L'educanda - Film (1975)

Tornata al paesello dopo il collegio, Patrizia trova nei notabili locali ostacolo alla voglia di libertà sua e delle amiche. L'ineffabile Lo Cascio (in collaborazione con l'immarcescibile Regnoli) ci dona un'acerba commedia sexy dalla bizzarra trama "progressista" (la sinistrorsa Gori mette "sotto" l'intero consiglio comunale, smascherandone gli inciuci erotico-affaristici). L'insieme è a dir poco raffazzonato quanto dilettantesco, eppure la proocacità delle protagoniste e la simpatia degli scafati caratteristi (D'Orsi, Rizzo, Attanasio) lo rendono passabile.

Con il ritorno in paese della fresca Patrizia Gori si respira un’aria di spensieratezza, ma la sceneggiatura tosto soffoca nel vuoto della commedia sexy più stereotipata, con ragazzine tutt’altro che educande alle prese con i soliti vecchi marpioni vogliosi. Qualche colpo richiesto dal genere va a segno per merito dei caratteristi e dei nudi femminili, ai quali contribuisce altresì una Gabriella Giorgelli mignotta in vestaglia semitrasparente. Le scenografie sono di Fidani, che non a caso piazza nel cast uno dei suoi attori feticcio, Amerigo Castrighella alias Custer Gail. *!/**

Una ragazza torna al suo paesello di campagna dopo qualche anno passato in collegio, ma il suo entusiasmo si scontrerà con le ostilità anti progressiste locali. Tipica commedia pruriginosa campagnola dell'annata 1975/76, stavolta con la graziosa Patrizia Gori come protagonista di una vicenda evidentemente atta a solleticare dei pruriti in sala con qualche scena di nudo... un po' rustico. Nonostante lo stuolo di caratteristi si ride assai poco. Unica prova convincente e dilettevole di questa farsa così scarsa è a conti fatti quella di Gabriella Giorgelli.

Squallida commedia (poco) sexy che vorrebbe avere ambizioni politico-giovanilistiche-contestative e che invece è solo uno squallido insieme di scenette mal recitate e mal montate. Fa impressione vedere grandi caratteristi come D'Orsi o Aureli ingabbiati in situazioni terrificanti, fa ancora più impressione vedere la Giorgelli interpretare una prostituta che si presta ai tutorial.

Ragazza disinibita piomba a turbare la tranquillità della provincia. Uno degli inneschi più abusati della storia del cinema, apre questo film che vede le solite ragazzine irretire i notabili del borgo. Un ripetitivo canovaccio che questa volta ha come movente la difesa di una sorta di centro sociale occupato a uso balera. Un po’ fiacca per il contesto campagnolo la banda di lolite progressiste. Per fortuna c’è la Giorgelli, a salvare parzialmente la baracca: lei sì che è ruspante! Ci fa alzare i battiti e pure gli angoli della bocca con qualche battuta grossolana ma sincera.

Cosa spinse Patrizia Gori ad autoprodursi (con i soldi della madre!) un film simile lo sa solo lei. Insoddisfacente dal punto di vista pruriginoso (sì, i nudi ci sono, però...) e molto volgare che neanche Nando Cicero. Non fa assolutamente ridere perché gli attori migliori ce li aveva tutti la Dania. Spiace vedere quella che poteva essere una promessa del nostro cinema buttarsi in produzioni simili (ma in futuro farà anche di peggio). Bravo Rizzo, comunque, e sempre bellissima la Giorgelli. Ultimo film di Umberto D'Orsi.