Un film che a suo tempo mi colpì nel profondo e a cui mi sento di dedicare questa breve poesia, scritta "artigianalmente" di mio pugno proprio oggi che l'ho rivisto:
VA' E VEDI
Va' e vedi
lo sguardo spalancato di un bimbo col fucile,
il volto tumefatto, il fango nei capelli,
il buio nelle orecchie, la morte nella testa.
Va' e vedi
quintali di terreno che saltano per aria,
quei piedi, quelle braccia gettati nelle fosse,
i corpi bruciacchiati che insistono a parlarti.
Và e vedi
quegli occhi cilestrini di silfide ammattita,
il piangere a dirotto, il riso contagioso,
la danza nella pioggia, il bacio sulle labbra.
Va' e vedi
le schegge reboanti dei mitra in lontananza,
la donna trascinata, le gambe insanguinate,
le ceneri fumanti, la pietas violata.
Va' e vedi.