Il primo lungometraggio importante del Maestro Hayao Miyazaki (futuro autore di classici dell'animazione come IL CASTELLO NEL CIELO e LA CITTA' INCANTATA) è anche il più citato e famoso tra i tanti dedicati negli anni al personaggio di Lupin III, ideato partendo dall'omonimo fumetto di Monkey Punch. Premiato persino a Cannes, IL CASTELLO DI CAGLIOSTRO è già un ampia dimostrazione delle doti visionarie di Miyazaki, capace di creare paesaggi magnifici dettagliati da disegni di classe superiore. Teatro principale dell'azione è...Leggi tutto per l'appunto il castello del titolo, ubicato nel paese di Cagliostro e centro di un'incredibile traffico di denaro falso. Lupin vi finirà per liberare una graziosa e delicata fanciulla promessa sposa del Conte Cagliostro, imprigionata nella Torre più alta del castello e in possesso di un anello che, unito a quello del Conte, dovrebbe rivelare un tesoro nascosto nei pressi. Lupin, aiutato da Jigen, Goemen, Fujiko e, indirettamente, dall'immancabile ispettore Zenigata, vagherà per cunicoli segreti, si lancerà in salti incredibili sui tetti quasi verticali delle torri (scene incredibilmente suggestive e spettacolari), correrà sulla sua Fiat Cinquecento e risolverà ovviamente l'enigma. Purtroppo a disegni magnifici (il tratto è quello degli ultimi episodi della prima storica serie di Lupin, alla quale Miyazaki aveva ampiamente collaborato) non corrisponde una storia all'altezza: troppe fasi riempitive, poca grinta nella sceneggiatura. Buone le musiche, anche se quelle tratte dagli episodi storici sono in minoranza. A tratti comunque notevolissimo.
Miyazaki fa le prove generali con il suo primo film di animazione (gettando le basi per i lungometraggi futuri) e si cimenta nella realizzazione di un film adrenalinico, scattante e divertente, con qualche pausa e indecisione narrativa ma in linea di massima decisamente piacevole. Il tratto della scuola Miyazaki è inconfondibile e, non a caso, "Il castello di Cagliostro" è diventato uno dei lungometraggi di animazione giapponesi più amati in qualsiasi angolo del globo.
MEMORABILE: La folle corsa sulla Cinquecento truccata...
Riproposto anche di recente, questo Lupin è senza ombra di dubbio divertente. Si nota fortemente la penna di Miyazaki, ma questo non è assolutamente un difetto, anzi. La storia non è sempre lineare e chiara, ma il risultato finale risulta piacevole e bagnato di quel buon romanticismo come ogni singola avventura del nostro ladro par excellance!
Notevole esordio di Miyazaki. Il legame con la serie animata pone vari limiti al film ma il regista riesce a dare comunque il meglio di sè con disegni affascinanti e spesso gustosamente surreali, un buon ritmo e molta fantasia, riuscendo a sfruttare al massimo un'idea di partenza assolutamente ordinaria. Non manca qualche assurdità o qualche passaggio ai limiti della fantascienza, ma è tipico anche della serie. Bella anche la colonna sonora.
"Il castello di Cagliostro" di Hayao Miyazaki è un bellissimo film d'animazione, a prescidere dal fatto che appartenga alla serie di Lupin III di Monkey Punch. Ogni sequenza è ben fatta, ogni dialogo perfetto, ogni dettaglio curato fin nel più piccolo particolare. È un Lupin che recita Arsenio Lupin, paladino di principesse indifese, contro tirannici aristocratici che sembrano usciti da racconti di Perrault. I soliti quattro comprimari non mancano, ma sono comparse in una fiaba senza tempo.
Gradevole lungometraggio lupiniano dalla firma illustre, con in effetti una buona dose di trovate, magari gravate qua e là da una certa intenzionalità "poetica" a scapito (ma solo un po') dell'umorismo surreale che è una delle cifre del personaggio. Comunque ingiusto negargli una piena sufficienza.
Sebbene sia il primo lungometraggio animato del maestro Hayao Miyazaki (lo studio Ghibli non è stato ancora fondato) e non si basi su un personaggio da lui creato, già in questo film il grande artista giapponese mostra appieno la sua grande personalità creativa. La cura dei personaggi, la dinamica delle scene e la ricchezza di sfumature in sfondi e paesaggi, saranno elemento centrale nella produzione del disegnatore ed impreziosiscono in modo evidente questa avventura di Lupin senza snaturare il personaggio.
Molto avventuroso, come nello stile di Lupin III, si fa apprezzare prettamente per i disegni del talentuoso Miyazaki e per la rocambolesca trama. Confrontato con i successivi film di animazione centrati su Lupin III questo ha dalla sua un quid in più. La cura per i particolari è lodevole. Un lungometraggio entusiasmante e brillante.
Bel film di Miyazaki che riprende il personaggio del ladro Lupin III, innestando la storia di elementi e personaggi fiabeschi (il castello, il tesoro, il cattivo di turno, i guardiani invulnerabili). Che il regista avesse i numeri lo si capisce già da questo suo esordio ed anche i disegni sono superiori alla media, soprattutto per la cura dei particolari. La storia è forse un po' stiracchiata, ma alla fine la pellicola è pienamente godibile e scivola via che è un piacere. Da vedere se vi piace il cinema di questo grande regista o la serie animata.
Avvincente scorribanda avventurosa per un autore e un trio che hanno fatto la storia dell’animazione giapponese e mondiale. Il ladro gentiluomo è qui alle prese con un losco produttore di banconote false che, non pago, vuole risalire, servendosi della principessa Clarisse, a un altro tesoro ancor più inestimabile. Azione e romanticismo, coraggio e ironia si fondono nella piacevolezza di un racconto fiabesco costellato da notevoli guizzi e goduriosi voli pindarici, il tutto magnificamente disegnato e messo in scena.
In questo primo film dedicato al noto ladro creato da Monkey Punch c'è ben poco dello spirito originale della serie (escludendo il notevole rispetto filologico per le caratterizzazioni dei protagonisti). Jigen, Goemon e Fujiko sbiadiscono in evanescenti figure di supporto mentre Lupin, che corre per e con la bella Clarisse attraverso scenari favoleschi, già sembra anticipare Laputa. Un Miyazaki giovane e ancora acerbo, ma già capace di notevole inventiva registica, che si prepara ai capolavori del prossimo futuro. Onirico e atemporale.
MEMORABILE: L'inseguimento con la 500; I due anelli vengono attivati e...; "Sono un ladro!".
Film che segna l'ingresso nella mitologia animata di Lupin III - dopo il lento e faticoso avvio della prima stagione - nonché esordio al cinema di Hayao Miyazaki, che fuori dalle ingerenze e dai dictat della produzione televisiva reinterpreta in controtendenza il concept di Monkey Punch, smorzandone cupezza e cinismo, e facendo del protagonista un corpo anarchico apportatore di poesia, mosso da un vitalismo romantico del tutto inedito. Questa qualità umana è tutta nella morbidezza del tratto, nei colori pastello, nella trasversalità ai generi narrativi che dirotta l'azione nel fantastico.
Fa piacere vedere Lupin comportarsi da gentiluomo come suo nonno Arsenio, innamorarsi di una donzella in pericolo che non sia la solita Fujiko e addirittura allearsi con Zenigata contro un nemico comune; peccato solo che Jigen e Goemon incidano poco. Ma il film è soprattutto un capolavoro di animazione e del genio visivo di Miyazaki (le scenografie) che non può lasciare indifferente nemmeno chi non è un fan dei personaggi. Giustamente iconico (la giacca verde, la 500 gialla) e una vera festa per gli occhi.
MEMORABILE: Gli ingranaggi della torre dell'orologio.
Esordio di Miyazaki che riesce a dare il meglio di sé in questo lungometraggio animato. Ottima "puntatona" del ladro gentiluomo Lupin III e i suoi fidati amici (anche se comprimari) con l'immancabile Zenigata. Siamo in un contesto incantato alla ricerca di un tesoro nascosto. Sicuramenti i disegni sono superlativi, ma anche la rocambolesca trama è degna di nota. Riuscitissimo e amatissimo, sarà ricordato come il migiore film della serie.
Quel che rende questa avventura di Lupin un bel film di animazione è l'assoluto talento registico di Hayao Miyazaki, capace come pochi di rappresentare paesaggi colorati che quasi fanno passare la trama in secondo piano. Detto questo, la vicenda prende piede da subito e suscita grande interesse nella seconda parte piú action. Una piccola nota negativa riguarda la parte riservata ai fidi compagni di Lupin, troppo in secondo piano rispetto al solito. Un buon film, consigliato ai fan del genere e non.
La firma registica è sinonimo di indiscussa qualità e il disegno non può che giovarne. Purtroppo il doppiaggio di Jigen stona parecchio, la colonna sonora è quella delle serie più recenti e Goemon si vede troppo poco. Ma nel complesso è un'avventura comunque riuscita, in cui Lupin si dà parecchio da fare, l'azione non manca e alcune trovate non sono niente male (simpatico l'autogiro, anche se ricorda i velivoli di Conan). Merita la visione.
MEMORABILE: Il primo spericolato inseguimento; L'attacco dei sicari mascherati di Cagliostro; Lupin e Zenigata nelle segrete; Il meccanismo dell'orologio.
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HomevideoZender • 19/11/07 08:30 Capo scrivano - 48372 interventi
Esce il 21 il dvd Cecchi Gori del più celebre lungometraggio di Lupin III, restaurato di recente in occasione del passaggio anei cinema.
Audio: Ita.5.1 Ac3/Dts
Video: 16:9/1.78:1
La cosa interessante è che il film è stato ridoppiato con le voci originali dell’epoca, mentre nei due doppiaggi precedenti Lupin non era mai stato doppiato da Del Giudice (voce storica di Lupin)
Extra: Speciale, Il doppiaggio di una leggenda + Dallo storyboard al film, i disegni originali realizzati per lo storyboard rivivono in un’extra lungo quanto il film stesso e sincronizzato con la colonna sonora del film in visione multi-angle + Galleria fotografica + Trailer.
Nel 1983, la Stern Electronics ha prodotto un laser game intitolato Cliff Hanger (dal nome della serie Lupin III negli USA), quasi in concomitanza con l'uscita di Dragon's Lair del dissidente "dysneyano" Don Bluth. Per la realizzazione del laser game Cliff Hanger però, non tutte le scene sono tratte dal lungometraggio "Il castello di Cagliostro": nel montaggio delle varie sequenze di gioco, sono stati impiegati degli estratti dal primo vero lungometraggio spin off della serie, Lupin III - La pietra della saggezza del 1978. Secondo il manuale di istruzioni, pare che si potesse determinare sulla mainboard se "visualizzare" la sequenza appartenente all'altro film o meno.
HomevideoXtron • 15/02/12 17:32 Servizio caffè - 2206 interventi
Il dvd Yamato/Dolmen/Mikado/Cecchi Gori ha una durata di 1h40m40s
Video interlacciato
HomevideoXtron • 22/09/24 20:48 Servizio caffè - 2206 interventi
Nuova edizione BD+DVD Yamato
Versione DVD Audio italiano 5.1, italiano 2.0 (primo doppiaggio), italiano 2.0 (doppiaggio tv), giapponese Sottotitoli italiano Formato video 1.85:1 anamorfico Durata 1h35m29s Extra: trailers, titoli di testa, galleria dei disegni, booklet di 44 pagine