Non è granché, questa vicenda di Loredana, pur se di successo e capostipite di una serie di sèguiti. Vero è che le belle ragazze spesso ondeggiano in modo strano, ma ciò non giustifica gli sbalzi del film, talora spiazzanti. La pellicola, se non per la trama, è da rammentare per la presenza di attori che l’amante del cinema tricolore degli Anni Settanta adora senz’altro, con piacevole contorno delle cascate di Monte Gelato. Si ride poco. Ilona, qui poco cicciolinica, fa la zoccola ed è perfetta.
Film avaro di situazioni grottesche (forse è la sua fortuna, dato il nome del regista) che è però apripista della corrente erotica incentrata sulle liceali. La bellezza della Guida è al suo zenit (il piano sequenza d'apertura, con le morbide forme imbrattate di sapone sotto alla doccia) e rende la bionda particolarmente popolare (poi dimentica di avere acquisito notorietà grazie a questo genere di pellicole). Girato nell'anno più significativo dell'attrice (1975: Quella età maliziosa, Blue jeans, La novizia), "La liceale" diventa titolo di culto.
Cultissimo della commedia erotica italiana, che però si mantiene su livelli piuttosto bassi. Banale, scontato e neanche troppo divertente, si regge sull'interpretazione del cast, decisamente azzeccato. Gloria Guida come al solito non è una grande attrice, ma nel ruolo della liceale non si dimentica. Piacevolissima la colonna sonora. Da vedere, ma solo per la sua importanza.
Il film che diede la stura ad un interminabile filone. Discretamente diretto dal solito Tarantini, si avvale nel cast di ottimi caratteristi del calibro di Mario Carotenuto, Enzo Cannavale, Gianfranco D'Angelo e Alvaro Vitali. Per il resto non è indimenticabile. Splendida, comunque, Gloria Guida.
Prima apparizione della liceale, più spinta e meno ridanciana dei due sequel laurentiani; del resto Tarantini enuncia il suo programma sin dalla sequenza dei titoli, tutta in ppp su l'origine du monde e altra dotazione della Gloria beneamata. A contorno della quale ci sono Pambieri truccato come il batterista dei Queen, Alvarone e D'Angelo con cadenze meridionali, e una fulgida Cicciolina che fa solo - purtroppo - vagheggiare succulente svolte polimorfe. Tutto sommato meglio dei liceali odierni.
E' la pellicola che in un certo senso ha immortalato Gloria Guida, e già solo per questo bisognerebbe accostarcisi con religioso rispetto. A parte questo, è un buon film erotico che offre al suo pubblico anche le indiscutibili grazie di Ilona Staller, e per la parte comica (comunque notevole) provvedono Alvaro Vitali, Gianfranco D'Angelo e Mario Carotenuto. Tutto sommato non è poco, anche se la confezione ovviamente non vale il contenuto.
Gloria Guida-movie di transito tra il suo primo periodo erotico pruriginoso e quello comico "scorreggione". Per questo motivo non si ride granché, ma di tanto in tanto ci sono dei siparietti simpatici di D'Angelo e di Vitali (qui con accento siculo). Le generose forme della Guida e della Staller non tardano ad esser mostrate e forse questa è la cosa migliore del film, che si avvale di un grande del teatro italiano, Giuseppe Pambieri. Ottima la colonna sonora romantica di Vittorio Pezzolla.
L'intenzione era quella di girare un blando erotico "serio" adolescenziale Amadio-style, ma com'era possibile avendo assoldato Vitali, D'Angelo, Carotenuto e Cannavale? Tarantini optò per una soluzione ibrida fra eros e comicità che tutto sommato funzionò, fermo restando che il grosso pubblico si concentrò (e si concentra ancora) sulle fresche grazie della divina Gloria Guida, qui alla sua consacrazione. A giudicare dalla sequenza d'apertura, difficile dargli torto. Passabile la Staller, piacevole Cannavale.
Commedia a metà strada tra il nascente filone sexy-scolastico e quello adolescenziale già più volte collaudato da Amadio: di ambedue una Gloria Guida irrequieta, al contempo innocente e provocante, era stata l'immagine simbolo. Decisamente, funzionano meglio l componenti comiche grazie alle vigorose caratterizzazioni - a scuola - di Vitali, Marignano, D'Angelo e - a casa - di Carotenuto e della Sofio; del tutto fuori parte Pambieri e la Staller.
MEMORABILE: Vitali pittore di nudi femminili e D'Angelo karateka.
Prove tecniche di seduzione della liceale Guida in questa versione italiota, ma non pecoreccia, di un "coming of age movie". La travagliata ricerca del primo amante assume risvolti comici (negli approcci sbarazzini col professore), teneri e maliziosi (nelle schermaglie col compagno di classe), e infine passionali (nella breve ma intensa relazione con l'amico di papà). Percorso accidentato ma non incoerente, e piacevole da seguire! Simpaticissimo Cannavale, amante usa-getta e ri-usa della Sofio, riponibile a piacimento nell'armadio.
Pellicola iniziatrice di un filone foriero di doppioni che trovano il master notevolmente carente. Dopo una prima parte erotica e ricca di situazioni pecoreccie, si sfocia nel cabarettismo sciatto, nonostante il cast sciorini battute che vorrebbero far ridere. La Guida si mostra nuda spesso e ciò rimane l'unica nota positiva.
Bruttarello forte, se non fosse per l'interpretazione sorprendentemente buona del cast di contorno (su tutti Carotenuto e Cannavale, protagonisti anche di qualche slancio riflessivo a carattere familiare, abbastanza inedito nel genere). Per il resto si rimane in bilico tra la commedia trucida e il sexy blando, tipica commistione del periodo. Simpatici D'Angelo professore karateka e Vitali versione siculo, mentre la Guida è intrappolata in un personaggio di rara antipatia e si rivela più incapace del solito. Capostipite di un genere, ma evitabile.
Film ad alto contenuto erotico trasformato, strada facendo, in commedia, consacra definitivamente la Guida nel panorama del cinema italiano e rappresenta la svolta della carriera di Tarantini come regista. Gli insistiti nudi integrali della Guida fanno intendere che la produzione puntava maggiormente all'aspetto erotico, ma Tarantini osa nel dare un registro più comico alla vicenda e fa bene. Poco utilizzati Carotenuto e Cannavale, molto bene D'Angelo (anche in stile karate). Piccolo cameo anche per Ilona Staller. Capostipite.
MEMORABILE: I titoli di testa con la Guida già nuda full frontal e sotto la doccia.
Apripista (con L'insegnante) delle scollacciate commedie scolastiche anni '70, si differenzia dalle successive propaggini per la spiccata pruriginosità (manifesta già nell'indimenticabile incipit col primo piano del pube di Gloria). Deve tuttavia la sua longevità anche al fatto di muoversi disinibito nelle maglie di un genere ancor non totalmente codificato, tra comicità vernacolare, l'erotico-sociale alla Amadio e il film generazionale alla Imperoli. Gloria è titanica, D'Angelo e Cannavale in forma. Carotenuto-Sofio, credibile coppia di separati borghesi.
MEMORABILE: L'inizio sopra segnalato; Il discreto personale della "bruttina"; Gloria in macchina con D'angelo; Il discorso di Cannavale: grandissimo.
Buona la prima? Beh.. non esageriamo! Comunque un suo perchè c'è l'ha e non solo per la presenza della bellissima Gloria Guida (che si spoglia davvero abbondantemente e frequentemente) e per l'annesso e alto contenuto erotico, ma anche per le ottime performance di piacevolissimi caratteristi come Carotenuto, Cannavale e D'Angelo, i quali sanno dare un notevole apporto comico al film. Funziona bene anche la Sofio, mentre Pambieri appare un po' sprecato, così come anche Vitali poteva essere sfruttato meglio. Piccola parte per Ilona Staller. **!
MEMORABILE: L'inizio con la Guida già completamente nuda; L'incontro tra Cannavale e la Guida sulle scale di casa di quest'ultima; D'Angelo karateka.
Film che consacrò Gloria Guida come icona del filone sexy e primo capitolo della trilogia più riuscita della commedia scollacciata all'italiana. Questo è decisamente più erotico, anche perchè nasceva come erotico puro, poi modificato in commedia erotica dal regista stesso (Tarantini) qui all'esordio, che si prese autonomamente questa responsabilità in contrasto con la produzione. Come al solito Mario Carotenuto si dimostra un attore straordinario. Film dai sottili risvolti anche psicologici. Non male **!
MEMORABILE: Carotenuto, dopo una telefonata di moglie e figlia (mentre lui era in dolce compagnia): "Ah la famiglia, i figli... dai, spoijate": da Oscar!
Primo e forse meno visto del filone liceale, spinto all'erotico più che alla farsa pecoreccia. I siparietti comici ci sono ma vi è la netta sensazione che Tarantini opti per l'esibizione dell'astro nascente della bellezza di casa nostra che, infatti, si concede più volte nature alla macchina da presa. Gag, fraintendimenti, agguati e tradimenti all'ordine del giorno ma con un ribaltamento che rappresenta una peculiarità: D'Angelo sfodera un'abilità nella lotta senza precedenti sbaragliando chi voleva farlo fesso. Cast di contorno nella media.
MEMORABILE: La spedizione punitiva nei confronti del professor Guidi; Le mutandine "proditorie".
Il pube di Gloria Guida in primo piano fin dai titoli di testa fa subito capire l'aria che tirerà in questa commedia di Tarantini. Alla fine, come spesso in questo genere di film, i corpi nudi delle attrici generosamente esposti e i pruriti degli attori sono usati a piè sospinto per coprire la voragini della storia articolata su dialoghi di un vuoto imbarazzante. D'Angelo e Cannavale tentano stoicamente di salvare il salvabile mantre l'unico nudo non imbalsamato è quello della frizzante Angela Doria. Ai limiti del guardabile.
MEMORABILE: La rissa fra D'Angelo e i ragazzi, un riuscito omaggio a Bud Spencer.
Un piacere per gli occhi, a cominciare dalle prime inquadrature, con Gloria Guida al suo massimo splendore e una giovane Ilona Staller a far da piacevole contorno. Il cast è stellare riuscendo a riunire in un solo film quasi tutti i leoni della commedia sexy italiana, da Alvaro Vitali a Mario Carotenuto, da Cannavale a Gianfranco D'Angelo. Il tono è esattamente quel che ci si può aspettare da un film del genere, l'erotismo è accennato senza mai essere volgare. Nulla di scabroso o immorale. Vivamente consigliato ai maggiori di quattordici anni.
Titolo storico della commedia italiana di genere e pellicola che ha lanciato definitivamente Gloria Guida nell'immaginario collettivo. Un film però piuttosto mediocre e dimenticabile. Il lato comico è infatti fiacco, pressoché inesistente. Ancora non sono presenti le varie gag che faranno la fortuna del filone "scolastico" della commedia sexy. Di contro si cerca di filosofeggiare sull'amore e la gioventù senza però averne le capacità. Anche la babele di dialetti vari con ambientazione romana non convince. Qua e là qualche momento discreto, ma l'insieme è di grande mediocrità.
Commedia scollacciata che già dalle prime scene esibisce le grazie della Guida che verranno poi mescolate a scene con il solito belloccio poco espressivo in moto, le stupide fregole e le sciocche battute di Vitali, Cannavale e Carotenuto che regalano qualche battuta e pure D'Angelo versione karateka che omaggia Bud Spencer. Il film si lascia guardare nonostante il solito umorismo dozzinale e le consuete situazioni che ammiccano senza senso.
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CuriositàFabbiu • 24/11/07 15:55 Archivista in seconda - 661 interventi
La liceale è stato il primo film proiettato a Bagdad dopo la caduta di Saddam
P.S. Ho aggiunto doppiatori nuovi nella sez. Curiosità.
DiscussioneZender • 30/05/10 10:44 Capo scrivano - 48696 interventi
Ok, bene, grazie. Purtroppo al momento del primo inserimento dei film in database non esistevano le risorse di oggi, e le date venivano prese dai vari Mereghetti, Farinotti et similia, che evidentemente utilizzavano fonti non così precise.
Undying - come al solito - è sempre perfetto nelle sue recensioni.
Ed in effetti la Federal Video (che si dimostra una buona azienda per i titoli vintage di 2° fascia, ma contraddistinti parecchie volte da totale assenza di restauri audio/video e qualche volta da imperdonabili riversamenti di master già cut [Roma violenta grida ancora vendetta]) stavolta rilascia una splendida edizione per il Cult di serie b La liceale.
A mio avviso una delle migliori edizioni Federal paragonabile all'ottimo lavoro fatto con Napoli violenta.
Menù molto curati e ottimizzati in 16:9 (cosa assai rara), il master del film rigorosamente integrale (90min 40sec) e nel corretto formato originale 2:35:1 con una buonissima qualità video, nitida e viva. E sono presenti non i soliti banali extra, ma 2 interviste : al regista Tarantini (22min) e a Alvaro Vitali (4min).
Peccato l'assenza del trailer.
Chi ha il film in buona qualità, può mettere qui una bella immagine di Angela Doria? E' la liceale bionda con gli occhialoni. Grazie. Messa l'immagine, per favore, mi chiamate? Grazie-2.
CuriositàZender • 13/01/25 18:03 Capo scrivano - 48696 interventi
Dalla collezione "Sorprese d'epoca Zender" il flano del film: