Variazione moderna sul tema dell'uomo invisibile ispirato dalla novella di Wells che qui viene declinata in un mix di psycho-thriller e sci-fi. Dopo l'eccellente exploit di Upgrade era lecito aspettarsi qualcosa di più da Whannel; qui pecca forse di superbia, con una durata di due ore che risultano a tratti pesanti mentre invece il ritmo avrebbe beneficiato di qualche sforbiciata. Un peccato, perché alcune scene drammatiche sono efficaci, i twist abbastanza riusciti e l'estetica molto curata; un mezzo passo falso, per quanto ben confezionato.
Genio nel campo ottico ma possessivo, violento e manipolatore. Quando la sua donna riesce a fuggire dalla lussuosa villa/prigione, l'uomo viene dato per suicida ma lei continua ad avvertire la sua presenza... Riproposizione di un classico sotto forma d'incubo per ogni vittima di stalking. Rispetto alla precedente regia di Whannell, un film meno sorprendente e grintoso, ma ben diretto e ben interpretato da Moss che risulta credibile anche nelle numerose scene in cui interagisce in solitaria. Perdonabili i pochi difetti, tra cui la durata eccessiva e un villain di scarso fascino.
Una delusione. Un dramma-thriller prevedibile, dai tempi fin troppo duiliti e dalle molteplici implausibilità (pur nella trama fantascientifica) che rendono l'uomo del titolo oltre che invisibile anche invincibile. Brava la Moss, anche se la sua figura sembra forzatamente inserita in un contesto commerciale post metoo dove i personaggi maschili sono o cattivi o stupidi (il che alla lunga è irritante). Whannell dirige bene, ma manca il bersaglio del divertimento e del coinvolgimento. Nessun legame col capolavoro del '33 se non nel titolo.
L’idea di base è ottima, peccato sia stata impiegata per realizzare un film davvero poco avvincente e con una marea di tempi morti che fanno perdere facilmente l’attenzione; nulla da dire sugli effetti speciali, al contrario del cast abbastanza anonimo e non al top per via delle esigenze di copione. Poco memorabile, da collocare già in anticipo nel lungo elenco di thriller commerciali in penombra e di poca sostanza.
MEMORABILE: L’ostinazione di Adrian, costretto infine a giocarsi la carta della menzogna pur di riottenere il controllo della sua ex; L’apparente suicidio.
Passo indietro rispetto a Upgrade ma comunque un prodotto dignitoso; la Moss ha talento (si vedano le sette stagioni di Mad men) e regge gran parte di un film con varie incongruenze e sviluppi spesso prevedibili. La buona tensione della prima parte, infatti, viene in larga parte vanificata dalla precoce rivelazione del mistero, dopo la quale il thriller psicologico si trasforma in un più banale vengeance movie con relativo finale giustizialista. La messa in scena dell'invisibilità può rammentare L'uomo senza ombra. Non imprescindibile ma discreto.
Che c'è di peggio di uno stalker possessivo? Uno stalker che, resosi invisibile, ossessiona la sua compagna con un'escalation di traumi e persecuzioni. Su un impianto decisamente classico, Whannel dirige questo thriller con incursioni sci-fi addossando (forse un po' troppo) al solo talento della Moss quasi tutta la responsabilità di concentrare i vari ingredienti del genere. A parte qualche incongruenza specie nel finale, un solido prodotto anche dal punto di vista tecnico, che non lascia vuoti, disseminando anzi una buona dose di tensione.
MEMORABILE: I primi indizi della presenza; La ricerca nella mansarda; Il laboratorio di Adrian.
Intelligente maniera di riproporre lo stantio ma sempre efficace mito dell'invisibilità sfruttando temi tristemente attuali come lo stalking e l'hi-tech. Ne esce un thriller che si distacca nettamente dai canoni del mito originale ma riesce a essere incisivo e a coinvolgere lo spettatore in una vicenda serrata, con colpi di scena studiati abbastanza bene. Operazione non ispiratissima forse, ma furba.
Il fatto che nel film sia coinvolta un'attrice (una vera sorpresa di questi tempi) induce a sopravvalutarlo. Non lo si ricorda per nulla di notevole e poco lascerà ai posteri, ma in un mondo di ciechi l'orbo è re. I confronti col classico di Whale, impregnato di tutt'altra atmosfera, sono implausibili. Qui rilevano una discreta scena d'azione (nell'ospedale) e una buona tensione iniziale che fa dimenticare le consuete incongruenze logiche (leggi: drammaturgiche) disseminate per tutta la (lunga) durata. Decente.
Notevole reinterpretazione del mito dell'uomo invisibile, qui in veste di marito violento, stalker, narcisista e maniaco del controllo. Molto più dark e maturo rispetto ad altre riletture moderne (L'uomo senza ombra), eccezion fatta per il pre-finale, in cui le mirabolanti imprese dell'evanescente omicida si piegano alle leggi dello spettacolo e il regista di Upgrade dimostra la sua propensione per i dinamismi e le colluttazioni vivaci, con buona pace della verosimiglianza. A ogni modo due ore scorrono che è una bellezza e l'attesa risoluzione conclusiva è soddisfacente. Buono.
MEMORABILE: La vernice rovesciata in faccia allo stalker; La protagonista scopre la tuta; Delitto al ristorante cinese; L'attacco nel corridoio della clinica.
Ha essenzialmente due difetti: qualche incongruenza nella sceneggiatura e un cast di contorno poco incisivo (la protagonista Elisabeth Moss invece è davvero brava in un ruolo non facile). A colpire in positivo è l'idea di reinterpretare l'uomo invisibile in chiave stalker e di adottare il punto di vista della sua compagna. Il risultato è un fantathriller estremamente attuale e dotato di un ritmo sostenuto, colpi di scena e di una buona tenuta sul piano della tensione che fanno scorrere piacevolmente le sue due ore di durata. Anche il finale, pur sfidando un po' la logica, soddisfa.
MEMORABILE: L'inizio; L'esplorazione della mansarda; Il delitto al ristorante; La fuga dall'ospedale; Il finale.
La sceneggiatura non è certo un trattato di logica e la durata tende a spompare l’azione. Quel in cui però Whannel è bravo è il riuscire a far sembrare il tutto qualcosa di nuovo e fresco, spingendo con forza sulla variante stalker e evitando di abusare di effetti speciali a tutti i costi. Capeggiano le atmosfere minacciose e le performance notevoli delle Moss, rinculano il carisma sommesso dell’uomo invisibile e l’incapacità diffusa di essere totalmente avvolgente. Due pallini li prende, del terzo ne afferra otto decimi.
Il film vacilla ma non cade, un po' come Cecilia. L'elettrica paranoia dell'incipit promette faville: la paura del nulla è la più insostenibile. Ma Whannell curva proditoriamente quando l'eroina inizia ad accapigliarsi con una specie di Fantastico 4 cattivo lambendo l'abisso reboottaro. A cavarci d'impaccio è l'alta caratura di Elisabeth Moss, la cara vecchia Peggy Olson di Mad men, che sa abitare una suspense altrimenti banalizzata. Comprimari flaccidi, sanatorio con più gendarmi della Casa Bianca, però non male il doppio finale.
MEMORABILE: La fine della sorella di Cecilia al bistrot.
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In questo spazio sono elencati gli ultimi 12 post scritti nei diversi forum appartenenti a questo stesso film.
DiscussioneDaniela • 31/03/20 19:55 Gran Burattinaio - 5348 interventi
Prezzo davvero esagerato, considerato che non ti ritrovi in mano un dvd ma un link che resta attivo 14 giorni e sole 48 ore dal primo play.
Nel caso si tratti del tuo primo "acquisto" su Chili, la cifra è dimezzata.
Daniela ebbe a dire: Prezzo davvero esagerato, considerato che non ti ritrovi in mano un dvd ma un link che resta attivo 14 giorni e sole 48 ore dal primo play.
Nel caso si tratti del tuo primo "acquisto" su Chili, la cifra è dimezzata. Metterlo a un prezzo ragionevole era chiedere troppo...Voglio proprio vedere in quanti lo hanno "acquistato"..
Digital ebbe a dire: Daniela ebbe a dire: Prezzo davvero esagerato, considerato che non ti ritrovi in mano un dvd ma un link che resta attivo 14 giorni e sole 48 ore dal primo play.
Nel caso si tratti del tuo primo "acquisto" su Chili, la cifra è dimezzata. Metterlo a un prezzo ragionevole era chiedere troppo...Voglio proprio vedere in quanti lo hanno "acquistato".. Credo non dipenda da Chili ma da una scelta generale dei distributori, siccome il film è stato rimosso dai cinema a causa del coronavirus e i produttori sono probabilmente oberati di debiti a causa delle perdite. Credo sia una sorta di cifra forfettaria per sostituire le perdite, altrimenti non avrebbe alcun senso. E' comunque improbabile che chiunque spenda una cifra simile per un noleggio, a questo punto potevano venderlo direttamente in blu-ray e mantenere i noleggi a prezzi umani, che forse facevano una miglior figura.
DiscussioneDaniela • 14/04/20 11:46 Gran Burattinaio - 5348 interventi
Il film è disponibile a noleggio anche su iTunes (Euro 15,99) e su Infinity (ignoro il prezzo, presumibilmente è lo stesso).
Daniela
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