A quasi cinquant'anni dalla sua realizzazione rimane uno dei più divertenti film di animazione mai realizzato (tanto che ne è stato girato anche un remake con attori in carne ed ossa e con la brava Glenn Close nel ruolo di Crudelia De Mon). Spassosissimi i due loschi "compari" della cattiva di turno che saranno copiati in molte altre pellicole (si pensi ad esempio a Mamma ho perso l'aereo). Da non perdere assolutamente.
Notevolissimo film disneyano, che conquista il pubblico e lancia nel mondo la moda del cane dalmata (creando anche molte delusioni). Strepitoso il personaggio di Crudelia De Mon (nome e cognome geniali), uno di quei cattivi da "cartoon" che si finisce con l'amare quasi più dei "buoni". L'incontro casuale fra i due coniugi, ne ricorda uno di inizio Novecento!
Notevole prodotto Disney con un tratto accattivante (un piacevole disegno quasi spigoloso, soprattutto per la realizzazione di Crudelia), un buon senso dell'umorismo (nel laghetto, il cucciolo grasso che ha sempre fame) e una storia piuttosto coraggiosa per un cartone targato appunto Disney (si parla infatti di scuoiare cuccioli per farne una pelliccia. Anche solo l'idea...). il Ritmo è buono e le peripezie dei simpatici quadrupedi maculati, aiutati da animali vari (la fattoria) mantengono alto l'interesse dello spettatore (grande, o piccolo).
MEMORABILE: La descrizione del padrone da parte del cane; Crudelia va a trovare la sua "amica" e lì il marito inventa la canzone su di lei.
Titolo proverbiale, e grandissimo evergreen. A conferma che il versante più ganzo di Disney è quello oscuro, ancora una volta a restare impresso è il cattivo, anzi La Cattiva. Davvero, nomen omen. Fra l'altro la dimensione sulfurea della De Mon cresce col tempo, se si pensa che al giorno d'oggi dire in pubblico non già che si condivide l'idea delle pellicce, ma che si detestano comunque cordialmente i quadrupedi, comporta l'esclusione dal consesso civile. Crudelia forever!
Capolavoro assoluto dell'arte Disney, La carica dei 101 segna un'importante svolta stilistica per lo studio americano. Cavalcando il clima degli anni '60, i disegnatori trovano un tratto stilistico nuovo, più "pop" per così dire e lo applicano ad una storia ricca di colpi di scena in cui non tanto i cani sono i protagonisti, ma uno dei più grandi (se non il più grande) cattivo della storia Disney: Crudelia, meraviglioso personaggio che fa dell'ossessione per la pelliccia dalmata la sua ragione di vita. Intramontabile.
Ottimo film di animazione che, nonostante sia passato quasi mezzo secolo dalla sua realizzazione, continua a mantenere intatti ancora oggi tutto il suo splendore e la sua vigorìa. Divertente, coinvolgente, splendidamente realizzato e con un cattivo tra i più riusciti e celebri della Disney: la gustosamente cattivissima Crudelia De Mon, ormai entrata a far parte della storia del cinema di animazione, e non solo.
Una cattivona fa rapire cuccioli di dalmata per farne pellicce, ma la solidarietà canina e animale condurrà al salvataggio. Un classico che è un vero gioiello. Non c'è nulla di sbagliato in questo film e nulla che non sia sempreverde: dalla storia, emozionante e intelligente, alla grafica del disegno, efficace e raffinata. Fra le tante meraviglie di quest'opera indimenticabile, ricordo solo la descrizione dei padroni che assomigliano ai cani, che scende dritto dritto dal gusto della grande tradizione caricaturale.
Altro bel classico della Disney, con un tratto grafico ed una ispirazione di fondo simili al successivo Gli Aristogatti. La perfida Crudelia e i suoi due scagnozzi Gaspare e Orazio vogliono ad ogni costo rubare i cuccioli dalmata ma troveranno pane per i loro denti. Belle canzoni, tante emozioni, avventura e divertimento, per una bella storia di amicizia, ovviamente a lieto fine.
Ottimo cartone della Disney. L'animazione è ben curata e la regia è affidata a ottimi specialisti del genere; il personaggio di Crudelia è entrato negli annali dei villian, la storia piace ed avvince. Sicuramente promosso a mio avviso, da vedere senza dubbio.
Un ottimo cartone animato targato Disney, che entra a buon diritto nella lista dei classici. La grafica è semplice ma elegante e funzionale, soprattutto per quanto riguarda la marea di cuccioli e una delle Cattive per eccellenza: la perfida, scheletrica, intramontabile Crudelia De Mon. L'unione di comicità e avventura è perfettamente riuscita e il tono della storia non cala mai. Da (ri)vedere assolutamente.
MEMORABILE: Pongo che osserva i padroni simili ai loro cani.
Altro caposaldo dell'animazione disneyana a base di sentimenti (spesso mielosi) e ideologie conformiste evidentemente recluse dietro intenzioni buone (e/o buoniste) destinate a rimanere tali solo nel concetto. I migliori amici dell'uomo, qui razza dalmata, sono utopisticamente umanizzati e rispettati. Peccato la realtà sia ben diversa, come cronaca (estiva) insegna. Al di là della cruda (e reale) perversione umana, il film in questione gode di ottimi disegni e, per bilanciare tanto stomachevole patetismo, di qualche figura contrastante dal nome quantomeno azzeccato (Crudelia De Mon). Latrante.
Altro grande film Disney, tra i migliori in assoluto. Ambientato in quel di Londra, dove una perfida Crudelia Demòn (una delle migliori villain di sempre), appassionata di pellicce, assolda due pasticcioni per catturare dei cuccioli di dalmata per scuoiarli e ottenerci una pelliccia; tutti gli animali della zona si faranno avanti per salvare quei poveri cagnolini. Spassoso per tutta la sua durata, a livello tecnico è forse il miglior Disney in circolazione per l'ottima animazione e il tratto grafico eccellente. Diversi i momenti da ricordare.
Capolavoro disneyano che a distanza di mezzo secolo non perde di smalto e di divertimento. L'animazione è ottima e la psicologia dei personaggi è scritta notevolmente (da ricordare la malvagia Crudelia De Mon che sogna pellicce con il manto di questi bellissimi cani dalmata). Funziona tutto molto bene. Consigliato sicuramente.
Classicone Disney ben riuscito, soprattutto per la creazione del mitico personaggio di Crudelia De Mon, la cattiva per antonomasia. I cuccioli fanno una tenerezza incredibile e poco importa se i due dalmati genitori (Pongo e Peggy) sono stucchevoli all'inverosimile, tanto nei cartoni Disney il buonismo è permesso fino all'eccesso. L'animazione, ambientata in una Londra fredda, umida e uggiosa, ha forme spigolose addolcite dai tratti morbidi dei protagonisti cuccioli.
Praticamente un film perfetto. Uno dei grandi classici Disney e anche uno dei più belli in assoluto. Tante le trovate da ricordare ed ancora una volta viene confermata la teoria che i cattivi sono spesso più interessanti degli altri personaggi. Da questo punto di vista Gaspare e Orazio, i maldestri collaboratori di Crudelia, sono assolutamente impagabili. Da collezionare.
MEMORABILE: La canzone di Rudy su Crudelia De Mon.
Film che riscatta l'insuccesso del precedente La bella addormentata, dalla trama semplice: 101 cani rapiti tornano a casa. Ma la base del film è Crudelia, personaggio chiave senza il quale questa pellicola sarebbe del tutto anonima. Personaggio creato e interamente animato da Marc Davis (caso unico: farà ogni singolo disegno di Crudelia nel film, che sarà il suo ultimo lavoro prima di lasciare l'attività). Nuovo stile grafico per l'uso dello xerox, novità tecnica dell'epoca!
MEMORABILE: Ogni apparizione di Crudelia: animazione superba!
Non ho visto tutti i film di produzione Disney, ma questo penso sia tra i migliori. Personaggi memorabili, suggestivi fondali di stampo impressionista, architetture fumettistiche e gustosissime, una narrazione svelta e spassosa e, per una volta, canzoni ridotte all'osso e sempre funzionali al narrato (evitando così l'effetto melassa tipico di molti film marchiati dal buon Walt). A ciò si aggiungono l'ottima descrizione della Londra anni 60, una buona OST tipicamente sixties e qualche inaspettata frecciata antitelevisiva. Intramontabile.
MEMORABILE: La scelta della partner; L'ombra di Cruella/Crudelia dietro la porta.
E’ il primo film che mia figlia ha visto per intero e confesso il debito sentimentale nei suoi confronti. Ciò detto, a dimostrazione di come necessità economica (i tagli dovuti al fiasco de La bella addormentata) faccia virtù estetica (l’astrazione del disegno, i cromatismi antirealistici), è tra i cartoni Disney più longevi, stringati e brillanti mai realizzati. Tutto finalizzato alla narrazione e al coinvolgimento emotivo, con gli stessi dosati intermezzi musicali che acquistan (finalmente!) una precipua funzionalità. Tutto perfetto ma Crudelia è di più.
MEMORABILE: La nascita dei cuccioli; Gaspare e Orazio; Crudelia De Mon Crudelia Demon farebbe paura perfino a un leon.
Se molti bimbi nati 50 anni dopo la sua uscita ancora adorano questo film, qualcosa vorrà dire. Tra i classici di Disney, infatti, la carica dei 101 è sicuramente uno dei migliori: una storia avvincente accompagnata da una grande varietà di vicende, personaggi e ambientazioni. Spicca poi alla grande il personaggio di Crudelia De Mon, cattiva e solitaria protagonista che rappresenta la vanità e l'egoismo in contrapposizione ai buoni e innamorati Anita e Rudy.
MEMORABILE: La prima irruenta apparizione di Crudelia a casa di Anita e Rudy.
Capolavoro nella prima era d'oro Disney, visto innumerevoli volte senza che si attenui il divertimento e l'ammirazione per la superba tecnica di animazione, in grado di far muovere contemporaneamente una miriade di cagnolini bianchi a pallini neri, cosa che per il tempo in cui venne realizzato doveva sembrare una pazzia, come in effetti avvenne. Disney osò, ed il risultato è fra i più deliziosi fra quelli prodotti dalla casa: personaggi (animali ed umani) simpatici ed ottimamente caratterizzati, una cattiva memorabile e stilosa, una storia avvincente e ricca di sorprese: sempreverde.
MEMORABILE: I cuccioli che assistono al cartone animato in tv
Uno dei migliori film realizzati dalla Walt Disney, rappresenta l'apice del cinema d'animazione. La vicenda è bella, intensa e contornata da un'alea di umorismo che non guasta. Nonostante la presenza degli umani, i veri protagonisti sono i bellissimi cani Dalmata che devono fuggire dalla terribile Crudelia. Rivisto a distanza di anni pare non invecchiare mai. Capolavoro indimenticabile.
Tra i lungometraggi di animazione disneyani uno dei più complessi dal punto di vista tecnico e uno di quelli che meglio ha resistito alla prova del tempo, al punto da avere tuttora un grande richiamo. Pur essendo girato all’insegna dei buoni sentimenti non è mai stucchevole, grazie al ritmo elevato e all’accurata caratterizzazione dei “cattivi”, gli indimenticabili Crudelia De Mon e i suoi due aiutanti (Gaspare e Orazio). In poche parole un grande classico.
MEMORABILE: Ovviamente, Crudelia De Mon; Le scene di massa con i dalmata (prova dell’eccellente livello tecnico degli animatori disneyani).
Classico intramontabile. Divertente e dall'animazione raffinata, curata sia nel tratteggio dei personaggi che nella particolarizzazione degli sfondi. La storia è appassionante, con tanti momenti divertenti ma anche alcuni di vera tensione, grazie anche alla bella costruzione del personaggio di Crudelia, un villain di tutto rispetto. Ritmo veloce, tante idee riuscite (il passaparola fra i cani) e doppiaggio italiano perfetto.
Ottimo film Disney con gli scatenatissimi e famosissimi dalmata. Anche il resto dei protagonisti sia umani sia animali sono riuscitissimi, ma a eclissare tutti è la perfida, cattivissima Crudelia De Mon, uno dei personaggi della Disney più celebri e conosciuti, fantastica nell'inseguimento finale dove si rivela la sua natura demoniaca.
Come in ogni buon cartone è inevitabile la presenza di buoni sentimenti rivolti al rispetto e al benessere dei cani. Tuttavia,in questa occasione non manca un retrogusto horror piuttosto insolito, per un’opera destinata a bambini. Come spesso accade il personaggio meno convenzionale e più strambo resta impresso maggiormente. Si tratta ovviamente di Crudelia De Mon, un’isterica senza scrupoli davvero ben caratterizzata. I disegni non sono più raffinati come in passato, ma appaiono più stilizzati senza per questo smarrire eccessivamente in bellezza.
I disegni si adeguano ai tempi e vengono inseriti dei contorni neri molto netti, che diventano persino un tratteggio come nei fumetti. Non ci sono molti pezzi cantati tranne quello dedicato a Crudelia De Mon (Cruella De Vil nel doppiaggio originale), riuscito personaggio che si inserisce tra le varie e migliori, cattive della Disney. Ottima la sceneggiatura per un altro notevole lungometraggio della Walt Disney Productions.
Delizioso classico Disney con una sceneggiatura semplice ma efficace, con caratterizzazioni molto argute (dalla cattivissima e indimenticabile Crudelia agli "adorabili" Gaspare e Orazio). Il disegno è di classe, soprattutto negli sfondi di stampo impressionista. Il doppiaggio è meraviglioso e rende egregiamente la brillantezza dei dialoghi. Un'opera ricca di spunti interessanti che riesce a rivolgersi all'intero pubblico facendo sognare i bambini e riflettere quelli più adulti. Indimenticabile la canzone creata da Rudy.
MEMORABILE: Pongo che cerca la compagna al padrone Rudy; La cucciolata che segue alla tv le avventure di Fulmine; Da dalmata a terranova.
Non molto coinvolgente. La sceneggiatura originale ha del potenziale, ma al film manca quel qualcosa che tenga viva l'attenzione. Sicuramente il raggiungere per forza un preciso minutaggio ha fatto sì che qualche scena venisse inspiegabilmente allungata, senza aggiungere nulla alla trama e spezzando il ritmo. La cosa migliore nel film sono probabilmente i criminali stupidi, principali responsabili delle scene divertenti.
Piccolo classico disneyano che propaga quella brillante semplicità delle commedie live-action dell'epoca, tanto che a superare la prova del tempo, ancor più degli animali parlanti, sono i loro comprimari su due zampe, in particolar modo lo spassosissimo tris di cattivi, con la fortunata Crudelia in testa e l'irresistibile accoppiata di Gaspare e Orazio ad affilarne il brio comico. Non è un caso che il setup precedente il rapimento e le rocambolesche fughe dei protagonisti dai loro aguzzini restino le sezioni migliori. In mezzo va sopportata qualche lungaggine (il passaparola canino).
MEMORABILE: La voce narrante di Pongo; Orazio e Gaspare danno la caccia ai cuccioli nella villa diroccata; I cani travestiti da terranova; L'inseguimento d'auto.
Cartone di qualità, oltre che coraggioso; presenta infatti una villain (forse fra i più sboccati e pericolosi di casa Disney al netto dell'aspetto aristocratico) che parla espressamente di ammazzare animali per farne pellicce e che non si ferma davanti a nulla pur di riuscirci, e un inseguimento automobilistico degno di Cobra 11! Notevoli sia l'animazione (far muovere tutti quei cani non dev'essere stato facile) che la storia, più drammatica della media; bella e simpatica l'idea di creare un "mutuo soccorso" fra animali per salvare i protagonisti (tutti ben caratterizzati). Ottimo.
MEMORABILE: "Fuori uno!...Fuori due!"; Crudelia alla guida con lo sguardo infuocato.
Immerso in un clima scintillante e uggioso da cui affiorano sprazzi di immorale perfidia - Crudelia tra i villain più riusciti di sempre - è un film d’animazione che nei tempi e nell’estetica sfiora confini di assoluta perfezione. Una pietra miliare del cinema per “famiglie” e fiore all’occhiello della scuderia Disney. Ampiamente giustificato lo status di cult.
Caposaldo del mondo Disney con la storia dei due dalmata innamorati e i loro quindici cuccioli. Per l'epoca di notevole livello, con colori di grande effetto e qualche piccola lentezza nella narrazione. Piacevoli gli intermezzi musicali e i due scagnozzi della megera di turno. Nel complesso una validissima produzione girata quando certi prodotti erano ancora agli albori.
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Quando il film uscì nelle sale italiane nel Natale 1961, il titolo era La carica dei cento e uno (come si sente nel doppiaggio italiano), mentre il titolo con cui il film circola attualmente è comparso la prima volta in occasione della riedizione del 1970.
DiscussioneZender • 1/04/14 08:17 Capo scrivano - 48839 interventi
Deepred89 ebbe a dire: Quando il film uscì nelle sale italiane nel Natale 1961, il titolo era La carica dei cento e uno (come si sente nel doppiaggio italiano), mentre il titolo con cui il film circola attualmente è comparso la prima volta in occasione della riedizione del 1970.
"Crudelia e le sue orribili pellicce (e siamo solo nel ’61!) e l’infido Edgar, il peggiore in quanto viscido e traditore. Grazie a loro la vicenda acquista in spessore e, nel caso di Edgar, anche in comicità."
A me pare (ma potrebbe essere che la mia memoria faccia "cilecca", mi succede spesso...) che Edgar sia personaggio de "Gli aristogatti" e non lo ricordo in questo film. Sbaglio io, o Furetto60 ha mischiato due commenti?
DiscussioneFuretto60 • 4/12/15 20:43 Call center Davinotti - 45 interventi
Mi sto facendo una scorpacciata di cartoni Disney, può capitare che si confondano i nomi.
Forse Didda avrebbe bisogno di un pochino di bromuro.
DiscussioneZender • 5/12/15 09:38 Capo scrivano - 48839 interventi
Furetto, innanzitutto moderati tu. Se Didda dice che gli sembra un commento fatto sui ricordi (come spesso capita ancora per alcuni utenti, purtroppo) non c'è niente di male e ha il diritto di dirlo. Male è invece fare errori così perché quella detta da Didda è inevitabilmente l'impressione che si dà a chi legge (e che ho avuto anch'io nonostante abbia visto i film secoli fa). Quelli che tengono al sito te lo dicono, gli altri se la ridono sotto i baffi e si convincono che ovviamente chi scrive qui i film non li vede o li abbia visti anni prima.
Confondere due cartoni (o film) tra loro - non si tratta solo dei nomi, quello sarebbe anche comprensibile - è erroraccio proprio da evitare e se si commentassero i film appena visti o poco dopo dubito ci si potrebbe confondere così. E qui siamo abituati a ringraziare chi ci fa notare gli errori, non a dirgli di prendersi del bromuro. Ora, dal momento che il commento si basa sui due cattivi e uno non c'entra nulla, possiamo anche eliminarlo e lasciarlo qui.
Frizzante classico d’animazione, un manifesto canino-animalista-ecologista che presenta due cattivi memorabili: Crudelia e le sue orribili pellicce (e siamo solo nel ’61!) e l’infido Edgar, il peggiore in quanto viscido e traditore. Grazie a loro la vicenda acquista in spessore e, nel caso di Edgar, anche in comicità. Grafica di prim’ordine.
DiscussioneFuretto60 • 5/12/15 20:08 Call center Davinotti - 45 interventi
Zender ebbe a dire: Furetto, innanzitutto moderati tu. Se Didda dice che gli sembra un commento fatto sui ricordi (come spesso capita ancora per alcuni utenti, purtroppo) non c'è niente di male e ha il diritto di dirlo. Male è invece fare errori così perché quella detta da Didda è inevitabilmente l'impressione che si dà a chi legge (e che ho avuto anch'io nonostante abbia visto i film secoli fa). Quelli che tengono al sito te lo dicono, gli altri se la ridono sotto i baffi e si convincono che ovviamente chi scrive qui i film non li vede o li abbia visti anni prima.
Confondere due cartoni (o film) tra loro - non si tratta solo dei nomi, quello sarebbe anche comprensibile - è erroraccio proprio da evitare e se si commentassero i film appena visti o poco dopo dubito ci si potrebbe confondere così. E qui siamo abituati a ringraziare chi ci fa notare gli errori, non a dirgli di prendersi del bromuro. Ora, dal momento che il commento si basa sui due cattivi e uno non c'entra nulla, possiamo anche eliminarlo e lasciarlo qui.
Frizzante classico d’animazione, un manifesto canino-animalista-ecologista che presenta due cattivi memorabili: Crudelia e le sue orribili pellicce (e siamo solo nel ’61!) e l’infido Edgar, il peggiore in quanto viscido e traditore. Grazie a loro la vicenda acquista in spessore e, nel caso di Edgar, anche in comicità. Grafica di prim’ordine.
Caro Zender, non mi sognerei mai di non ammettere errori o erroracci. Ne ho commesso uno poco tempo fa, con la Piovra 8 quando commentai senza essermi accorto di aver visto solo la prima parte! In quel caso mi corressi da solo. E sono senz’altro disponibile a ringraziare chi mi fa notare l’errore, ma non accetto chi mette in dubbio la mia buona fede. E poi, se non si ha la certezza, le impressioni personali non si esprimono in pubblico, altro che non c’è nulla di male!
Ieri sera ho visto ho visto Oscure presenze. Verso la metà uno dei protagonisti, il padre, assale un amico del primogenito reo, secondo lui, di aver fatto dei tatuaggi al proprio figlio. L’aggredisce senza dargli il tempo di parlare e senza accertare se quanto riteneva fosse vero, tant’è che si prende un pugno e la moglie vuole rivolgersi ai servizi sociali. Un comportamento senz’altro deprecabile. Ma poverino un minimo di comprensione la merita: in casa sua gli alieni entrano e escono.
Questo mi ricorda il comportamento di Didda. Forse anche lui ha omini blu che mettono in pericolo la sua preziosa collezione di dvd e quindi dovrei giustificare la sua aggressività? No. Proprio no.
DiscussioneZender • 6/12/15 08:33 Capo scrivano - 48839 interventi
Caro Furetto, devi accettare che uno possa dire SEMBRA PROPRIO un film di quelli fatti sui ricordi. Primo perché la cattiva fede non c'entra (nel senso che non è cosa vietata da fare), secondo perché inevitabilmente, per chi legge e conosce i film, l'impressione è quella. Quindi meglio che lo dica apertamente qualcuno e che ci permetta di correggere che non lo dicano invece altri divertendosi alle spalle tue e del sito.
Chi ha detto che un'impressione personale non si esprime in pubblico? Mica ti ha accusato di aver ucciso qualcuno! Avesse detto Furetto mi pare uno di quegli utenti che fa commenti solo sui ricordi ti avrei dato immediatamente ragione, ma essendosi lui riferito a UN SOLO specifico commento non c'è proprio da prendersela. L'aggressività è in questo caso soprattutto di chi risponde a un "mi sembra" con il bromuro e insiste citando omini blu e cose del genere. Se si fanno errori gravi (nei limiti di una gravità relativa, è ovvio) si ha il diritto di scrivere che SEMBRA, perché quella è NETTAMENTE l'impressione che quel commento dava, a chiunque lo leggesse.
Ho sempre chiesto di scrivere dopo aver visto i film proprio per evitare errori del genere. Se li si fa si deve accettare anche che uno possa dire che sembra un commento fatto sui ricordi (che poi ripeto, non è un'accusa così terribile e non giustifica il tirare in ballo bromuro e alieni). Poi li si corregge e fine della storia.
DiscussioneAlex75 • 13/06/16 17:59 Call center Davinotti - 710 interventi
Lo ricordo come il primo film visto al cinema. Avevo 3 o 4 anni. Lo rividi poi nella stessa sala, poco prima che chiudesse i battenti, qualche anno dopo. Mi domando per quanti bambini l'iniziazione al cinema sia avvenuta con un film Disney.