A Venezia... Un dicembre rosso shocking - Film (1973)

A Venezia... Un dicembre rosso shocking
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MMJ Davinotti jr
Titolo originale: Don't look now
Anno: 1973
Genere: thriller (colore)
Note: Aka "A Venezia un dicembre rosso shocking"

Volti del cinema italiano nel cast VOLTI ITALIANI NEL CAST Volti del cinema italiano nel cast

Location LE LOCATIONCineprospettive

L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

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TITOLO DAVINOTTATO NEL PASSATO (PRE-2006)
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B. Legnani 9/02/07 17:43 - 5523 commenti

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La prima visione del film lascia stupiti per l'illogicità della "conversione" del protagonista, che porta al celebre finale, girato peraltro splendidamente, cui si poteva arrivare in altra maniera (forse è "colpa" della Du Maurier, ma di modifiche al testo, si sa, il cinema è stracolmo). Il rivederlo, consci di quanto sopra, fa gustare appieno le delizie fotografiche ed attoriali che lo fanno rivalutare, pur senza portarlo al rango massimo. Citato da Davide Pulici, in un documentario, come film impreziosito da un geniale titolo italiano.
MEMORABILE: Meravigliosa la scena "aerea" nella chiesa in restauro.

G.Godardi 19/04/07 01:39 - 950 commenti

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Straordinario film che è una macchina del brivido calato in uno splendido mosaico formale. Riesce sempre a dare un senso d'incombenza, ansia e inquietudine, sin dalla prima bellissima sequenza fino al finale shock che gela letteralmente il sangue. Un film che vive d'atmosfera, fotografia, montaggio e dettagli, calato in una Venezia plumbea perennemente infestata da affiche pubblicitari scrostati, il che da al film anche un vago gusto pop. In qualche modo La casa dalla finestre che ridono di Avati gli è debitore. Stranianti le presenze di Scarpa, Trieste e Trestini.

Deepred89 4/06/07 11:13 - 3704 commenti

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Ottimo film. Malinconico e suggestivo, diretto alla perfezione da Roeg e interpretato magistralmente da Donald Sutherland e Julie Christie (che prendono parte anche ad una bellissima scena erotica) e con la presenza di attori italiani come Leopoldo Trieste e Renato Scarpa. Buona la colonna sonora e raggelante come poche la scena finale. Consigliatissimo.

Rebis 5/10/07 17:52 - 2332 commenti

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Venezia: un utero ricolmo di alghe. Il mare la lambisce, non la brucia, la fa marcire: è una placenta l'acqua, e sul fondo un pullulare di mosche. La città è un dedalo, scaturigine di cospirazioni e nessi fatali. Roeg manipola le immagini, ricama la tessitura dell'incubo, la sensorialità cupa e attonita della precognizione; nel suo linguaggio analogico ogni gesto ne determina un altro, ineluttabile. Dilacerato e poi invischiato in un affastellarsi di forme e smarrimenti, il film restituisce il suo senso nell'agghiacciante rifrazione finale, uno specchio dal ghigno orrendo. Visionario.

Undying 17/10/07 18:27 - 3807 commenti

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La triste cornice di una Venezia dal cielo plumbeo e bagnata da acque infette (da lì risalgono cadaveri) delimita il destino di una coppia inglese, in momentanea trasferta perché John (Donald Sutherland) lavora in una chiesa come restauratore. La panoramica iniziale, le "intuizioni" della cieca, le visioni premonitrici di John... Tutto si chiude come un cerchio "magico" e spaventoso sulla presenza dell'Aldilà. Capolavoro derivato dal bel romanzo di Daphne Du Maurier, che vanta una bellissima e malinconica scenografia naturale. Magnetico.

Caesars 15/07/14 09:20 - 3779 commenti

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Visto una sola volta (ennemila anni fa in tv) lo trovai molto bello; giudizio confermato dopo la ri-visione, anche se il film non può considerarsi perfetto a causa di qualche problemino a livello di sceneggiatura. Per il resto Roeg ci fornisce un'immagine incredibile di Venezia, riuscendo così ad ambientare il film in un'atmosfera insana e angosciante. Ottime le prove di Sutherland e della Christie (ma quanto bella era?) e storia che tiene inchiodati alla sedia fino al suo ottimo epilogo. Titolo italiano bizzarro ma molto efficace.

Iochisono 24/02/08 16:33 - 133 commenti

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Assolutamente grandioso. Un capolavoro esemplare sul come sia possibile trattare argomenti quali parapsicologia, assassini misteriosi, oscure presenze e quant'altro rimanendo sempre nel verosimile. Il finale è tra i più spaventosi e copiati della storia del cinema di paura.

Cotola 14/03/08 21:05 - 9009 commenti

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Bellissimo thriller parapscicologico tratto da un romanzo di Dafne Du Maurier, che ha i suoi punti di forza nell’ottima regia di Roeg, nella bella sceneggiatura e nella splendida ambientazione veneziana. La città lagunare, infatti, è fotografata splendidamente e raramente è stata così crepuscolare, spettrale ed inquietante. Il finale poi è di quelli che lasciano il segno e, infatti, è stato copiato molteplici volte.

Capannelle 16/05/08 09:56 - 4399 commenti

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Un discreto film, sicuramente innovativo per l'epoca e girato con personalità da Roeg. Interpreti principali sono Donald Sutherland, bravo ma ancora da raffinare, e Julie Christie, genuinamente simpatica. Premonizioni e momenti di tensione si intrecciano alla bella storia romantica tra i due, sottolineata dalle splendide musiche di un Donaggio già in palla e dalla fotografia degli ambienti veneziani. Vicenda suggestiva, anche se rallenta in diversi frangenti.

Hackett 14/06/08 21:43 - 1865 commenti

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Roeg è un regista che ama le sfide e anche questo film non fa eccezione. In una Venezia splendidamente ripresa, le cui infinite calli si sovrappongono ai cunicoli della mente umana che, attorcigliandosi su se stessa, fa perdere il suo protagonista, il sempre bravo Donald Sutherland. Il tocco del fotografo profesionista si vede, il rosso è un richiamo costante che si perde nel nero. Ottima la fusione di musiche e sequenze, sovraimpressioni e ralenti. Simbolismi e richiami a non finire, da vedere più volte.
MEMORABILE: La lunga sequenza iniziale e il delitto finale.

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Daniela 5/01/09 08:00 - 12625 commenti

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Affascinante per quanto imperfetta opera seconda di Roeg, omaggio al fascino crepuscolare ed inquietante di una Venezia mai così putrida, abitata da spettri, esseri ambigui, demoni di pietra corrosi dal tempo. Seguiamo un filo rosso, dalla macchia di sangue sulla diapositiva fino all'ultimo inseguimento fra le calli deserte, in uno stato di sospensione, incerti fra la razionalità del padre (ottimo Sutherland) e la fede irrazionale della madre (Christie, bellissima e fragile). Finale indimenticabile, con un tocco felliniano.
MEMORABILE: La bimba che affonda nel lago; L'urlo del padre che che abbraccia il corpicino della piccola; l'ultimo incontro con l'impermeabilino rosso

Bruce 16/01/09 10:39 - 1007 commenti

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L’acqua, lo specchio e il rosso. Un thriller parapsicologico, enigmatico, romantico, emozionante ed inquietante nel labirinto di Venezia. Il caso e il caos nel nostro presente, stretto tra passato e futuro. L’acqua come riflesso di vita e presagio di morte. L’ambiguità della Chiesa. La fede e la premonizione. L’elaborazione del lutto, Eros e Thanatos. Tutti tasselli di un puzzle magico. La regia, la fotografia e il montaggio sono eccellenti, così come gli interpreti e la musica. Nessun altro film mi ha procurato il brivido vero provato nel finale. Capolavoro.

Trivex 29/04/09 20:51 - 1740 commenti

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Thriller parasentimentale. Atmosfera gelata, come l'acqua del mare o di uno stagno dove muore una persona che ami. L'annuncio delle tenebre si sposta con i protagonisti nella suggestiva città italiana, tante volte usata anche con molto meno profitto, per ambientazioni di genere. Il film è lento, ma vorresti non finisse mai tanto è il gusto dell'osservazione. Tecnica da primato ed interpreti eccellenti per il puro terrore che si scatena nella laguna... Davvero quasi perfetto!

Ciavazzaro 22/05/09 15:56 - 4768 commenti

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Film di indubbio fascino e valorizzato da un ottimo cast (cito oltre ai protagonisti anche il bravo Massimo Serato). Venezia è ben fotografata e aiuta a dare al film un tocco inquietante (le scene di notte sono ottimamente realizzate). Il finale in parte prevedibile presenta un notevole colpo di scena. Da vedere sicuramente.

Sabryna 20/06/09 00:22 - 225 commenti

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Ottimo thriller italo-britannico che presenta stilemi spesso ripresi nel thriller/horror italiano soprattutto di matrice argentiana (e avatiana). Donald Sutherland si trova perfettamente a suo agio nei panni del protagonista pervaso dal senso di colpa. L'ambientazione in una Venezia man mano sempre più grigia e deserta va di pari passo con la psicologia dei personaggi. Ottima anche la scelta del rosso, dominante in tutta la pellicola sin dal titolo. Bellissime le inquadrature riflesse che aumentano la suspense. Un gioiellino da rivedere.

Lucius 8/09/09 13:14 - 3015 commenti

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Un ottimo thriller girato in una Venezia distante anni luce dalla Venezia di oggi, che pure conserva intatto tutto il suo fascino di città immersa in un universo acquatico. La regia, lenta ed angosciante, contribuisce alla suspence ed al coinvolgimento emotivo dello spettatore. Le splendide musiche di Pino Donaggio incorniciano la terribile storia che è alla base della sceneggiatura.

Cif 31/08/09 22:21 - 272 commenti

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Non esattamente un giallo. Un thriller soprannaturale che scorre via bene, con un ritmo moderno, un'ottima performance degli attori (ovviamente in primis di Sutherland, qui nel suo periodo aureo). Corretto l'accostamento con Chi l'ha vista morire? di Lado per le location. Va detto che questa opera dello straniero Roeg è superiore a quella del triestino Lado proprio per la capacità di rendere il fascino "magico" della città lagunare. Per il resto è più simile all'avatiano Zeder.

Saintgifts 14/03/10 15:55 - 4098 commenti

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Ci sono diverse sequenze bellissime in questo film, l'incipit è un capolavoro. Peccato che dopo un inizio così coinvolgente segua poi un film abbastanza imperfetto nella sceneggiatura, quanto affascinante nella fotografia. Venezia d'inverno può essere vista come tremendamente triste e decadente, ma anche misteriosamente bella nei suoi toni spenti. Tutti e due gli aspetti sono stati colti dalla MdP. Mi è piaciuta la Christie, Sutherland di meno con quella sua ridicola pettinatura, fuori posto nella bellissima scena erotica. Ottime le musiche.

Pau 12/05/10 19:06 - 125 commenti

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Roeg, già direttore della fotografia per Schlesinger e Truffaut, confeziona un film di genere assolutamente godibile, ricco di inventiva nelle scelte di regia e perfetto nelle atmosfere: lugubri, malsane, torbide. La Venezia in cui si aggira uno spaesato Sutherland si distacca dalle consuete cartoline per turisti e ben si presta ad essere protagonista (non già semplice sfondo) di una vicenda che puzza di guasto e prende allo stomaco. Il titolo italiano fu una ammiccamento al cinema nostrano "trucidone" che sbancava i botteghini all'epoca.
MEMORABILE: La sequenza iniziale, in cui l'acqua assume una valenza malefica; il finale intinto nel rosso sgargiante.

Daidae 10/06/10 23:04 - 3169 commenti

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Non mi è piaciuto. Sarà che il cinema considerato cult o arte l'ho sempre trovato indigesto, preferendo il nostro cinema nazionalpopolare. Come film certamente non è brutto ma non vedo tutta questa bellezza, anche se Venezia è sempre Venezia e un tocco di soprannaturale lo si nota. Per me mediocre.

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Fauno 8/09/10 10:35 - 2208 commenti

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Una polenta di un'ora e quaranta, per poi arrivare a un epilogo più sconcertante che altro. Si salvano le immagini al ralenti, mentre gli attori procedono nel tic-toc del film. Almeno Sutherland (a parte in JFK) non mi è mai piaciuto, mentre della Christie un'interpretazione memorabile la ricordo. Venezia non aumenta affatto la qualità del film. Alla fine ho spalancato la finestra per riprendere fiato... quasi meglio vedere Casotto.

Homesick 3/11/10 11:50 - 5737 commenti

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Metapsichiche avvisaglie di morte penetrano furtive, ingannevoli e inesorabili, stringendosi nel regale arabesco spiraliforme ricamato dagli eccentrici giochi di montaggio e movimenti di macchina e dall’opportuno ausilio della colonna sonora dell’ex cantautore Donaggio e dell’acquosa fotografia di Richmond; i poli sono il drammatico antefatto e soprattutto lo spasmodico crescendo finale tra le calli, capolavoro di tensione cinematografica solo in rarissimi casi eguagliato o superato. Ottimo Sutherland, pure coinvolto nel criticato amplesso – peraltro futile e animalesco – con la Christie.
MEMORABILE: La piccola figura in impermeabile rosso si volta e…

Mrmanuz 5/10/10 10:52 - 9 commenti

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Controcorrentemente... ho amato l'atmosfera di questo film, della sua Venezia e dei personaggi sapientemente creati per far salire la tensione del "Adesso succede qualcosa di tragico... e dai che adesso succede...". Ho invece pensato che quel finale, visto nel 2010, quasi commuove, fa ridere, è stiracchiato. Un sobbalzo lo fa fare, lo ammetto. Ad ogni modo una buona lezione.
MEMORABILE: L'inizio e le scene del restauro.

Mdmaster 24/11/10 11:49 - 802 commenti

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Irresistibilmente inquietante, Roeg si conferma maestro della tristezza e del dolore, trasfuso dal tremendo urlo iniziale di Sutherland nelle torbide acque veneziane. Un susseguirsi di visioni estranianti, illusioni e incomprensioni; necessita sicuramente di più visioni per chiarire l'intreccio narrativo. Splendida la soundtrack di Donaggio e di critica importanza il cast di contorno italiano: un sinistro Scarpa e lo scocciatissimo Leopoldo Trieste. Uno dei migliori thriller dei seventies, è stato definito "un capolavoro, ma anche una vaccata".
MEMORABILE: John tira fuori dall'acqua una bambola; il montaggio della scena di sesso.

Olotiv 9/11/10 15:24 - 19 commenti

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Thriller soprannaturale eccezionale, che consiglio di vedere in lingua originale, con Donald Sutherland che si cimenta in un italiano maccheronico. Dettagli curatissimi, come in uno dei mosaici restaurati dal protagonista John Baxter. Che deve fare i conti con qualche rotolino di grasso (ah, gli spaghetti!) amorevolmente rimproveratigli dalla moglie. Mi ricorda molto, non foss'altro per l'incidente iniziale, E se oggi... fosse già domani?, tra l'altro dello stesso anno. Unico dubbio: ma le due signore (se c'è una verità) erano malefiche o no?
MEMORABILE: Lo svenimento di Laura al ristorante; l'incidente a John in chiesa; le due anziane signore che ridono guardando le vecchie foto; il finale.

Funesto 11/11/10 13:54 - 525 commenti

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Sopravvalutatissimo horror che, seppur dignitosissimo (per carità!), non fa presa come vorrebbe. La confezione è lussuosa e l'inizio e il finale (ma sottolineo l'inizio) sono encomiabili, con un grandioso prologo che Sutherland (che fornisce un'ottima prova per tutto il film) rende perfettamente drammatico. Ma la parte centrale è troppo lunga e piena di momenti inutili e non si fa ricordare per nulla. Nemmeno l'atmosfera, che tutti lodano, m'ha colpito più di tanto: se volete una Venezia davvero lugubre procuratevi Chi l'ha vista morire. **!.
MEMORABILE: L'inizio; la fine; la scena dallo psicologo.

Xabaras 2/12/10 18:33 - 210 commenti

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Solido thriller parapsicologico dalle malate venature horror ambientato in una Venezia fumosa e decadente (peraltro già immortalata ne La vittima designata), labirinto ideale per le elusive anime che ne compongono lo sfuggente mosaico narrativo. Roeg, ex collaboratore di Corman, è in stato di grazia e realizza un'opera che vive e risplende grazie ad un possente avvio, ad una parte centrale lenta ma carica di una tensione sotterranea e sempre pronta ad esplodere nelle più recondite modalità e ad un epilogo da cardiopalma che farà proseliti (Phenomena).
MEMORABILE: L'incidente nella chiesa in fase di restauro; la scena di sesso tra Sutherland e la Christie.

Giacomovie 26/05/11 08:56 - 1397 commenti

I gusti di Giacomovie

Nonostante un certo lavoro di elaborazione e rielaborazione di suggestioni e piccoli misteri, il film mi ha convinto poco sia per la mancanza di mordente che per la poca suspence. Il rosso del sangue non ha effetti shocking e anche il finale non mi è parso all'altezza. Da salvare gli angoli di Venezia e la bella scena erotica tra Sutherland e la Christie. **

Myvincent 22/06/11 20:22 - 3727 commenti

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Due eccellenti protagonisti come Donald Sutherland e Julie Christie danno credibilità a questo film dove prevalgono le tematiche drammatiche e parapsicologiche su quelle horror. Venezia è lo scenario ideale per una storia apparentemente incomprensibile e misteriosa, ma che poi si disvela alla fine, con un colpo di scena inaspettato. Oltre alla suspense ci sentiamo emotivamente presi dalla malinconia del tema.

Rambo90 28/06/11 02:56 - 7679 commenti

I gusti di Rambo90

Grandissimo thriller a sfondo psicologico (ma anche paranormale), con atmosfere inquietanti (che a volte ricordano Hitchcock) e un montaggio perfetto, funzionale anche nel confondere lo spettatore. Se si vuole trovare un difetto può essere l'eccessiva lentezza iniziale (il film ingrana solo dopo una mezz'ora). Sutherland è bravissimo, ma lo sono anche la Christie e il cast secondario quasi tutto italiano (c'è la vecchia Matania, un simpatico Trieste e Scarpa). Belle musiche di Pino Donaggio; mai vista una Venezia più lugubre.

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Giùan 26/07/11 13:42 - 4539 commenti

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È ancora un grandissimo Roeg quello che, dopo L'inizio del cammino, filma questo "para-thriller" capace di coniugare il pathos più alto del genere con le personali ricercatezze stilistiche (inquadrature e tagli di luce impressionanti). Al risultato, di notevole impatto, contribuiscono il canovaccio della Du Maurier, una Venezia che riserva sempre oscuri presagi, la straordinaria prova d'attore di Sutherland, il sorriso inquieto di Julie Christie e il robusto cast italiano di contorno (dal gigionesco Trieste al serafico Serato). Atmosfera di disturbante straniamento.
MEMORABILE: Tutto l'incipit col montaggio parallelo dei due in casa mentre la bambina gioca sul lago ghiacciato: se ne ricorderà Von Trier per Antichrist.

Metuant 30/09/11 21:43 - 456 commenti

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Cupo, enigmatico e raggelante, nonché la migliore prova del suo regista; altro non si può dire di questo film che conta su una coppia di attori perfetti nelle rispettive parti di marito e moglie in fuga da un destino quanto mai ineluttabile. Magari ad alcuni potrebbe sembrare troppo prolisso, ma vanta uno dei finali migliori del suo genere. Comunque non per tutti. Peccato per il solito assurdo (e del tutto inutile) titolo italiano.
MEMORABILE: La foto che sanguina; La soggettiva del protagonista appeso all'impalcatura; Il finale.

Corinne 10/10/11 23:59 - 420 commenti

I gusti di Corinne

Meraviglioso adattamento di un racconto della Du Maurier, cui aggiunge un incipit inquietante e suggestivo modificando la premessa originale (nel racconto Christine muore di meningite), dando maggiore spazio e ambiguità alla "bimba in rosso". Funereo, cupo, decadente come la splendida città che gli fa da cornice, definirlo un semplice thriller/horror sarebbe riduttivo. Inaspettato e potente il finale, bravissimi gli attori. Non esito a dargli il massimo dei voti.

Max92 20/12/11 17:36 - 104 commenti

I gusti di Max92

Nicolas Roeg dirige con professionalità una riuscita storia del terrore, con interpreti perfetti sui quali emerge Hilary Mason, indimenticabile nei panni della medium cieca. Il talento visionario di Roeg emerge soprattutto nella descrizione di una Venezia livida e funerea, immersa in atmosfere cupe e macabre esaltate dall'ambientazione invernale e dalle calli buie e minacciose. Decisamente fuori luogo il gratuitissimo amplesso fra Sutherland e la Christie, divertente Leopoldo Trieste nei panni del maitre omosessuale.
MEMORABILE: Il finale con Adelina Poerio, a ragione divenuto leggendario.

Gugly 24/04/12 23:36 - 1185 commenti

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Il dramma al centro della storia rimane quasi lieve in superficie, come le molte immagini riflesse che costellano il film, forse profetiche del tragico inganno finale. È la fotografia che fa emozionare, con le dominanze anch'esse indicative di quello che succederà; Sutherland e Christie persone vere (lei sembra scesa dalla cornice in Cinemascope di Zivago)... l'amplesso? Forse sta a significare che, nonostante il lutto, se l'amore c'è si può esprimere (ma è solo una mia opinione). Matania la più inquietante tra le due sorelle.
MEMORABILE: Tutte le dominanze del rosso.

Il Gobbo 12/09/12 16:50 - 3015 commenti

I gusti di Il Gobbo

L'accostamento di "Venezia" e "spettrale" è ormai facilissimo, al tempo l'operazione poteva essere e in effetti fu meno ovvia: però a ben guardarlo presenta sì indubbi pregi formali (Roeg non era d'altronde l'ultimo dei pirlacchioni) ma anche un certo progressivo sfilacciamento delle atmosfere e una quasi frana nello scioglimento del mistero (parliamo del plot, non di come è stato filmato). Capolavoro abortito? Inqualificabile il titolo italiano.

Matalo! 16/09/12 16:15 - 1378 commenti

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Non soddisfa questo adattamento del romanzo della De Maurier, anche se ci son dei pregi. Innanzi tutto una Venezia davvero inedita (Piazza san Marco non si vede mai), poi la grande fotografia e le interpretazioni dei protagonisti (doppiati da cani). Però, nonostante i pregi e il bel montaggio, il film appare spesso inconsistente e manca di tensione, annoiando più di una volta. Esile le figure del prete (Serato), inutili Scarpa e Trieste. Una curiosità di un'epoca malsana e di ripiegamento, ma sembra una torta all'americana: belle guarnizioni ma solo Pan di Spagna.
MEMORABILE: Il killer della laguna, davvero ridicolo.

Mtine 17/02/13 16:54 - 224 commenti

I gusti di Mtine

Che delusione! Il film parte alla grande grazie a un incastro geniale di immagini e suoni, poi piano piano si affloscia e perde mordente fino a cadere nel piattume totale. Il finale suona come una presa in giro, per quanto gli si debba riconoscere una sua genialità. Si salvano alcune sequenze (il cedimento delle impalcature in chiesa e il suddetto inizo), la fotografia e la location veneziana. Ciò non toglie che il film sia veramente inconsistente e che alla fine della visione si resti con la sensazione di aver sprecato solo del tempo.

Nicola81 25/08/13 15:06 - 2840 commenti

I gusti di Nicola81

Se non si rischiasse di mancare di rispetto a un cast superbo, si potrebbe dire che la vera protagonista del film è Venezia, già sdoganata da Lado come città del mistero, ma mai così cupa e inquietante. A parte i notevoli pregi formali, il mix fra thriller parapsicologico e racconto di una coppia impegnata nel superamento di un grave lutto funziona piuttosto bene, salvo culminare in un finale sconcertante, ma anche deludente. Prima colonna sonora della carriera per Pino Donaggio. Una splendida incompiuta, con un assurdo titolo italiano.
MEMORABILE: L'incipit; La scena di sesso tra Sutherland e la Christie; L'incidente in chiesa; Il finale.

Samdalmas 14/10/13 12:19 - 302 commenti

I gusti di Samdalmas

Sono sempre stato affascinato da questo thriller soprannaturale girato magistralmente da Roeg in una Venezia inquietante, mai da cartolina come succede in certe produzioni internazionali. Splendida la coppia Sutherland-Christie, suggestive le musiche di Pino Donaggio al suo primo score. Resta un mistero il delirante titolo italiano.
MEMORABILE: Lo straziante prologo la lunga scena d'amore.

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Pigro 17/03/14 09:59 - 9635 commenti

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La città è protagonista, lagunare e labirintica, come la psiche dei personaggi, immersa in un reticolato fitto di presagi e depistaggi, a cominciare dagli omicidi seriali che rimangono sullo sfondo, perché il punto vero è lo spaesamento interiore dei genitori, che a Venezia celebrano l’ossessione di un’assenza, quella della figlia annegata. Film acquatico e cromatico, che ha il suo punto d’eccellenza in un serrato montaggio emozionale che gioca febbrilmente di sovrapposizioni e inserzioni come una delirante e visionaria poesia simbolista.

Bergelmir 23/03/14 14:56 - 160 commenti

I gusti di Bergelmir

Una storia la cui complessità emerge gradualmente nello svolgimento e nel delineamento psicologico dei personaggi. Mentre procede diviene sempre più nebulosa, onirica e ineffabile. Si tratta di uno dei rari casi in cui il cinema riesce a coinvolgere e a parlare all'inconscio degli spettatori culminando in un finale dalla logica ferrea e spietata. La Venezia di Roeg è labirintica, multiforme e inquietante, ma sempre bellissima. Fotografia all'avanguardia, attori magistrali.

Ryo 31/03/14 16:51 - 2169 commenti

I gusti di Ryo

Titolo italiano dal brutto adattamento, ma film ottimo, carico di mistero. Bravissimo Donald Sutherland nel suo ruolo. Ottime le scelte dei personaggi che incutono il giusto timore. Troppa poca azione e suspense. Spesso si cade nello stallo e l'unico brivido del film lo regala il finale, complice un personaggio dal volto agghiacciante.
MEMORABILE: La bambina col cappotto rosso.

Bizzu 20/04/14 21:19 - 217 commenti

I gusti di Bizzu

A rischio di sembrare blasfemo devo dire che questo film mi è sembrato poco più di un maldestro polpettone, con un sacco di ingredienti che potevano essere buoni buttati dentro alla rinfusa. Coinvolgente l'inizio, suggestivo qualche scorcio di Venezia, dignitoso il finale. Ma tutto il resto è una gigantesca bolla di sapone, un insieme di situazioni e personaggi buttati lì senza un perché. Menzione di (dis)onore per i personaggi italiani in versione macchietta.

Escape1 25/05/14 00:46 - 12 commenti

I gusti di Escape1

Probabilmente una delle più belle celebrazioni cinematrgrafiche di Venezia, ghettizzata e dimenticata dal cinema di cassetta. La trama, teologo-esoterica, di complessa ermeneutica, mostra l'attenzione del regista per Venezia e per quello che di "magico" essa possiede e, soprattuto, può dare.

Ultimo 9/07/14 20:44 - 1653 commenti

I gusti di Ultimo

Bellissima rappresentazione cinematografica di Venezia in chiave thriller/horror ove, è bene dirlo, la trama è ben piu focalizzata sulla psicologia dei personaggi, in particolare sui poteri sensitivi e su componenti teologiche piuttosto che sul "giallo" in sé. Le inquadrature cupe delle calli e della laguna in pieno inverno lo rendono immancabile e assolutamente originale.

Didda23 22/12/14 09:09 - 2426 commenti

I gusti di Didda23

Meraviglioso, nonostante qualche imperfizione. Roeg gira divinamente bene, sfruttando in chiave "horrorifica" lo straordinario potere suggestivo di una Venezia mai così funzionale al racconto. Oltre a non sbagliare nemmeno un'inquadratura, rimangono la brillantezza e la genialità del finale, che elevano a "grande esempio di cinema" un'opera che mostra un corpo centrale forse un po' troppo incerto, anche se efficace nel mantenere elevato il climax narrativo che avrà il suo picco nella parte conclusiva. Molto in parte Sutherland, meno la Christie.
MEMORABILE: Il finale, senza dubbio.

Gada 1/02/15 11:56 - 33 commenti

I gusti di Gada

Vedere questo film fa capire la differenza fra un autore e un regista semplice. La costruzione della scena iniziale, fra rimandi di montaggio, rumori, presagi è semplicemente perfetta. Il senso di cupo fatalismo di cui tutto il film è permeato, l'ambiguità totale e decadente lasciano il segno nel tempo. Non è un horror, non è un film catalogabile, come tutta la cinematografia di Roeg. E' un film. Ed è un film perfetto che regala intense, grandi emozioni e questo basta. Tutto il cast è straordinario.

Lou 30/11/15 14:10 - 1119 commenti

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I punti di forza sono l'ambientazione veneziana (molto suggestiva e inquietante), il montaggio incalzante (con improvvise accelerazioni, sicuramente innovativo per gli anni 70) e l'intensa descrizione del senso di smarrimento della coppia dopo il terribile lutto. Il tema della preveggenza è il vero filo conduttore del film, che attraverso la ricorrenza dell'acqua e del colore rosso riesce a generare la giusta dose di ansia nello spettatore. Di basso livello invece la costruzione del thriller sullo sfondo, con finale splatter.

Ira72 18/09/16 23:12 - 1309 commenti

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Fortunatamente non mi sono fidata del titolo, che banalizza, quasi ridicolizza un film unico. Unico per la ricerca meticolosa della fotografia, delle atmosfere, delle ambientazioni, dei colori, dei personaggi. Unico per la sceneggiatura, che non punta dritto al sodo con la storia del serial killer. Dell'assassino quasi ci si dimentica, perché avvolti da tutto il resto. La perdita, il dolore, l'elaborazione del lutto, il ritrovarsi per poi perdersi di nuovo.

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Jdelarge 9/09/17 16:17 - 1000 commenti

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Riesce a creare interesse fino alla fine grazie a un montaggio eccezionale a cui forse, però, manca un vero e proprio contenuto da veicolare oltre a quello del dolore dovuto a una perdita. In una bellissima e cupa Venezia ogni inquadratura, scorcio di città e sequenza sembrano anticipare qualcosa o rimandare a un passato già visto. Questo modo di presentare le cose contribuisce a creare una sorta di sospensione del tempo in cui resta, inamovibile, la lacerazione per la scomparsa di un figlio. Finale confuso.

Taxius 4/12/17 20:10 - 1656 commenti

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Affascinante thriller psicologico con venature horror ambientato in una Venezia grigia e malsana nei cui canali serpeggia il male più oscuro e misterioso. Don't look now (il titolo italiano è agghiacciante) è un incubo a occhi aperti e, come ogni incubo, non è né chiaro né lineare e neanche di facile comprensione. Il ritmo è lento e questo aiuta ancora di più lo spettatore a immergersi in questa infernale atmosfera veneziana. Sicuramente uno di quei film da rivedere almeno una seconda volta.

Anthonyvm 29/05/18 22:28 - 5640 commenti

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Affascinante dramma a tinte horror che guarda con un occhio beffardo al giallo all'italiana in voga nel periodo. Il cast è straordinario, con un Sutherland stranito che non riesce a tenere stretta la propria razionalità e Venezia non è mai sembrata così cupa e minacciosa, nel bellissimo clima invernale che fa da contorno (se non proprio da comprimario) nelle scene più intense e spaventose. Il senso di mistero accompagna il film fino alla fine, che non poteva essere più nera e spiazzante. Ha qualche pecca nel ritmo, ma è davvero un bel film.
MEMORABILE: La morte della figlia di Sutherland e della Christie; Il finale.

Bubobubo 23/11/18 21:33 - 1847 commenti

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Ogni volta che sento ciarlare della bellezza da parco giochi di Venezia sorrido tra me e me, ripensando all'aura di irreversibile decadenza che avvolge in una stretta mortale questa sua invernale versione pietroburghese (e la maledetta Pietroburgo non è forse la Venezia del nord?), infetta e irreale. Mai luogo fu più azzeccato per questo dramma di grande livello, interpretato al meglio delle capacità e capace di mantenere alta la barra della tensione, nonostante l'assenza d'eccesso grafico (anche se il prefinale weird sembra agire di compenso).

Jurgen77 4/12/19 08:22 - 629 commenti

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Thriller metafisico sublime. Ambientato in una Venezia cupa e romantica al tempo stesso. Sutherland, unitamente alle ambientazioni e alla trama, è il valore aggiunto a questa pellicola unica, da riscoprire. Probabilmente si poteva osare di più in termini di suspense, ma sicuramente il film è intrigante, gotico e inquietante. Intenso, inoltre, il connubio tra il tormento della moglie, i quesiti sulla religione e le opere d'arte di una Venezia misteriosa...

Victorvega 11/01/20 18:46 - 501 commenti

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Film eccezionale, difficilmente catalogabile in un genere. Horror? Thriller? Thriller psicologico? Parapsicologico? Tutto questo è un bene, perché al di sotto di un pessimo titolo italiano c'è un'opera unica nel suo genere, fantasticamente diretta e interpretata, malsana e fascinosa. Contribuiscono molto le location, una Venezia "minore" fotografata al meglio, che accentuano i caratteri del film. Le immagini di abitazioni, calli, campi creano analogie con la mente dei protagonisti. Ottimi anche i caratteristi (italiani).
MEMORABILE: La bambina con l'impermeabile rosso che si volta...

Alex1988 28/07/20 18:02 - 728 commenti

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Cult e stra-cult del genere thriller anni '70, che, strizza sì l'occhio al giallo di casa nostra (non a caso si tratta di una co-produzione anglo-italiana) ma non troppo. Grazie a una solida sceneggiatura e un ottimo cast sia artistico che tecnico, un film che non cerca tanto la plausibilità della storia quanto la ricerca di una forma che esalti l'ambientazione veneziana (e non), con una splendida fotografia che rende particolarmente cupa la Venezia notturna e un montaggio di alta qualità (vedasi l'amplesso tra i protagonisti). Ottimo.
MEMORABILE: Venezia di notte; La scena di sesso.

Ronax 9/09/20 01:15 - 1248 commenti

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Forse non così all'altezza della fama di culto che lo circonda, ma indubbiamente un ottimo thriller soprannaturale che ha il merito di saper utilizzare al meglio gli scorci veneziani creando un torbido cocktail in cui l'incubo interiore dei protagonisti si fonde e confonde con l'atmosfera malsana e putrescente che avvolge la città lagunare. Non tutto perfetto nella sceneggiatura, con qualche lungaggine e qualche evitabile personaggio macchiettistico di contorno, come quelli di Trieste e Scarpa. Notevoli la Christie e Sutherland, protagonisti di una lunga e celeberrima scena erotica.
MEMORABILE: Il vero volto del personaggio con il cappuccio rosso.

Bullseye2 31/12/20 20:25 - 393 commenti

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Più parapsicodramma che thriller/horror, il film di Roeg è un bel film con un cast eccezionale, ottime e mai invadenti musiche, geniali scelte di messa in scena e montaggio, il tutto forse anche troppo "raffinato" per un prodotto che affascina senza dubbio ma che (alla prima visione) non coinvolge molto e necessita di più visioni per essere apprezzato in pieno. "Saccheggiato" (e spesso con risultati anche migliori) da Argento, Fulci e Avati, è un titolo importantissimo quanto sottovalutato del cinema sia inglese che italiano degli anni '70.

Noodles 30/12/20 09:34 - 2204 commenti

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Capolavoro assoluto. Un film che genera inquietudine dal primo all'ultimo fotogramma, immerso in atmosfere torbide e sospese che pochi altri film hanno saputo creare. Pochi personaggi ma tutti fondamentali e tutti rinchiusi in un cerchio di inquietante mistero. Venezia, generalmente location perfetta, qui lo è ancora di più e diventa una protagonista insieme agli attori, anche grazie alla splendida fotografia e al magistrale uso del colore. I lunghi silenzi non annoiano e le scene sono sempre dilatate il giusto, senza mai esagerare. Impeccabile tutto il cast. Indimenticabile.

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Fedeerra 27/06/21 07:00 - 770 commenti

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Venezia, che è la vera protagonista di questo film, è una vecchia donna putrescente, in cui nelle vene scorrono, inesorabili, gli incubi, le psicosi e le visioni dei personaggi che la abitano. Fra gli esperimenti più visionari e allucinati di sempre, diretto con una illogica e appassionata narrazione a incastro. Non è un film che va avanti solo nel momento in cui si guarda, ma continua la sua spirale mortifera e funerea anche a fine visione. Agghiacciante la mimica facciale di Hilary Mason.

Paulaster 17/04/21 17:57 - 4391 commenti

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Una sensitiva cieca percepisce la presenza di una bambina morta. Thriller parapsicologico che mantiene un clima d'angoscia perenne contrapponendo l'elaborazione del lutto e una sorta di maledizione. Grandiosa regia che intesse una trama fitta di particolari e abili montaggi temporali; solo lo svelamento del mistero deborda come stile. Venezia è adatta per le ombre notturne a creare il clima oscuro. Sutherland fornisce una buona interpretazione e piccola nota per Scarpa e Trieste; la Christie ha un'immagine troppo pulitina, affiancata ai vari personaggi.
MEMORABILE: Caduta nel vuoto al mosaico; Al funerale in barca; Le cromìe rosse nelle varie scene.

Kinodrop 1/06/21 20:03 - 2922 commenti

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Dopo la morte della figlioletta, una coppia si trasferisce a Venezia per sovrintendere ai restauri di una chiesa, ma invece dell'oblio e della rassegnazione, si affacciano presagi e rivelazioni misteriche che sgretoleranno anche l'unità della coppia stessa. Un concentrato di stilemi degli anni '70 avvolti dal fascino della città e dal mistero dei suoi labirintici anfratti notturni, ma ciò non riesce a dissolvere la sensazione di posticcio e di incongruente, condita di simbolismi pseudoesoterici. Sutherland piuttosto grezzo, Christie degna, ma sul cast locale meglio sorvolare.
MEMORABILE: L'incidente in chiesa sul soppalco traballante.

Fulleffect 2/10/21 10:36 - 107 commenti

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Una coppia di coniugi inglesi si trova a Venezia per riprendersi da un periodo di crisi dovuto alla morte accidentale della figlia, l'incontro con una medium e la continua manifestazione della figura della bambina tra le vie della città, faranno in modo di complicare il loro soggiorno. Si tratta di un film che unisce il thriller soprannaturale alle suggestioni dell'horror, non dimenticando di presentare due modi completamente diversi di elaborare il lutto. Le immagini sono spettacolari, con un uso dei cromatismi, del montaggio e dei movimenti di macchina a dir poco superbo.
MEMORABILE: L'annegamento della bambina e l'urlo di Sutherland; Il finale.

Magi94 16/01/22 15:58 - 944 commenti

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Notevole thriller psicologico post-Rosemary. Nicolas Roeg gira con mano fatata fin dall'incipit tragico, facendoci immergere in una storia confusa che procede con movimenti lenti e un montaggio minuzioso, capace di intersecare spazi e tempi diversi in una sola scena senza soluzione di continuità. Il film vive nell'atmosfera di una Venezia invernale fredda e assediata dalla foschia, tra vecchie abitazioni e vicoli sporchi, in cui la minaccia rimane sospesa nell'aria fino al grande finale. Ottime facce (le sorelle!), con Donald Sutherland che si conferma attore superlativo.

Magerehein 31/01/22 10:12 - 985 commenti

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Film tratto da un racconto di Daphne Du Maurier. Sicuramente molto del suo fascino sta nell'ambientazione in una Venezia poco popolata, inquietante e ostile, fatta di esterni labirintici e interni raffinati. Colonna sonora ansiogena quando serve, buone le prove dei protagonisti; Sutherland cresce strada facendo ed è positivo notare che, nonostante le iniziali apparenze, il più toccato dalla perdita della figlia sembri proprio lui. Peccato che la storia ingrani abbastanza lentamente... Buon film, ma 15 minuti in meno avrebbero giovato.
MEMORABILE: Sutherland si volta continuamente in mezzo alla piazza, con la musica in crescendo.

Teddy 29/05/22 20:21 - 811 commenti

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Tra i massimi vertici del thrilling anni 70, cupo, spettrale, attento alle dinamiche psicologiche e immerso in sequenze visionarie che lasciano senza fiato. Il ruolo di “sostegno” giocato dagli ambienti, che si fanno strumenti espressivi capaci di veicolare il delirio in cui vivono i personaggi, è orchestrato da Roeg in maniera perfetta. Dolcemente diabolica la mimica facciale di Hilary Mason.

Diamond 25/03/24 07:48 - 150 commenti

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Affascinante e inquietante thriller che incolla lo spettatore al video. Roeg è abilissimo con la macchina da presa a sfruttare l'ambientazione cupa e labirintica e, aiutato dal montaggio, riesce con grande bravura a gestire la sceneggiatura ellittica donando all'opera una tensione e una sensazione di inquietudine notevole. Finale che fa gelare il sangue. Buone le musiche di Donaggio.
MEMORABILE: L'incipit; Il finale.
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  • Curiosità Lucius • 13/07/15 20:45
    Scrivano - 9063 interventi
    Direttamente dall'archivio cartaceo personale Lucius, il flanetto originale inglese:

  • Discussione Zender • 14/07/15 07:16
    Capo scrivano - 47728 interventi
    Lucius, ricordati che Tinypic va bene solo se devi postare 45giri o flanetti. Per le location NON va bene e bisogna PRIMA risolvere con ephotobay o usare

    http://postimage.org/?lang=italian
  • Discussione Lucius • 14/07/15 09:47
    Scrivano - 9063 interventi
    Ok.
  • Musiche Lucius • 24/06/16 12:53
    Scrivano - 9063 interventi
    Direttamente dalla prestigiosa collezione Lucius, il 45 giri originale italiano:

    Ultima modifica: 24/06/16 13:58 da Zender
  • Curiosità Lucius • 8/12/16 02:01
    Scrivano - 9063 interventi
    Nel film i due coniugi inglesi, John (Donald Sutherland) e Laura (Julie Christie) si trasferiscono a Venezia dopo che la figlia è annegata.
    Qui danno vita a una sequenza sessuale di quattro minuti che per anni è stata creduta vera, da quanto appariva convincente. Al contrario nella stanza i due attori erano alquanto imbarazzati, perché si trattava del primo ciak della pellicola.

    Fonte: www.dagospia.com
  • Curiosità Zender • 5/08/18 17:14
    Capo scrivano - 47728 interventi
    Dalla collezione "Sorprese d'epoca Zender" il flano del film (con critica del Times allegata):

  • Discussione B. Legnani • 27/11/18 20:58
    Pianificazione e progetti - 14945 interventi
    Per mera curiosità, segnalo questa locandina, credo di origine totalmente italiana, dato che in rete non ho trovato nessun riferimento fra il film e la Massoneria.
    Notare infatti, al centro, il triangolo con l'occhio onniveggente, cui è stata aggiunta una lacrima...


    https://www.ebay.it/itm/380836816570
  • Discussione Zender • 28/11/18 07:50
    Capo scrivano - 47728 interventi
    In realtà non è italiana, è di fatto la rielaborazione di quella estera...

    https://upload.wikimedia.org/wikipedia/en/thumb/b/b8/Dont_look_movieposter.jpg/220px-Dont_look_movieposter.jpg

    ...alla quale è stato aggiunto l'occhio, chiaramente in riferimento al titolo originale Don't look now (titolo legato a ciò che succede nel film)

    http://jeremyrendina.com/images/Rendij-38-52.jpg
    Ultima modifica: 28/11/18 07:52 da Zender
  • Discussione B. Legnani • 28/11/18 09:32
    Pianificazione e progetti - 14945 interventi
    Zender ebbe a dire:
    In realtà non è italiana, è di fatto la rielaborazione di quella estera...

    https://upload.wikimedia.org/wikipedia/en/thumb/b/b8/Dont_look_movieposter.jpg/220px-Dont_look_movieposter.jpg

    ...alla quale è stato aggiunto l'occhio, chiaramente in riferimento al titolo originale Don't look now (titolo legato a ciò che succede nel film)

    http://jeremyrendina.com/images/Rendij-38-52.jpg


    Mmmmmmhhh. Non direi, Zender. Proprio il fatto che hanno cambiato titolo (in italiano) non rende logico il riferimento occhio-titolo. Se uno si diverte a mettere un occhio in un triangolo dubito che non sappia cosa fa (il riferimento può essere cristiano, non necessariamente massonico). Guarda che non sto facendo del complottismo (ci mancherebbe altro), ma faccio fatica a pensare che sia un puro caso: magari solo uno scherzo, ma un caso non credo.
    Ultima modifica: 28/11/18 09:33 da B. Legnani
  • Homevideo Django77 • 30/10/23 17:05
    Disoccupato - 10 interventi
    Per la prima volta il film è disponibile in streaming su Apple TV sia a noleggio sia acquisto addirittura in 4k.
    Considerando che il blu ray è fuori catalogo e lo vendono a prezzi assurdi su ebay è da acquistare subito la versione digitale per 10 euro chissà se uscirà in streaming anche sulle altre piattaforme.