragionamento andrebbe fatto quando vado a teatro:
In effetti, il finale è un vero pugno nello stomaco, pur non mostrando nulla. E l'ipotesi della fuga da una casa che finisce dentro un bagagliaio è da brividi...
SPOILER
Una dei figli decide di scoprire cosa c'è al di là della casa-prigione in cui sono rinchiusi fin dalla nascita e si nasconde nel bagagliaio dell'auto del padre. Il padre esce con l'auto, parcheggia nel desolato terreno davanti alla fabbrica. La macchina da presa molto lentamente si avvicina
2022: Avatar - La via dell'acqua (Avatar: the way of water)
1912: Au pays des ténèbre (Au pays des ténèbres)
1910: Cadres fleuris (Cadres fleuris)
1991: [3.01] Poirot: Il seme del sospetto (How Does Your Garden Grow?)
2013: Enemy (Enemy)
1908: Chiffonniers et caricaturistes (Chiffonniers et caricaturistes)
2020: Out (Out)
2021: Sulla giostra
1971: Il braccio violento della legge (The French connection)
1907: Saharet, boléro (Saharet, boléro)