Monos - Un gioco da ragazzi - Film (2019)

Monos - Un gioco da ragazzi
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TITOLO INSERITO IL GIORNO 7/11/20 DAL BENEMERITO DANIELA
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Daniela 7/11/20 06:33 - 12662 commenti

I gusti di Daniela

Otto ragazzi appartenenti a una organizzazione para-militare clandestina hanno il compito di sorvegliare una donna americana rapita... Ambientata tra le aspre montagne e l'impenetrabile giungla colombiana, la progressiva tribalizzazione del gruppo  di adolescenti ricorda quella del Signore delle Mosche, espressamente citato, ma non si tratta di una nuova trasposizione del romanzo di Golding: già documentarista, Landes dirige un' opera di grande suggestione visiva e sonora, un'immersione in una violenza "primigenia" sospesa tra storia e natura che suscita fascinazione e disgusto.
MEMORABILE: ILa splendida colonna sonora di Mica Levi che fonde varie sonorità con i rumori ambientali; Il nano messaggero; La corrente impetuosa del fiume.

Kinodrop 13/12/20 18:13 - 2951 commenti

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In un inaccessibile luogo all'interno della giungla colombiana, un gruppetto di guerriglieri adolescenti deve sorvegliare una donna americana presa come ostaggio e renderne conto ad un'imprecisabile gerarchia ribelle, contrapposta alla legalità. A metà tra realistico (la guerra civile) e mitologico, una storia di abnegazione e dispersione che ha come correlato l'asprezza delle montagne e il fragore dei corsi d'acqua ed in cui è necessario recuperare un'equivalente identità "selvaggia". Grande spettacolo naturale esaltato dalla OST di Mica Levi. Sorprendente la prova corale del cast.
MEMORABILE: La mucca Shakira ammazzata per sbaglio; La fuga nella giungla; La fine della Svedese; I corpi colorati di nero; Rambo.

Anthonyvm 15/01/21 15:28 - 5692 commenti

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Film di surreale e ambigua bellezza (personificata nella figura androgena del/la protagonista "Rambo"), sospeso fra l'assurdo (l'istruttore nano) e il raggelante (l'odissea della "Dottoressa"), fra la satira antimilitarista e l'allegoria goldinghiana (la testa di maiale impalata e coperta di mosche), fra la favola crudele (i giochi filosadici, l'erotismo ludico, la metamorfosi ferina dei ragazzi) e il thriller survivalista (l'inseguimento nel fiume). Landes cita i grandi capolavori bellici (Apocalypse now e Full metal jacket su tutti), ma si tiene stilisticamente autonomo. Da vedere.
MEMORABILE: La mucca macellata; La notte d'amore fra Rambo e Lady; La Dottoressa sedotta da Svedese; L'annegamento della ragazza; Il breve assedio domestico.

Leandrino 8/06/21 21:41 - 513 commenti

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Un gruppo di giovani soldati sorvegliano un ostaggio in un campo d'addestramento sulle montagne. Opera ambigua e a suo modo estrema, che fa del virtuosismo fotografico la sua cifra espressiva dominante, con evidenti e dichiarate influenze (Coppola, Herzog). Sconvolgente dal punto di vista estetico, egregiamente diretto e interpretato, sebbene non sempre chiaro dal punto di vista narrativo. Il meccanismo è simile a quello del recente Mad Max: tanta backstory rivelata appena o per nulla. Sta allo spettatore scegliere se venirne a capo o lasciarsi sedurre dalle immagini.

Giùan 1/09/21 09:36 - 4559 commenti

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Tra le ascendenze esplicitamente dichiarate e puntualmente riscontrate (Conrad, "Il Signore delle mosche", Apocalypse now...), la più pertinente e cinematograficamente erosiva si può forse rilevare in certo parossismo herzoghiano, palese a livello tecnico (impressionante la fotografia) come nell'estremismo della sfida individualità/gruppo/forze naturali. La proprietà specifica di Landes sta nel mutuare tutto in un'allegoria "latinoamericana" che in qualche tratto incaglia e mostra la corda dell'esorbitanza di controllo ma che lascia ammirati per il potere perturbante.
MEMORABILE: Il training dell'istruttore nano; La prima fuga della dottoressa; I nomi di battaglia: Puffo, Rambo, Boom boom, Svedese...

Pigro 26/01/24 09:28 - 9668 commenti

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Otto ragazzi guerriglieri e una donna in ostaggio, tra il ludico, il bellicoso e il beluino, dalla montagna "sacra" all’uterina umida giungla: vertiginoso gioco al massacro tra Apocalypse now e Il signore delle mosche, per indagare le dinamiche del potere tra gruppo e individuo, ma soprattutto la fragile linea d’ombra dell’adolescenza: “soggetti non identificati” che approdano agli ultimi trenta secondi da brivido come una grande interrogazione sospesa sul futuro: dell’essere umano, dell’adolescente, di un Paese, dell’umanità. Impressionante.

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  • Discussione Daniela • 7/11/20 06:41
    Gran Burattinaio - 5927 interventi
    Come ho scritto nel commento, non si tratta di una nuova trasposizione del Signore delle Mosche di Golding, anche se questo viene espressamente citato con l'immagine della testa di un maiale infilzata in un palo, ma ne richiama le tematiche ed in ogni caso si tratta di un film molto suggestivo e con una colonna sonora di rara efficacia.
    Altamente consigliato, almeno a chi ha apprezzato il film di Brook del 1963.  
  • Discussione Daniela • 7/11/20 08:24
    Gran Burattinaio - 5927 interventi
    Wilson Salazar, l'attore nano che nel film interpreta il ruolo del Messaggero, per 13 anni a partire da quanto ne aveva solo 11 è stato un guerrigliero delle FARC, ossia le Forze Armate Rivoluzionarie della Colombia, organizzazione nata nel 1964 ed ancora attiva.
    Fonte qui (lingua spagnola)
  • Discussione Anthonyvm • 7/11/20 08:56
    Scrivano - 805 interventi
    Grazie della segnalazione: messo prontamente in lista!
  • Discussione Kinodrop • 7/11/20 14:11
    Contratto a progetto - 142 interventi
    Trama molto molto interessante, mi incuriosisce. Grazie per la segnalazione Daniela...cerco di recuperarlo al più presto!

    Saluti K.

  • Discussione Bubobubo • 7/11/20 19:07
    Archivista in seconda - 271 interventi
    Grazie mille, Daniela. Consiglio davvero prezioso, e i toni del tuo commento invitano alla visione!
  • Discussione Rambo90 • 7/11/20 21:43
    Pianificazione e progetti - 436 interventi
    Grazie del consiglio, lo segno in lista anche se ultimamente sto vedendo tutto Il maresciallo Rocca per la prima volta 
  • Discussione Cinecologo • 9/11/20 00:25
    Galoppino - 30 interventi
    Lo vidi tempo fa, molto interessante sul piano formale - la "grande suggestione visiva e sonora" di cui scrive Daniela è indubbia - mi deluse però per la povertà contenutistica (o almeno io non vi ho scorto nulla di significativo in tal senso, magari limite mio, chi sa): il film sembra perdersi un po' sulle proprie sperimentazioni formali senza di fatto approdare a nulla di concreto. Ad ogni modo, il fatto che tu, Daniela, mi abbia suggerito un'opera come questa sembra dimostrare che sia riuscita a cogliere il "tipo" di film che può piacermi più di altri. Prova a vedere We the Animals e Buy Me a Gun... se non riesci a trovarli fai "un fischio" :)
    Ultima modifica: 9/11/20 00:46 da Cinecologo
  • Discussione Daniela • 9/11/20 08:39
    Gran Burattinaio - 5927 interventi
    Cinecologo ebbe a dire:
    molto interessante sul piano formale  - mi deluse però per la povertà contenutistica
    E' vero, la forma sembra prevalere sul contenuto, piuttosto criptico o ambiguo, forse anche perché proveniente da una cultura  lontana dalla nostra. Però è uno di quei casi in cui l'indeterminatezza dello stesso non ha influito sulla fruizione a livello personale: la partitura sonoro/visiva mi ha "ipnotizzato" - scusa il termine banale, ma non ne trovo uno migliore - al pari di quello che può accadere di fronte ad un'opera d'arte astratta. E poi c'è stata indubbiamente la suggestione ulteriore derivante dal richiamo al romanzo di Golding, che è uno dei miei preferiti in assoluto tra quelli in lingua anglosassone.
    PS: Grazie per le dritte, ti farò sapere.  
  • Discussione Caesars • 9/11/20 10:38
    Scrivano - 16811 interventi
    Grazie della chiamata Daniela. Visto che ho apprezzato il film di Brook, cercherò di vedere anche questo.