Non era affatto facile portare sullo schermo la grandiosità del capolavoro omerico e va detto che il regista Wolfgang Petersen ci è riuscito solo in parte; ciononostante ha dato l'idea (con le mille navi greche, le poderose scene di massa) dell'epica portata che la guerra di Troia ebbe sulla storia dell'antichità. Per la prima volta ci si presentano dinanzi agli occhi i presunti scenari della battaglia, dominati dalle imponenti mura troiane. Meno convincente il lavoro svolto sui personaggi, con un Achille sbruffone (Brad Pitt) esageratamente preso dal suo amore per la sacerdotessa Briseide e dall'odio per il suo re Agamennone (Brian Cox). Eccellente al contrario,...Leggi tutto in tutta la sua profonda umanità, la performance di Eric Bana, capace di caricare il suo Ettore dello spessore necessario. La coppia giovane Orlando Bloom (Paride)/Diane Kruger (Elena, splendida davvero) appare un po' spaesata e non del tutto integrata nel film, mentre il Priamo di Peter O'Toole non va molto oltre lo stereotipo del padre addolorato. Gli scontri faticano a trovare la giusta epicità, così come le battaglie in campo aperto a colpi di frecce e lance non offrono spunti coreograficamente innovativi. Fortunatamente, dovendo raccontare molto, l'azione prevale sulle fasi interlocutorie senza far così pesare le due ore e mezzo di proiezione, che partono dal “rapimento” di Elena e si concludono con la fine della guerra. Operazione condotta sui livelli della buona media dei kolossal hollywoodiani senza però regalare momenti memorabili né stupire per qualche soluzione personale.
All'inizio volevo interrompere la visione: ecco la solita operazione commerciale, con divi sempre in primo piano e con recitazioni autocompiacenti. Poi la storia comincia a prevalere sui singoli personaggi e riesce anche a tradurre sullo schermo la drammaticità dell'epopea senza tempo narrata nell'Iliade. Insomma, alla fine si rimane soddisfatti. Ottimi Bana nei panni di Ettore, bellissima Elena di Troia. Il Pitt/Achille, dopo un inizio alla Big Jim in versione greco/antica, si riscatta.
Quasi un sacrilegio. L'immenso, ineguagliabile poema omerico completamente stravolto, dando origine a vicende del tutto inventate, romanzate e assurde (tipo Ettore che uccide Aiace o Achille che uccide Agamennone!!!), in nome della spettacolarizzazione. Imbarazzante il mestierante Brad Pitt nel ruolo di Achille. Pessimo.
Dimentichiamoci L'Iliade, che qui è poco più di uno spunto per raccontare gesta epiche da parte di eroi antichi. Se facciamo questo allora "Troy" potrà anche risultare piacevole da vedere: girato con mestiere, scene di battaglia abbastanza coinvolgenti, recitazione di Eric Bana di buon livello. Per contro abbiamo un Brad Pitt decisamente poco convincente che svolge il ruolo di vero e proprio idolo delle ragazzine. Niente di che, ma se si va al cinema per svagarsi può essere un prodotto vedibile.
Il povero Omero starà rivoltandosi nella tomba al pensiero di come è stata ridotta la sua opera; uno degli immensi poemi della storia dell'umanità ridotto a una sorta di soap opera appena poco sopra la media di quelle che inquinano i nostri poveri palinsesti televisivi. Spiace vedere attori che hanno dimostrato ben altra sensisbilità (tipo Eric Bana, Peter O'Toole, Brian Cox, Sean Bean e lo stesso Brad Pitt) coinvolti in una simile scempiaggine, ma si sa: pecunia non olet.
Quando non scivola nella soap, o non esagera coi dialoghi, lo si può anche guardare. Pitt non se la cava male, nonostante l’aura Hollywoodiana lo illumini troppo (bello il suo primo duello, ma anche, in generale, quando entra in azione). Il resto è contorno, un po’ come l’insalata. Le mille navi e i combattimenti di massa avrebbero fatto più colpo qualche anno computer-grafico fa. Il cast è passabile e la pellicola vedibile, sottolineando però che si tratta di una rivisitazione Achillica made in Hollywood.
MEMORABILE: I mirmidoni, che je menano a tutti...o quasi.
Le larghe licenze sono sempre esistite a Hollywood: si cerca di prendere solo ciò che serve e la stessa cosa è stata fatta per Troy nei confronti dell'opera Omerica. Brad Pitt lascia un po perplessi nella parte di Achille piè veloce, ma poi col passare del film ci si abitua. Il tutto sa un po' si soap opera in gran stile, comunque il film a tratti diverte parecchio, in altre circostanze annoia un po'.
A parte la risata finale quando Paride dà la spada ad Enea senza sapere chi sia (ma come, era il numero 2 dei Troiani!), è un pasticciaccio! Niente a che vedere con Alexander, è pieno zeppo di errori! Eppure mi ha divertito, non l'ho trovato poi così malaccio. Certo, almeno la durata reale della guerra l'avrebbero potuta considerare. E pensare che nel realizzare sto coso c'è pure qualche poveraccio che c'ha rimesso le penne...
È una pellicola così asettica e costruita da risultare in tal senso parente stretta de Il gladiatore, soprattutto per la quasi totale "infedeltà storica" al poema di Omero. Le scene di combattimento sono passabili ma per il resto regna il piattume più totale, acuito dal freddo, inespressivo e poco sopportabile Pitt, messo lì solo perché sta alle donne spettatrici come il miele alle api. Filmaccio.
Eccessivamente lungo, con un cast non troppo ben assortito. Pitt, che come al solito non recita, con lunghi capelli biondi, interpreta Achille, Bloom Paride. Non funziona, neanche nelle scene di battaglia: un polpettone che sembra un insulto, paragonato al poema.
Avvertenza per chi volesse vedere questo film: se amate Omero e se vi piace la storia, statene alla larga. Cosa c'entri questo obbrobrio col poema omerico è difficile da dire e da capire. Ma il problema è che non funziona nemmeno come opera di puro intrattenimento. Poco divertimento, molta noia (a causa anche di una durata eccessiva) scarsa tecnica (fastidiosa la regia dallo stile leccato e tonitruante) ed attori davvero insufficienti. In buona sostanza un fallimento su tutta la linea. Che Giove li perdoni!
Passi per la spettacolarizzazione di alcune scene, ma arrivare a stravolgere un'opera come l'Iliade è al tempo stesso una operazione da buffoni e da folli. E in effetti bastava aggiungere "liberamente ispirato all'opera di Omero" (il quale, povera gioia, si sta rivoltando da anni nella tomba) per salvare la faccia. Invece "Troy" è un film così brutto, asettico e "infedele" per essere vero, dove si salvicchia solamente Eric Bana. Il resto degli attori sono all'altezza dei pupazzi dei Banana Split e il risultato è abbastanza indecoroso. Male.
L'Iliade trasformata in polpettone kolossal in salsa soap opera. Pessime le ricostruzioni, appena passabili le interpretazioni. Pietosa l'idea che per rendere l'epica bastino chiassose sequenze spettacolari. Squallida la censura sull'amicizia amorosa per Patroclo (spacciato per cugino!) da parte di Achille, di cui si tace anche il travestimento da donna per non combattere. Squilli di fanfare coprono il vuoto dell'operazione, una pacchianata che ochieggia DeMille senza averne il pathos, ma solo il numero di comparse (digitali).
Buon film con belle ambientazioni che poco ha a che vedere, però, con l'Iliade di Omero. Petersen fa un bel lavoro pur mettendo da parte l'originale. Buona l'idea di inserire Brad Pitt come Achille. La sua figura, non proprio consona al personaggio, mette in risalto Ettore, vero eroe del poema omerico. In definitiva un film godibile (soprattutto al cinema o con un buon impianto home theatre). La storia è un'altra cosa.
La battaglia col poema è persa in partenza, questo è almeno evidente (e avrei pure voluto vedere...): allora proviamo a guardarlo per quel che è, cioè puro intrattenimento. E, ebbene sì, non è nemmeno male. La "trama" d'altra parte è semplice e nel contempo ha tutto (chi ha detto che già Omero aveva raccontato ogni cosa e ciò che è venuto dopo è solo una rivisitazione?), nella costruzione del classico peplum hollywoodiano in cui i divi sono tali e niente più e le scene di massa e/o di battaglia fanno comunque la loro porca figura. Potabile.
L'Iliade fornisce solo lo spunto per realizzare un buon film d'azione, rappresentando (peraltro molto bene) alcune delle vicende più famose e spettacolari, su tutte il duello Achille-Ettore. Purtroppo chiunque abbia apprezzato il racconto di Omero non riuscirà a mendar giù la completa distorsione dell'originale (qui la guerra dura pochi giorni invece che 10 anni!) e l'uso strumentale dei personaggi, che dell'originale Omerico hanno giusto il nome. Costava tanto restare fedeli all'originale?
Le riduzioni cinematografiche hanno le loro esigenze e anche Troy non fa eccezione, quindi non mi scandalizzo della scarsa fedeltà al poema. Del resto la guerra di Troia inizia con il "rapimento" di Elena e termina con il cavallo inventato da Ulisse (e anche se lo ha detto Omero rimane difficile pensare che i Troiani così fieri e intelligenti si siano portati in casa quell'aggeggio senza nemmeno chiedersi cosa ci poteva essere dentro, ma tant'è). Per il resto ho avuto sempre in mente Braveheart, stessi attori stesse battaglie. Diverte abbastanza.
MEMORABILE: Buone le scene di battaglia, specie quella con i rotoloni infuocati (non volevo dire palle infuocate).
Guerrieri unti e palestrati come in 300 (più divertente), dopo uno sbarco in stile Age of Empire (che almeno è interattivo), impegnati in una guerra-lampo in quel di Troia. Assurdo pretendere la fedeltà al testo letterario, ma questo film è una boiata pazzesca. Interpreti quasi tutti fuori ruolo (ad esempio, Gleeson: che ci fa un vighingo là nel mezzo?) o imbarazzati (il morbidoso Bloom, il tremulo O'Toole, il troppo esile Pitt), da salvare il solo Bana, nonostante il brutto scopettone sul capo. In campo omerico, meglio il buon vecchio Camerini
Nel complesso non convince. Inutilmente pomposo, troppo patinato in alcuni personaggi, da sforbiciare per aumentare presa e ritmo. Se invece estraete dal contesto alcune scene (il prologo, la controoffensiva dei troiani) allora potete trovare dei motivi di interesse. Lo stesso Pitt è passabile. Certo Bana come Ettore e lo stesso Cox come Agamennone sono più sanguigni e intonati. Puerili le critiche sull'aderenza al poema omerico.
Omero dovrebbe citare Petersen in giudizio per lo stravolgimento della sua opera: la colpa del regista è non tanto l'aver modificato massicciamente la trama, quando di averla appiattita in un kolossal più scipito del solito, senza profondità, senza caratterizzazione e senza ispirazione epica. È triste vedere come un cast così nutrito si sia sprecato in quest'operetta sfacciatamente artefatta. Carine alcune scene di massa, ma non basta. *½
Agghiacciante. Petersen? Lo stesso regista di Das Boot? Non sembrerebbe, a vedere questo polpettone intriso di inesattezze e stravolgimenti per piacere agli americani digiuni di qualsiasi base storica. Guerrieri depilati da rivista fitness si azzuffano nel corso di questa interminabile vaccata circondati da qualche effetto digitale e da una fotografia prevedibile e poco ispirata. Bloom è inespressivo, Pitt ridicolo, Bana ci prova, almeno. Il povero O'Toole passa alla cassa e ritira l'assegno. La censura dovrebbe servire ad evitare film come questi.
Certo che a confronto i grugniti di 300 ascendono alla perfezione di canti gregoriani… Bisognerà che gli estimatori del peplum ci dicano se Troy ha i numeri per sprigionare, tra una decina d'anni almeno, l'appeal dei sandaloni con Maciste&Co. Con i suoi abitini raccattati da una rievocazione di paese, l'azione sdoganata tra spiagge digitali, cartapesta e ruderi (come se l'arte classica non avesse mai avuto un acme), Brad(ipo) Pitt con la colite fissa sul sopracciglio immoto e tutti i belli shampizzati ad antiforfora, Troy aliena epos e mito. Sangue, sudore e sperma sono wandet, e senza taglia.
Buon film di guerra con un eccellente cast di attori tra cui cito Brad Pitt e Orlando Bloom tra tutti. La storia prevale sui singoli personaggi (infatti la notorietà del cast viene messa in secondo piano e ci si concentra solo sulla buona riuscita del film). Certo nulla di paragonabile al poema, ma è il tipo di film che la gente vuole vedere e i produttori si adeguano.
Visto che Petersen é tedesco i greci avrebbero potuto, quando la Merkel mostrava loro tutta la sua calorosa solidarietá, proiettare questa schifezza ed esigere i danni. La scena emblematica del film é lo sbarco in Troade dell'Achille versione Normandia: testimonianza di una agghiacciante approssimazione, anzi di una orribile manipolazione, nel racconto di una delle opere fondamentali nella storia dell'umanitá. Achille/Pitt versione bambolotto se la batte con un Bloom/Paride da Walmart per la palma di eroe piú scemo dell'antichitá.
Uno degli aspetti più sconcertanti di questo ingombrante cadavere filmico sta nel ruolo di Petersen, che fino a qui si era dimostrato un regista non eccelso ma coscienzioso. Aver accettato di fare strame di un monumento immortale del nostro immaginario è peccato imperdonabile. Tutti i personaggi sono ridotti a marionette artificiose e stereotipate grondanti di retorica, e certi passaggi sono davvero insostenibili per banalità e pochezza immaginativa e narrativa. Putrefatto.
Riassumere in qualche ora l'intero ciclo troiano non era facile ed era ovvio che lo sceneggiatore si prendesse svariate licenze sul tema. Penso che al di là dell'aderenza ai testi antichi vada valutata la potenza visiva del film stesso. Tra i tanti film "epici" ho trovato Troy sicuramente quello fatto meglio. Costumi, duelli, scene di combattimenti con migliaia di comparse: tutto di ottimo livello. Come trovo di gran livello sia l'intepretazione di Pitt che di Bana. Si sarebbe potuto evitare qualche svarione ma ne avrebbe risentito il risultato.
Kolossal epico che mescola bene avventura, mitologia (con diverse licenze) e sentimenti. Roboanti scene di massa accompagnate da massicce sonorità e momenti di minor ritmo in cui risalta il lavoro recitativo degli attori. L'allora quarantenne Pitt sfoggia una grande prestanza fisica (come Tom Cruise in L'ultimo samurai), ma il suo Achille troppo laccato è il tallone d'Achille del film, insieme a certe cadute di tono sia nel ritmo che nella tensione. ***
Mega produzione hollywoodiana girata a Malta e in Messico che cerca di riassumere in tre ore l'epica omerica riguardo Troia. Il fallimento era prevedibile ed è evidente. Si salvano solo le scene di massa e gli scontri tra gli eserciti. Il resto è superficiale, pasticciato: mancano il pathos, l'emozione, la giusta sensibilità per trattare alcuni dei passi più importanti della letteratura mondiale. Deludente.
Per il sottoscritto il miglior film di Wolfgang Petersen. Nonostante la lunga durata Troy non annoia, anzi. Cast all'altezza della situazione. La scena del duello fra Ettore e Achille è notevolissima ed è girata ottimamente, ma vi sono anche altri momenti da risaltare.
Come film meriterebbe, in quanto sono ottime le tecniche di guerra e le doti atletiche degli eroi, e anche le mura e la posizione di Troia danno idea di quanto fosse inespugnabile (se non con uno stratagemma e col volere degli dei). Anche gli attori non demeritano: Pitt ce la mette davvero tutta ed è superbo, Bana non è da meno... Certo che per chi conosce l'Iliade è un vero oltraggio: ci saranno almeno una decina di invenzioni di sana pianta che esulano di brutto dal poema omerico, ed è una macchia indelebile...
MEMORABILE: Il combattimento fra Achile e Ettore; La dignità di Andromaca e di Briseide, in netto contrasto all'abominio di Agamennone e Menelao.
Preso come puro intrattenimento - nel senso meno nobile del termine - potrebbe anche essere passabile (una volta che si è capito che con Omero c'entra come il minestrone a colazione). Spiace vedere l'epica greca bistrattata per fini così bassi. Pitt ha il quid del carisma ma non è tagliato per il ruolo; Bloom, che pure dimostra versatilità, è un attore che va bene in tempi moderni. Alla fine, pur riciclando due bravi attori presi da Bravehart (Gleeson e Cosmo), i migliori sono Bana e Cox. Grande spettacolarità... ma anche molto fumo negli occhi.
Non mi è dispiaciuto. Sarà anche colpa della voglia attuale di intrattenimento a buon mercato, ma il film è filato via liscio senza noia e con qualche momento comunque davvero apprezzabile. Evidentemente lontano da pretese autoriali di qualsiasi genere e pure alieno a qualsivoglia relazione significativa con lo spessore della "vera" storia alla quale si ispira, il bel Brad interpreta bene la figura di combattente "alternativo" (un buffone "militarista" dal cuore tenero, alla fine). Consigliato a chi non cerca arte e poesia..
Se 300 presenta una lettura fantasy che rende vani i discorsi sulla storicità, idem si può dire di Troy: ovvio che l'Iliade venga liberamente reinterpretata, ma non è solo quello il problema. Il cast è da Beautiful, tutti shampati e acconciati, le battaglie sembrano balletti e i dialoghi sembrano scritti in due minuti. Orlando Bloom pare un pupazzo, Pitt è a tratti irritante. Da vedere, ma occhio alla noia. Continuo a rimpiangere i peplum senza computer e ralenti stile Matrix ma con tanto sudore e battaglie quasi vere.
Se dovessimo fare un confronto tra opera originale e film allora sarebbe una tragedia per come sono stati modificati alcuni elementi della storia. Sorvolando su questo aspetto, il film raccoglie l'eredità del successo de Il gladiatore e contribuisce a ridare linfa al genere. Cast e lavorazione imponente sono il fiore all'occhiello di quest'opera. Tradimenti, vendetta, fisici statuari e combattimenti all'ultimo sangue invece sono il pane quotidiano. Sufficiente.
Da un'idea di Omero un film colossale holliwoodiano con greci contro troiani all'ultimo sangue. Guardiamolo come avremmo fatto da ragazzini e ci divertiamo. Da ragazzino di prima media leggevo un poco dell'Iliade del traduttor dei traduttori e parteggiavo per i troiani, per il solo motivo che erano destinati a perdere malamente la guerra, beffati da Odisseo. Che bello vedere Enea in questo film che si prende il padre in spalla e promette di fondare una città nuova e più potente, che avrebbe dato ai greci una bella lezione.
Impresa ardita, quella di Petersen, nel tentativo di portare su schermo un argomento così vasto e complesso; tuttavia, al di là di qualche strafalcione, l'opera potremmo definirla compiuta solo in parte a causa di un eccessivo uso di effetti speciali che a mio avviso mal si adatta a un'ambientazione del genere. Ottime le interpretazioni di Bloom e Bana.
Trasposizione cinematografica del grande poema omerico che, al di là della fedeltà all'originale, convince proprio poco. Appena sufficienti le prove attoriali; ciò che davvero manca a questa pellicola sono ritmo e scene di guerra come si deve. Ne viene fuori un polpettone dalla durata eccessiva che non intrattiene e lascia l'amaro in bocca, visto che il soggetto può essere sfruttato in maniera incredibilmente migliore rispetto a quanto fatto nel film di Petersen.
L'Iliade è il soggetto del blockbuster hollywoodiano intriso però di inverosimiglianze, incongruenze, esagerazioni e inesattezze. Insomma, una libera interpretazione del capolavoro omerico del quale l'autore rimarrebbe alquanto inorridito. Se accantonassimo però per assurdo tutto ciò, il film a sé stante non sarebbe malaccio, potendo disporre di ottimi effetti speciali e uno stuolo di attori ben calati nei ruoli. Pitt continua a essere inespressivo e sopravvalutato.
Quando si dice "chi ha il pane non ha i denti": budget stellare... poema epico è riuscito a rovinare! Sarebbe stato perdonabile se non ci avesse costretti più di tre ore sulla poltrona a rimirare le gesta di Brooke e Ridge di 3000 anni fa e certi attori del calibro di Brad Pitt, Peter O' Toole o Orlando Bloom avessero cortesemente declinato l'invito. Misteri di Hollywood. Salvo i pettorali di Ettore.
L'aggettivo "epico" non si adatta a questo film tutto basato sulla spettacolarità in gran parte dovuta agli ottimi software e alle macchine utilizzati/e. Tecnica e studio dell'inquadratura al servizio dell'effetto, con un Pitt antipatico e altri attori che sfigurano come il grande Peter O'Toole (che pare credere nel ruolo affidatogli). Forse, da far vedere ai bambini della scuola primaria, che potranno poi giocherellare con gli i-pad mentre la maestra spiegherà loro cosa voleva raccontare Omero.
Cosa non si fa per far spettacolo! Solo i nomi rimangono fedeli al poema originale, per il resto si è completamente inventato tutto. Anche i combattimenti non sono consoni all'epoca (parlo specialmente di Achille). Una Elena piatta. Brad Pitt buono, così come Bloom, ma è il contorno che non rende giustizia alla loro recitazione. Non si poteva seguire Omero per far uscire un film migliore? Bellissima la Kruger.
MEMORABILE: Il combattimento sulla spiaggia di Troia.
Tutta l'insulsa e plastificata tronfiaggine hollywoodiana si declina a firma Petersen; regista non malaccio in altre occasioni, in questo pasticcio avrà fatto ribaltare nella tomba il povero Omero. I soldi ci sono, gli attori palestrati e oliati pure, perché quindi non tirar fuori uno spettacolone per tutti i palati e far vedere il lato B di Pitt ogni due per tre? Sceneggiatura che grida vendetta, personaggi dello spessore di un foglio di carta e durata intollerabile... che bello il cine-mainstream. Scult.
Per chi vuol vedersi un classico di Omero all'acqua di rose (ad ogni modo ben fatto) il film si presta senza problemi alla visione. La storia estremamente romanzata ha il suo inizio col rapimento di Elena e fine con la caduta di Troia. Bred Pitt in splendida forma fisica non recita neppure malaccio e il cast è comunque amalgamato. Battaglie degne di nota che regalano pure un tocco di epicità. I personaggi, per quanto possibile, sono descritti in maniera abbastanza accurata.
Liberamente tratto dall'Iliade... Ma perchè liberamente? Perché non realizzare un kolossal (visti i notevoli mezzi a disposizione) aderente al capolavoro omerico? Perché sprecare un cast di tutto rispetto (in cui spicca il convincente Bana), una bella fotografia, scene d'azione spettacolari, effetti speciali discreti per una pellicola in cui mancano un intreccio coerente e la caratterizzazione dei personaggi? Trionfo dell'estetica: corpi maschili perfetti (e depilati) come quelli dei culturisti... In questo film di veramente epico c'è solo una cosa: il flop.
MEMORABILE: Il fondoschiena scultoreo di Brad Pitt, generosamente mostrato alle telecamere.
Comprensibile la durata, meno la gestione della stessa. Le scene di battaglia, spettacolari e cruente quanto serve, sono la cosa migliore del film (anche se quello sbarco stile D-Day fa storcere un po' il naso) oltre al fascino della Kruger ed alla prova di Bana, peccato che poi ci sia anche tutto il resto... Quando non si combatte, infatti, la sensazione è quella di star guardando una qualsiasi soap opera hollywoodiana, con i pochi alti e molti bassi del caso. Diverse, tra l'altro, le libertà prese dall'opera scritta (Menelao, l'assenza degli dei...). L'Iliade era un'altra cosa.
MEMORABILE: Achille contro Boagrius; Aiace ribalta cavallo e cavaliere con una martellata; Contrattacco troiano infuocato; "Ettoreeeeee!" (umorismo involontario).
I puristi di Omero hanno un numero più che sufficiente di ragioni per detestare questo film. Ma, anche tralasciando la scarsa fedeltà al poema e accettando le rielaborazioni telenovelistiche dei personaggi come un marchio di fabbrica hollywoodiano, la scelta degli sceneggiatori di trattare la materia epica come un dramma storico, escludendo quasi del tutto i contorni mitici, finisce per far crollare lo script sotto il peso di ovvie falle logiche (Achille invincibile, il cavallone di legno). 300 funziona assai meglio in tal senso. Battaglie e costumi eccellenti, per chi si accontenta.
MEMORABILE: Le navi achee; Lo sbarco sulle coste troiane; L'uccisione di Patroclo; Il duello con Ettore-Bana; La caduta di Troia e il cameo di Enea; Il tallone.
Wolfgang Peterson racconta la guerra di Troia ma in stile Bignami, come se il rapimento di Elena si dovesse risolvere in pochi giorni e non in anni di guerra. Com'è noioso l'eroico Achille di Brad Pitt; bravo, invece, Eric Bana come Ettore che sovrasta tutto il cast, persino il capriccioso Paride di Orlando Bloom. Triste vedere due grandi attori come Gleeson e Cox trasformare Menelao e Agamennone in due personaggi eccessivamente trash, mentre Diane Kruger nel ruolo di Elena è adatta e bella. Il film, però, spreca troppo ed è mediocre; un vero peccato.
MEMORABILE: Le comparsate di Sean Bean come Ulisse e di Peter O'Toole come re Priamo.
La critica ha stroncato questo kolossal che non segue pedissequamente il poema omerico e si prende più di qualche licenza. Imperdibile per le fan di Pitt che, biondo più che mai, viene inquadrato da tutte le parti per esaltarne le doti e le sue virtù. Più che di Troia, infatti, si parla di lui. La fotografia è eccellente e il prodotto, visto con una stereofonia da cinema, è coinvolgente e avvincente al punto giusto. Tutto sommato rappresenta un buon ripasso dell'epica studiata a scuola. Sconsigliato ai puristi dell'Iliade.
MEMORABILE: L'arrivo delle navi a Troia.
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DiscussionePiero68 • 9/05/11 10:28 Contratto a progetto - 245 interventi
Senza troppa polemica vorrei soltanto ricordare, a chi reclama la tanto agognata aderenza all'Iliade, che forse hanno dimenticato qualcosa dei loro studi (se mai l'hanno studiata). L'Iliade (dicendola terra) inizia con l'assedio di Troia già iniziato (se ricordo bene siamo già al nono anno) e con l'attrito tra Agamennone ed Achille e finisce con la morte di Ettore ed il padre Priamo che ne va a reclamare il corpo. Tutto il resto (il prima ed il dopo compreso la costruzione del cavallo e la distruzione di Troia) non fanno parte dell'Iliade stessa ma di una serie di libri chiamati appunto Ciclo Troiano. Il film quindi abbraccia una serie di testi di cui l'Iliade è solo una parte. Ed in particolare "Cypria" che tratta degli eventi che precedono e portano al ratto di Elena e la preparazione per la guerra e tutto ciò che riguarda Achille e la sua ira. Segue l'Iliade. Poi l'Etiopide; la Piccola Iliade (dove si parla della costruzione del cavallo) e per finire Iliou Persis dove si narra della distruzione di Troia. Giusto per i puristi: non è che Achille non uccide Agamennone. Non ci arriva proprio alla distruzione di Troia perchè viene ucciso prima ancora che venga costruito il cavallo.
Non trovo pertanto affato scandaloso che per avere una sceneggiatura fluida e funzionale allo spettacolo ci siano così tante licenze
L'aderenza al testo,od alla Storia,non è certo obbligatoria,ci mancherebbe altro,anzi io a volte mi rammarico per la mia formazione che mi porta a non godere di un film magari buono ma con evidenti errori storici.
Personalmente la cosa che mi ha dato più fastidio non è stata tanto la ridicola approssimazione con la quale è stata reinterpretata l'Iliade (o se vuoi il ciclo troiano,comunque andato perso e che conosciamo solo per frammenti e citazioni posteriori) e che è innegabile e quasi divertente nella sua ingenuità,ma la superficiale e totalmente astorica descrizione del mondo dell'epoca e dei valori epici:invece del 1200 a.C. sembrava di stare nel 1943.
Gli eroi pieni d'umanità dell'Iliade sono stati tramutati in super-eroi di plastica.
Ritengo più sincero un film,a tratti anche ridicolo e certo non più aderente alla realtà dei fatti di questo,come 300 che è un fumettone e basta senza pretese didascaliche.
DiscussioneFauno • 9/05/11 16:00 Contratto a progetto - 2750 interventi
Non entro nel merito solo perchè non mi occupo del genere, ma quando l'ho visto per curiosità mi è proprio sembrato che di Iliade ne fosse stata inventata un'altra, visto che ci sono almeno 8 o 10 incongruenze gigantesche...e concordo con Jandileida per la data in cui sembrava di essere.FAUNO.
mah, non sono certo un ammiratore del film ma non credo che gli autori avessero l'Iliade come modello di riferimento, ritengo che l'obiettivo fosse la produzione di un film spettacolare e disimpegnato e da questo punto di vista hanno probabilmente centrato l'obiettivo; non farei paragoni impegnativi con l'opera omerica.
Pero Galbo converrai con me che se si fa un film dove i protagonisti si chiamano Ettore,Agamennone ed Achille e lo si ambienta davanti alle mura di una città chiamata Troia all'incirca nel 1000 a.c. io mi aspetto quantomeno che facciano durare la guerra 10 anni e non 15 giorni e non disegnino un'Achille troppo farlocco per essere credibile.
Ovvio che non dovessero filmare un trattato di storia greca (anche se a me magari sarebbe piaciuto),ma l'Iliade è appassionante anche di suo.
DiscussionePiero68 • 11/05/11 09:42 Contratto a progetto - 245 interventi
Ripeto, senza nessuna polemica, è una questione di gusti. Un film può piacere o no. Ed il parere di tutti è sempre rispettabilissimo. E' vero che ci sono errori a quantità industriale (per dirne uno... Patroclo.... altro che il cugino di Achille. Era un suo concubino :-)) però, dal mio piccolo, ritengo che questo genere di film vadano apprezzati (o criticati)più per altre cose che per l'aderenza. Io, personalmente, se cerco l'aderenza storica, guardo un documentario non un film hollywoodiano.
D'accordo non bisogna seguire ad ogni costo la Storia ed un film ha sicuramente il diritto di rimodellare le sue fonti d'ispirazione a piacimento.
Ripeto pero che se si fa un film,lo si chiama Troy con un riferimento all'Iliade grosso come una casa,pensare che nessuno faccia riferimento all'opera letteraria è decisamente impossibile:un poco di attenzione per il lavoro di Omero sarebbe stato auspicabile.A Pitt mancava solo un pacco di Camel infilato nell'elmo.
Prendiamo Braveheart:cinematograficamente un gran film,teso emozionante ben girato ed interpretato,storicamente inesatto ma per me si merita 4*.
Questo Troy è irritante anche perchè è il solito polpettone girato con lo stampino ed in più da un'idea totalmente errata dell'epica usando l'Iliade per far cassa.E allora via di monopalla.
Disponibile in edizione Blu-Ray Disc (Director's Cut) per Warner Home Video:
DATI TECNICI
* Formato video 2,40:1 Anamorfico 1080p
* Formato audio 5.1 Dolby Digital: Italiano Inglese Francese Spagnolo Tedesco
5.1 Dolby Digital Plus: Inglese
* Sottotitoli Italiano Inglese Francese Spagnolo Tedesco Portoghese Olandese Finlandese Danese Norvegese Svedese
* Extra Introduzione del regista (hi-def)
Messa a fuoco
Nel bel mezzo della battaglia
Dalla storia al film
Gli effetti speciali
L'attacco a Troia
Sci nautico con nave greca
Trailer