Jimmy Bobo - Bullet to the head - Film (2012)

Jimmy Bobo - Bullet to the head
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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Noir canonico con alto numero di morti ammazzati, pugni, vendette e l'ennesima coppia di protagonisti dal carattere opposto (peraltro un classico nella carriera di Walter Hill, a cominciare da 48 ORE e DANKO): Jimmy Bobo, un sicario spietato dal grilletto facile e la battuta pronta (Stallone) e un giovane sbirro un po' fesso piuttosto indeciso sul da farsi (Sung Kang). Insieme se ne partono alla ricerca dei mandanti dell'uccisione del "collega" di Bobo, accoltellato in discoteca. Hill cerca di aggiornarsi senza rinnegare il suo stile, ma si vede che fatica: il suo sembra un film anni Ottanta forzatamente...Leggi tutto rimodellato per piacere in qualche modo al pubblico di oggi, condito con gli ingredienti necessari (grandissima attenzione alle musiche, stacchi improvvisi) e velocizzato nel ritmo; ma la mancanza di una sceneggiatura capace di organizzare sensatamente scontri a fuoco, feste in maschera, acoppamenti a sorpresa dandogli forma si avverte quasi subito, e se un briciolo di ironia esiste è dovuta esclusivamente all'attitudine di Stallone, da sempre incline a un certo tipo di sdrammatizzazione dovuta alla sua caratterizzante espressività. E' indubbiamente lui il primo asso nella manica del film, il personaggio attorno al quale tutto ruota, perché al contrario Sung Kang è un partner anonimo a tratti irritante, insopportabile quando insiste nel voler arrestare Stallone anche nei casi in cui l'evidenza sembrerebbe suggerire di agire in modo meno puerile. La regia di Hill è tesa, corretta nella messa in scena, ma manca di quel qualcosa in più che da un nome importante come il suo ci si aspetterebbe; la banalità dell'insieme è evidente, la mancanza di una sola idea nuova pure, e nemmeno nelle ripetute scene di lotta si riesce ad andare molto oltre ciò che può essere considerato un onesto mestiere. Difficile rimproverare troppo a JIMMY BOBO, che inserito in un genere dai cliché molto rigidi segue le regole senza demeritare, ma se ci si attendeva qualcosa di fresco o di altamente stilizzato come nell'ottimo KILLER JOE di Friedkin il rischio di uscirne delusi è alto. Senza Stallone in pochi ricorderebbero un film simile. Pacchiane le improvvise solarizzazioni prima delle transizioni.

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 4/04/13 DAL BENEMERITO RAMBO90 POI DAVINOTTATO IL GIORNO 6/04/13
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Rambo90 4/04/13 23:39 - 7697 commenti

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Un action duro e asciutto, che segna il grande ritorno di Hill dietro la macchina da presa con un Sylvester Stallone ancora in splendida forma a fare da mattatore assoluto: tanti combattimenti ben montati, sparatorie ed esplosioni, one-liners ironiche e d'impatto. Certo la sceneggiatura è fin troppo lineare, organizzata a livelli di cattivi, dove ammazzato uno si passa subito a un altro, ma la confezione e la regia permettono di non annoiarsi mai. Ben scelto anche il cast di contorno, con un ispirato Momoa e un ritrovato Slater.
MEMORABILE: Il combattimento finale.

Markus 8/04/13 08:54 - 3687 commenti

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Action-movie di scarsa fattura, ma condito dagli stilemi che "deve" avere. Se pensiamo che il regista è Walter Hill (quello de I guerrieri della notte) non c'è molto da stare allegri, ma qui, in fondo, la star è un sempreverde Sylvester Stallone: in lui lo spettatore s'impersona e malgrado gli anni lo smalto non muta (soprattutto in virtù di un cast di contorno totalmente sottotono). Se non ci aspetta un capolavoro il film promette piacevole distrazione.

Puppigallo 6/04/13 00:56 - 5273 commenti

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L'unico motivo per vedere questa a dir poco mediocre pellicola è Stallone, che invecchiando migliora (a modo suo, naturalmente, come Bobo), quasi fosse un buon vino. Peccato però che i suoi personaggi finiscano spesso in sceneggiature di rara banalità, con cattivi a dir poco insignificanti (solo pompati; zero carisma) e spalle ectoplasmiche, come l'asiatico piazzato lì giusto per fargli da stampella, da informatore cellularico interattivo e da bersaglio. Troppo poco, nonostante qualche simpatico siparietto e un po' di piacevole azione violenta.
MEMORABILE: Stallone al killer che ha sua figlia: "Se la tocchi, ti ammazzo a sassate!"; "Quando vorrò un tuo parere ti comprerò un cervello".

124c 8/04/13 11:52 - 2918 commenti

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Il Jimmy Bobo di Sylvester Stallone, forse, non arriverà mai alla notorietà dei vecchi Rocky e Rambo, ma è un personaggio ben costuito, come Barney il capo dei mercenari più truzzi e anni '80 del grande schermo. La trama è scontata, però alla regia c'è Walter Hill, che aggiorna il suo 48 ore lasciando a Sly le battute che furono di Eddie Murphy e i cazzotti di Nick Nolte. Qui abbiamo di tutto, anche tatuaggi artistici. C'è persino il Conan di seconda mano che fa il super-killer e un poliziotto coreano. Sly in grande forma.
MEMORABILE: L'interrogatorio dell'avvocato interpretato da Christian Slater.

Daniela 26/05/13 12:33 - 12660 commenti

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Hill dirige una strana coppia sbirro/criminale? Calma, 48 ore è lontano e pure il suo sequel. Qui siamo in ambito di un tardo Sly-movie, diretto con mestiere ma senza troppa inventiva, incentrato sulle vicende di un killer bravo e coscienzioso (Stallone, sempre più somigliante ad una delle maschere del teatro greco, quella piangente) e del suo involontario partner, un poliziotto asiatico che avrebbe pure una faccia carina ma a cui è toccato in sorte un personaggio stupidello. Potabile, ma certo inferiore alla attese. E poi via, "Bobo": assoldereste mai un killer che si fa chiamare così? Io no.
MEMORABILE: Non ce ne sono, e questo è il guaio, a differenza di simili exploit di altre vecchie action-glorie (vedi The Last Stand)

Viccrowley 27/05/13 01:18 - 814 commenti

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Il vecchio leone Walter Hill torna con un action bicolore, il rosso del sangue e il nero della notte di una New Orleans peccatrice. Pennellate di western metropolitano e spunti di black humor che stemperano le violente faccende di una strana coppia sbirro/criminale (ancora dopo i due "48 ore"). Uno splendido Stallone tatuato e dopato e uno sbirro (Sung Kang) ligio alla morale si trovano controvoglia a unire le forze per risolvere una sporca vicenda. Tutto qui, ma la granicità  della messa in scena e le battute folgoranti da sole valgono la visione.
MEMORABILE: "Cosa sei tu, un poliziotto o uno strizzacervelli?"; Il fantomatico wiskey Double Bulleit che Stallone si porta da casa; Lo scontro col duro Momoa.

Galbo 31/05/13 20:04 - 12392 commenti

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Continua la riscoperta dell'action stile anni '80, che recupera attori e registi di quel periodo. Walter Hill non porta grosse innovazioni nel suo cinema, ma garantisce uno spettacolo almeno decoroso. Certo la vicenda non è particolarmente entusiasmante (né tantomeno originale) e lo "spessore" dei personaggi è quello che è; le sequenze d'azione sono comunque ben girate e Stallone è ancora in forma per un film che appartiene di diritto al suo cinema.

Cloack 77 2/06/13 16:06 - 547 commenti

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Cosa resterebbe di questa pellicola, privata della regia vintage di Walter Hill e del carisma recuperato dall'ultimo Stallone? Credo ben poco, forse qualche bello scambio di battute e un duello calibrato a colpi di ascia. Colpa di una sceneggiatura poverissima, coi soliti assassini da assoldare, un rapporto difficile con i figli, il logorante rapimento "sorprendente". Manca il minimo tentativo di un'idea originale, di un "impercettibile" cambio di rotta o almeno un antagonista credibile.

Beffardo57 24/07/13 22:21 - 262 commenti

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Mescolando componenti varie e assortite (citato persino l'ultimo Kubrick), Walter Hill confeziona in sostanza una esile parodia del (tele)film d'azione, non particolarmente divertente ma comunque potabile. Stallone, botulinizzato e tatuato, si agita con cautela come un anziano culturista, esibendosi nella compiaciuta caricatura di se stesso. Prima ancora della conclusione, la pellicola è già evaporata nella totale irrilevanza, senza lasciare nemmeno un minimo residuo di memoria.

Blutarsky 5/11/13 18:51 - 360 commenti

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La montagna (o collina) Hill-Stallone ha purtroppo partorito il topolino Jimmy Bobo; colpa di una sceneggiatura molto "anni ottanta" eccessivamente lineare e non troppo brillante, purtroppo avara nel dispensare battute e dialoghi divertenti. Di certo non aiuta avere un coprotagonista con il carisma di un lemure, costringendo il buon Sly a caricarsi sulle spalle tutto il peso del film. Alla fine si ricordano qualche buona scena di lotta e la gigionesca (lifting permettendo) interpretazione di Stallone. Un po' poco, per una coppia di questo calibro!

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Schramm 30/12/13 13:49 - 3495 commenti

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Hill has eyes: ripercorre il passato con gli occhi del futuro, con tutto l'amore che la nostalgia reca. Ecco gli 80's riavviati qui e ora, ecco che -non ci fossero bastati i 3 expendables- il 2013 ha la sua consapevole e divertita Operation Tango&cash. Nella capanna dello Zio Walt si vende un tanto al chilo lo smalto mai perso e anzi più traslucido che mai: lo sguardo sarà anche lineare, come del resto l'approccio narrativo, ma Hill fa più che mai oggi dell'action una felice questione di epos, e si torna a casa con una congrua riserva di adrenalina e divertimento, e un finale già epocale. ***!

Nando 28/03/14 01:07 - 3814 commenti

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Action abbastanza convenzionale che offre uno Stallone duro e asciutto e abbastanza in parte. Purtroppo è la storia ad avere scarso interesse in quanto totalmente telefonata e priva di altri interpreti interessanti; Slater inutile. Buone sparatorie cruente ma oramai certe pellicole lasciano il tempo che trovano.

Magnetti 28/03/14 19:29 - 1103 commenti

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Non male. Il film è tutto in Stallone che pur invecchiato mantiene attivi i suoi punti di forza: fisico granitico e principi ferrei che costituiscono lo stravisto cliché del "duro e puro" che a me non stanca mai. Notevole anche il cattivo che alla fine regala una perla imprevista che non cito per evitare lo spoiler. Bisogna riconoscere che questi superficiali miti degli anni '80 (Stallone, Schwarzy, Eastwood etc) non mollano mai e la mettono, alla fin fine, in saccoccia agli spocchiosi intellettualoidi che li han sempre denigrati.

Pumpkh75 4/04/14 20:26 - 1749 commenti

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48 ore sono un lasso perfetto per un poliziesco con i fiocchi; intanto il tempo se ne va e anche se il grugno di Stallone funziona alla grandissima, l’anonimo coreano non è certo Eddie Murphy. E’ l’unico difetto macroscopico: Hill urla bando alle ciance, spara splatter con il silenziatore, mitraglia ironici duetti on the road e regala un epico duello con le asce. Il soggetto è scritto su un coriandolo, ma di action così ormai non ce ne sono più: ultrà di Sly, cantiamo "checcefrega della storia, noi c'avemo Jimmy Bobo!".

Piero68 11/04/14 09:50 - 2957 commenti

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Che tristezza vedere il genio del noir anni 80 nonché il padre putativo di un intero genere iniziato con i Guerrieri della notte ridotto a filmetti come questo. Il suo impianto classico rimane: due caratteri opposti messi insieme, addirittura un poliziotto e un delinquente come fu per 48 ore, per combattere un grosso criminale. Ma i risultati sono davvero deludenti e se non fosse per la presenza di Stallone sarebbe un vero e proprio B-movie. Qualche discreta scena action, giusto perché Hill si ricorda ancora come si fa e nulla più.

Myvincent 14/04/14 07:45 - 3741 commenti

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Una trama da telefilm dall'inizio alla fine, ma arricchita dalla irresistibile presenza di Sly, forte della sua camminata oscillatoria e del suo humour autoironico, a volte forse inconsapevole. Il solito ritratto di un sicario che si rivelerà più leale di chi dovrebbe ed esserlo per professione. Debole la presenza del baby-poliziotto coreano. Divertente.

Gestarsh99 3/09/14 20:31 - 1395 commenti

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Silvestro Rambone in un altro action/noir manifestamente ironico e autoreferenziale: lui è un sicario vedovo con figlia in dotazione e si allea con un poliziottino coreano per rompere le corna a chi gli ha freddato il cumpariello-killer. Tutto è intenzionalmente stereotipato, nella pia speranza di rivangare le stallonate dei bei tempi che furono, ma nonostante la programmaticità dell'insieme non si va mai oltre l'estemporaneità più alimentare. Senza i suoi Mercenari il vecchio Sly resta al palo, sempre più immobilizzato in quella paretica postura tra "cubismo" facciale e cervicalgia cronica.
MEMORABILE: "Avresti dovuto controllare il peso [della pistola]", dice Sly al rivale prima di sparargli a vuoto senza aver controllato il peso della sua arma scarica.

Pinhead80 4/02/15 17:33 - 4758 commenti

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Nonostante ci sia poco di nuovo nella storia, questo action regala allo spettatore qualche momento di buon cinema. La mano di Walter Hill si vede sin dall'incipit e l'esperienza di Stallone in questo genere di film è tutt'altro che da sottovalutare. Il detective interpretato da Sung Kang invece è il personaggio più debole di tutta la storia. La sufficienza se la prende tutta.

Jena 7/05/16 15:55 - 1555 commenti

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Hill torna al cinema dopo dieci anni e in pratica gira uno pseudo remake/reboot dei suoi film di successo anni 80, tipo 48 ore. Il risultato non è malaccio, prima di tutto perché il buon Walter ha ancora energia da vendere, soprattutto in materia di ritmo, eppoi perché Sly se la cava abbastanza bene, pur gigioneggiando un po' troppo. Certo non siamo ai livelli di film come 48 ore, anche perchè Sly non è comunque Nolte né tantomeno Kang vale Eddie Murphy... La trama è un mero pretesto, si sarebbe potuta scrivere su un foglietto di carta.

Arlec 17/04/17 04:46 - 18 commenti

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Per una volta il titolo italiano (Jimmy Bobo) è decisamente più adeguato di quello originale (Bullet to the head) perché, anche se i protagonisti sono due, l'unico simpatico e carismatico è quello interpretato da Stallone (Jimmy Bobo per l'appunto). L’altro è insopportabile, oltre che inutile. Si può dire che il film poggi interamente sulla buona recitazione di Stallone; per il resto ha poco da offrire. La regia non è male ma la trama, che regge per una buona parte del film, si accartoccia proprio nel finale. Malgrado tutto risulta piacevole.

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Taxius 25/09/18 16:27 - 1656 commenti

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Action poliziesco non particolarmente memorabile ma ben girato da Walter Hill e ben interpretato da Stallone. La storia non è particolarmente originale, ma si fa seguire senza mai annoiare grazie alle molte belle scene action e alla presenza del vecchio Sly che mena ancora che è una meraviglia. Il punto più debole è la spalla del protagonista, personaggio un po' debole e inutile. Nel complesso un buon film, nonostante sia uno di quelli che si fa dimenticare piuttosto velocemente.

Rocchiola 14/04/19 11:07 - 966 commenti

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Hill torna al cinema dopo più di un decennio d’assenza adattando una bella graphic novel splendidamente illustrata da Colin Wilson. Il regista tenta di replicare il buddy-movie alla 48 ore ma i risultati sono fiacchi e deludenti. Il suo stile neoclassico si è piegato alle moderne tecniche di ripresa con scene d’azione che sono solo concitate mostrando ben poco di quel che succede durante l’azione. Non ci si diverte e il ritmo latita. Stallone è terribilmente bolso e il suo compagno orientale più anonimo che mai.

Rigoletto 18/04/20 11:13 - 1786 commenti

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Hill rimpiazza la coppia Murphy/Nolte con Stallone e Kang ma l'impatto non gode della stessa esplosività, scadendo in un umorismo forzato (peraltro unilaterale) che non riempie né riscalda lo spettatore. Sly nell'action è una garanzia, ma il collega pecca gravemente di personalità. La storia è passabile ma sorprende che un regista di solido mestiere l'abbia portata avanti in maniera così lineare. Da Hill ci si aspetta di più. Sufficienza.

Minitina80 29/01/20 07:56 - 2984 commenti

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Non c’è da rimanere delusi né vale la pena farsi condizionare da eventuali pregiudizi in quanto le aspettative possono essere soddisfatte con facilità. Hill resta fedele a sé stesso, riproponendo alcuni degli elementi che hanno contraddistinto il suo modo di intendere il cinema, mentre Stallone riesce a cavarsela bene, senza esasperare il personaggio e limitando al minimo indispensabile la componente caricaturale. Ne viene fuori un bel film che non le manda a dire garantendo l’intrattenimento e senza registrare grandi cali.

Jandileida 6/01/22 21:12 - 1565 commenti

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Hill e Stallone ci mettono il loro mestiere e sfruttano il fascino malsano dello straight to video (anche se la produzione è milionaria): ne viene fuori un film di genere che si barcamena più che egregiamente tra cliché vari distribuiti a piene mani, una sceneggiatura scritta su un tovagliolo e personaggi che escono anche loro direttamente da qualche DVD pluriaffittato, tanto sono stravisti. Sylvester ancora aveva il fisico per darle di santa ragione mentre Walterone butta nella fornace il suo senso del ritmo d'altri tempi e una buona dose di cinismo. Arcigno.
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  • Discussione Rocchiola • 14/04/19 11:11
    Call center Davinotti - 1254 interventi
    Rivisto ieri sera su RAI4 credo non sia mai uscito in home-video sul mercato italiano, chiaro segno dell'insuccesso critico e commerciale di questo scarsissimo tentativo di riesumare la carriera di un maestro della New Hollywood settantiana. All'estero è invece reperibile anche in bluray ma nessuna delle edizioni disponibili presenta l'audio italiano.
  • Discussione Raremirko • 7/05/20 23:22
    Call center Davinotti - 3862 interventi
    Più che sufficiente ma effettivamente non eccezionale; l'ultimo Hill è di sicuro inferiore a quello del passato.

    Buon cast (Momoa, robotico e spietato, è il più bravo di tutti, Slater si vede poco e Stallone fa sempre il solito ruolo), troppa linearità, qualche personaggio scialbo, ma il sin troppo breve duello finale con le asce fa guadagnare punti.

    Violento e cruento, si fa vedere ma c'è di meglio.

    Poteva girarlo chiunque, eccezion fatta per il finale.