Zombi - Film (1978)

Zombi
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MMJ Davinotti jr
Titolo originale: Dawn of the dead
Anno: 1978
Genere: horror (colore)
Note: Prodotto da Dario Argento, sequel di "La notte dei morti viventi". Seguito da "Il giorno degli zombi" e "La terra dei morti viventi"
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Puppigallo 22/12/06 13:09 - 5369 commenti

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Siamo sinceri, se in un qualunque altro horror comparisse un individuo dicendo -Quando i morti camminano, bisogna smettere di uccidere, o si perde la guerra- a molti spettatori verrebbe voglia di rispondere -Ma vaff...-. Qui invece gela il sangue nelle vene; e siamo ancora all'inizio. L'atmosfera però è già creata e il senso di morte tangibile. Si viene risucchiati da un vero e proprio gorgo di terrore e, inevitabilmente, si inizia a camminare con i protagonisti (tutti all'altezza), dividendo con loro quella costante paura di diventare cibo, o peggio. Come nasce un capolavoro.
MEMORABILE: La colonna sonora dei Goblin; La donna, lasciata sola, sente un rumore e vede un'ombra sulla scala. Qualcosa sta salendo...

Caesars 20/02/07 10:10 - 3865 commenti

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Il titolo originale "Dawn of the dead" (l'alba dei morti) dichiara apertamente che il film inizia dove era finito il precedente La notte dei morti viventi. Infatti già dall'apertura il mondo è completamente invaso dagli zombi e assistiamo alle ultime trasmissioni televisive che cercano di informare sugli eventi. Poi l'azione si sposta tutta all'interno di un centro commerciale (dove gli zombi, nonostante siano morti, continuano a ritornare per una specie di riflesso condizionato). Bellissimo.

Stubby 20/02/07 23:31 - 1147 commenti

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George Romero con questo film ha dipinto un'apocalisse vera e propria. Le atmosfere che si respirano sono un qualcosa che di più claustrofobico e terrificante non si può immaginare. Personalmente oggi, nel 2007, lo ritengo ancora il miglior horror in assoluto, inarrivabile.

Undying 1/05/07 01:27 - 3807 commenti

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Romero realizza il suo (probabile) capolavoro grazie ai non indifferenti consigli di Argento che ne cura la versione europea (ridotta e con soundtrack dei Goblin). L'horror abbandona qui il suo aspetto di genere superficiale per affrontare tematiche molto più interiori (in contrasto con i tanti e feroci effetti splatter). Simbolo del consumismo (in Italia sarebbero esplosi alcuni anni dopo) i centri commerciali nei quali si riversano, privi di raziocinio, gli zombi: la fotografia (purtroppo) dei nostri giorni...

G.Godardi 11/05/07 17:49 - 950 commenti

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Zombi può essere considerato la somma perfetta de La notte dei morti viventi più The Crazies: dal primo riprende il tema di fondo più la situazione di assedio, dal secondo l'atmosfera di pazzia collettiva e il piccolo gruppetto di protagonisti che si forma per caso. C'è poi come sempre la sfiducia nell'uomo e nelle sue istituzioni: la razza umana è ben peggio degli zombi, i quali uccidono solo per necessità. L'uomo invece depreda e ruba come uno sciacallo. Straordinaria la metafora del consumismo e della massificazione rappresentata dal centro commerciale.
MEMORABILE: Gli zombie alternati ai manichini nel supermarket. Alternati a loro volta agli esseri umani. Dove sta la differenza?

Il Gobbo 17/07/07 13:14 - 3015 commenti

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Sintesi (non più ripetuta a questi livelli) dei diversi sapori del cinema romeriano, da quello più viscerale (alla lettera!) a quello politico non ancora degradato a pallosa (e a tratti vomitevole) propaganda. Certo, lo zampone di Argento, che con le predilette armi da taglio accorcia la pellicola e coi fidi Goblin rimpiazza l'osceno score originale, è santo e bendetto. Classico super-ultra-influente, nonché involontario (e recalcitrante) babbo di una breve ma fortunatissima stagione del nostro cinema-bis.

B. Legnani 11/11/07 00:46 - 5604 commenti

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Film molto bello, imprescindibile, storicamente cruciale, ma non perfetto. Confesso (magari poi mi condannerete a stare per ore inginocchiato su cocci aguzzi di bottiglia) che non sono proprio sicuro che l'ambientazione nel supermercato fosse, sic et simpliciter, un attacco al consumismo. Forse era un semplice meccanismo per dare ai nostri eroi l'opportunità di nutrirsi, di giocare a tennis e via dicendo...

Cotola 8/01/08 22:39 - 9273 commenti

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Divertente, gustoso e riuscitissimo film horror che satireggia, con rara efficacia, il consumismo ed i suoi miti come quando si vedono gli zombi che, una volta entrati nel centro commerciale, continuano a ripetere le azioni di quando erano vivi. La sceneggiatura è ottima, tanto da garantire un ritmo teso e serrato dall’inizio alla fine. Gli effetti speciali sono ultrasplatter. Per questo non è proprio per tutti gli stomaci. Celebre colonna sonora dei Goblin.

Enrikoses 24/03/08 18:55 - 39 commenti

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Vidi questo film per la prima volta circa vent'anni fa e mi terrorizzò, anche se di centri commerciali non se ne vedevano molti. Un senso di claustrofobia mi prese... Oggi, rivedendolo, noto ancor di più una componente socio-politica e anticonsumistica che da bambino non vedevo; senza i supporti italiani (Argento e Goblin), avrebbe meritato meno, ma resta un caposaldo del cinema horror.
MEMORABILE: Tutte le scene degli zombi barcollanti nei negozi del centro commerciale; il senso cupo di una presenza dietro l'angolo...

Lovejoy 16/05/08 14:28 - 1823 commenti

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Nel suo genere un classico insuperabile. Basterebbe solamente la parte ambientata nel supermarket di notte a farne un capolavoro. Grazie ad una sceneggiatura impeccabile, ad un ritmo esemplare e a notevoli effetti speciali, Romero dà fondo al proprio mestiere e, grazie anche all'apporto di un cast affiatato, realizza il più bello e avvincente tra i film di zombi. Classico.
MEMORABILE: "Quando non ci sarà più posto all'inferno, i morti cammineranno sulla terra"; dentro il supermercato; il finale.

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Markus 20/05/08 12:12 - 3723 commenti

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Vivi e redivivi rinchiusi nel centro commerciale di Monroeville: un moderno mausoleo del consumismo divenuto dell’orrore in cui tra azione, splatter e cannibalismo si consumano giorni e notti infernali. Secondo di una trilogia sui morti viventi, “Zombi” rappresenta la massima sintesi creativa e visionaria di un Romero in stato di grazia. La pellicola resta ancor oggi il più grande zombi-movie di sempre; un culto inossidabile scandito nel tempo (addizionato da messaggi sociologici sulla società dei consumi americana di allora e lungimiranti per la nostra). *****

Rickblaine 21/10/08 09:36 - 635 commenti

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Un grande film di Romero. Un'opera che "sdrammatizza" le prospettive dell'essere umano. In periodi macabri e terrificanti si riesce sempre a pensare al consumo e a costruirsi un proprio castello in difesa del diverso che ora ha il potere di vendicare la propria umiliazione. Ma tutti poi hanno una fine sempre poco lieta.

Ciavazzaro 23/10/08 16:56 - 4765 commenti

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Degno seguito dell'immortale classico La notte dei morti viventi. Romero continua la sua saga e sceglie un ambientazione straordinaria (l'enorme centro commerciale), senza dimenticare gustosi effettacci, caratterizazzioni psicologiche, buoni interpreti. Ottime e appropriate musiche dei Goblin nell'edizione italiana. Da collezionare il dvd USA, con le varie versioni.

Hackett 25/10/08 10:59 - 1868 commenti

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Dopo l'esordio col botto Romero non delude e sforna un altro capolavoro. Questa volta ridisegna l'identikit dello zombi e lo rende più vicino a noi, riveste l'orrore di quotidianità e critica la società del consumo in maniera meravigliosamente efficace. Sequela incredibile di situazioni cult per un film che ha fatto scuola e continua a farla. Imperdibile.

Brainiac 31/10/08 00:47 - 1083 commenti

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Capolavoro assoluto di Romero. Che idea l'assedio al supermercato con la sua sublime metafora del consumismo! Certo, quando lo vidi a 11 anni mi terrorizzò non poco e rivedendolo ne noto i difetti. Ma l'atmosfera resta malsana, la descrizione del caos mi sembra la più saccheggiata negli horror successivi. La parte in cui i protagonisti vivono nel benessere mentre fuori infuria l'apocalisse mi turba e mi affascina come allora, quando a 11 anni, spenta la tv, guardavo fuori dalla finestra e immaginavo orde di zombie che si avvicinavano!
MEMORABILE: Il protagonista, con la pistola in mano, attende sconsolato che il suo amico si risvegli zombizzato.

Bruce 23/01/09 09:50 - 1008 commenti

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Dieci anni dopo Romero e i suoi zombi tornano ad assediare i vivi, o meglio quelli che ancora si reputano tali. I quattro protagonisti trovano rifugio e viveri in un centro commerciale e vi si barricano. Una battaglia da incubo, una continua carneficina sino all’ultimo istante. Più agile e ritmato del primo ma allo stesso modo amaro e cinico; ormai siamo tutti zombi in coda al supermercato.

Bmovie 21/12/09 21:13 - 110 commenti

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Il capolavoro di Romero e lo zombie-movie per antonomasia. Ha praticamente tracciato ogni percorso per i successivi film di zombie dalla fine degli anni 70 ad oggi, che continuano a seguire gli stessi schemi pedissequamente. Una perla horror imprescindibile che fa dell'emblema del consumismo (un mega supermercato) la sua ambientazione fotografando inconsciamente la situazione dei giorni nostri. Sprazzi di satira, approfondimenti psicologici dei personaggi e del contesto in cui si trovano a vivere sono gli elementi che contribuiscono a rendere questo film una pellicola appetibile anche per i non addetti. Da vedere.

Homesick 22/11/09 18:20 - 5737 commenti

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La tensione claustrofobica e l’apocalisse sociale dell’inarrivabile primo capitolo si distillano in alienante euforia consumistica espressa in uno stile ludico che le incessanti musiche dei Goblin – volute da Argento per il serratissimo montaggio italiano – e i magistrali effetti splatter di Savini rendono ancor più immediato e fruibile. L’horror moderno si evolve e così pure gli zombies: sempre malfermi, voraci e pirofobi, ma già in possesso di quella rudimentale “memoria societaria” su cui sarà costruito il terzo capitolo.

Von Leppe 14/11/10 16:01 - 1283 commenti

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L'alba dei morti... ormai il mondo è pieno di zombi. Romero ritorna dopo 10 anni con più mezzi. Al posto della casa ora c'è un grande centro commerciale (sconosciuti nel 1978 in Italia), idea geniale. Rispetto al primo capolavoro prettamente horror, questo è più d'azione e di sparatorie; oltre allo splatter e e le interiora questa volta ci sono i colori. I grandi Goblin qui non centrano del tutto il bersaglio e in alcuni punti ci sono caratterizzazioni troppo marcate, come le torte in faccia.
MEMORABILE: Quando i morti camminano, signori, bisogna smettere di uccidere... Altrimenti si perde la guerra.

Matalo! 24/02/10 10:49 - 1378 commenti

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Fondamentale, anche se non privo di difetti. Ma, in fondo, la peculiarità di questo film fa soprassedere sul fatto che a tratti è tagliato con l'accetta, le musiche posticcie dei Goblin non si possano sentire e gli attori siano modesti. Metafora chiarissima del delirio consumistico trova nell'essere un film di genere una forza maggiore che se fosse stato un libello politico/filosofico. Romero è uno dei registi più politici degli ultimi 40 anni americani e ci dice che, capovolgendoci, siamo tutti mostri.
MEMORABILE: Frandiosa la scena dell'ipermercato dove gli eroi fan la "spesa"; lo zombi buddista; Raimi si becca una manerata.

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Piero68 27/05/10 16:25 - 2967 commenti

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A vederlo oggi viene quasi da ridere. Nel 78 c'era di che spaventarsi. Ricordo perfettamente le polemiche che suscitò il film, quando uscì, per l'uso spropositato di scene splatter, interiora mangiate ecc. Romero è un maestro del genere pertanto, secondo me, la lettura della pellicola va oggi rivista. I tratti volutamente grotteschi di alcune sequenze uniti a simbologie quali le torte in faccia agli zombi, conferiscono al soggetto un aspetto tutto sommato infantile. Uno strano connubio che dovrebbe far riflettere sulle reali intenzioni di Romero.

Il Dandi 2/06/10 04:07 - 1917 commenti

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Quasi un film meta-zombie: non c'è una causa scatenante, né una soluzione finale. Ne comprendo gli assunti allegorici (il centro commerciale, il tiro al bersaglio, l'infinito dibattito televisivo), ma trovo il risultato incerto, velleitario, in definitiva molto sopravvalutato e lontano anni luce dal fascino dark de La notte dei morti viventi. Gli attori e i dialoghi sfidano il riso, le musiche dei Goblin tengono desta l'attenzione. Vabbé, per dirla con la legenda: non male, dopotutto.
MEMORABILE: I bikers irrompono nel centro commerciale e uno di loro ruba una tv portatile, poi si ricorda che ormai non trasmettono più e la rompe.

Belfagor 1/08/10 12:49 - 2697 commenti

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Inizio in medias res senza una facile spiegazione, invasione di un supermarket, guerriglia splatter fra uomini e non-morti, scene apocalittiche. Sospensione dell'incredulità? Ben venga, se mi permette di assistere a simili opere. Sarà anche rozzo e grottesco, ma la raggelante atmosfera di orrore che riesce a creare dopo più di 30 anni è ancora intatta. Romero inscena un incubo nella sua forma più materiale, claustrofobica e divorante (in tutti i sensi), mettendo alla berlina il consumismo e l'intolleranza dominanti. Da vedere.

Harrys 3/08/10 12:58 - 687 commenti

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Gli elementi caratterizzanti positivamente il capostipite elevati all'ennesima potenza: la totale (o quasi) rinuncia a preamboli di sorta, l'immersione nel caos e la sottile quanto incisiva metafora socio-politica. Potendosi permettere il lusso di porre un macigno sulle cause-effetto (troviamo degli accenni negli azzeccati siparietti televisivi), Romero si concentra perlopiù sull'azione e sulla progressiva deumanizzazione che coinvolge i protagonisti: avvinghiati come boa constrictor, anche nel post mortem, al materialismo più nauseabondo. ****1/2

Mdmaster 21/10/10 12:53 - 802 commenti

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Importantissimo capitolo della saga zombi di Romero, una visione lucida e orrorifica della società consumistica moderna, condita dagli splendidi effetti di Savini e da un cast solido. Argento ci mette pure del suo, curando una versione europea efficace e incorniciata dalle fantastiche musiche dei Goblin, tra le loro migliori realizzazioni. Zombi s'impone come nuova via interpretativa del genere horror, da non confinare solo come genere superficiale e da cinema d'essai, ma capace di seria critica sociale. Buon doppiaggio italiano.
MEMORABILE: "We got this man, we got this by the ass!"; lo strano finale ottimista, voluto da Romero dopo averne girato uno molto più scuro e deprimente.

Gestarsh99 27/11/10 13:09 - 1395 commenti

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Romero, nella sua personale trilogia della morte, ha sempre voluto rappresentare tra le righe quelle che erano le problematiche e le trasformazioni della società del proprio tempo. Nel primo suo film emergevano con prepotenza i temi della sporca guerra in Vietnam e del razzismo, in "Zombi" invece il mirino della sua satira sotterranea si sposta, puntando sullo sfrenato consumismo che aveva iniziato a prender piede negli anni '70. Rispetto a La notte, il ruolo della donna si fa più attivo e partecipe e l'estremismo grandguignolesco finirà per generare l'intera ondata ultra-splatter degli eighties.
MEMORABILE: Satira feroce: i morti non conservano nulla di tradizionalmente umano, eccetto l'inveterata abitudine di recarsi in massa in un grande ipermercato (!)

Greymouser 28/03/11 21:00 - 1458 commenti

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Il classico assoluto della filmografia sugli zombi, amplifica l'aspetto spettacolare rispetto al capostipite dello stesso regista, crea e fissa per molti anni a venire l'iconografia filmica dei morti viventi (fino a che Boyle li renderà ipercinetici); infine, mette in scena una situazione d'assedio in un supermercato, che si presta a varie metafore e sottotesti (non sempre, secondo me, corrispondenti alle reali intenzioni di Romero). Comunque, pietra miliare del genere, c'è poco da dire.

Pinhead80 4/03/11 00:12 - 5104 commenti

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Uno di quei film che rivedo sempre molto volentieri. Forse ad alimentare questo mio desiderio, oltre alla innegabile bellezza del film, è l'idea di rinchiudere i protagonisti all'interno di un ipermercato. L'ipermercato come zona di confine fra l'umano e il soprannaturale. Lo spettatore si immedesima con i protagonisti nella disperata lotta per la sopravvivenza. Gran film.
MEMORABILE: Quando non ci sarà più posto all'inferno, i morti cammineranno sulla terra.

Lupoprezzo 4/07/11 13:22 - 635 commenti

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La critica di Romero si sposta sulle trasmissioni tv e sul consumismo che regna sovrano, trovando terreno fertile nel centro commerciale, punto nevralgico della società moderna in grado di affascinare sia i vivi che i morti. Impressionante per la sua attualità. Eloquente il tono quasi demenziale utilizzato dal regista in diversi passaggi (gli sberleffi agli zombi, letteralmente presi a torte in faccia). Notevoli gli effetti speciali targati Tom Savini (che interpreta uno dei motociclisti). Immancabile. Da consumare...

Zaratozom 21/08/11 15:14 - 64 commenti

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Ho perso il conto di quante volte l’ho visto. Rimane un caso più unico che raro di commistione tra genere facile (gore insuperabile per tutti gli amanti del trucco artigianale) e genere alto (si potrebbero scrivere trattati etici su una società che si cannibalizza non avendo più nulla da consumare). Ancora più unico se si pensa che lo stesso regista fa centro due volte con lo stesso soggetto a distanza di 19 anni. Goblin al top della creatività, Argento indispensabile, location geniale, humour nero e attesa snervante. Pietra miliare. Capolavoro.
MEMORABILE: Tutto il film "argentizzato" per l'Europa (velo pietoso sull'uncut romeriano privo di ritmo, musica e paura).

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Buiomega71 24/11/11 01:03 - 3007 commenti

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Difficile riassumere in poche righe un monumento del genere. Puro concentrato di pessimismo romeriano (anche se il finale dà una fioca luce di speranza) e adrenalinico action horror tuttora ineguagliato. Teste che esplodono, macheti conficcati nei crani, sventagliate di mitra, orridi e grotteschi pasti cannibalici (una prelibatezza lasciatiaci per la fine) e martellante score globiniano. Romero raggiunge quasi la perfezione (anche tecnica) e sigilla un assoluto capolavoro, da sapere a memoria come l'ennesima spesa splatter nel mall dell'inferno.
MEMORABILE: Il raid delle forze dell'ordine nelle case popolari dei portoricani, pezzo di cinema unico. Tom Savini a Ken Foree: "Guarda che ti ho visto musonero!"

Kekkomereq 26/12/11 20:17 - 358 commenti

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Uno dei più noti e consigliati film sugli zombi che conosca, anche se per me, in parte, è stato una delusione. L'ambientazione al centro commerciale è claustrofobica ed è una bella trovata per un'invasione, la regia di Romero è ottima e anche le musiche dei Goblin son fantastiche e accompagnano bene il film. Ma ciò che mi chiedo è perché gli zombi siano così lenti; io me li aspettavo molto più dinamici...

Disorder 20/12/11 14:08 - 1416 commenti

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Il merito principale di questo film è quello di aver regalato una delle immagini classiche e indelebili della storia del cinema: parlo ovviamente della massa di non-morti che si accalcano, ebeti e convulsi, nell'atrio del grande centro commerciale. Un horror atipico, truculento ma dal tocco autoriale, in grado di intrattenere prima ancora che spaventare. La critica alla società dei consumi vale, per noi europei, molto di più oggi che non all'epoca di uscita del film. Forse non un capolavoro in senso assoluto ma un cult sì, di quelli veri.
MEMORABILE: "Vogliono questo posto. Non sanno perché, ma si ricordano che volgliono venire qui..."

Ryo 30/01/12 18:31 - 2169 commenti

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"IL" film sugli zombi. Ha creato la storia del genere ed è tutt'ora attuale. La location del centro commerciale è semplicemente perfetta (sarebbe la prima idea che verrebbe in mente a molte persone) e offre spunti infiniti. I numerosi negozi offrono di tutto e i personaggi danno sfogo alla fantasia su come utilizzare le opportunità. Ovvia critica al consumismo di contorno. Regia perfetta, effetti di zio Tom stupefacenti. Musica azzeccata.
MEMORABILE: Tom Savini, capo dei motociclisti.

Ford 7/03/12 21:06 - 583 commenti

I gusti di Ford

Genialata totale. Una regia a dir poco perfetta e una trama esile ma piena di obliquo significato sono i punti di forza di questo trionfo grand-guignol al centro commerciale; orrore puro, sociale e viscerale, musiche perfette e momenti in cui la cosa viene buttata inquietantemente sul ridere mentre nel contesto del centro commerciale Romero ci regala alcune delle più belle, fredde e stranianti inquadrature che siano mai state dedicate a parcheggi e prefabbricati. Morti viventi mai così vivi.

Vito 1/11/12 00:36 - 695 commenti

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Continua l'apocalisse. I morti possiedono ormai quasi tutto il mondo, l'esercito e i media non riescono a gestire la situazione, la follia dilaga. I protagonisti si rifugiano stavolta in un centro commerciale, più spazio, più possibilità di sperimentare con la regia e serve anche a Romero per la sua critica sociale. Dopo Johnson, Nixon e il Vietnam in America regna un cieco e sfrenato consumismo che porterà alla crisi e alla fine dell'identità umana. Un film assolutamente perfetto, con grandi dosi di splatter, azione e zombi terrificanti. Capolavoro.
MEMORABILE: L'arrivo della gang di motociclisti e l'inferno che scatenano.

Herrkinski 28/02/13 03:12 - 8390 commenti

I gusti di Herrkinski

Straordinario sequel de La notte dei morti viventi, forse il migliore in assoluto. Tralasciando la comunque bella morale contro il consumismo, Romero ci porta in un incubo girato con stile impeccabile, sgradevole fin dai primi 10 minuti, dove il tanfo di morte e pestilenza invade già gli animi. Straordinari gli SPFX di Savini (che recita anche), gore a più non posso, con un rosso vivissimo da Technicolor che ricorda certe cose di Argento, presente come produttore. Azzeccate e incalzanti le musiche dei Goblin. Tuttora rimasto insuperato. Cult.

Rebis 16/08/13 12:53 - 2407 commenti

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Luogo e personaggi sono inversamente proporzionali a quelli del capostipite: una messa a fuoco che rende nitida l'allegoria sociopolitica che nutre il film. L'Argento's cut è un grande horror che minimizza però la portata etica originaria, polarizzando il ritmo tra spasmo e stasi; la director's cut invece è un grande film, che riversa radicalmente sullo spettatore una complessità stratificata per toni, dettagli progressivi, senza che l'ambiguità venga mai meno (cos'è uno zombi? cosa cela uno status quo?). Epocale e dirompente (senza esagerazioni) per stilizzazione, visceralità, impatto morale.

Samdalmas 5/10/13 11:37 - 302 commenti

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Il centro commerciale popolato da morti viventi fa capire da solo il genio di Romero; il suo messaggio sociopolitico si fa sempre più esplicito e pessimista, mentre l'aspetto militaresco dei sopravvissuti diverrà poi dominante nel terzo capitolo Il giorno degli zombi. La versione europea è curata da Dario Argento con le musiche in stile etno-prog dei Goblin.

Albstef90 17/02/14 10:42 - 78 commenti

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Davvero un buon prodotto cinematografico. Non è il solito film di zombi e nemmeno la solita baggianata all'americana, bensì un ritratto (volendo autocritico) della società dell'epoca condito dal sempre avvincente tema dei morti viventi. Attori non molto noti ma bravi cercano di fuggire dall'orrore dei morti che tornano in vita. Il tutto sviluppato davvero dignitosamente e con molte trovate registiche azzeccatissime. Romero è un piccolo genio del genere e il migliore nel campo. Godibile e avvincente. Musiche dei Goblin splendide.
MEMORABILE: L'irruzione nel palazzo infestato dai morti; Il supermercato; I motociclisti.

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Daniela 25/02/15 15:30 - 12916 commenti

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Niente sapiente costruzione della tensione come accadeva nel primo capitolo, che segnò il '68 dell'horror: qui siamo in media res già nelle prime sequenze, ed è una res che gronda sangue. Un gruppetto di sopravvissuti asserragliati in un grande magazzino infestato da clienti/zombi: idea geniale per unire l'utile (la critica al consumismo, difficilmente negabile alla luce della filmografia di R.) al dilettevole: gli indigeni sono cannibali ma l'isola è colma di tesori e, oltre a sopravvivere, ci si può togliere qualche sfizio. Imprescindibile per gli amanti del genere, notevole per tutti.
MEMORABILE: Il manichino scambiato per uno zombi; Il compagno già infetto, portato a fare spesa dentro la carriola

Ultimo 19/04/15 14:39 - 1688 commenti

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Vertice assoluto della filmografia di George A. Romero, Zombi è un cult a tutti gli effetti grazie a una regia perfetta sin dalle prime battute. E' uno dei quegli horror densi di significati: il rapporto vita/morte e il consumismo (rappresentato dal centro commerciale, location principale della pellicola), sono due delle molte tematiche ravvisabili in un'opera libera a molte interpretazioni secondarie. Le musiche dei Goblin rendono al meglio e qua e là si sfiora la pelle d'oca. Massimo dei voti.
MEMORABILE: L'arrivo al centro commerciale.

Mtine 30/09/15 12:19 - 224 commenti

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Più che un sequel, Zombi è il perfezionamento del suo capostipite: la lentezza della Notte lascia spazio a una suspence e a un ritmo ben calibrati. La fotografia, il trucco e gli effetti speciali sono eccellenti e lasciano quel senso di inquietudine che la Notte non dava. Gli unici difetti sono imputabili al desiderio di Romero di rendere "intellettuale" il film: la critica al consumismo risulta posticcia e, per quanto potenzialmente suggestiva, fuori luogo. Belle musiche dei Goblin, ben alternate nella versione americana ad altre partiture.
MEMORABILE: La memoria degli zombi; Il risveglio.

Minitina80 28/12/15 22:01 - 3094 commenti

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Apologia del peccato a cui tende continuamente la natura umana. Gli zombi sono questo e altro e Romero decide di utilizzarli elevandoli a metafora del conformismo e della vacuità dell’animo umano che si annienta di fronte alla pochezza delle cose materiali. Riesce a suggestionare e non solo per la violenza poco celata quanto soprattutto per il messaggio apocalittico che porta con sé. Un piccolo grande cult da tenere in bella vista nella propria collezione.

Taxius 3/09/16 15:33 - 1656 commenti

I gusti di Taxius

Romero, con Zombi, critica pesantemente il consumismo dipingendolo come una pestilenza che lobotomizza la mente umana e che rende l'uomo schiavo al punto di trasformarlo in un morto vivente; si può dire quindi che il film, allegoricamente, sia tratto da una storia vera. Visto il messaggio che lancia è ancora molto attuale e non risulta affatto invecchiato. C'è molta ironia e pure molto splatter mentre il ritmo si mantiene molto alto dall'inizio alla fine. La colonna sonora dei Goblin, nella versione europea, è magnifica.

Bullseye2 24/12/16 22:17 - 476 commenti

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Il centro commerciale come un moderno O.K. Corral, il senso di alienazione crescente, la sopravvivenza come unica ragione di vita: Romero realizza forse il film epico definitivo, di ampio respiro nonostante il basso budget, un kolossal horror non esente da riletture politico-sociologiche ma che regala innumerevoli momenti di grande spettacolo. Pietra miliare nella rappresentazione della violenza sul grande schermo e trionfo di un cinema viscerale, scorretto, fieramente anti-major. Lo zombi-movie definitivo.

Marcolino1 27/12/16 18:53 - 553 commenti

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Lo spazio claustrofobico dell'opera romeriana precedente qui si estende a livello mondiale e apocalittico. Lo zombi rappresenta l'anarchico, il sovversivo, lo straniero, la classe povera, il nemico da annientare nel conflitto bellico, introducendo elementi del film d'azione e di guerra nell'horror. Ma il morto vivente è anche il genere umano vittima del consumismo e anche i viventi (i soldati del film) lo sono, nei loro furti selvaggi nei grandi magazzini. I morti, i vivi e gli stessi spettatori diventano così, identificandosi, la stessa cosa.
MEMORABILE: Lo zombi hare-krishna, simbolo non a caso della sovversione; Il prete che tiene gli zombi nascosti per motivi etici e di rispetto per la morte.

Luras 8/04/17 15:39 - 146 commenti

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Dopo il memorabile esordio, Romero ci riprova con l'inevitabile seguito. Realizzato con tecniche moderne, a colori e con più soldi, il prodotto è tuttavia sottotono. I morti viventi sono usati per fare satira sul consumismo, ma si perde tutta l'angoscia del cimiteriale primo capitolo. Essendo un film dell'orrore, visto che i cadaveri camminanti non mancano e anzi la violenza è piuttosto spinta (evidente il lavoro di Argento), dovrebbe fare paura, inquietare. Invece no; anzi, si perde nella banalità. Si salvano giusto gli effetti speciali.

Rufus68 7/05/17 16:17 - 3890 commenti

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Il film è solo un pretesto per un discorso politico di vasta portata, a dimostrazione che il miglior genere horror si nutre sempre di metafore sociali o archetipi profondi. Gli zombi, in tal caso, sono minoranze razziali, vietcong o, a scelta, gli idioti del consumismo: il messaggio inteso varia notevolmente, come in ogni grande opera. Da antologia le convulse scene iniziali e l'accensioni delle luci nell'ipermercato. A stonare solo le musiche, troppo progressive per il contesto apocalittico.

Magi94 16/07/17 15:11 - 981 commenti

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Capolavoro di Romero e del cinema horror universale. Malgrado la lunga durata il ritmo non perde un colpo, gli attori sono eccezionali e la regia riesce a dare l'idea dell'apocalisse mondiale senza abusare di scene d'azione o splatter, ma approfittando dei silenzi e delle luci sfavillanti di un centro commerciale in cui gli zombi girano senza meta. Memorabile il piano dei protagonisti di chiusura e "dezombizzazione" dell'edificio, che com'era prevedibile non durerà molto. Una vetta insuperata dell'horror con risvolto sociale.

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Pumpkh75 17/07/17 13:10 - 1808 commenti

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E’ la zingara che scruta nella sfera di cristallo, il vento che dirada il fumo negli occhi, il notturno grattacielo sociale che si spegne. E’ il dipinto del consumismo e della consunzione dell’uomo, è l’estinzione fatta imbecillità e rifatta estinzione, il messaggio ai posteri. E’ il Big Bang di un intero genere, il seme di migliaia di morti di celluloide. E’ il miglior film di Romero, il tripudio di Savini, lo ius soli mondiale di Argento, l’eternità per Ken Foree e Galeen Ross. E’ un capolavoro senza se e senza ma.

Xabaras 14/09/17 23:27 - 210 commenti

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Si parte con una piccola rivoluzione: Romero rompe la solita gabbia thriller che da Psyco in poi vuole lo spiegone dell'esperto di turno nel finale e lo pone invece nell'incipit generando subito un diffuso clima di panico post-apocalittico assicurato in seguito anche dalla tamarrissima presenza dei bikers, poi ospiti fissi nei catastrofici italiani. Chi è senza peccato scagli la prima pietra: Romero ironizza sul consumismo ma ne è lui stesso una vittima; trasformare una oscura leggenda voodoo in pasto per divoratori di pop corn è un bel controsenso!

Rambo90 11/11/17 02:41 - 7815 commenti

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Romero ai massimi livelli: un film imperdibile per gli appassionati del genere, impreziosito ancora di più nella nostra versione dal montaggio ritmato di Argento e dalle musiche dei Goblin, che danno concitazione a ogni singola immagine, anche la più lieta. I personaggi sono ben approfonditi, ma soprattutto è interessante vedere gli zombi all'opera, con reminiscenze della loro vita umana. Ottimi gli effetti, svelta e chiara l'azione. Forse solo leggermente lungo, rimane tuttavia un must.

Anthonyvm 17/08/19 18:51 - 6066 commenti

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Ci sono pochi "se" e pochi "ma": è questo il capolavoro assoluto del genere zombesco, quello in cui convivono alla perfezione tutti gli elementi che rendono speciale la categoria. Splatter estremo (gli effetti di Savini non deludono mai), azione sfrenata, un sottotesto sociologico e politico potentissimo e per niente pretestuoso. Se a questi si aggiungono ottimi dialoghi (frasi da antologia), personaggi memorabili e musiche dei Goblin divenute iconiche, il titolo di masterpiece è dovuto. Uno di quei film che ti fanno applaudire a fine visione.
MEMORABILE: Quando i morti camminano bisogna smettere di uccidere o si perde la guerra; Quando non ci sarà più posto all'inferno i morti cammineranno sulla Terra.

Siska80 26/01/20 08:59 - 4257 commenti

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Primi venti, epici, minuti di adrenalina pura: poi, dopo l'arrivo dei quattro al centro commerciale, il ritmo inevitabilmente cala. Buon cast, ottime scene d'azione, effetti speciali doc e musiche ispirate. Immancabile la critica sociale romeriana al becero consumismo che accomuna teppisti e protagonisti, interessati a gioielli, trucco e parrucco in uno scenario apocalittico. Finale coerente.
MEMORABILE: L'assalto iniziale al palazzo con i portoricani.

Thedude94 3/04/20 23:56 - 1125 commenti

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Romero riesce con questo film epocale a raggiungere i livelli del suo primo mettendo in scena più o meno la stessa storia apocalittica, ma questa volta ambientando il tutto in uno scenario contemporaneo. Questo è iconico per il periodo: siamo in un centro commerciale moderno che diventa il fulcro dell'opera, che non è altro se non una critica alla società di zombi che siamo diventati con il progredire del tempo. Il cast è perfetto, gli effetti speciali entrati nella storia, così come la colonna sonora dei Goblin. Straordinario.

Trivex 14/04/20 12:05 - 1777 commenti

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Kolossal del genere, con mezzi e passione a disposizione di un ottimo cast e di una eccellente regia. Non si può non riconoscere la valenza di un prodotto realizzato molto bene e con il valore aggiunto dell’atmosfera 70s, anche in versione “orrore di massa”. I momenti pseudo-umoristici, come le torte in facce agli zombi, pur sorprendenti, appaiono fuori luogo e l’eventuale intendimento sociologico di critica al consumismo, pur forse presente, non alimenta l'interesse per la visione.

Noodles 24/04/20 22:56 - 2434 commenti

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Tra i titoli mitici del cinema horror americano è uno dei più citati, longevi e meritevoli. La trama si può scrivere in due righe e il film è portato avanti dalla forza di sopravvivenza del quartetto protagonista e del mare di zombi che dovranno affrontare. Molto truculento e ricco di effetti, vince anche come location (un grande magazzino che finisce per dare un senso di claustrofobia). Un grandissimo ritmo, tante scene cult e una memorabile colonna sonora. Straordinario.

Peter neal 20/11/20 10:14 - 38 commenti

I gusti di Peter neal

Secondo e più riuscito tassello di una celebre trilogia. Quattro sopravvissuti in fuga si rifugiano in un ipermercato, che diverrà nel tempo metafora del consumismo: la critica sociale, ancora oggi attuale, è in primo piano, ma anche paura e frattaglie trovano il giusto spazio in quello che è ritenuto a ragione uno dei migliori horror di sempre. Ha circolato in svariate versioni: degna di nota quella europea del mentore Argento, che rispetto alle edizioni originali di Romero riduce lo scavo psicologico in favore di un ritmo più serrato, e concede più spazio alle musiche dei Goblin.
MEMORABILE: "Quando i morti camminano, vuol dire che bisogna smettere di uccidere..."; "Cercherò di non tornare"; "Ce lo siamo conquistato: è tutta roba nostra!".

Deepred89 19/01/21 19:56 - 3784 commenti

I gusti di Deepred89

Classico assoluto del cinema horror che trascina in medias res lo spettatore in un livido e sanguinoso universo apocalittico, in cui la componente politica, più che nell'immagine satirica di un consumismo ormai assurto a Es freudiano, emerge nella presa di coscenza peckinpahiana - la difesa del territorio e della proprietà, come in Cane di paglia - nella sequenza dei motociclisti. Le psicologie tagliate con l'accetta abbassano il livello nelle scene di stasi e rendono sacrosanto l'intervento di Argento, che snellisce il montaggio e valorizza la fondamentale colonna sonora gobliniana.

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Valcanna 3/12/22 10:26 - 76 commenti

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Probabilmente la pellicola più riuscita della saga zombesca del nostro Romero. I protagonisti, non senza fatica, riescono a ricostruirsi una finta normalità all'interno di un centro commerciale. A riportare il gruppo di superstiti nel caos è, però, la cattiva avidità umana che ancora una volta supera il semplice istinto famelico degli zombi confermando, semmai ce ne fosse ancora bisogno, che l'animnale più pericoloso per l'uomo è l'uomo stesso.
MEMORABILE: "Migueel, Migueliiito..." gnam!

124c 4/12/22 17:19 - 2950 commenti

I gusti di 124c

Un gruppo di umani, in una terra ormai contaminata, si rifugia in un supermarket abbandonato per combattere un esercito di zombi, L'edizione per il mercato italiano, rimontata dal regista di Dario Argento, amico e collega di George Romero, è furba, ma come secondo capitolo della saga si rivela ugualmente interessante e vivace. Nonostante la pellicola sia infarcita di humor nero (vedi l'andatura degli zombi, alquanto claudicante), lo splatter imperversa e il tutto viene girato a modo, anche se con pochi mezzi.

Voloerrand 31/12/22 13:04 - 43 commenti

I gusti di Voloerrand

Uno dei film più sopravvalutati della storia del cinema. Effetti speciali ridicoli, davvero poco credibili tanto quanto ogni dialogo, script caotico e casuale, nonsense a valanga; a tratti sembra più un corto comico che un vero horror. Lo salva la (presunta) critica al consumismo e agli albori dell'era degli zombi da "centro commerciale”, questa sì  interessante.

Gabigol 25/03/23 14:20 - 618 commenti

I gusti di Gabigol

Come nella miglior tradizione del cinema di genere, la figura del mostro, quindi lo zombi, è depositaria del messaggio: l'America, inginocchiata dall'apocalisse, non abbandona il suo parossistico perseguimento di egoismo e autodistruzione; l'individuo singolo, invece, si conferma schiavo del più cieco consumismo (una promessa che resiste anche dopo la morte). Indovinata l'iconica ambientazione del centro commerciale (film e videogame ringraziano) e inanellate alcune sequenze d'antologia, Romero dona un ritmo rutilante alla vicenda e deflagra in un tripudio di sangue e viscere.
MEMORABILE: L'entrata nell'abitazione portoricana; Le comunità di periferia coinvolte nella caccia allo zombi; Le luci dell'ipermercato; I biker sciacalli.

Giùan 14/10/23 11:07 - 4755 commenti

I gusti di Giùan

Inquieta, sul versante prettamente registico, il raziocinante straniamento brechtiano con cui Romero ci guida nell'assedio spietato ai resistenti chiusi nel paradossale fortino del centro commerciale. Una lucidità narrativa "fordiana" che pure non lesina i suoi anfratti strazianti (lo sguardo pietosamente sollevato di Jane al morto che lecca la vetrata), all'interno tuttavia di una tensione dilatata e pervasiva in cui numero ostinazione (concetti consumistici portati all'ossesso) non danno scampo e alternativa. Ancora centrali e "politiche" le figure femminili e del nero.

Magerehein 1/11/23 12:05 - 1094 commenti

I gusti di Magerehein

L'avvio in medias res getta subito dentro a una cruenta mischia, per niente sminuita dall'età degli effetti speciali; quale miglior modo per dare l'idea di trovarsi in un incubo senza scampo? Purtroppo segue una lunga fase sì satirica nei confronti del consumismo e rotta da qualche momento più serio, ma anche buttata troppo spesso sul grottesco; i Nostri gozzovigliano, mentre gli zombi paiono più un tiro a segno da luna park che non una vera minaccia (teoria fortunatamente smentita dalle crude sequenze conclusive). Resta un film notevole con OST martellante e cast all'altezza.
MEMORABILE: Il poliziotto fanatico; "Quando i morti camminano bisogna smettere di uccidere, o si perde la guerra"; Il bonzombi; Il motociclista sviscerato.

Dave hill 26/07/24 22:53 - 68 commenti

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La società americana degli anni 60 sembrava essere sopravvissuta, grazie all'uso della violenza che le era ormai insita, alla notte del risveglio dei morti. Quella dei seventies sembra invece sopraffatta dai morti perché incapace di coalizzarsi, divisa in gruppetti, ceti, etnie e, per di più, rimbambita (zombificata, appunto) dal dilagante consumismo. Al crescente pessimismo del Cineasta, fa da corollario un incremento di scene splatter, opera del sodale Savini. Sceneggiatura, dialoghi, recitazione, musiche (dei Goblin), sfx fanno di "Zombi" il miglior film di... zombi.
MEMORABILE: "Non stai giocando più solo con la tua vita".

Teddy 13/09/24 22:18 - 962 commenti

I gusti di Teddy

Punto fondamentale nella produzione del regista, “Zombi” decodifica le deformità sociali (razzismo, uso improprio delle armi, consumismo tossico) secondo un occhio che dà massima importanza allo spazio (suggestivo), ai tempi (perfetti) in un incessante tour de force che sperimenta sia con la violenza che con la psicologia. Ad oggi resta il miglior horror politico della storia del cinema.
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  • Homevideo Schramm • 21/03/22 21:04
    Scrivano - 7721 interventi
    Noncha17 ebbe a dire:
    * Disco 1 del Cofanetto qui sopra..

    Il DVD ha una durata di 1h54m19s

    FILM
    Argento's Cut = 114' 13''

    AUDIO
    * Italiano
    - 5.1
    - Mono non restaurato
    * Inglese
    - 5.1
    - Mono
    * Audio Commentary di
    Claudio Simonetti
    Alessandro Marenga
    Claudio Fuiano


    SOTTOTITOLI
    * Italiano
    * Inglese
    * Disattiva sottotitoli


    SCENE
    12


    Dawn and Associates - 1978
    Alan Young Pictures srl - 2001


    ** Disco 2 del Cofanetto qui sopra..

    Il DVD ha una durata di 2h01m48s

    FILM
    Theatrical Version = 121' 48''

    AUDIO (non opzionabile)
    Inglese 5.1

    SOTTOTITOLI
    * Italiano
    * Disattiva


    SCENE
    12


    Dawn Associates - 1978


    *** Disco 3 del Cofanetto qui sopra..

    Il DVD ha una durata di 2h13m48s

    FILM
    Extended Version = 133' 42''

    AUDIO (non opzionabile)
    Inglese 5.1

    SOTTOTITOLI
    * Italiano
    * Disattiva


    SCENE
    12


    Dawn Associates - 1978


    **** DISCO 4 del Cofanetto qui sopra..

    Il DVD ha una durata di 2h50m48s

    EXTRA MATERIALS:

    * DOCUMENT OF THE DEAD - In Inglese con sottotitoli opzionabili (1h 31' 11'')
    * "QUANDO ALL'INFERNO NON CI SARA' PIU' POSTO" (VIDEO DOCUMENTARIO ESCLUSIVO) - In Italiano (31' 41'')
    * TRAILER (8)
    - Trailer U.K. (2' 40'')
    - Zombies 1 (31'')
    - Zombies 2 (1' 01'')
    - Zombie (3' 37'')
    - U.S. Trailer (long version) (2' 40'')
    - U.S. Trailer (short version) (1' 04'')
    - Trailer tedesco (1' 02'')
    - Trailer interlingue (3' 32'')
    * TV SPOT (55'')
    * RADIO SPOT (3 da 60'' e 6 da 30'')
    * VIDEO: CLAUDIO SIMONETTI & D(A)EMONIA LIVE IN CONCERT (5' 46'')
    * GALLERIA DI POSTER (2' 06'')
    * GALLERIA DI FOTO (2' 24'')
    * IL RESTAURO: PRIMA E DOPO
    - Argento's Cut:
    *  Versione restaurata (7' 19'')
    * Versione non restaurata (7' 19'')


    **** DISCO 5 del Cofanetto qui sopra..

    Il CD ha una durata di 38m43s

    DAEMONIA - ZOMBI/DAWN OF THE DEAD

    11 Tracce musicali + 2 Video-clip


    2005 Simonetti Productions S.a.s.
    in retegira al momento una complete cut della durata di 154'53", quindi di 21' superiore anche a quella del disco 3 e comunque più lunga di qualsiasi alternative director's cut fin qui trattata. qualcuno sa che roba è?

  • Homevideo Buiomega71 • 21/03/22 21:11
    Consigliere - 26534 interventi
    Schramm ebbe a dire:
    Noncha17 ebbe a dire:
    * Disco 1 del Cofanetto qui sopra..

    Il DVD ha una durata di 1h54m19s

    FILM
    Argento's Cut = 114' 13''

    AUDIO
    * Italiano
    - 5.1
    - Mono non restaurato
    * Inglese
    - 5.1
    - Mono
    * Audio Commentary di
    Claudio Simonetti
    Alessandro Marenga
    Claudio Fuiano


    SOTTOTITOLI
    * Italiano
    * Inglese
    * Disattiva sottotitoli


    SCENE
    12


    Dawn and Associates - 1978
    Alan Young Pictures srl - 2001


    ** Disco 2 del Cofanetto qui sopra..

    Il DVD ha una durata di 2h01m48s

    FILM
    Theatrical Version = 121' 48''

    AUDIO (non opzionabile)
    Inglese 5.1

    SOTTOTITOLI
    * Italiano
    * Disattiva


    SCENE
    12


    Dawn Associates - 1978


    *** Disco 3 del Cofanetto qui sopra..

    Il DVD ha una durata di 2h13m48s

    FILM
    Extended Version = 133' 42''

    AUDIO (non opzionabile)
    Inglese 5.1

    SOTTOTITOLI
    * Italiano
    * Disattiva


    SCENE
    12


    Dawn Associates - 1978


    **** DISCO 4 del Cofanetto qui sopra..

    Il DVD ha una durata di 2h50m48s

    EXTRA MATERIALS:

    * DOCUMENT OF THE DEAD - In Inglese con sottotitoli opzionabili (1h 31' 11'')
    * "QUANDO ALL'INFERNO NON CI SARA' PIU' POSTO" (VIDEO DOCUMENTARIO ESCLUSIVO) - In Italiano (31' 41'')
    * TRAILER (8)
    - Trailer U.K. (2' 40'')
    - Zombies 1 (31'')
    - Zombies 2 (1' 01'')
    - Zombie (3' 37'')
    - U.S. Trailer (long version) (2' 40'')
    - U.S. Trailer (short version) (1' 04'')
    - Trailer tedesco (1' 02'')
    - Trailer interlingue (3' 32'')
    * TV SPOT (55'')
    * RADIO SPOT (3 da 60'' e 6 da 30'')
    * VIDEO: CLAUDIO SIMONETTI & D(A)EMONIA LIVE IN CONCERT (5' 46'')
    * GALLERIA DI POSTER (2' 06'')
    * GALLERIA DI FOTO (2' 24'')
    * IL RESTAURO: PRIMA E DOPO
    - Argento's Cut:
    *  Versione restaurata (7' 19'')
    * Versione non restaurata (7' 19'')


    **** DISCO 5 del Cofanetto qui sopra..

    Il CD ha una durata di 38m43s

    DAEMONIA - ZOMBI/DAWN OF THE DEAD

    11 Tracce musicali + 2 Video-clip


    2005 Simonetti Productions S.a.s.
    in retegira al momento una complete cut della durata di 154'53", quindi di 21' superiore anche a quella del disco 3 e comunque più lunga di qualsiasi alternative director's cut fin qui trattata. qualcuno sa che roba è?

    Dovrebbe essere un montaggio fatto da amatori (quindi che esula dalle versioni ufficiali). Così si legge su Horror Cult Films:

    "Sia il taglio Argento che il taglio esteso hanno pezzi che l'altro non ha, e i fan avrebbero presumibilmente messo insieme le cosiddette versioni "complete" della durata di 156 e 154 minuti, ma considerando la sconcertante quantità di differenze editoriali e musicali qualsiasi editore dovrebbe prendere in considerazione, penso che sarebbe un incubo da tentare e non del tutto soddisfacente per gli spettatori."


    Ultima modifica: 21/03/22 21:12 da Buiomega71
  • Curiosità Daidae • 25/03/22 21:10
    Compilatore d’emergenza - 1396 interventi
    Al minuto 01:18 i tre protagonisti Roger (Reiniger), Peter (Foree) e Stephen (Emge) si concedono un po' di svago con alcuni videogames nella sala giochi. Si riconoscono diversi famosi arcade degli anni 70:

    Il primo che vediamo è Qwak, della Atari 1974. Ci gioca solo Roger.

    [img size=424]https://www.davinotti.com/images/fbfiles/images60/zomb1.jpg[/img]

    Il secondo è Gangbusters (da non confondere con Gang Busters, che invece è un flipper) della Midway, 1974. Ci fa una partita da solo Peter:

    [img size=424]https://www.davinotti.com/images/fbfiles/images60/zomb2.jpg[/img]

    il terzo è Night Driver della Micronetics (ripreso poi dalla Atari) del 1976. Ci fa una partita da solo Stephen:

    [img size=424]https://www.davinotti.com/images/fbfiles/images60/zomb3.jpg[/img]

    il quarto è F1, della Atari-Namco 1976. Questo gioco aveva la particolarità di essere elettro-meccanico (fu poi convertito in un videogioco "puro" ma nel film vediamo la versione elettro-meccanica, riconoscibile dal fatto che al termine della partita la "pista" si ritira). Nel film ci gioca da solo Roger:

    [img size=424]https://www.davinotti.com/images/fbfiles/images60/zomb4.jpg[/img]

    Il quinto è Gunfight, della Midway 1975. Ci giocano insieme Peter e Stephen:

    [img size=424]https://www.davinotti.com/images/fbfiles/images60/zomb5.jpg[/img]

    Il sesto titolo è Starship 1 (identificato grazie a questo sito)
    della Atari, rilasciato nel 1977. Ci fa una partita il solo Stephen:

    [img size=424]https://www.davinotti.com/images/fbfiles/images60/zomb6.jpg[/img]
  • Discussione Schramm • 28/06/22 17:45
    Scrivano - 7721 interventi
    Rebis ebbe a dire:
    E' strano come l'Argento's cut abbia reso il film molto più commerciale e affine alle logiche d'intrattenimento americane, mentre la director's cut rivendica un taglio molto più autoriale, impegnato, affine al cinema di derivazione europea. Argento ne ha ricavato un grande horror spasmodico e grafico, teso fra scariche di azione e stasi, ma la natura originaria del film è tonale, stratificata, passa dall'umorismo all'angoscia, dall'allegoria all'action, dall'introspezione allo splatter eversivo. Certo, Romero non ha mai disconosciuto l'Argento's cut, ma nella director's (che è poi semplicemente più lunga della theatrical) anche le musiche dei Goblin assumono una connotazione specifica, narrativa, mentre nella versione italiana hanno una funzione principalmente ritmica e atmosferica. Ho fatto un po' fatica inizialmente a rinunciare al doppiaggio nostrano (che è molto bello), all'orrore zombico-compulsivo di Argento per entrare in una dimensione così genuinamente politica, sociale e sovversiva come l'edizione originale, ma alla fine non ho dubbi: Romero vince.

    Che ne pensate?
    tardi, ma meglio che mai, ho alleluja e osanna finalmente inforcato la full extended da circa due ore e mezzo e sempre tardi ma meglio che mai posso dirti la mia a riguardo. l'aspetto sul quale mi trovi principalmente concorde è il differentissimo uso della musica, che rende le due versioni quasi due film a sé.
    in quella di romero rende tutto straniante e umoralmente diversificato e molto vicino alla sfera del sogno strano e buffo, al punto che solo a singhiozzo il film repelle spaventa o inquieta, arando tutt'al più i terreni del grottesco oppiaceo che quelli dello spaccato apocalittico a tutto vapore, assai più preponderante e meno sfumato nella cut argentiana, più ritmicamente sincopata.

    vero anche tutto quanto dici circa le diramazioni e stratificazioni della cut romeriana, che rendono il film quasi dispersivo e privo di un preciso centro identitario, comunque horror tra l'altro, non anzitutto - l'impressione sovrana è stata più di essere davanti a una rough cut e in tal senso fece bene argento a rimetterci mano e snellirlo, rendendolo un horror tour court più appetibile per il pubblico e il cultore che molto probabilmente avrebbe storto la bocca davanti a un blocco così schizofrenico, che si concede trasognate e introverse pause da gattamorta o indulge nell'ultroneo.

    fossi stato alla moviola al posto suo, circa metà di quanto sacrificato l'avrei tenuto - su tutto gli end credits con gli zombi che riempiono esponenzialmente tutto lo spazio del mall con la melensa muzak in sottofondo (ecco da dove fulci ha attinto per il finale del suo apocrifo n.2). e poi certamente scene top quasi al confine con la comicità (e, di nuovo, con la grammatica dei sogni più bislacchi) come quella della testa segata dalle pale dell'elicottero.
    mentre altre situazioni erano invece, nel loro prolungarsi, pericolosamente ridondanti e oggettivamente innecessarie.

    anche il doppiaggio cambia effettivamente di parecchio le carte in tavola: non che quello italiano non vada (anzi anche a me piace), ma, come dire, sdoppia i personaggi - e di conseguenza aumenta l'impressione che siano due film totalmente diversi. il loro carattere e la loro identità varia al variare della versione; nel cut romeriano le battute hanno, specie in bocca a foree, un'impostazione tonale impastata e sonnolenta, quasi rassegnata, quasi sempre a un passo di chi vorrebbe ridere ma sa di non poterselo permettere, mentre in quella italiana è molto più quadrata e severa e fa di lui un personaggio più spigoloso, compatto e unilaterale.

    circa gli intenti autoriali, non sono granché convinto vi fossero. la mia impressione è se mai stata quella di un'incapacità a calibrare e gestire troppi ingredienti troppo diversi tra loro, dovuta a un impeto massimalista, e a voler dire e ribadire più dello stretto necessario. in tal caso trovo molto curioso l'intervento di bonifica così chirurgico di uno come argento, che a quei tempi era nel pieno del proprio barocchismo e massimalismo wagneriano.

    so cosa ti stai chiedendo: ma in tutto ciò, da che parte stai?
    da entrambe: se voglio un horror ecceduto, rivedo il george cut. se rivoglio il finimondo senza fronzoli, la dario cut e via andare.

    Ultima modifica: 28/06/22 21:22 da Schramm
  • Discussione Rebis • 29/06/22 11:49
    Compilatore d’emergenza - 4438 interventi
    Ciao Schramm, ho rivisto l'intero ciclo questo inverno in compagnia di amici che ne erano completamente digiuni. Per il secondo capitolo hanno deliberato per il director's cut, visto che lo spirito della maratona era rigorosamente romeriano. Venendo da La notte dei morti viventi, mi è sembrato che per loro sia stato più facile entrare nell'atmosfera di Dawn piuttosto che, per dire, del Giorno degli zombi, che ha un clima apocalittico, un ritmo sincopato e una vocazione gore ottantina che sembrano ereditate proprio dal cut di Argento - lungimirante anche come produttore, imprimendo un taglio da horror kolossal che rispondeva alle aspettative del pubblico delle grandi sale. L'evoluzione stilistica di Romero nell'arco dei sei film è sbalorditiva, dimostrando una capacità rara per un autore di genere di sintonizzarsi perfettamente al linguaggio cinematografico corrente. Land e Diary sembrano girati da un regista trentenne da quanto sono moderni. Per non parlare della densità dell'intero testo zombico romeriano, tra le analisi e riflessioni più profonde sulla società moderna cui mi sia capitato di mettere occhi e cervello. Credo che se si considera la saga come sviluppo, maturazione della sua poetica e del suo stile, la director's di Zombi sia imprescindibile. Se invece lo si affronta singolarmente, l'edizione di Argento è sicuramente più divertente e impattante.

  • Discussione Schramm • 2/07/22 19:25
    Scrivano - 7721 interventi
    >>> Venendo da La notte dei morti viventi, mi è sembrato che per loro sia stato più facile entrare nell'atmosfera di Dawn piuttosto che, per dire, del Giorno degli zombi, che ha un clima apocalittico, un ritmo sincopato e una vocazione gore ottantina che sembrano ereditate proprio dal cut di Argento

    ...che è in assoluto il capitolo che più amo, anche più dei due precedenti, proprio per il suo elevarli così definitivamente al cubo e oltre. e anche da un punto di vista "sociologico" (perdonami, si schiuma), oltre il contesto militaresco e da fine di tutti i tempi trovo che non ci si poteva proprio spingere più a fondo, se mai più a lato. tanto più che non ho mai particolarmente apprezzato tutto quanto lo ha seguito (terra poi, non l'ho decisamente digerito)... la riuminazzazione degli zombi era l'ultima carta giocabile per provare a dare una qualche contenibilità al danno, giocata come sappiamo quella il rischio di sconfinare nell'ultroneo e - stavolta sì! - nella pretesa autoriale di chi deve impartire metaforiche lezioni è bello grosso.

    comunque per me la george cut non è meno bella e meno valida della dario one, ma sono davvero due film di segno e impatto diversissimi, al punto che a parer mio meriterebbero due diverse schede. ma non diciamolo troppo forte o a zender prende un coccolone.
    Ultima modifica: 2/07/22 19:28 da Schramm
  • Discussione Mariozombi • 28/08/22 12:13
    Disoccupato - 2 interventi
    Cerco da anni una registrazione da tv anni 80 di questo che è il mio film preferito, insieme a la notte dei morti viventi. Ne possiedo una copia anche in 35mm tale è la mia fissazione
    Buiomega71 ebbe a dire:
    Rebis ebbe a dire:
    E' strano come l'Argento's cut abbia reso il film molto più commerciale e affine alle logiche d'intrattenimento americane, mentre la director's cut rivendica un taglio molto più autoriale, impegnato, affine al cinema di derivazione europea. Argento ne ha ricavato un grande horror spasmodico e grafico, teso fra scariche di azione e stasi, ma la natura originaria del film è tonale, stratificata, passa dall'umorismo all'angoscia, dall'allegoria all'action, dall'introspezione allo splatter eversivo. Certo, Romero non ha mai disconosciuto l'Argento's cut, ma nella director's (che è poi semplicemente più lunga della theatrical) anche le musiche dei Goblin assumono una connotazione specifica, narrativa, mentre nella versione italiana hanno una funzione principalmente ritmica e atmosferica. Ho fatto un po' fatica inizialmente a rinunciare al doppiaggio nostrano (che è molto bello), all'orrore zombico-compulsivo di Argento per entrare in una dimensione così genuinamente politica, sociale e sovversiva come l'edizione originale, ma alla fine non ho dubbi: Romero vince.
     
    Che ne pensate?


    Non saprei Rebis, io adoro visceralmente la versione approntata da Argento (d'altronde all'epoca delle vhs e dell'emissione televisiva uncut-come Odeon tv-circolava solo quella), e non ho mai visto il montaggio originario.

    Del film (che ho appunto visto 25 volte) ho la registrazione da Odeon di metà anni 80 e il dvd No Shame (ma a disco singolo, quello con il "rimaneggiamento" argentiano), quindi rimango affezionato a quella versione, e non riuscirei mai a vedere la Director's cut (pur essendo un fan di Romero)

    Non saprei che dirti in realtà, non avendo mai fatto raffronti...

    Ah, stesso discorso vale per Martin


  • Discussione Von Leppe • 28/08/22 12:38
    Call center Davinotti - 1114 interventi
    Bella anche la versione di Romero; ho sentito però la mancanza dei Goblin, soprattutto di Zaratozom.

    SPOILER

    I titoli di coda romeriani sono precursori di Evil Dead e, forse, debitori dei Tre volti della paura.
    Ultima modifica: 28/08/22 12:43 da Von Leppe
  • Musiche Lucius • 19/11/22 17:36
    Scrivano - 9076 interventi
    Direttamente dalla prestigiosa Collezione Lucius, il 45 giri originale:

    [img size=300]https://www.davinotti.com/images/fbfiles/images62/albamorti.jpg[/img]
    Ultima modifica: 20/11/22 07:45 da Zender
  • Homevideo Buiomega71 • 27/10/23 10:22
    Consigliere - 26534 interventi
    Compreso ( in dvd, blu ray e 4k) nel cofanetto GEORGE A. ROMERO -LIVING DEAD FILM COLLECTION, per Midnight Classics , disponibile dal 21/12/2023
    Ultima modifica: 27/10/23 20:27 da Buiomega71