Volti del cinema italiano nel cast VOLTI ITALIANI NEL CAST Volti del cinema italiano nel cast

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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

(ULTRA BABY VINTAGE COLLECTION) Dopo Kranz e Fantozzi, Villaggio porta sul grande schermo anche l'ultimo dei suoi celeberrimi personaggi che nella televisione dei Settanta avevano furoreggiato imponendo il comico genovese tra i volti più interessanti della nuova commedia italiana. Certo il Villaggio di FRACCHIA LA BELVA UMANA non è più lo stesso di quando interpretava i primi due Fantozzi o il simpatico SIGNOR ROBINSON, ma nonostante ciò nel film si ride ancora e non poco. Buona parte del merito è però degli sceneggiatori, che hanno saputo sfruttare al meglio...Leggi tutto le ultime risorse di un comico altrove spesso stanco e sempre più ripetitivo contornandolo di attori anch'essi non più giovanissimi ma ancora in grado di esprimersi ad alti livelli. Stiamo parlando ovviamente di Lino Banfi e di Gianni Agus: il primo dà vita a uno straordinario, memorabile commissario Auricchio, alle prese con un aiutante al quale tutto riesce senza problemi. Tempi comici perfetti, gag a ripetizione, improvvisazioni in pugliese storiche, non sbaglia una battuta facendoci capire che se gli si dà del buon materiale su cui lavorare lui non è certo tipo da sprecarlo. Esilarante quando accentua la sua parlata pugliese storpiando ogni parola o tortura il povero De Simone (Sandro Ghiani) colpevole solo di riuscire dove non riesce il suo superiore. Per quanto riguarda Agus, partner ideale di Fracchia già dai tempi della tv, poco resta da dire: due soli interventi, ma uno meglio dell'altro. Due perle da ricordare. Da non dimenticare poi anche i soliti Gigi “Filini” Reder, bravissimo nel ruolo di madre assatanata della belva, e Anna “Silvani” Mazzamauro nella parte di sempre

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Fabbiu 24/02/07 10:41 - 2136 commenti

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A mio parere dopo Fantozzi e Il secondo Tragico Fantozzi, il miglior film di Paolo Villaggio è questo perchè è veramente troppo divertente. Ma il merito non è assolutamente di Paolo villaggio, che anzi è sempre pronto a riciclare gag come quella della rapina. Non capisco come mai il personaggio di Fracchia nell'ufficio del direttore sia più idiota e stupido che in tutte le altre scene. Lino Banfi è in ottima forma: un'esibizione frnomenale che alza strepitosamente il tasso di comicità del film.

Stubby 27/02/07 13:24 - 1147 commenti

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Veramente divertente. Villaggio come al solito si carica sulle spalle tutto il peso del film ed offre momenti di comicità irresitibile. Anche Lino Banfi, che è un attore che non digerisco, riconosco che dà una buona prova. Bravi anche tutti gli attori di contorno. Secondo me, assieme ai primi due Fantozzi, questo film è una delle migliori interpretazioni di Villaggio. Pietra miliare del cinema comico italiano.

Magnetti 27/02/07 15:49 - 1103 commenti

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"A benvenuti, a 'sti frocioni, belli grossi e capoccioni. E tu che sei un po' fri fri, e dimme un po' che c'hai da dì". Non potevo che iniziare con questa canzoncina il mio commento su Fracchia la belva umana. Ci fanno spanciare Lino Banfi in accoppiata con Sandro Ghiani/De Simone (cretino, deficiente) e il compianto Gigi Reder nei panni della mamma della belva. Villaggio sdoppiato nel remissivo dipendente e nella belva umana garantisce risate. Imperdibile.

Puppigallo 2/05/07 20:41 - 5258 commenti

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Le carte vincenti del film sono Villaggio (bravo a cimentarsi in due ruoli opposti, anche se lo sfigato gli riesce meglio) e Banfi, perfetto nella parte del commissario nevrotico (all’inizio tormenterà Fracchia credendolo la belva). Ma la pellicola ha anche altri assi nella manica: la tremenda donna delle pulizie e il bravo Agus. Anche Reder (mamma della belva) è simpatico, ma troppo caricaturale. Buon ritmo, qualche sciocchezza e molte gag riuscite (la poltrona, alla centrale, al ristorante, nascosto in casa, il Sempliciotto). Notevole.
MEMORABILE: Banfi risponde a uno stornello: "Non sono frociooone, non sono ricchiooone, non sono frì frì, io son commissario e ti faccio un culo così!".

B. Legnani 8/05/07 00:07 - 5523 commenti

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Media farsaccia, con la quale si raschia nel fondo del barile fantozziano. La cosa migliore è Lino Banfi, l'unico a far ridere, specialmente nei suoi duetti con Ghiani (ma la gag dei campanelli e aggeggi vari che con Ghiani funzionano e con Banfi no è vecchia: è presente pure ne La poliziotta fa carriera del 1975 con la coppia Carotenuto-Vitali ed era stata ripetuta dallo stesso Banfi ne La poliziotta della squadra del buon costume del 1979). Patetico Reder travestito da donna. Il finale con Carabinieri e Polizia è stato poi riciclato pari pari in Sogni mostruosamente proibiti!
MEMORABILE: Il duetto Banfi-Ghiani sul lasciapassare.

Renato 21/07/07 01:52 - 1648 commenti

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Estremamente divertente. Villaggio si sdoppia in vittima e carnefice allo stesso tempo, forse cercando un'improbabile via d'uscita dal suo tipico personaggio fantozziano (anche se c'è da dire che i duetti più divertenti sono quelli tra Lino Banfi e Sandro Ghiani). Semplicemente memorabile la mamma della "belva" interpretata da un Gigi Reder in stato di grazia, al punto che la sua sola presenza, a mio avviso, vale il film. Accorta la regìa di Neri Parenti, che qui ha saputo valorizzare elementi comici molto diversi tra loro. Sprecato, invece, Massimo Boldi.
MEMORABILE: Ovviamente l'accoglienza che la mamma rivolge alla "belva"... "Fiiiiigghiu! Figghiu beeeeddu!"

Homesick 30/07/07 15:12 - 5737 commenti

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Grazie al duplice ruolo del servile e iellato Fracchia e della spietata Belva umana, Villaggio esce dai soliti clichés dei suoi personaggi, rivelando le sue capacità recitative e dando allo spettatore l’impressione di trovarsi di fronte due attori diversi. Buono tutto il cast di contorno, dalla Mazzamauro ad Agus, dal tossicomane Salvi alla coppia di sbirri Banfi-Ghiani.

Undying 31/07/07 17:40 - 3807 commenti

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Esilarante parodia imbastita sullo scambio di persona (quindi di personalità). Il plusvalore alla semplice pochade è dato dalla presenza di un nutrito gruppo di comprimari tra i quali risalta, ovviamente, Banfi nel ruolo del confusionario (e tutt'altro che "ricchione") commissario Auricchio. Ma non sono da dimenticare anche gli apporti comici dati dall'indimenticabile Gigi Reder in (tra)vesti femminili, dal convincente e insistente "sempliciotto" Gianni Agus, da un Boldi prima maniera, da Salvi e, ovviamente, dalla delicata Mazzamauro...
MEMORABILE: Il pasto al ristorante "gli incivili" e il benvenuto, nello stesso locale, al Commissario Auricchio (a suon di ricchione...)

Il Gobbo 26/10/07 09:00 - 3015 commenti

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Riciclando in modo "basso" materiale semi-alto (la classica farsa sui gemelli, dai Menecmi di Plauto a Feydeau) Villaggio e Parenti resuscitano il celebre personaggio televisivo in chiave poliziesco-comica: la riuscita è diseguale ma ha momenti strepitosi e indimenticabili, grazie per la verità più a un Banfi letteralmente scatenato che al doppio Villaggio. E Gigi Reder en travesti regala anche lui un pezzo di bravura. I "volatili per diabetici" entrano di diritto alla Crusca, il lasciapassare e "Benvenuti a 'sti frocioni" nella storia.

Red Dragon 1/11/07 11:31 - 125 commenti

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Decisamente riuscito, con alcune gag ormai entrate nella mitologia italiota. Villaggio si districa bene nel ruolo del doppio, Banfi pare stimolato dalla comicità del collega perché offre uno dei suoi personaggi migliori. Merito anche di una regia attenta e di una sceneggiatura puntuale, che oltre a scandire bene tempi e momenti esilaranti, valorizza anche tutti gli ottimi comprimari che prendono parte alla festa. Certo, Fracchia è cugino in prima di Fantozzi, sa un po' di riciclaggio... ma se i risultati sono questi è il benvenuto. A sti frocioni. Cult.
MEMORABILE: Servirebbe un treno merci..."ma....ma quella è mia moglie!!!", la sequenza al ristorante, Auricchio che parla alla radio...

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Blutarsky 2/11/07 17:31 - 360 commenti

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Ennesimo film con cui Villaggio tenta di monetizzare il successo del suo personaggio e allestisce una riuscita commedia degli equivoci, "sdoppiandosi" nel ruolo di vittima e carnefice. Grosso del merito va però ai comprimari tra cui un Banfi in stato di grazia. Film diventato di culto indipendentemente dal suo valore effettivo, per tutta una serie di scene esilaranti entrate ormai nella memoria collettiva (i duetti Banfi-Ghiani, lo stornello al commissario, il pranzo dalla madre-Gigi Reder, ecc.). Migliore regia "Fantozziana" di Parenti.

G.Godardi 29/01/08 14:01 - 950 commenti

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Film che ho rivisto allo sfinimento. E anche durante l'ultima recente visione l'ho seguito dall'inizio alla fine senza un attimo di noia. Quando un film resiste così tanto all'usura del tempo non ci sono dubbi: siamo in presenza di un capolavoro! Certamente imperfetto ma di incredibile resa comica (le gag sono sempre incredibilmente divertenti) e visiva. Parenti dà davvero il meglio della sua poetica, di cui resta forse il rammarico che con un budget più elevato sarebbe riuscito a nascondere i difetti (ah il montaggio..) della pur ottima sarabanda finale.
MEMORABILE: Il mega inseguimento finale nella clinica, un finto piano sequenza purtroppo inficiato dagli evidenti segni di stacchi del montaggio.

Sibenik 19/01/08 15:53 - 90 commenti

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Cardinalizia opera nel proprio genere, con un sontuoso Villaggio che gioca su più tavoli: con Agus a ripercorrere duetti formidabili di altri tempi, con un maestoso Gigi Reder - nel ruolo della madre della Belva - a dimostrare che la coppia funziona a prescindere dal sublime tandem Fantozzi-Filini e, dulcis in fundo, con un'altra bandiera della comicità quale il leggendario Lino. E le figure di contorno sono tutte al posto giusto al momento giusto! Da rivedere sempre.
MEMORABILE: L'incipit è "E benvenuti a 'sti frocioni..."

Gugly 20/01/08 22:46 - 1185 commenti

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Divertente film che, a modesto parere di chi scrive, ha il plus della parte cattiva di Villaggio, parzialmente affrancato per una volta dalla pecoraggine ripetitiva dei vari Fracchia e Fantozzi; per il resto i meccanismi comici sono rodati e servono soprattutto agli strepitosi comprimari Lino Banfi e Gigi Reder.

Capannelle 3/03/08 09:39 - 4398 commenti

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Grande Fantozzi: paghi uno e prendi due; e il secondo personaggio, perfettamente speculare rispetto al primo, è una gradita sorpresa. Azzeccati anche i personaggi secondari (Banfi commissario e il suo assistente, Reder come mamma del perfido) e tante scene gustose: gli scambi di persona, al commissariato, al ristorante, la cioccolata calda della mamma. Scade un po' nel finale con la trappola e i vari inseguimenti.
MEMORABILE: "Benvenuti a 'sti frocioni" e la foto della moglie.

Galbo 4/03/08 16:00 - 12380 commenti

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Dopo vari episodi di Fantozzi, Villaggio porta sullo schermo il suo alter-ego televisivo, Fracchia, che molto condivide con il suo primo e storico personaggio. Questa commedia demenziale presenza ancora una certa freschezza di idee e trovate che andrà progressivamente persa negli anni; pertanto c'è qualche buona gag, anche dovuta alla capacità del protagonista di circondarsi di ottimi comprimari, quali Lino Banfi e Gianni Agus.

Pstarvaggi 4/04/08 10:21 - 80 commenti

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A differenza di Fantozzi, personaggio letterario da satira di costume, il più macchiettistico Fracchia nasce sulle tavole del palcoscenico. Ed è giusto quindi che esordisca al cinema con una farsa in piena regola, che si rifà all’antico gioco dei sosia. E il gioco funziona, anche perché Villaggio, in doppia parte estremizzata, è attorniato da comprimari eccellenti: un insolito Reder, un classicissimo Agus e soprattutto un Banfi che consegna alla storia il suo commissario Auricchio. Regia funzionale di Neri Parenti.

Ciavazzaro 18/05/08 11:31 - 4768 commenti

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Davvero non male, con certe parti indimenticabili. Scene come quelle da Gigi Il Troione sono entrate negli annali della comicità, con Ennio Antonelli che fa sedere in modo molto signorile Villaggio e la Mazzamauro, o il cameriere che canta a Banfi "E benvenuti a 'sti frocioni... ". La coppia Villaggio-Banfi fa faville, ma i sono anche Gigi Reder, Bologna, la Mazzamauro, Agus. Il finale lascia un po' l'amaro in bocca (il povero Fracchia non può essere così sfortunato!) C'è Antonio Allocca.
MEMORABILE: All'agente: "Questa foto la riconosco, è di una nota troia di Bari che io modestamente... ". "Ma è mia moglie!!!"

Lovejoy 4/01/09 15:08 - 1823 commenti

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Due o tre sequenze memorabili vi sono e penso in particolare: il benvenuto dello stornellatore a Lino Banfi al ristorante; Ghiani con la radio e il campanello ha la meglio su Banfi; Villaggio che conosce i vari membri della banda della Belva Umana e il tentativo di rapina in banca. Per il resto, è un operazione decisamente mediocre, dove si ride meno del previsto. Villaggio è oscurato sia da Banfi che da Allocca, Ugo Bologna e Gianni Agus. Il che è un grave problema, nell'economia del film. Parenti in regia non lascia il segno.

Travis76 16/05/09 12:45 - 28 commenti

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Semplicemente tra i migliori film comici italiani, merito soprattutto di uno strepitoso Banfi commissario Auricchio (fantastico nei duetti con l'aiutante De Simone). Villaggio comunque sopra la media (vedi interrogatori e "nascondino" con la governante) e Reder-mammuzza eccezionale. Lo si conosce a memoria e non si riesce a non ridere. Cala un po' nel finale ma comunque sganasciante capolavoro.
MEMORABILE: Ogni duetto Banfi-Ghiani.

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Tarabas 19/05/09 11:57 - 1878 commenti

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Il mite Fracchia ha un sosia perfetto nel supercriminale noto come La Belva Umana. Ne viene fuori un pasticcio che coinvolge persino San Pietro. Villaggio in vacanza da Fantozzi porta al cinema il suo primo personaggio tv di successo e fa ancora centro, spalleggiato da un clamoroso Banfi commissario imbranato e dalla solita Mazzamauro silvaneggiante. Si ride da morire, grazie anche a Reder trasformato da Filini in mamma sicula iperprotettiva. Una farsa, nel senso migliore del termine. "Figghiu!!!"

Cotola 18/07/09 23:46 - 9009 commenti

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Il personaggio di Fracchia è una variante fantozziana e il film è una bizzarra rivisitazione della pellicola di Ford "Tutta la città ne parla". Il risultato è davvero riuscito grazie a diversi momenti non poco esilaranti. Tante risate e divertimento assicurato. Chi ama Fantozzi-Villaggio troverà pane per i suoi denti.

Matalo! 22/07/10 14:51 - 1378 commenti

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Banfi confermato nella popolarità viene accostato ad un comico della serie A. Ed è lui ad aver la meglio nel match con Villaggio. Il quale prosegue la rovinosa carriera applicando con cura lo svilimento delle qualità dei suoi personaggi. A momenti memorabili, rari, si susseguono gag iperboliche e stracotte. Reder diviene una improbabile mamma sicula ipertrofica; l'iperbole paga solo al botteghino per chi vuole strarivedere il già visto. Versione grottesca di un vecchio film di Capra, ricordo della mia lontana gioventù. Si ridacchia.

Daidae 28/01/10 05:10 - 3168 commenti

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Cultone della commedia anni 80. Fantozzi non c'è più, al suo posto ci propongono Fracchia (diverso dal rassegnato ragioniere ma ugualmente sfortunato). Ottimo il cast: da Banfi ad Allocca, bene anche Ghiani (che raramente si ripeterà) e strepitoso Villaggio. Visto almeno 200 volte, e tuttora lo rivedrei. Cinema italiano di buona fattura dei tempi che furono.
MEMORABILE: Il direttore Orimbelli, il ristorante, l'interrogatorio della Digos e la Gazzetta dello sport.

Smoker85 2/08/10 01:26 - 487 commenti

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Uno dei titoli di culto di Villaggio, che qui duetta con un Banfi in forma strepitosa. Il timido Fracchia alle prese con un amore non corrisposto (la "solita" Anna Mazzamauro), un capufficio vessatorio (Gianni Agus) ed un sosia che gli distrugge l'esistenza, già abbastanza travagliata di per se stessa. Da ricordare i ruoli di Ugo Bologna (anche lui celebre antagonista di Fanzozzi), Francesco Salvi e, soprattutto, di Gigi Reder negli esilaranti panni della madre della Belva Umana. Esilarante.
MEMORABILE: Auricchio che non riesce a usare alcuno strumento a differenza del suo sottoposto; l'interrogatorio a Fracchia; Fracchia e la madre della Belva Umana.

Albix 20/08/10 18:35 - 2 commenti

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Capolavoro comico assoluto, dall'inizio alla fine (quasi, l'inseguimento finale è risibile rispetto alla sequela di gag dei 3/4 del film). Banfi ha il ruolo migliore della sua carriera, non il solito marito allupato ma un commissario sopra (e di molto) le righe, mentre Villaggio si ripete ma non troppo, anche lui ai suoi vertici... Il film va inquadrato in un momento di stanchezza del nostro cinema, che sapeva comunque ancora sfornare film (comici in questo caso) brillanti e che non fossero i soliti triti e ritriti cinepattoni di oggi.
MEMORABILE: Gli arresti iniziali di Fracchia, la scena dagli Incivili, Banfi che parla con la belva scambiandola per Fracchia...

Satyricon 27/08/10 00:19 - 147 commenti

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Una delle migliori commedie di Villaggio che con un comprimario come Banfi riesce a rimettere in sesto lo smalto della comicità fantozziana dei primi film, con un'idea di fondo originale: due Villaggi che riescono a far ridere, l'uno per causa propria e l'altro per il supporto dato dalla presenza del commissario Auricchio, con memorabili ed indimenticabili sequenze di grande comicità che non si dimenticano (vedi il ristorante da "Gigi el Troione"). Indimenticabile.
MEMORABILE: E benvenuti... a sti frocioniii... belli grossi e capoccioni... e tu che sei, un po' frì frì... e dimmi un po' che c'hai da dì!

124c 29/08/10 13:23 - 2913 commenti

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Questo film è il seguito dello sceneggiato televisivo "Giandomenico Fracchia", andato in onda, per la prima volta, nel 1975 su Rai Uno, famoso per la gag della poltrona a forma di sacco dove Fracchia/Villaggio ingaggiava delle lotte tremende, ogni volta che veniva chiamato dal suo direttore (Gianni Agus). "Fracchia la belva umana", però, è molto più di un semplice sequel; è una farsa ben orchestrata, capitanata non solo da Villaggio che si sdoppia in due, ma anche da un cast mostruoso. 95 minuti di risate assicurate, su musica di Fred Bongusto!
MEMORABILE: Il pranzo a base di cioccolata dalla mamma della Belva (Gigi Reder), l'interrogatorio del commissario Lino Banfi, la Belva che mena Agus e Mazzamauro.

Rambo90 29/11/10 19:39 - 7676 commenti

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Uno dei migliori film di Villaggio di sempre. Nel doppio ruolo di Fracchia e della belva riesce (dopo alcuni anni passati incatenato al successo di Fantozzi) a dimostrare di poter esser un attore valido per qualsisi tipo di ruolo. Le gag si susseguono a raffica e poi c'è il mitico Lino Banfi nel ruolo del commissario Auricchio, anche lui ai massimi livelli (ogni tanto oscura anche il protagonista). Davvero imperdibile.
MEMORABILE: Balliamoooo...

Dengus 15/01/11 14:17 - 361 commenti

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Uno dei film meno invecchiati di quegli anni, forse perché ormai un cult multigenerazionale. Villaggio comunque in salsa "ragionier Ugo"e Banfi che si consacra alla stragrande, divenendo ad un certo punto il protagonista della pellicola aiutato egregiamente da Sandro Ghiani (De Simone); la Mazzamauro fa praticamente la Silvani, Reder fuoriluogo nei panni della mamma della belva umana, almeno per me. Il film scorre a meraviglia: il doppio Villaggio mi piace, ma nella parte della Belva Umana arriva a starmi antipatico! Menzione d'onore per Francesco Salvi e Boldi!
MEMORABILE: Le scene di Fracchia con Francesco Salvi cocainomane; il mitico benvenuto al Commissario Auricchio e la sua risposta al menestrello: ormai è storia!

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Herrkinski 28/01/11 11:42 - 8072 commenti

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Dopo anni di successi fantozziani, Villaggio si decide a rispolverarne anche il "prototipo" televisivo, vale a dire il personaggio di Giandomenico Fracchia. Vengono riproposte le gag degli sketch televisivi, più altre mutuate dai vari Fantozzi e altre ancora che addirittura anticipano episodi futuri di Fantozzi. Insomma, gira e rigira Villaggio fa sempre la stessa maschera, ma qui è attorniato da un bel cast (con un notevole Banfi ed altri comici di buon livello) e anche il personaggio della "belva" funziona. Ci si diverte abbastanza. Buono.
MEMORABILE: Al ristorante; in banca.

Disorder 6/02/11 11:29 - 1416 commenti

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L'esordio di Giandomenico Fracchia è un buon film che però risente troppo, a mio avviso, sia del successo di Fantozzi (con gag e personaggi presi praticamente di peso dai primi due film) che dall'imperversare della commedia volgarotta, a cui Villaggio e Parenti si ispirano decisamente. Si ride ma quasi sempre grazie a Banfi, decisamente il migliore in scena; notevole comunque anche Villaggio in versione "duro". Insomma, non male ma siamo diversi gradini sotto ai contemporanei Fantozzi.
MEMORABILE: La canzoncina del ristorante e la leggendaria contro-canzone di Banfi!

Nando 11/03/11 01:08 - 3810 commenti

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Commedia semplicistica in cui Villaggio ripropone il personaggio di Fracchia, in questo caso accusato di essere un immondo fuorilegge. Tuttavia le gag più riuscite e rimaste nella memoria collettiva sono quelle che coinvolgono Banfi nella parte di uno squinternato Commissario. Niente voli pindarici, ma almeno la risata è assicurata.

Jandileida 21/03/11 20:19 - 1560 commenti

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La vera superstar del film è un Banfi strepitoso che ogni volta che entra in scena fa faville e suscita una gran bella risata (il duetto con lo stornellatore, i parcheggi, i problemi con la radio, la descrizione della mamma della belva). Per il resto siamo in zona riciclaggio puro: tra Fracchia e Fantozzi la differenza è quasi nulla e anche varie gag e battute sono straviste (penso che Villaggio non abbia mai preso cosi tante porte/persiane in faccia come qui). Fastidioso Reader con la voce Vocoder nel ruolo della mamma sicula. Montaggio amatoriale.
MEMORABILE: Ti spezzo la carotide maledetto!

Max92 2/06/11 15:15 - 104 commenti

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Fracchia operazione riciclo: questo potrebbe essere il titolo adatto a questo film indubbiamente divertente con un Villaggio che, però, si "auto-plagia" in un modo veramente intollerabile. E così Fracchia e Fantozzi finiscono per fondersi in un unico personaggio, che pare paurosamente privo di idee già nel 1981. Gag divertenti, ma trite, ritrite ed abusate senza ritegno. Reder en-travesti e Banfi sono strepitosi, ma Villaggio e la Mazzamauro nulla fanno per alzare un pochino la media del film. Venti spanne sotto a Fracchia contro Dracula.

Markus 21/11/11 18:29 - 3682 commenti

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Ben prima di Fantozzi, Villaggio portava (nella televisione in b/n di fine Anni '60) un comico personaggio che per un certo periodo di tempo gli diede notorietà: Fracchia. Nel 1981 (dopo l'ondata di Fantozzi) ecco rispuntare al cinema il suo vecchio personaggio che, malgrado gli anni, fa ancora ridere perché collocato in una sceneggiatura scandita da tempi comici perfetti e in virtù di ottimi comprimari quali Banfi e l'indimenticabile Agus (il suo sorriso e la sua grassa risata!). Non un capolavoro, ma è una pellicola ben riuscita.

Il Dandi 25/11/11 16:24 - 1917 commenti

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Il miglior Villaggio extra-fantozziano che io conosca. Anche se Giandomenico Fracchia, di per sé, non risulterebbe altro che un clone scapolo di Fantozzi, privo di una sua ulteriore specificità; ma il confronto col sosia gangster dà luogo a una gustosissima prova attoriale. Ottime anche le gag del commissario Auricchio (Banfi), mentre l'apparizione di Salvi e Boldi tra i delinquenti appare scialba e stanca. L'inseguimento finale provoca tenerezza e nostalgia.
MEMORABILE: La poltrona sacco nell'ufficio del direttore, celebre pezzo di design ormai comunemente ricordato da molti come "la poltrona di Fracchia".

Trivex 21/12/11 13:43 - 1740 commenti

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Anche se il confronto Fracchia vs Fantozzi vede inevitabilmente perdente il primo, privo della profondità di alcuni contesti e del personaggio in genere, questo Fracchia è proprio divertente e ricco di scene da ricordare. Anche più facile sorridere al Fracchia, anche per quelle persone (e ne conosco bene una) che non ridono alle fantozziate, anzi trovano pure qualche dispiacere (la pietà come tale, seriamente parlando). Lino Banfi è assolutamente all'altezza del protagonista, partecipe indispensabile per il successo di questa notevole pellicola.
MEMORABILE: Come è giusto, Lei!

Giùan 2/01/12 11:09 - 4539 commenti

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Senza discussione la miglior riuscita del sodalizio Parenti-Villaggio (intra ed extra moenia Fantozziane). È sempre difficile interpretar cosa sublima il trash in cult, ma in questo caso da un soggetto che aveva ispirato già nientepopòdimenoche John Ford (Tutta la città ne parla), un ingrediente fondamentale è dato dall'apporto di Lino in totale stato di grazia nevrotica e dalla occasione per l'attore genovese di scatenare la sua personale vena sulfurea. Il contorno è poi di sicura affidabilità: Ghiani, Mazzamauro, Agus, Salvi e l'edipica mamma di Reder.
MEMORABILE: "...non sono ricchione, non sono fri fri, sono commisserio e ti faccio un c... così"; "Figghiu, figghiu meu..."

Coyote 20/01/12 18:16 - 185 commenti

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Come trarre il massimo da uno spunto banale come lo scambio di persone. Certo, Villaggio fa ridere, ma quando entra in scena il commissario Auricchio il ritmo impenna di colpo e il film regala episodi memorabili. Alcune scene in particolare sono scolpite nell'immaginario: la cena dagli Incivili, il primo interrogatorio, Banfi che insulta ripetutamente la madre della Belva credendo di parlare con Fracchia. Un evergreen.

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Funesto 9/03/12 12:59 - 525 commenti

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Villaggio carica fino all'eccesso il Fantozzi che c'è in lui per dare vita ad un personaggio così verme e servile da risultare comico, attorno al quale vien costruito un film spassosissimo. L'attore genovese funziona a meraviglia sia nei panni di Fracchia sia in quelli della spietata belva umana (tra i migliori serial killer visti) e a fargli da spalla abbiamo nientedimeno che Lino Banfi, il cinico e nervoso commissario Auricchio. Da non scordare ovviamente gli ottimi caratteristi (Agus è impressionante). Finale di un nichilismo indescrivibile.
MEMORABILE: L'interrogatorio a Fracchia, con Banfi che va su tutte le furie!

Pinhead80 17/03/12 01:32 - 4719 commenti

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La sfortuna di Fracchia (impiegato in una fabbrica di cioccolato) è quella di essere il sosia della terribile "belva umana": questo darà adito a una serie di fraintendimenti e di situazioni spassose senza soluzione di continuità. Le scene migliori sono sicuramente quelle che vedono come protagonisti il duo Villaggio-Banfi (su tutte la mitica scena al ristorante), ma anche il resto del cast si lascia apprezzare. Perde qualche colpo nel finale.
MEMORABILE: La scena al ristorante.

Chimera70 2/07/12 15:51 - 34 commenti

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Giandomenico Fracchia è il più imbranato e servile fra i personaggi creati da Villaggio e anche quello meno comico, a mio parere. Qui è alle prese con un sosia/doppio assai malvagio e, dunque, vincente. Su tutto il film aleggia una certa sciatterìa, che puntualmente ravviso quando c'è Parenti alla regìa. Tuttavia il livello complessivo è ancora decente e si ride soprattutto per merito di Banfi commissario e per la presenza di due grandi caratteristi come Agus e Reder (in uno strepitoso ruolo femminile).

Liv 28/07/12 12:50 - 237 commenti

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Non ci sono innovazioni epocali, ma il doppio personaggio interpretato da Fantozzi funziona molto bene (come anche gli altri, a partire da Lino Banfi). Si rivede volentieri e fino in fondo, segno che il ritmo non perde colpi, dalla scena con i titoli di testa fino all'ultima. Ottimo il soggetto, grande la sceneggiatura, cose che in film come questo contano più della regia.
MEMORABILE: La scena da Gigi il Troione, con il suo inaspettato epilogo.

Multimic80 20/11/12 13:59 - 48 commenti

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La prima trasposizione cinematografica del personaggio fa centro al primo colpo. Divertentissimo e mai noioso, Villaggio è davvero al top, ma anche la scelta dei comprimari e caratteristi rende il film più godibile; ovviamente un plauso particolare va a Lino Banfi e la sua eccellente interpretazione del commissario Auricchio. E cosa dire di Reder nei panni della mamma della Belva? Bellissima anche la colonna sonora (in particolare i titoli di testa), affidata a Fred Bongusto.
MEMORABILE: Auricchio: "Non sono frocione, non mi chiemo Fri Fri... Sono commissario e ti faccio un c...o così!"

Motorship 25/02/13 17:56 - 585 commenti

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Davvero divertente! Sicuramente il miglior film di Neri Parenti e uno dei migliori di Paolo Villaggio. L'attore genovese fa spola alla grande tra il suo timido e sfigato Fracchia e il terribile bandito senza scrupoli detto "La belva umana". Il punto di forza è proprio quest'ultimo, visto che Villaggio riesce a rendere credibilissima la belva umana, anche se i tempi comici di Fracchia sono al top. Menzione d'onore per un grande Lino Banfi con il suo celeberrimo commissario Auricchio, ma anche per Reder en travesti nel ruolo della mammma della belva.
MEMORABILE: L'interrogatorio a Fracchia; "Non sono frocione.. non mi chiemo fri fri.. so commisserio e ti faccio un culo così!"; Accoglienza della mamma della belva...

Nicola81 9/04/13 16:15 - 2840 commenti

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Fa ridere ancora oggi e non poco, ma il merito è principalmente di Banfi e del suo commissario Auricchio, perchè il personaggio di Villaggio, nonostante la trovata del sosia, gira gira è sempre lo stesso. Potendo contare su un copione abbastanza valido e su bravi caratteristi (Agus, Reder, Ghiani e la Mazzamauro), Parenti dirige meglio di quanto faccia abitualmente e sebbene non tutte le gag filino alla perfezione i momenti esilaranti si sprecano. Un buon esempio di comicità all'italiana, rispetto alle troppe patacche odierne. ***
MEMORABILE: Lo jogging iniziale; La scena al ristorante; La catena di arresti; Banfi che, non sapendo di avere davanti la Belva, parla della madre di lui...

Roger 10/04/13 18:41 - 143 commenti

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Un ibrido tra Fracchia e Fantozzi che non si eleverebbe sopra la media di molti altri film di Villaggio dell'epoca se non fosse per la felice alchimia dei numerosi comprimari, che appaiono tutti in gran forma. In primis Banfi, Salvi nella parte di un tossico schizzato, Reder strepitosa madre della Belva Umana, la Mazzamauro eterno sogno irrangiungibile di Villaggio. In fondo le solite sciocchezze viste e riviste, ma svolte in modo irresistibile.

Zender 16/04/13 19:08 - 315 commenti

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Difficile giudicare serenamente un film già visto e di cui si ricordano quasi tutte le gag (anche perché ripetute da tutti un po' ovunque). Un insieme di sketch memorabili con qualche passo falso ma due titani a fare da spalle insostituibili nei momenti migliori: Agus in azienda (come nel Fracchia televisivo), Banfi al commissariato (ma non solo). In secondo piano e bene la Mazzamauro, un po' troppo sopra le righe Reder madre della belva. Parenti cuce con perizia, ricicla molto (come sempre con Villaggio) e confeziona un autentico classico della comicità italiana.
MEMORABILE: Il "Sempliciotto"; Il commissario Auricchio e De Simone; "E benvenuutiii..."

Didda23 19/07/13 19:35 - 2426 commenti

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Si salva giusto la scena della "rapa", poi per il resto una sequela imbarazzante di gag super telefonate, una prova che definirei fra le peggiori di sempre (quella di Reder nei panni della madre della Belva), un Villaggio lontano anni luce dalla genialità espressa in Fantozzi, Banfi che tira per le lunghissime una parentesi "comica" che manco fa ridere i polli, rendono Fracchia la belva umana una delle commedie italiche più sopravvalutate di tutti i tempi. Fracchia sta a Fantozzi come la Asylum sta alla Universal.

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Mutaforme 2/08/13 12:05 - 415 commenti

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Divertente commedia, divenuta ormai un cult, in cui Fracchia (che altro non è che il solito Fantozzi) si imbatte in un pericoloso alter ego. Buone le gag con Lino Banfi, specie quando Villaggio interpreta il cattivo. Il finale è un po' noioso e verrà riciclato in altri film.

Gabrius79 26/11/13 00:07 - 1420 commenti

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Commedia degli equivoci che con trovate tipicamente fantozziane riesce a strappare numerose risate grazie a un cast ottimamente assortito. Villaggio ripete sé stesso ma diverte, Banfi è ottimo nel suo ruolo di commissario e protagonista della memorabile scenetta di fronte all'ingresso del ristorante, la Mazzamauro è come di consueto ironica, Gigi Reder una indimenticabile mamma di Fracchia e Gianni Agus è in forma. A suo modo un cult.

Simdek 26/03/14 16:23 - 122 commenti

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Grande esempio di cinema con due dei migliori comici anni 80 e numerose gag che ancora oggi vengono ripetute dagli sterminati fan di questa pellicola. Banfi in stato di grazia in coppia con il suo aiutante De Simone (che ricorda l'appuntato Tarallo alias Vitali) e Villaggio in doppia veste, comica e spietata (si fa per dire), danno vita a una serie interminabile di situazioni divertenti, molte memorabili. Reder completa il quadro comico con un ruolo femminile che gli calza a pennello. Cult comico del decennio.
MEMORABILE: Balliamoooo, è tanto tempo che non lo facciamooo; Le scene con Gigi Reder.

Rigoletto 16/09/14 19:50 - 1785 commenti

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Nell'ambito della comicità demenziale è sicuramente un titolo ben al di sopra della media. Prendete un Villaggio ispiratissimo, un Banfi che rischia un travaso di bile a ogni sequenza, mescolate il tutto con caratteristi di valore (Mazzamauro, Reder, Agus, Antonelli e tanti altri) e ne verrà fuori un cocktail esplosivo, dove ogni cosa diventa un valore aggiunto che impreziosisce il risultato finale. La cosa bella è che il tutto regge dall'inizio alla fine, senza mai stancare lo spettatore. Simpatico (e un po' amaro) il finale.
MEMORABILE: Grandiosi Ennio Antonelli e la sua trattoria "Gli Incivili"; La Mazzazzamauro che indica la strada a Fracchia dopo la perquisizione dell'auto.

Ultimo 18/09/14 15:47 - 1653 commenti

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Un film che riprende le disavventure del rag. Fracchia, interpretato splendidamente da Paolo Villaggio in tv negli anni 70 e trasposto in un lungometraggio. Villaggio non raggiunge i livelli di Fantozzi, ma il risultato è notevole, visto anche un accento genovese più marcato e più consono all'attore ligure. Si aggiunga che Reder nella parte della mamma della belva è uno spasso e lo stesso Banfi confeziona un ruolo che prende piede marcatamente già dai primi minuti. Consigliato ai fan della comictà italiana.
MEMORABILE: La scena all'osteria; Fracchia tenta invano di compiere una rapina.

Marione 12/11/14 22:05 - 103 commenti

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Non solo un film comico, ma una perfetta macchina da risate: le situazioni da sbellicarsi si contano a decine e non c'è un istante in cui cali il ritmo: oltre al miglior Villaggio di sempre, che magnificamente si "sdoppia" nella Belva, c'è un Banfi commissario inarrivabile, Ghiani insultato di continuo, Agus magistrale direttore, Salvi ladro demente... e poi la Mazzamauro, Boldi, Reder, Bologna... Finale più crudele di qualsiasi finale fantozziano. Si rivede anche cento volte, mitico.
MEMORABILE: Ogni scena con Banfi e Ghiani; La Belva che massacra il direttore; Gli interrogatori; Il clistere bollente.

Ramino 14/09/15 23:59 - 127 commenti

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Raramente una commedia italiana di "grana grossa" può essere dichiarata senza dubbio come un vero e proprio "cult". Benché la storiella nel suo insieme sia banale, i due protagonisti (mai così in forma) caratterizzano eccellentemente i tre personaggi principali, coadiuvati da numerose spalle di non poco conto. Come si fa a non sorridere al ristorante, a casa della madre della Belva, durante gli interrogatori in caserma? Oscar della comicità!

Alex75 5/02/16 13:43 - 878 commenti

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Una delle migliori prove di Villaggio che qui, oltre a recuperare un suo cavallo di battaglia televisivo (in realtà poco distinguibile da Fantozzi), si cimenta anche in un inusuale ruolo da cattivo, uscendo in parte dai suoi cliché abituali, potendo contare anche su comprimari in grande spolvero su cui poggia buona parte della comicità del film (soprattutto Lino Banfi, spassoso nei suoi battibecchi con Ghiani e con Villaggio, ma anche Reder, Agus e Mazzamauro).
MEMORABILE: La poltrona-sacco; Al ristorante “Gli Incivili”; “Figghiu!”; La terribile donna delle pulizie; “Com’è giusto Lei!”

Vito 30/05/16 23:19 - 695 commenti

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Grande commedia diretta da Parenti e interpretata da un Villaggio in forma che si sdoppia addirittura in due. L'attore genovese dà il meglio di sé risultando credibile sia nei panni del patologicamente timido Fracchia sia in quelli del temibile criminale Belva Umana. Ad affiancarlo un bravo Banfi nei panni del commissario Auricchio e i fantozziani Mazzamauro (fan di film horror e fumetti neri) e Reder (in abiti femminili). Da segnalare nella parte di due componenti della banda della Belva i giovanissimi Boldi e Salvi.
MEMORABILE: La scena al ristorante "Da Sergio e Bruno gli incivili"; La madre della Belva che tenta sempre di violentare il figlio.

Il ferrini 14/07/16 00:24 - 2345 commenti

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Plagio di Tutta la città ne parla, con Neri Parenti al posto di John Ford. Anche se l'idea dell'uomo mite sosia di un criminale era già abusata da mezzo secolo, Villaggio se la cava piuttosto bene nel duplice ruolo e si circonda di un ottimo cast di contorno, Banfi e Agus su tutti, ma anche l'immancabile Mazzamauro (pure qui "signorina", ma Corvino invece di Silvani) e le analogie con Fantozzi non finiscono qui: fra dita schiacciate nella portiera, congiuntivi sbagliati e lingue ustionate è un jukebox di citazioni. Di certo migliore del sequel.

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Parsifal68 6/09/16 12:57 - 607 commenti

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Un impiegato modesto e sfigato è straordinariamente somigliante a un pericoloso criminale. Da qui nascono una serie incredibile di equivoci. Fracchia è l'altro grande personaggio di Villaggio, qui proposto in due ruoli agli antipodi fra loro. Film non certo paragonabile ai successi fantozziani, anche perché alla regia vi è quel Neri Parenti regista di alcuni inguardabili cinepanettoni. Però ci sono il grande Lino Banfi e un ottimo Gianni Agus a salvare un po' la baracca. Villaggio annaspa ma se la cava.
MEMORABILE: La scena di Banfi fuori l'osteria.

Thedude94 21/01/17 00:06 - 1089 commenti

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Grande commedia in pieno stile Paolo Villaggio, condita da ottime gag ed esilaranti partecipazioni di comici brillanti; fra questi Lino Banfi, che mette in mostra tutta la sua bravura e vivacità in scene cult come quella con i cantanti al ristorante. Davvero divertenti le situazioni di imbarazzo vissute dalla belva Umana, così come quelle del buon Fracchia che si trova a dover rapinare una banca (questa la scena più divertente). La Mazzamauro come sempre dà il massimo di sé stessa.
MEMORABILE: "Ah ma son già rientrato!" (Fracchia, vedendo la Belva Umana in casa).

Plauto 14/07/17 01:23 - 126 commenti

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Il solito film sui sosia (si vede che andava di moda, tra Paulo Roberto Cotechino e Il marchese del Grillo) con trucchi abbastanza poveri. Villaggio ripete lo sketch televisivo del pouf con Agus. Banfi invece ripete le gag che faceva quando interpretava il commissario Scappavia (insieme a Vitali, ma stavolta senza Vitali). Ridicola più che comica la presenza di Reder nel ruolo della madre del killer. Regia di Neri Parenti quasi "dilettantesca".
MEMORABILE: La rispostaccia in rima di Lino Banfi, battuta cult che ormai gira per i telefonini di milioni di italiani.

Pessoa 16/09/17 23:45 - 2476 commenti

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Ennesima variazione sul tema fantozziano per Parenti e Villaggio, con un soggetto che viene dritto dritto dalla Hollywood degli anni d'oro e una sceneggiatura molto carente che ricicla tutto il riciclabile (Fracchia televisivo, Fantozzi) o si affida a standard vecchissimi. Meglio di altre volte Villaggio, cui l'alter ego della belva concede qualche sprazzo di novità, ma più di lui divertono i tanti caratteristi storici, tutti molto in forma e un Lino Banfi irrefrenabile, che strappa le risate migliori. Un'opera modesta, per appassionati.
MEMORABILE: "Benvenuti a 'sti frocioniiiii..."; I baci profondi di Reder a Villaggio; La Mazzamauro, fantastica in tutte le scene.

Victorvega 22/12/18 12:05 - 501 commenti

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Prendi i fuoriclasse dell'epoca Platini e Maradona (ora Ronaldo e Messi) e mettili in campo con un registro strutturato affinché rendano al meglio: Villaggio e Banfi sguazzano nel film esaltandosi e non pestandosi i piedi ma anzi integrandosi per rendere al meglio. Spassosissimi. Il film tira dritto e c'è pure una storia. Da ridere a crepapelle con una serie di scene mitiche (su tutte quella al ristorante).
MEMORABILE: "E benvenuti a 'sti frocioni..."

Pesten 22/05/19 13:40 - 786 commenti

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Uno dei migliori film di Villaggio. Ci sono gli sketch del Fracchia televisivo e quelli di Fantozzi (passato e anche futuro), le soluzioni bene o male sono quelle, eppure dopo più di trent'anni siamo ancora qui a ripeterlo a memoria. Villaggio dimostra di saper fare anche altro quando recita la parte cattiva, ma al tempo stesso alza una barriera sempre più alta tra la sua creatura fantozziana e il resto. Ottimo Banfi, protagonista di gag eterne, mentre è di semplice supporto il resto. Finalmente Villaggio in una storia che ha un inizio e una fine.
MEMORABILE: Lo sketch fuori il ristorante; I giovani Boldi e Salvi.

Magi94 12/02/20 23:30 - 944 commenti

I gusti di Magi94

Piccola variazione sul tema fantozziano che si avvale di comprimari davvero buoni (su tutti Banfi, qui davvero divertente). Il risultato è però altalenante, perché spezzoni molto comici si alternano a gag davvero un po' basiche e infantili che annoiano e basta e le situazioni indimenticabili non sono tante come nei primi film di Fantozzi. In ogni caso si gusta como passatempo non impegnato e ampiamente godibile. Migliori momenti il ristorante burino e il balletto di polizia e carabinieri nella clinica. Spassoso il finale.

Lupus73 11/03/20 22:34 - 1487 commenti

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Villaggio-cult. Esordio di Fracchia sul grande schermo dopo numerosi sketch nei varietà tv. Ovviamente il personaggio quasi combacia con Fantozzi, ma la differenza è nelle sceneggiatura più compatta (non una serie di sipari), unico canovaccio polizio-grottesco. Immancabile la Mazzamauro, ma qui c'è anche il valore aggiunto: Banfi/commissario Auricchio, che ci regala momenti indimenticabili e Villaggio che si sdoppia in Fracchia e belva umana (con mamma sicula/Reder). Un cardine della commedia italiana.
MEMORABILE: Banfi che risponde cantando in rima al tipo dell'osteria: "Non sono ricchione, non mi chiamo frifrì, sono commisserio e ti faccio un culo così!".

Pigro 31/03/20 11:11 - 9635 commenti

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Cambiano davvero poco personaggio e gag rispetto a Fantozzi, e questo non deporrebbe molto a favore della riesumazione di Fracchia dal catalogo comico di Villaggio. Ma il fuoco di fila delle trovate e delle situazioni, sulla falsariga di Tutta la città, è talmente implacabile ed efficace che il risultato è decisamente buono: si ride spesso, anche per vari sketch particolarmente frizzanti (la rapina, uno fra tutti), e anche grazie a un cast composito dove ciascun interprete porta proprie caratteristiche componendo nel complesso un riuscito esercito della risata.

Siska80 27/05/20 16:50 - 3737 commenti

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Tema sfruttatissimo quello dei sosia dalla personalità opposta, senza contare che non si capisce come sia potuto diventare un cult il personaggio di Fracchia, fotocopia del più celebre Fantozzi; tra l'altro, nel cast (comunque buono) di questo film troviamo anche la Mazzamauro e Reder, attori storici del'altra saga. Parecchie gag riuscite soprattutto nel primo tempo, ritmo discreto, imprescindibile la presenza dello scatenato Banfi, finale prevedibile.
MEMORABILE: La canzone in rima improvvisata dal commissario Auricchio davanti al ristorante "Gli incivili".

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Zoltan 31/08/20 10:19 - 201 commenti

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Di tutti i film con Villaggio zeppi di gag riciclate (sostanzialmente dagli anni '80 in poi) questo è decisamente il più riuscito. Per una trama più studiata del solito e soprattutto per non aver abbandonato Villaggio ai suoi biascicamenti, ma per avergli affiancato personaggi forti: su tutti un immenso Lino Banfi, che regala un delirante commissario Auricchio. Tra i soliti "compagni di avventure" di Villaggio, da citare la Mazzamauro e Reder (in versione mamma palermitana della belva) ma deliranti sono anche le espressioni di Sandro Ghiani-De Simone. Divertentissimo.
MEMORABILE: "Benvenuti a sti frocioni"; "Balliamo"; Banfi che trova modi fantasiosi a insultare la madre della belva umana davanti alla belva stessa; La poltrona.

Peter neal 3/01/21 09:00 - 38 commenti

I gusti di Peter neal

Scambiato per feroce criminale, il mite Fracchia ne deve affrontare di ogni sino al finale pirotecnico. Allora lontano da cinepanettoni sfornati in serie, Parenti dirige col piglio giusto una cartoonesca commedia degli equivoci che funziona alla grande: merito non solo di Villaggio (che si limita in fondo a reinterpretare Fantozzi), ma anche della spalla (Banfi), di interessanti comprimari (tra cui Francesco Salvi, qui già alle prese con gag surreali, e Allocca), e di vari caratteristi (memorabile l'onnipresente Bologna). Musiche azzeccate di Fred Bongusto, che sfodera buon estro.
MEMORABILE: La visione del film slasher; L' osteria della parolaccia; L' assaggio del "sempliciotto"; La rapina; Inseguimento sulle note di Offenbach; L' aldilà.

Silvestro 10/07/21 23:11 - 358 commenti

I gusti di Silvestro

Un capolavoro nel suo genere, una commedia indimenticabile piena di gag e personaggi che lasciano il segno. Su tutti un Lino Banfi in una delle sue migliori interpretazioni e un Paolo Villaggio che conferma le sue doti comiche ma non solo. Insomma, un ouverture comica in perfetto stile che può essere vista e rivista senza perdere nulla della sua brillantezza!

Nick franc 7/11/21 17:34 - 509 commenti

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Cult assoluto della comicità made in Italy, rappresenta insieme a Fantozzi contro tutti il vertice del sodalizio tra Villaggio e Parenti. Sostenuto da un ritmo perfetto, conta su un cast dove ogni componente è la rotella di un ingranaggio praticamente perfetto volto a suscitare la risata. Il comico genovese inizia a riciclare qualche gag (la pistola, la bomba a mano e il panno bollente del secondo Fantozzi) ma il risultato finale qui è ancora decisamente convincente. Non ha l'amarezza di fondo dei vari Fantozzi ma il finale comunque è bello cattivo.
MEMORABILE: L'occhiatina all'auto; I duetti Auricchio/ De Simone; La mamma della Belva; "Freccia, lei è smemoreto"; "Vada sui tetti"; Ristorante; La rapina.

Jaconardo 14/03/22 09:06 - 7 commenti

I gusti di Jaconardo

Difficile capire la differenza tra Fantozzi e Fracchia, ma questo film è godibilissimo, con alcune gag davvero da ricordare. Il sempre presente Filini si trasforma in una mamma a dir poco esilarante, la signorina Silvani (o signora Calboni...) è una grande comprimaria (mentre dà istruzioni di guida al povero Fracchia è ammirevole). Banfi un po' trattenuto; meglio il buon Ghiani come aiutante fortunato ("Com'è che a te funziona sempre tutto e a me niente"...). Da vedere.
MEMORABILE: Gli Incivili

Gottardi 7/05/22 16:24 - 395 commenti

I gusti di Gottardi

Fracchia timido e insulso ha un sosia criminale ricercato. I due sono confusi dalla polizia tra equivoci e scambi di persona. Fracchia è un personaggio che si fa difficoltà a distinguere dal gemello Fantozzi, risultando perfettamente sovrapponibile nonostante la loro genesi sia diversa. A parte questo il film procede con una trama lineare e non a episodi come i gemelli fantozziani, e grazie anche ad una regia attenta e corretta si colloca a livello dei migliori Fantozzi, risultando assai piacevole dal punto di vista comico. Banfi in forma strepitosa è la ciliegina sulla torta.
MEMORABILE: L’osteria "Gli incivili"; La madre sicula di Fracchia criminale impersonata da Gigi Reder; I rimbrotti di Banfi al suo timido attendente.

Androv 5/07/22 11:06 - 195 commenti

I gusti di Androv

Uno dei migliori prodotti con Paolo Villaggio degli anni '80, decennio avaro per il nostro. Inizio strabiliante, da metà film si perde leggermente ma resta godibile. Una delle migliori, forse la migliore, parte in assoluto per Banfi, perfetto nel ruolo del commissario Auricchio. Il film scorre bene, è girato ottimamente e presenta un intreccio semplice ma funzionale. Ottimi Agus (il ruolo della vita) e la divina Mazzamauro, nonché gli altri caratteristi come Boldi, Reder "en travesti" e Salvi. Peccato per il finale un po' fiacco. Non ci si stanca mai di guardarlo.

Noodles 17/10/22 23:24 - 2204 commenti

I gusti di Noodles

Tra i titoli di culto del cinema italiano ha un buono spunto e alcune valide gag che garantiscono la classica piacevole ora e mezza allo spettatore. Non è però la grande opera di cui spesso si sente dire, perché molte gag sono vecchie (Sandro Ghiani a cui riesce tutto quello che non riesce a Lino Banfi, è roba di Stanlio e Ollio) o comunque utilizzate piuttosto male. C'è poi un calo generale verso la fine. Sufficiente, e migliore di Fracchia contro Dracula, ma la domanda è sempre la stessa: era necessaria al cinema italiano una copia di Fantozzi?

Katullo 20/10/22 09:25 - 327 commenti

I gusti di Katullo

Momento epico, quello dell'osteria in stile trasteverino: più di Villaggio può solo Banfi col suo "...continui, continui a suonere...", una gag che il politically correct odierno non consentirebbe mai, purtroppo. Quindi ci si trova davanti all'irripetibile potenza comica di ogni personaggio; Fracchia non è altro che un "supplente" di Fantozzi, divide con lui l'incontenibile leggenda impossibile da gestire con un solo anti-eroe. Per questo il finale può permettersi di slacciarsi la cintura dopo che ci si è abbuffati di risate e terapeutica spensieratezza. Mammuzza e figghiu docet.
MEMORABILE: Banfi che descrive alla vera Belva le "caratteristiche" della madre; "...Non sono ricchioneee - tu sei ricchioneee..."; Le bavette dell'osteria.

Enzus79 22/10/23 21:42 - 2873 commenti

I gusti di Enzus79

Cult. Se non fosse per una seconda parte che rasenta il forzato e il prevedibile, sarebbe davvero un buon film. Nella prima parte Lino Banfi e le sue gag (indimenticabili) la fanno da padrone, con un Villaggio che non riesce sempre e comunque a risultare divertente come il primo. Si ride, e molto. Personaggi di contorno azzeccati (soprattutto quello della Mazzamauro).

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Minitina80 11/11/23 20:26 - 2980 commenti

I gusti di Minitina80

La maschera di Fracchia ricalca di molto il più celebre Fantozzi, riuscendo lo stesso a suscitare empatia e sana commiserazione per un altro perdente della società. L’alter ego dal carattere opposto non fa che rimarcare lo status dal quale è impossibile sottrarsi, riuscendo a divertire con gli immancabili equivoci e gli scambi di persona. Impossibile, però, non riconoscere l’enorme contributo apportato da Lino Banfi, in grado di spostare di molto l’ago della bilancia con l’esilarante commissario Auricchio. Tutto risulta allineato per bene come in una congiunzione astrale.
MEMORABILE: “E benvenuti a sti…”.

Cerveza 3/01/24 10:35 - 358 commenti

I gusti di Cerveza

Nato come creatura televisiva proto-fantozziana, Fracchia non è altro che una variante celibe del più famoso collega. Produzione quindi non proprio originale, ispirata a un film del 1935, che copincolla la collaudatissima mimica dell’impiegatuccio, ma che si sviluppa in modo più strutturato rispetto allo standard episodico fantozziano. Per fortuna un solido co-protagonista come Banfi riesce a rinfrescare l'aria, resa un po' stantìa dalle sfruttatissime gestualità di Villaggio, donandoci gag più di prima mano. Eccessivo Reder nei panni della madre sicula: un evitabile fuori giri.
MEMORABILE: L'arrivo del commissario in trattoria; I duetti Banfi/Ghiani; I duetti Agus/Villaggio, replica di quelli televisivi.

Diamond 8/01/24 10:46 - 150 commenti

I gusti di Diamond

Storica commedia che vede duettare per la prima volta Banfi e Villaggio. Il comico pugliese è praticamente al top della carriera, Villaggio è fenomenale come belva, un pelo troppo Fantozzi seconda maniera come Fracchia ma va bene così. Notevoli i duetti Banfi/Ghiani, il film scorre con estremo piacere malgrado qualche passaggio prevedibile. Cast di comprimari eccellente, alcune scene sono nell'olimpo della commedia italiana. Finale amaro.
MEMORABILE: Banfi che parla con la belva della madre; Il personaggio di Salvi; Reder; Banfi canta.
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  • Discussione Ruber • 27/07/15 00:38
    Formatore stagisti - 9242 interventi
    Questo film non avrebbe ottenuto il successo che ha avuto e che è rimasto duraturo nel tempo, se nel cast non ci fosse stato Banfi, che credo sia stata più di una colonna portante per il film. Chiaro Villaggio era in un momento di piena forma e nel suo periodo "fantozziano" ai massimi livelli, e godeva già di un alta popolarità, ma Banfi ha dato assist a non fimire a Villaggio per le sue battute che un qualsiasi altro non avrebbe potuto dare.
  • Discussione Ingmar • 30/07/15 20:28
    Disoccupato - 19 interventi
    Nella ormai famosa scena dello strimpellatore fuori al ristorante si riconoscono dietro a Banfi due famosi caratteristi: uno era Alfonso Giganti il quale vistosamente si passa una mano davanti alla bocca per non mostrare che gli scappa da ridere e un altro era Giulio Massimini il quale vantava presenze in centinaia di film.
    Ultima modifica: 31/07/15 09:34 da Zender
  • Curiosità Fedemelis • 25/01/19 07:53
    Fotocopista - 2137 interventi
    La pagina della Gazzetta dello sport utilizzata per diffondere la notizia del ricovero della madre della belva è del 24 agosto 1981. I risultati del Totocalcio, che risultano essere uguali al concorso 1 del 1981 (NdFedemelis: la numerazione del Totocalcio è in funzione dell'anno calcistico e non di quello solare) e la vittoria di 4-0 dell'Inter sul Pescara in Coppa Italia confermano la data. Al contrario della classica schedina, che utilizza i risultati del campionato di A, B e C, quella utilizzata per il film utilizza i risultati della prima giornata dei gironi di Coppa Italia:

  • Curiosità Lucius • 1/02/19 00:29
    Scrivano - 9063 interventi
    Direttamente dall'archivio cartaceo Lucius, il flano originale del film:

  • Musiche Il Dandi • 29/03/20 16:53
    Segretario - 1488 interventi
    Frizzante colonna sonora (dalla synth dance che cita Rocky nella ginnastica alla samba della donna delle pulizie) ad opera di Fred Bongusto pure esplicitamente omaggiato nella gag in cui il commissario Auricchio riceve un'interferenza sulle frequenze della polizia e ascolta all'autoradio la sua "Balliamo" .


    https://www.youtube.com/watch?v=iYoKGAmwX48
    Ultima modifica: 29/03/20 16:54 da Il Dandi
  • Curiosità Maxspur • 29/03/20 17:38
    Galoppino - 208 interventi
    La fabbrica di cioccolato reca la scritta "Spagnoli" che, facendo una rapida ricerca sul web, risulta essere un cognome storico per quel che riguarda il cioccolato in Italia.

    Dal sito: Luisa Spagnoli della cioccolateria "Spagnoli Confesserie du chocolat" ha una lunghissima tradizione alle spalle. La bisnonna Luisa Spagnoli, omonima, è stata una delle più grandi imprenditrici dell'inizio 900, fondatrice della Perugina a cui è attribuita anche l'invenzione del "Bacio", il cioccolatino degli innamorati. La famiglia Spagnoli nel tempo ha perso la proprietà dell'azienda Perugina.
  • Curiosità Samuel1979 • 29/03/20 22:43
    Addetto riparazione hardware - 4161 interventi
    Il numero di Diabolik letto dalla sig.na Corvino (Mazzamauro), si intitola "Delitto risponde a delitto" ed è del 1981. Si riconosce il fumo del mitra:



    Nella scena è presente anche il fumetto erotico Lucifera intitolato "Un gran pezzo di fuga!" del 1974:

  • Discussione Lòpe • 7/08/20 00:22
    Galoppino - 185 interventi
    Bloooper:
    Quando il vero Fracchia incontra gli Apostoli per la Rapa, questi ultimi convinti che in realtà si tratti della vera Belva si recano in un vicolo dove Fracchia darà spettacolo con l'uso delle armi (sequenza girata nel famoso teatro all'aperto De Paolis, già presente nelle verificate)  inizialmente Fracchia improvvisa un tiro a segno con la pistola facendo cadere dapprima l'insegna di un negozio e per ultimo un malcapitato operaio sul tetto, durante questa performance di possono notare a terra due segni neri paralleli tipo binario, tali segni nella sequenza successiva, mentre Fracchia armeggia goffamente con il fucile risultano coperti, per poi riapparire fumanti una volta che Fracchia stesso sdraiato a terra rimane vittima del potente "rinculo" del fucile stesso, inoltre nelle ultime immagini mentre gli apostoli osservano Fracchia dolorante a terra si può notare la pesante insegna del negozio che era stata colpita ed atterrata dai colpi di pistola che miracolosamente è ritornata appesa al suo posto. 
  • Curiosità Lucius • 18/12/21 12:14
    Scrivano - 9063 interventi
    Direttamente dall'archivio cartaceo Lucius, un altro flano originale:

    [img size=350]https://www.davinotti.com/images/fbfiles/images59/fracchia.jpg[/img]
  • Homevideo Dusso • 24/02/24 07:52
    Archivista in seconda - 1830 interventi
    La versione in HD da Netflix dura 1:38:57

    Immagine al minuto 45:47:

    Ultima modifica: 24/02/24 08:30 da Zender