Flight risk - Trappola ad alta quota - Film (2025)

Flight risk - Trappola ad alta quota
Locandina Flight risk - Trappola ad alta quota - Film (2025)
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MMJ Davinotti jr
Titolo originale: Flight Risk
Anno: 2025
Genere: action (colore)
Regia: Mel Gibson

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La nostra recensione di Flight risk - Trappola ad alta quota

Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Thriller in alta quota per Mel Gibson, il quale, dopo i progetti ambiziosi che ne hanno spesso caratterizzato la carriera da regista, scende di livello per tuffarsi in un B-movie facile facile che punta tutte le sue carte sulla tensione. Non solo quella data da un volo di difficilissima gestione, ma anche quella garantita dall'avere a bordo uno spietato killer armato di cattivissime intenzioni. Non ci mette molto il film a entrare nel vivo dell'azione: dopo un breve incipit nella camera di un motel dove Winston (Grace), il supertestimone prossimo a dare il suo fondamentale contributo per incastrare un boss, viene fermato dalla Polizia e ammanettato perché non possa fare scherzi, ci si...Leggi tutto sposta già sulla pista di un aeroporto.

La US Marshal Madolyn Harris (Dockery) sale sull'aereo privato che dovrà portarla, insieme a Winston, ad Anchorage (siamo in Alaska), da dove poi partire per Seattle. Il pilota che li accoglie (Wahlberg) si mostra scherzoso, ha voglia di parlare con qualcuno e, fin da quando decolla, non smette per un attimo di farlo. Madolyn non ne può più, mentre Winston, seduto e incatenato al suo posto poco più indietro dei sedili di guida, mostra un simpatico spirito ironico a sua volta poco apprezzato dalla donna. Qualche scossone, un uccello che si schianta sul vetro spaventando Madolyn, le ciance del pilota che, nelle cuffie che fa indossare anche alla donna per parlarle, mette in loop "Blue Monday" dei New Order: una situazione che resta comunque piuttosto nella norma fino a quando una frase del pilota mette in allarme Madolyn: sa qualcosa che non dovrebbe sapere. Come mai? Semplice: quello non è l'uomo che dovrebbe essere ma qualcuno mandato dal boss contro il quale Winston dovrà testimoniare e il suo obiettivo è uno: uccidere quest'ultimo.

La tensione esplode d'improvviso a bordo e inizia l'avventura ad altissimo rischio che non ha in sé nulla di nuovo ma si propone il difficile compito di riuscire a intrattenere per la tradizionale ora e mezza senza mai uscire dall'abitacolo dell'aereo. E' un sottogenere ben preciso, quello a location unica, e per funzionare richiede una sceneggiatura di ferro o in alternativa una regia di alta qualità in grado di mantenere alta la suspense, facendoci dimenticare le limitazioni date dall'unità di luogo. In questo caso la sceneggiatura non è certo virtuosistica, ma Mel Gibson dietro la macchina da presa ci sa fare e sfrutta bene gli spazi spostando l'attenzione da un personaggio all'altro e aggiungendovi le pericolose evoluzioni del velivolo.

La credibilità va perlopiù a farsi benedire, Wahlberg (per l'occasione mezzo pelato in testa e... senza l'utilizzo di effetti speciali, come ha tenuto a precisare: semplice rasatura), in un raro - per lui - ruolo negativo, non è sempre sopportabile per quel suo salire esageratamente sopra le righe che conduce alla macchietta. La Dockery non è troppo empatica ma fa quel che deve, Winston contribuisce alla vena ironica con qualche intervento azzeccato. Ma in questo senso chi ha buon gioco è la voce che da terra dovrà aiutare il velivolo a non schiantarsi. Le spiritose avance via radio a Madolyn sdrammatizzano e donano spesso relativa brillantezza all'azione. L'unica variante importante è data dalla scoperta che qualcuno, in Polizia, fa il doppio gioco, e Madolyn è coinvinta di sapere chi sia. Una sorpresa che a fatica regala un po' di interesse a una vicenda un po' stantia che tuttavia si segue con un buon grado di coinvolgimento. Niente di eccezionale o di originale, è evidente, ma come thriller ad alta quota si lascia guardare volentieri.

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Tutti i commenti e le recensioni di Flight risk - Trappola ad alta quota

TITOLO INSERITO IL GIORNO 19/04/25 DAL BENEMERITO SCHRAMM POI DAVINOTTATO IL GIORNO 11/05/25
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Schramm 19/04/25 15:31 - 4048 commenti

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Il witness-movie testato per l’ennesima in un laboratorio degli stereotipi, riducendo ai microscopici termini (e in una sola location con prevedibile sabotatore di scorta e scomodo testimone incorporato) ciò che rendeva cataclismatico Siegel, con una regia appena meno piatta di una surfboard che prova maldestramente a cavalcare la bonaccia semi-comedy. L’esprit intrattenitivo si guadagna a pizzichi e morsichi la stentata sufficienza, ma il secernere dislivello da cestone iperdiscount da un veterano che ha fatto la storia dell’action come Gibson lascia in un profondissimo disagio.
MEMORABILE: Minuti finali.

124c 12/05/25 00:21 - 3003 commenti

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Thriller a metà strada fra il poliziesco e i film ad alta tensione che si svolgono all'interno di un aereo (un piccolo piper scassato), in cui il regista Mel Gibson punta i riflettori su tre soli personaggi, che fanno tutto il film. Il risultato è godibile, perché Mark Wahlberg, come killer psicotico che si finge pilota, funziona alla grande. Non male anche Michelle Dockery nella parte della poliziotta; stupisce anche il redivivo Thoper Grace, come testimone contro i boss mafiosi. Il tutto potrebbe sembrare un episodio di una serie TV, però intrattiene (e bene) e dura pure il giusto.

Gabrius79 14/05/25 11:11 - 1519 commenti

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Thriller che tutto sommato tiene botta grazie a una sceneggiatura discreta e alla durata di circa 90 minuti in modo da non allungare troppo il brodo. Difatti quasi tutta la pellicola si svolge all'interno di un aereo privato mezzo scassato e i tre protagonisti fanno quello che possono per tenere una certa suspense. Wahlberg nella parte del pilota-killer è bravo pur recitando talvolta sopra le righe, la Dockery discreta ma non troppo carismatica, Grace è l'unico che ci porta a sorridere ogni tanto. Simpatici i siparietti spezza tensione con le avance radiofoniche di Hassan (Maaz Ali).

Rambo90 20/05/25 00:51 - 8027 commenti

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Fa strano leggere il nome di Gibson in cabina di regia, perché il film non ha niente dei progetti ambiziosi che ne hanno finora caratterizzato la carriera autoriale. È semplicemente un action thriller discreto, dalla trama prevedibile ma veloce e breve, abbastanza da reggere la tensione. C'è un umorismo grottesco a volte troppo invadente, ma l'unità di luogo non pesa e poi c'è un gustoso Wahlberg gigionesco e insolito (antipatichella invece la Dockery). Non male.

Digital 21/05/25 20:21 - 1281 commenti

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Action thriller che ha, come obiettivo primario, quello di intrattenere; e bisogna ammettere che lo scopo lo raggiunge alla grande: i classici novanta minuti scorrono velocemente, tra battutine e improvvisi scoppi di violenza. L’unica location (uno scalcinato aereo) poteva portare inevitabilmente alla noia e alla ripetitività, ma fortunatamente, durando poco, tali pericoli vengono felicemente evitati. Nel cast, più che un discreto Wahlberg, è la bellissima Dockery a meritarsi i maggiori elogi. Un pop-corn movie vecchia scuola divertente che merita sicuramente di essere visto.

Luluke 22/05/25 05:36 - 850 commenti

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Nuova regia di Gibson dopo anni, per un film però sotto la sufficienza, con il mistero su come possa essere costato venti milioni di dollari, visto che è girato quasi tutto all'interno di una cabina di pilotaggio. Tenuto conto che la partecipazione della star Wahlberg è ridotta e neppure convincente nella parte di un villain per gran parte del tempo svenuto o ammanettato. La storia della donna, agente federale che scorta un testimone e in qualche modo deve far atterrare l'aereo, è un déjà vu che non suscita particolare pathos. Il finale è poi sfacciatamente scontato, a dir poco.

Dusso 28/05/25 11:47 - 1628 commenti

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La giusta durata per un film che intrattiene (con qualche gradito jumpscare), con un Wahlberg veramente viscidissimo, il simpatico Topher Grace (non è raro vederlo in ruoli come questo) e la Dockery che ha la faccia giusta per il ruolo. Non aspettatevi però troppi colpi di scena néun finale particolarmente originale. Certo da Gibson ci si poteva aspettare qualcosa di più...

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