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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

In piena epoca spaghetti-western (siamo nel 1966) anche il futuro regista erotico Tinto Brass si cimenta nel genere. Ma lo fa in modo personale, sfruttando il genere più in voga del periodo per proporre una visione particolare del cinema, in cui la maniacale insistenza per i primi piani cara a Sergio Leone e i suoi epigoni viene portata al parossismo, spingendola in un'ottica quasi fumettistica; e proprio al mondo dei fumetti Brass voleva avvicinarsi, raccontando la sua storia attraverso “ideogrammi”, come disse lui stesso. Serviva quindi un montaggio particolare (che infatti supervisionò in prima persona), capace di straniare lo spettatore. E se anche Brass, per contrasti...Leggi tutto con la produzione che voleva un western più “normale”, disconobbe il flim, la traccia di evidenti sperimentazioni permane, a cominciare anche da un uso non ortodosso di luci e fotografia, molto meno calda e brillante del consueto. La storia è elementare, priva di vero interesse, a dimostrazione di quanto Brass abbia preso in prestito un genere per poter lavorare sulla forma. Philippe Leroy, che nel film interpreta il protagonista Yankee, è un pistolero poco convincente e per niente eroico, così come il pur bravo Adolfo Celi è un capobanda piuttosto inverosimile: si presenta vestito quasi da antico romano, in toga rossa, con due baffoni posticci piuttosto ridicoli. Simpatici invece i dialoghi, spesso spiritosi e fuori dai canoni. La scena al fortino abbandonato, con Yankee a fare la voce fantasma tra le rovine, è una splendida visualizzazione del gioco del nascondino e, anche a livello tecnico, è il momento più significativo assieme al finale. Curioso.

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TITOLO DAVINOTTATO NEL PASSATO (PRE-2006)
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Homesick 27/06/08 17:48 - 5737 commenti

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In origine Brass aveva pensato ad un western “weird”, sperimentale e fumettistico, ma in fase di montaggio venne in gran parte modificato rendendolo simile a tanti altri film del genere. La peculiarità sta nel montaggio frenetico, in momenti bondage (la donna nuda legata al palo), nei dialoghi coloriti di messicanismi e in una fotografia dai toni a volte scarlatti e roventi. L’impiccagione anticipa il flashback C’era una volta il West. Musiche simil-morriconiane di Nini Rosso.
MEMORABILE: I ritratti del Grande Concho alle pareti.

Matalo! 6/08/08 12:42 - 1378 commenti

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Alla mostra del cinema di Venezia del 2007 Brass raccontò le traversie di questo film, che gode della luce del grande Alfio Contini. Ma non ho dubbi nel pensare che comunque si tratta di un western discreto ma non buono, nonostante certe trovate fumettistiche (lo scorpione, la donna legata, colori, dettagli) possano dar ragione a Brass (che in persona risulta molto gentile e umile dei suoi film). La solita storia, il cattivo messicano e lo straniero eroe individualista; due protagonisti mal scelti, Leroy e Celi (stranamente a disagio). Meglio Herlin.

Luchi78 29/03/12 15:14 - 1521 commenti

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È un Tinto Brass decisamente "ricalcatore", visto lo stile registico decisamente vicino al western di Leone (anche le musiche vanno a rievocare le classiche atmosfere del genere). Philippe Leroy si presta per un ruolo da pistolero atipico, mentre Adolfo Celi mi sembra molto azzeccato nella parte. La storia, dopo la prima mezz'ora, comincia a far sbadigliare, quindi da apprezzare rimangono solo certe sperimentazioni western di un Brass pre-culomane.

Buiomega71 28/08/13 00:18 - 2910 commenti

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Stile fumettoso e pop, riprese a volte sperimentali e geniali (come farà Canevari con Matalo!), stile tavole dei fumetti, appunto. Lo zio Tinto, prima della consacrazione al fondoschiena femminile, realizza un western strampalato e sgangherato. Non scevro di crudeltà (i denti d'oro asportati col calcio della pistola, il cerchio di fuoco, Rosita uccisa a freddo da Celi, un'impiccagione che anticipa quella di C'era una volta il west) e di un Brass quasi pre Caligola (la dimora di Concho). A non funzionare e la trama un po' logora e piuttosto banale. Meglio il Tinto osè.
MEMORABILE: La lotta degli scorpioni nel cerchio, in un contesto allucinogeno e surreale; Il baccanale pantagruelico, con Leroy legato e l'uccisione di Rosita.

Deepred89 17/11/14 01:22 - 3706 commenti

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Lo stravolgimento da parte della produzione ha dato luogo a un prodotto stilisticamente indeciso tra il western classico e le sue derive pop-fumettistiche. L'abilità tecnica di Brass è innegabile (ottimi l'utilizzo della profondità di campo e alcune soluzioni di montaggio), i dialoghi possiedono un'insolita brillantezza, le discrete musiche entrano in testa così come sorprende il villain interpretato da Celi. Lasciano perplessi le anonime e spoglissime ambientazioni e un Leroy raramente così fuori parte, ma il film nel complesso funziona.

Cotola 22/04/15 21:52 - 9043 commenti

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Piacevole e godibile film brassiano, a meta tra western e fumetto pop, quando Brass non girava solo pellicole erotiche più o meno tutte uguali (o quasi) tra loro. Non siamo certo dinanzi a qualcosa di particolarmente originale o memorabile, ma il coinvolgimento non manca e la storia si lascia seguire pur nella sua prevedibilità. Bella la prova di Celi gran cattivone, mentre Leroy risulta piuttosto scialbo. Non male e comunque utile per riscoprire un regista in una fase ben diversa da quella per cui è diventato celebre.

Vitgar 14/03/17 08:41 - 586 commenti

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Un western abbastanza inconsueto per il periodo. Gli archetipi del cattivo messicano e del buon yankee vengono visti da una prospettiva diversa. Brass anche in un genere - appunto il western - che non sarebbe poi diventato il suo, inserisce qualcosa di personale e tutto sommato gradevole. Colori "fosforescenti", fotografia e movimenti di macchina alternativi. Non male.

Tojo72 19/03/17 18:57 - 53 commenti

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Dal punto di vista prettamente visivo si tratta di un film avanti di cinquant'anni! Con un montaggio serratissimo, inquadrature "coraggiose" e colori "sparati". Dal punto di visto della sceneggiatura ci troviamo invece a un livello assai più basso; una storia scontata e poca azione. Nel complesso, viste anche le vicissitudini che ne hanno contraddistinto la lavorazione, con addirittura Brass che voleva togliere la firma, mi sento di dare un'ampia sufficienza e consigliarlo a tutti coloro che cercano qualcosa di originale e poco visto.
MEMORABILE: L'impiccagione stile C'era una volta il West; Lo sciacallaggio dei denti d'oro; La donna del Concho legata al palo.

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  • Homevideo Il Gobbo • 5/06/09 09:26
    Segretario - 762 interventi
    Disponibile in dvd dapprima grazie alla mai abbastanza lodata Koch teutonica, e poi per la casereccia Stormovie.
  • Discussione Kaciaro • 10/02/10 01:14
    Galoppino - 506 interventi
    bel film questo funziona tutto alla meraviglia, dagli attori alle location alla musica, LE TROVATE I CAMBI DI COLORE veramente vale la pena di vederlo, LE LOCATION SONO TUTTE SPAGNOLE
  • Homevideo Buiomega71 • 19/08/13 10:23
    Consigliere - 25998 interventi
    Rieditato in dvd dalla 30 Holding, disponibile dal 17/10/2013

    http://www.amazon.it/Yankee-Adolfo-Celi/dp/B00E4UFU20/ref=sr_1_432?s=dvd&ie=UTF8&qid=1376900533&sr=1-432
  • Discussione Buiomega71 • 28/08/13 00:21
    Consigliere - 25998 interventi
    Zender, nel commento di Homesick c'è una leggera imprecisione.

    Impossibile che Brass citi l'impiccagione di C'era una volta il West. Semplicemente perchè Yankee e di due anni prima...
  • Discussione Zender • 28/08/13 09:31
    Capo scrivano - 47786 interventi
    Sostituito con "anticipa". Se non va bene, Homesick, dì pure che ricambiamo.
  • Discussione Buiomega71 • 28/08/13 10:12
    Consigliere - 25998 interventi
    WESTERNALIA: L'ESTATE SELVAGGIA DELLO SPAGHETTI WESTERN

    Lo zio Tinto e i suoi sperimentalismi fumettosi, pop art e pre-sessantottini, con riprese sghembe, invenzioni di regia a volte geniali (le inquadrature sotto il carro, i dettagli e i pp degli occhi, della bocca, lo sguardo di Leroy tra le mura rocciose di un cascinale, la lotta degli scorpioni, quasi lisergica), che torneranno più marcate in Col Cuore in Gola e nei primi esercizi erotici di L'urlo e NerosuBianco

    Un Brass irriconoscibile per chi ha amato Miranda o La Chiave, ancora ben lontano dal culto del culo femminile e dal sesso giocoso e gioioso.

    Non scevro di crudeltà (anche per l'epoca): uno sgherro di Concho sparato alle due spalle, l'estrazione dei denti d'oro con il calcio della pistola, gli impiccati incappucciati, l'uccisione a freddo (e alle spalle) di Rosita da parte di Concho dopo averla costretta a baciare Leroy, il massacro degli abitanti del villaggio con donne che vanno a fuoco, Leroy crocifisso ad una ruota, torturato con il cerchio di fuoco e poi messo a testa in giù, un impiccagione sulle spalle che anticipa di due anni quella di C'era Una Volta il West

    Timidissimi accenni di erotismo, Brass inquadra i piedini smaltati di rosso di Rosita, la lega ad un palo tutta discinta, la mostra nella vasca da bagno, e uno sgherro di Concho dice ad una giovane ragazza rapita: "Muoviti, culonas!", il pp sul decoltè della prostituta messicana all'inizio.

    La dimora del Concho, illuminata di rossi accesi, di statue, ritratti , di lui sul "trono" con ai suoi piedi Rosita, anticipano il Caligola, così come il banchetto pantagruelico con la tortura a Leroy

    A non funzionare e il manico, cioè la sceneggiatura, logora, banale, zeppa di luoghi comuni e parecchia noia. Anche il finale in riva al fiume (con massacro dei soldati blu per omaggiar Leone) pare tirato via e senza alcun pathos, da tanto e sciapo e approssimativo. In pratica, se non fosse per alcune invenzioni di regia brassiane, sarebbe un western trascurabile e convenzionale


    Ottimo Celi nel ruolo laido e crudelissimo del Concho, un pò meno Leroy in quello dello yankee.

    Va dato adito a Brass di essere originale e "fumettoso" nel montaggio e nelle riprese, dove si vede la stoffa di un gran regista, ma sinceramente preferisco quello delle tette al vento, dei culi all'aria, delle guepiere in bella vista e della "ciccia" odorosa.
    Ultima modifica: 28/08/13 10:31 da Buiomega71
  • Homevideo Buiomega71 • 28/08/13 10:14
    Consigliere - 25998 interventi
    Piuttosto spartana la vhs edita dalla Deltavideo ai tempi che furono.

    Video "scannato" e colori un pò "impastati", che non fanno risaltare la fotografia di Alfio Contini.

    Durata effettiva: 1h, 32m e 56s
  • Discussione Homesick • 28/08/13 11:56
    Scrivano - 1363 interventi
    Zender ebbe a dire:
    Sostituito con "anticipa". Se non va bene, Homesick, dì pure che ricambiamo.

    Eh sì, mi ero confuso... Grazie della vostra segnalazione.
  • Musiche Lucius • 8/06/14 00:22
    Scrivano - 9051 interventi
    Direttamente dalla prestigiosa collezione Lucius, il 45 giri originale:



    Ultima modifica: 8/06/14 08:02 da Zender
  • Curiosità Zender • 28/07/18 17:51
    Capo scrivano - 47786 interventi
    Dalla collezione "Sorprese d'epoca Zender" il flano del film: