La scuola dell'odio - Film (1962)

Gran bel film che sviluppa in maniera molto accurata il meccanismo del razzismo. I registi (Kramer appare come non accreditato ma il suo zampino si vede, eccome) vivisezionano le menti dei due protagonisti portandoci a un inevitabile scontro tra logica e cieca follia. Darin risulta particolarmente irritante (e questo giova parecchio al film), mentre Poiter è come al solito una garanzia. Da recuperare.

Cornfield dirige; Kramer produce e partecipa in cabina di regia non accreditato. Lo stile registico però lascia poco spazio ai dubbi: un film krameriano fino al midollo. Un'attenta (psico)analisi sul serpeggiante nazismo in terra americana durante la seconda guerra mondiale, che vedrà uno psichiatra nero alle prese con un carcerato convinto assertore del regime nazionalsocialista tedesco. Piacevole, ma didascalico, semplice e un filino retorico in chiusura; cerca diverse riflessioni, senza tuttavia riuscire a centrarle tutte. Attori convincenti.

Il film vive essenzialmente sul confronto tra Poitier e Darin, confronto che vive uno sviluppo credibile e propone interessanti flashback per quanto riguarda la personalità del secondo, trattandosi di un individuo simpatizzante per il nazismo e pericoloso socialmente. Pur scontando un certo discalismo questi ricordi evocano le sofferenze subite in modo originale e senza troppe remore, considerata l'epoca del film. Gli attori sanno modulare bene i diversi stati d'animo anche se lo stesso Poitier talvolta tende a salire sopra le righe.