E finalmente Twohy tira fuori dal cilindro il suo capolavoro, dopo le cocenti delusioni del bruttissimo
Below e del fiacco sequel delle imprese di Riddick
A dirla tutta va a fare il paio con
Pitch Black (di cui ha in comune la bellissima sequenza virata in blu dei flashback criminosi della coppia assassina e quando Rocky ferma il tempo sulla spiaggia, mentre si fà di anfetamine)
Tensione alle stelle, gran perizia e abilità registica (tutto il prefinale violento tra: lotte femminee corpo a corpo, massacri a colpi di pistola, coltelli a serramanico piantati nelle teneri carni, mani infilzate e squarciate) di raro virtuosismo ansiogeno
Il tutto immerso in paradisiache location e di pressante agorafobia, tra paranoia e (in)soliti sospetti
Dall'inizio ingannevole (il filmino del matrimonio) dove Twohy mischia le carte e "prende in giro" con gusto beffardo, all'imprevedibile "gioco delle coppie assassine", tre coppie, sei persone, tutti sospettabili, ma chi e la coppia assassina? Dai racconti della Jovovich (quella del cane impiccato e del suo primo ragazzo, Rocky, quella del prete moralizzatore che va con i transessuali della Sanchez) alle stoccate (non troppo velate) di Twohy sul lavoro "spesso frustante" dello sceneggiatore (che funziona anche da contrasto metafilmico con il meccanismo del film stesso, quasi , con dovute differenze, alla
Scream)
Timothy Olyphant che c'ha una piastra in testa come il Chop Top di
Non aprite quella porta 2 (un ricordo della guerra in Iraq), i denti nello scatolino delle mentine, la telefonata con Woody, le pupille dilatate per via delle anfetamine, la videocamera rivelatrice, le perlustrazioni nella foresta, sotto una pioggia torrenziale, stile
Predator, la scelta finale sull'elicottero, gli ottimi dialoghi, i denti strappati, le unghie recise, la serrata suspence che attanaglia per tutto il film
Un thriller che mozza il fiato (con sottotracce da survivor) e non lascia un attimo di distrazione, dove Twohy gioca al gatto e al topo, instillando il dubbio e regalando pezzi di regia da antologia (la caduta della Jovovich che finisce in mare, la lotta tra le due ragazze sul costone, i flashback criminosi virati in blu), non rinunciando a notevoli picchi gore (orchestrati dal grande Matthew Mungle) con annesso svisceramento di un cervo.
SPOILER
Un pò svampita la Jovovich (ma riserverà non poche sorprese durante la narrazione), imbranatissimo Zahn (ma non e tutto quel che può sembrare), esaltato ai limiti del rambismo Olyphant e coriacea "final girl" la Sanchez
FINE SPOILER
Una vera sorpresa e uno dei thriller più ficcanti e intensi degli ultimi 10 anni
Incantevole, poi, la fotografia di Mark Plummer.
Ci si confida di più con la gente estranea conosciuta in vacanza
Ma mai conosciuta abbastanza...
Towhy, prendendosi una vacanza dalle avventure interplanetarie di Riddick, firma il suo fiore all'occhiello.