Visite: 80043 Punteggio: 8087 Commenti: 9666 Affinità con il Davinotti: 78% Iscritto da: 25/05/08 10:12 Ultima volta online: Ieri 22:33 Generi preferiti: Drammatico - Fantascienza - Musicale Film inseriti in database dal benemerito utente: 1202
I greatful eight di Pigro
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Udine di Gillo Pontecorvo Cosa c’entra Pontecorvo con Udine? La domanda sorge spontanea prima di vedere il suo episodio, e soprattutto dopo, visto che la città friulana è raccontata con uno sguardo palesemente esterno, e 'dunque' freddo. Bello l’avvio del cortometraggio
Roma di Michelangelo Antonioni L’impresa di descrivere Roma in 8 minuti è certamente sovrumana, ma Antonioni riesce a fare peggio, e cioè a non riconoscere (e quindi a non dare) il benché minimo pathos a questa città, limitandosi a inanellare una serie di cartoline turistiche
Napoli di Francesco Rosi Difficile sfuggire agli stereotipi napoletani, e infatti nel suo episodio anche Rosi ci entra in pieno, ma senza assorbirli davvero. Ecco, allora, una carrellata di immagini da cartolina di una Napoli ufficiale, buona per promozioni turistiche: un flusso che certamente ha buona
Interessante questa interpretazione! In realtà, la citazione è biblica: "Salva l'anima dalla spada, salva il cuore dal potere del cane", che indicherebbe semmai altro, considerando che nei tempi biblici il cane non è l'animale che sta al guinzaglio, ma una bestia
Genova di Alberto Lattuada La città di Genova raccontata senza particolare fantasia: un documentario turistico piuttosto piatto, con scorci panoramici e urbanistici, monumenti storici e artistici, sostenuti da una voce fuori campo che legge una fredda descrizione da guida turistica o da sussidiario.
Cagliari di Carlo Lizzani Chissà cosa c’entra Lizzani con Cagliari, di cui gli è stato commissionato l’episodio: il dubbio trova conferma nell’esito piatto del cortometraggio, anzi freddo, tutto di testa e privo di adesione o curiosità. Si tratta, infatti, di una
Bari di Lina Wertmüller Per raccontare Bari Lina Wertmüller sceglie un doppio livello. Da una parte la carrellata di scorci, panorami e monumenti, che attesta il suo episodio nella categoria del documentario cartolinesco; dall’altra, punta invece su un tipo diverso di scorci, ossia quelli
Questioni sul titolo. 1. Il film è brasiliano e il titolo originale è in portoghese, come peraltro riporta IMDB, cioè 7 prisioneiros. Quindi va tolto dal titolo originale il titolo inglese, che è solo una traduzione. 2. Il film è distribuito in Italia (su Netflix) con
Il titolo originale non è corretto: quello è il titolo abbreviato, usato da Imdb, ma il titolo originale, come si legge in genere e come è scritto anche molto chiaramente nei titoli di testa è "La natation par Jean Taris, champion de France". Quindi, suggerisco di
Grazie della segnalazione. Anch'io come Schramm tendo a evitare le serie, che diventano tour de force infiniti. Negli ultimi anni mi sono concesso solo il doc Sanpa e Squid Game. Ma provo sicuramente a dare un'occhiata... grazie!
La cosa più curiosa riguardo al titolo internazionale è che gli americani non si sono limitati a tradurre il titolo dal giapponese, ma hanno eliminato una parola dall'originale alterando così il senso profondo del film (che oltretutto è un tema-chiodo fisso del regista!).
Riguardando il genere, bisognerebbe spostare questo titolo in "animazione". Infatti, si tratta di un film unico in 4 episodi, esattamente come tanti altri film (che so... RoGoPaG), per i quali non è mai stato usato il genere "corto/mediometraggio". Quindi, qui c'è
Concordo: si tratta di due pellicole decisamente diverse, ma girate chiaramente una dopo l'altra, nella stessa occasione. Per cui l'anno è sicuramente lo stesso, e il 1898 è quello più plausibile.
Essendo un film libanese (anche se in coproduzione francese), e quindi parlato in arabo, mi è sembrato strano che il titolo originale fosse in francese. Infatti ricordavo nei titoli di testa di aver visto il titolo in arabo che conteneva un numero ed era ben diverso da come è conosciuto
Zender, va corretto il genere, che è musicale, nella logica per cui per i film musicali e di animazione è il linguaggio usato a prevalere sui contenuti. Peraltro, in questo film non possono proprio esserci dubbi, visto che per 2 ore c'è sempre musica e i personaggi cantano e
Segnalo un'anomalia per quel che riguarda il genere dei film che riguardano Poirot, anomalia generata dalla comprensibile autonomia di giudizio di chi inserisce i titoli, ma il risultato è piuttosto buffo e soprattutto disomogeneo. Ovvero: i diversi episodi della serie "Poirot" (ovviamente
Hai ragione. In automatico l'avevo registrato come documentario e quindi l'ho inserito normalmente, ma solo dopo mi sono reso conto che era un corto/medio, che giustamente non va aggiunto nel weekend. No problem, lo re-inserisco e chiedo scusa.
Il titolo deriva dal soprannome popolare del castello di San Quirico, vicino a Orvieto, che sorge all’incrocio tra quattro strade. Per salvaguardare il territorio dalle coltivazioni intensive e dalle speculazioni, nel 2015 è nato il “Comitato Quattro Strade”, che ha così
Sì, io me lo ricordo bene. Lo insegnavano alle elementari come forma alternativa ma ugualmente corretta alla forma con la acca. Io ho terminato le elementari nel 1972.
Nella scheda, alla voce cast, anziché l’indicazione di “animazione” ci sono dei nomi. Io metterei semplicemente “animazione”, che mi sembra più logico, ma se si vogliono mettere dei nomi, mi limiterei a quelli che nei titoli di coda sono indicati come “voci”,
Nella filmografia di Rezza e Mastrella sul loro sito questo cortometraggio non risulta (così come su Imdb, ma lì mancano comunque tante cose). Risulta invece "Fotofinish 2" (2006), di lunghezza 75', quindi lungometraggio, come si può leggere sul sito: http://www.rezzamastrella.com/cinema/
Il film è ufficialmente senza regista, quindi nella scheda va messo Dylan Brown (n.c.). Occorre quindi aggiungere nelle note una spiegazione, e cioè (se non è troppo lungo): Il regista Dylan Brown è stato licenziato durante le ultime fasi della lavorazione per "condotta
Buono, al contrario di quello che scrivi nel commento, io ho capito che Hardy non è il fidanzato della protagonista, ma il padre. Infatti vediamo Hardy sempre insieme a una signora cicciottella, che pare appunto essere la madre. Mi sembra quindi che siano i genitori che sorvegliano la figlia.
Vi sottopongo un problema sui nomi. La protagonista Ellen Page ha dichiarato in questi giorni di essere transessuale e che il suo nuovo nome ufficiale è già Elliot Page. Detto fatto, Imdb ha immediatamente modificato il suo nome, anche in modo retroattivo, per cui non esiste più
Nella scheda c'è come attore tale "Nicola Piovanelli". Su Imdb c'è "Luigi Piovanelli", che è lo stesso nome nei titoli di testa come attore subito dopo i due protagonisti e alla pari con Laura Betti. Prima stranezza: non esiste alcun attore italiano con
Scusate, ma l'elenco dei nomi riportato nella locandina è piuttosto casuale: manca addirittura il protagonista Trevante Rhodes, e invece ci sono poco più che comparse... Quindi chiedo anzitutto di integrare e, visto che ci siamo, di rimettere i nomi con un criterio di senso e di importanza.
Zender, scusa se ritorno con la questione del titolo originale. Il titolo originale dell'intero film è "Berlin Alexanderplatz". Quello che c'è attualmente ossia "The punishment begins" è il titolo del solo primo episodio, e per giunta non è neanche
Arrivo quando la cosa è già stata risolta, ma ho letto con molto interesse. Per quanto mi riguarda, non ricordo con precisione, ma credo di aver preso la traduzione passando dal tedesco, visto che il film è una produzione tedesco-turca. Probabilmente avrò immaginato che il
Perché come regista è indicato Stefano De Stefani? Sia nei titoli di testa che su Imdb è segnato come regista Eduardo De Filippo, mentre Stefano de Stefani è semplicemente "collaboratore".
Hai ragione, mi sembrava di ricordare che avesse dichiarato il "liberamente ispirato" e invece è solo "tratto da". Questo in effetti consente di tenere in piedi sia la fedeltà ai nomi e a molti dettagli sia le molto consistenti libertà narrative.
Sì, sono d'accordo. Diciamo che l'umorismo è l'aspetto più convincente. Anche sul fronte politico, dove secondo me si sente l'influsso di Sorrentino, anche se graffia molto meno, rimanendo su un livello più bonario.
Per chi vuole approfondire, qui c'è un'interessante intervista al massimo esperto di micronazioni, che ha intervistato a lungo l'ingegner Rosa, Graziano Graziani, sul rapporto tra il film e la realtà storica: https://www.vice.com/it/article/qjp3a5/vera-storia-isola-delle-ro
Confermo: si legge anche nei titoli di coda. Ma, come è stato notato in diverse recensioni, in realtà poi Sibilia se ne è staccato fortemente, tant'è vero che all'inizio c'è scritto che il film non è "tratto da una storia vera" come si
Sul MSI non ho riferimenti precisi, ma ho trovato riferimenti a sue dichiarazioni molto vicine e molto pesanti contro i partigiani. Comunque questo vuol dire relativamente poco: anche Dario Fo era un ex repubblichino, e Giorgio Albertazzi... Ma Rosi mantenne una posizione sicuramente di destra: il che,
Al di là della normale alterazione della precisione storica, come è ovvio in qualsiasi film che rievochi fatti realmente accaduti (in quanto una fiction non è un documentario, e quindi vanno bene tutte le libertà narrative che servono), in questo film le modifiche della realtà
In realtà pare che questo video sia stato rimosso. Ad ogni modo l'ho trovato, sempre su YouTube, diviso in tre parti. Grazie, anche di tutte le altre segnalazioni. Questa ricognizione delle comiche di Stan Laurel prima del sodalizio con Oliver Hardy è davvero notevole e apre a una
Sì, probabilmente anche loro hanno considerato l'eccessivo gap temporale. Vedo che hanno messo 1938 e subito sotto il 2013 come data di uscita. Va bene, allora teniamo il 1938, tanto comunque la nota spiega in modo preciso tutti i passaggi, per chi fosse interessato.
L'anno è sbagliato. Poiché sul Davinotti mettiamo sempre l'anno in cui il film è stato proiettato per la prima volta, qui va messo il 2013, quando appunto il film ebbe la prima proiezione pubblica (dal 1938, anno delle riprese, al 2013 non fu mai proiettato). Contestualmente
Direi di aggiungere la seguente frase nelle Note: Il cortometraggio fa parte del progetto "Women’s Tales" promosso dal marchio di moda Miu Miu. Lo dico anche perché, scorrendo la lista dei 20 film fatti finora, c’è qualche titolo molto interessante che forse mi piacerebbe
2022: Avatar - La via dell'acqua (Avatar: the way of water)
1912: Au pays des ténèbre (Au pays des ténèbres)
1910: Cadres fleuris (Cadres fleuris)
1991: [3.01] Poirot: Il seme del sospetto (How Does Your Garden Grow?)
2013: Enemy (Enemy)
1908: Chiffonniers et caricaturistes (Chiffonniers et caricaturistes)
2020: Out (Out)
2021: Sulla giostra
1971: Il braccio violento della legge (The French connection)
1907: Saharet, boléro (Saharet, boléro)