Note: Primo film della serie "Sherlock Holmes" con Basil Rathbone, prodotto dalla 20th Century Fox e basato sul romanzo "Il mastino dei Baskerville" di Sir Arthur Conan Doyle.
Forse la migliore storia di Sherlock Holmes e del dottor Watson scritta da sir Arthur Conan Doyle, che sposa armoniosamente la tradizione leggendaria al poliziesco iper-razionale e (forse di conseguenza…) origina qui la migliore prestazione del sodalizio fra Rathbone (Holmes) e Bruce (Watson). Se i due piacciono, la visione è obbligatoria.
Prima prova del grande Basil Rathbone nei panni del celebre investigatore creato da Conan Doyle e tratta da quello che è forse il romanzo più riuscito dello scrittore. L'interprete dà il meglio di sè nel riprodurre modi ed atteggiamenti del detective e il film, supportato da una regia al totale servizio della trama, è molto piacevole. Buono il cast di supporto.
Avventura paradigmatica, non a caso scelta come la prima volta nei panni del detective per alcuni dei più celebri Holmes di sempre: qui debutta Basil Rathbone (un altro sarà Peter Cushing), che fedelmente al romanzo compare praticamente solo all'inizio e alla fine, lasciando un certo vuoto in mezzo. Ma tanto basta per fissare un canone storico: Basil in vestaglia che fuma la pipa e alzando il sopracciglio sussurra "sarà molto interessante verificare le mie deduzioni", vale da solo il film.
MEMORABILE: Stupefacente per l'epoca il finale, con Sherlock tossico in crisi d'astinenza che si congeda frettolosamente.
Classico del classico, ed esordio della più longeva incarnazione cinematografica dei personaggi di Conan Doyle. Rathbone sembra la silhouette (o l'illustrazione tipica) di Holmes in carne e ossa, e quindi il tutto sostanzialmente funziona, anche se ritmo e tensione sono blandi. Inferiore alla versione Hammer, ma ancora passabile.
Pur trattandosi di una pellicola del 1939, i dialoghi sono ancora godibili; ed è questo, oltre all'ambientazione aiutata dal bianco a nero, a decretare la riuscita dell'avventura nella brughiera del noto investigatore e del suo simpatico aiutante e apprendista, il cui acerrimo nemico è il violino. Ovviamente, anche il contributo dei due protagonisti è importante; e nonostante ci sia qualche rallentamento (i piccioncini), il tutto scorre con una certa fluidità fino all'epilogo. Nota di merito per le deduzioni, per gli scambi Holmes-Watson e per il camuffamento (occhio alla zoppicata). Riuscito.
MEMORABILE: Dal bastone del dottor Mortimer (bel nome per un dottore...) Holmes e Watson riescono a tracciarne l'identikit; Il violento attacco finale del mastino
Pronti e via, la prima di Sherlock Holmes ha inizio. In un lontano 1939 si sviluppa e prende vita il racconto di Conan Doyle. Film ancora avvincente, ambientazioni affascinanti e dialoghi lontani, ma nello stesso tempo non così obsoleti. La prova degli attori è di spessore, la fotografia avvolgente. Godibile.
Primo film della fortunata serie che vede impersonare il famoso detective da Basil Rathbone; resta anche uno dei migliori per il fatto che l'attore veste i suoi più classici panni ottocenteschi (che verranno sostituiti ben presto, nelle successive pellicole, da ambientazioni Anni Quaranta del Novecento). Buona la ricostruzione della landa, tra nebbia e antiche rocce, e non male la sceneggiatura che adatta (con qualche variazione) il romanzo di Conan Doyle.
Giallo di fine anni '30 basato su uno dei romanzi più famosi di Sir Conan Doyle, vede Basil Rathbone vestire i panni del leggendario Sherlock Holmes. La pellicola si guarda ancora con piacere, e, visto la durata non eccessiva scorre al meglio e non si perde in inutili lungaggini. Riuscito.
Il primo della serie è anche uno dei migliori: i ruoli non si sono irrigiditi nello stereotipo che esagera sé stesso (Watson non si limita, infatti, a pura spalla comica) e l'atmosfera galleggia impalpabile come le brume nordiche, misteriosa (le rovine, la palude) e, soprattutto, assolutamente britannica. Notevole Rathbone, asciutto e affilato come una lama, più complesso e meno rassicurante del personaggio che interpreterà a venire.
Il più celebre caso di Sherlock Holmes viene sviluppato con eleganza ed efficienza in questa datata ma riuscita trasposizione, che non si prende troppe libertà e narra la vicenda in modo piacevole e sobrio. Gli elementi orrorifici, d'obbligo se si considera l'opera di Doyle, ci sono e non sono male. Il meglio, comunque, risiede nel cast, in particolare in quel Rathbone che è probabilmente il volto più classico dello Sherlock cinematografico. Forse la migliore versione filmica del libro. Piccola nota dolente: il finale bizzarramente sbrigativo.
MEMORABILE: Gli attacchi del cane; Il flashback; Holmes sotto mentite spoglie che si rivela.
Il debutto di una coppia destinata ad entrare nell'immaginario collettivo avviene sulla scorta del più suggestivo romanzo di Conan Doyle, non a caso il più trasposto sullo schermo: sia l'Holmes dell'aguzzo Rathbone che il Dr.Watson del bonario Bruce si discostano sotto vari aspetti dai relativi personaggi letterari, ma la loro alchimia è tanto felice da farlo dimenticare. E' l'inizio di una lunga serie di film più o meno riusciti, nonché più o meno direttamente ispirati alle opere dell'autore, ma sempre resi gradevoli dalla classe e dal garbo degli interpreti.
Enigma giallo squisitamente rosicchiato dal tarlo: in piena brughiera lugubre e brumosa, con palude minacciosa, rovine neolitiche, rumori sinistri, figure ambigue, cane nero famelico e pericolo di morte certa. Il razionalismo posato e su di giri (screziato di irrazionalismo) di Holmes (un Basil Rathbone dotato del fisico del ruolo e perfettamente calato nella parte) viene miscelato con suggestioni da horror misterioso: ne risulta un preparato prezioso, da gustare in pieno abbandono al suo clima figurativo e alla verve dell'inossidabile coppia.
Da ricordare più che altro per l'esordio di Basil Rathbone nei panni del celebre investigatore, un connubio destinato a entrare nella storia del cinema giallo (e che sfortunatamente segnò la stessa carriera di Rathbone, legandolo per sempre al personaggio). Per il resto ci sono troppi improbabili stravolgimenti e Watson è come sempre troppo anziano e stolto rispetto all'originale. Buona comunque l'atmosfera gotica e brumosa, ben resa anche dalle belle location. Più che sufficiente.
Dalla penna di Doyle, dall'ottima prova dietro la macchina da presa di Lanfield e dall'arguzia di uno straordinario Rathbone viene fuori un grande classico che merita tutto il plauso possibile. Praticamente non gli si può rimproverare nulla, abile nel mantenere una presa narrativa efficace a oltre ottant'anni dall sua uscita. Fantastica poi l'ambientazione nella brughiera, col suo misto di gotico e favola nera a celare un mistero che solo il grande Sherlock Holmes sarà in grado di risolvere.
Fra Rathbone e il detective di Conan Doyle è amore a prima vista. L'attore britannico si impossessa del personaggio con la personalità dei grandi attori e dà inizio a un connubio che farà storia. La vicenda, una delle più intriganti con Holmes protagonista, aiuta non poco il bravo Lanfield abile a ricostruire il fascino misterioso della brughiera inglese tenendo sempre alto il ritmo. Non sempre ineccepibili i dialoghi che talvolta si fanno leziosi, ma il film rimane una sorta di must per tutti gli appassionati, che riesce a divertire in barba agli anni passati, che sono tanti.
Per inserire un commento devi loggarti. Se non hai accesso al sito è necessario prima effettuare l'iscrizione.
In questo spazio sono elencati gli ultimi 12 post scritti nei diversi forum appartenenti a questo stesso film.
DISCUSSIONE GENERALE:
Per discutere di un film presente nel database come in un normale forum.
HOMEVIDEO (CUT/UNCUT):
Per discutere delle uscite in homevideo e delle possibili diverse versioni di un film.
CURIOSITÀ:
Se vuoi aggiungere una curiosità, postala in Discussione generale. Se è completa di fonte (quando necessario) verrà spostata in Curiosità.
MUSICA:
Per discutere della colonna sonora e delle musiche di un film.
HomevideoXtron • 9/11/15 21:30 Servizio caffè - 2147 interventi
Io ho il bluray contenuto nel cofanetto "Sherlock Holmes Edition" di Koch Media
Audio italiano-tedesco-inglese
Sottotitoli italiano-tedesco-inglese
Durata 1h19m45s
Formato video 4/3 pillarbox