Pietra miliare del trash fantascientifico italiano. Brescia (qui Al Bradly) mette in scena una confusa sceneggiatura da space-opera anni Trenta realizzando un paradigma di come NON debba essere girato un film di fantascienza. Nonostante tutto, questo film è una festa per gli occhi e per il cuore: costumi ridicoli, effetti pietosi, dialoghi surreali, scenografie di cartone, montaggio casuale, attori pessimi, parrucche, spade laser che fanno "clang", due robot uguali a Paperino, occhi che si accendono, face painting... da amare senza riserve!
MEMORABILE: Per mostrare l'attacco degli alieni alla Terra vengono usati filmati in bianco e nero della Seconda Guerra Mondiale, ma il film è a colori!
Abominio di Brescia che tenta un innesto frankensteiniano fra sporca dozzina-movies, spaghetti western e sci-fi, con agghiacciante penuria di mezzi, cast scombiccherato in gran parte nascosto dietro pseudonimi come non usava più dal 1965 (oltre a quelli schedati c'è anche Marina Lotar). Recitazione questa sconosciuta (Castelnuovo sembra parodiare un gerarca da commedia, Dell'Acqua fa capriole anche quando dice "andiamo") e trovate (?) al di là dell'immaginazione. Il cinema turco è appena dietro l'angolo.
Follia pura - ovvero fantascienza farneticante e scardinata; infine divertente, irrinunciabile. Il maestro Brescia ci delizia con visioni manicomiali e improvvisazioni umoristiche - poco prima dei deliri acidi, oltranzisti e porno de La bestia nello spazio. Clima da veglione di carnevale perenne; belle donne; facce note (c'è anche Garko); dialoghi, scenografie, costumi ed effetti speciali del tutto fuori controllo; robot simili a pupazzi; frammenti circensi inseriti, si direbbe, a caso; musica (terribile) da cartone animato. Collezionabile.
Siamo di fronte al tipico fantascientifico di risulta targato Brescia in cui tutto è riciclato, dai costumi al soggetto, per non parlare delle scenografie. Naturalmente in questi casi le parti più divertenti sono quelle trash, anche se non c'è da scommettere che siano tutte involontarie, ed è inutile cercare una logica nelle vicende che si susseguono quasi all'impronta, in cui domina sovrana la logica del "Buona la prima!". Un cast così nutrito, soprattutto nelle seconde linee, forse meritava un copione migliore, se non altro per tentare di mascherare la pochezza dei mezzi. Trascurabile.
MEMORABILE: I due robottini innamorati che, ridestati, non ricordano perché volevano suicidarsi.
Titolo inesatto: i sette eroi protagonisti non sono soltanto uomini ma anche robot. Ovviamente però questo è il minore dei problemi: si parte infatti da un intreccio scontato visto in molti altri film del genere; si prosegue con effetti speciali da cartoon, alcuni dei quali fastidiosi (il cerchio beige nelle pupille per simulare un elemento sovrannaturale che diventerà rosso in Hansel & Gretel) per poi dare il colpo di grazia usando come arma un cast che altrove ha fornito prestazioni decisamente migliori. Suscita comunque una certa tenerezza per l'ingenuità dell'intera operazione.
MEMORABILE: Il display spaziale che sembra una tombola gigante.
Chris Avram HA RECITATO ANCHE IN...
Per inserire un commento devi loggarti. Se non hai accesso al sito è necessario prima effettuare la registrazione.
In questo spazio sono elencati gli ultimi 12 post scritti nei diversi forum appartenenti a questo stesso film.
DISCUSSIONE GENERALE:
Per discutere di un film presente nel database come in un normale forum.
HOMEVIDEO (CUT/UNCUT):
Per discutere delle uscite in homevideo e delle possibili diverse versioni di un film.
CURIOSITÀ:
Se vuoi aggiungere una curiosità, postala in Discussione generale. Se è completa di fonte (quando necessario) verrà spostata in Curiosità.
MUSICA:
Per discutere della colonna sonora e delle musiche di un film.
DiscussioneAal • 15/10/10 11:56 Pulizia ai piani - 33 interventi
Nei crediti iniziali Alfonso Brescia ha lo pseudonimo di "Al Bradly" e non il consueto "Al Bradley".