Terzo capitolo della saga, misteriosamente ancora inedito da noi. Diretto da Yuzna come il precedente, il film ne mantiene il tono parodistico e l'ormai mitico Combs nel ruolo del folle Dottor West, qui rinchiuso in un carcere. Incontrerà un dottore "buono", che però convincerà ad aiutarlo a riprendere gli esperimenti sui defunti. Si scatenerà il caos nel carcere. Il film è nello stile classico del prototipo e non risparmia colpi bassi, splatter e la bella fanciulla di turno (Elsa Pataky). Ben confezionato e godibile, con un ottimo finale.
MEMORABILE: La lotta tra un pene reciso "rianimato" e un topo, assolutamente delirante!
Sciocchino, fiaccherello e lontano dal vulcanico gore-galore dell'ispiratissimo capostipite. La formula ha ormai il fiatone e l'impigrito Yuzna se la cava con sempre meno, sedendosi su quanto già c'è stato, e considerando tutto sostanzialmente a posto nell'offrire la demenziale chicca di un topo e un pene evirato che si sfidano a singolar tenzone.
La sceneggiatura non ha filo logico e ci porta dentro ad un carcere gestito da un sadico e reazionario principale. Al suo interno il dott. Herbert West (Jeffrey Combs) ha - improbabilmente - proseguito brillantemente i suoi studi sulla "rianimazione", esperendo sui ratti una sorta di concentrato dell'anima. La sostanza, iniettata nei corpi redivivi, dovrebbe (il condizionale è d'obbligo) ridare la ragione ai non-morti. Una rivoluzione carceraria scatena l'inferno tra i coàtti, sia vivi che morti! Esilarante divertissement, sorretto dalla quantità (e qualità) d'insanguinati spfx...
MEMORABILE: Lo zombi che, invocando il perdono di Dio, si nutre col capezzolo di un'infermiera, esattamente come in Zombi Horror...
Delirante sequel (il secondo) il cui pregio principale è quello di non prendersi mai sul serio. Per il resto la sceneggiatura è incredibilmente scombicchierata, a tratti demenziale e, nella prima parte, a volte rischia anche di annoiare un pochino. In compenso il sangue scorre a fiumi grazie ai gustosamente divertenti effetti speciali. Peccato però che da un regista come Yuzna è lecito attendersi molto di più.
Tanto splatter e poca sceneggiatura per un film che non lascia molto, se non la dote creativa dello scienziato nell'andar oltre il solito resuscitare i morti. Qui li si vuole far riacquistare le facoltà mentali. Un po' veloce. I personaggi sono però intriganti, a partire dallo scienzato fino al direttore del carcere.
MEMORABILE: Il tossicodipendente che cadaverico chiede una dose della sua sostanza rianimatrice.
Nonostante sembri tutto improvvisato e senza una benedetta logica, il film diverte e non stanca. Specialmente la seconda parte è da urlo e le situazioni sembrano non terminare mai. Yuzna, pur non essendo un grande regista, sa come intrattenere. Sarò impietoso, ma gli attori non li salvo prorpio...
La prima parte è ingegnosa ma spasmodica. La seconda parte al contrario funziona in quasi tutto e ci si concentra di più sullo splatter e il contorno finalmente risulta più che significativo. Molto divertenti le disavventure dei protagonisti della storia; il sorcio malefico; la donna con due personalità.
fuochi d'artificio per gli amanti dello splatter! Yuzna firma un secondo sequel del Reanimator di Gordon e, ancora una volta, alterna e contamina sequenze truci e orripilanti con elementi comici e demenziali. Il risultato è quasi sempre abbastanza divertente, anche se alla lunga rischia di saturare. Ci pensa il sempre bravo Combs a tenere in piedi il baraccone fino alla fine.
Mediocre terzo capitolo della saga di Re-animator, una delle mie preferite, ma indegno sequel di un secondo che mi era piaciuto non poco. Qui la sceneggiatura è discretamente delirante e per la prima parte è difficile non annoiarsi, fortunatamente la pellicola poi riesce a decollare in vista di un finale assolutamente incredibile, sanguinolento e delirante come tutto il film avrebbe dovuto essere. Certo, già solo il fatto che ci sia Jeffrey Combs per me lo rende visione obbligatoria...
Parte bene il terzo capitolo della reanimator-saga, con un intro che rinverdisce l'insano clima anni '80 per poi scompaginarsi progressivamente in troppe situazioni parallele che decelerano il ritmo e faticano a convergere in un culmine soddisfacente. La storia è più complessa, senza per questo conseguire maggior interesse. Yuzna pretende sbilanciamenti nello humour mentre impone sferzate politiche in un clima di livore generale. Lo splatter c'è ma è occasionale, privo di un crescendo liberatorio. Manca (e si sente) il micidiale Dr. Hill, testa deambulante, vero antagonista di Herbert West.
Il "buon" dottore col suo liquido fluorescente resta un personaggio riuscito, che continua a suscitarmi una certa simpatia, con la sua assoluta calma, i suoi freddi ragionamenti e il suo vedere tutti gli esseri umani come potenziali cavie. L'ambientazione carceraria è azzeccata e alcuni personaggi contribuiscono a dare linfa alla narrazione (il direttore, il detenuto con ratto da compagnia e il pelato molto malato). Ma proprio quando succede il finimondo (dalla rivolta), il tutto perde colpi, sfiorando (e non solo) più volte la pagliacciata. Comunque, nel complesso, non è male.
MEMORABILE: Lo zombi senza mandibola che beve il latte; Il direttore, con un problema d'orecchio "Ridammelo!" e un altro più in basso; L'estrazione del nanoplasma
Tutto fumo e niente arrosto, ovvero tutto sangue e niente storia. Assodato ciò, ci accontentiamo di qualche effetto splatter, tipo esplosione di intestini e frattaglie varie e di situazioni horror-demenziali tipo ratto vs fallo o tronchi umani volanti, della serie non prendiamoci troppo sul serio. Buona interpretazione di Jeffrey Combs, mentre la Pataky si poteva dare un po' di più (e ne valeva la pena).
Fiacco sequel, davvero poco azzeccato, di Re-animator 2. Mancano l'originalità, il sarcasmo e quello spirito anni 80 che caratterizzava i primi 2 begli episodi. Il cast è discutibile: i detenuti sono penosi, la Pataki è solo bella, Combs forse l'unico che salvo. Mediocre.
I tempi sono maturi e gli effetti speciali decisamente migliorati (anche se quelli retrò avevano un fascino particolare); si avverte un cambio di stile in regia che stona con i precedenti capitoli (le migliori scene gore vengono interrotte con cambi di scena, facendo solo intuire cosa sia successo), ma alcune trovate risultano divertenti. Il fluido viene ulteriormente migliorato. Possiamo inoltre assistere, finalmente, agli effetti del fluido su un essere vivente!
MEMORABILE: La scena durante i titoli di coda: la trashata più grande dell'intera trilogia!
Bentornato Dottor West. Dopo un prologo molto campfire, il film parte statico e stitico; non ci sono tanti soldi, Yuzna inventa il nano plasma ma non lo sfrutta, sembrano essersi perse sfrontatezza e ludiche carneficine. Nell’ultima mezz’ora ritorna d’incanto, gustosa e sanguinolenta, la matrice 80’s dei due capitoli precedenti e traballando come uno zombi il film arriva alla fine facendoci, finalmente, divertire. Simpatico, ma il livello precedente della saga è lontano.
Continuano le vicende di Herbert West; stavolta viene arrestato, ma non smette di fare le sue ricerche privo di scrupoli. Gli ingredienti sono gli stessi degli episodi precedenti: sangue e ironia. Mancano il ritmo e la tensione, specie nella parte finale, quando si scatena l'inferno: non funziona il crescendo di orrori, i tempi sono dilatati e le scene non sono girate al meglio. Comunque divertente e con qualche personaggio azzeccato come il direttore della prigione.
MEMORABILE: Il direttore del carcere con il nano plasma del topo.
Bruttino e abbastanza noioso. Non succede molto di più - nel carcere in cui è rinchiuso il mitico Herbert West - di quanto non si sia già visto (e meglio) nei due precedenti episodi. Certo Combs è sempre grande nel ruolo della sua vita e qualche spunto desta se non altro divertimento (il ratto che lotta col pene "rianimato"), ma per il resto si gratta sul fondo di una vicenda esausta. Yuzna mette in piedi un'operina giusto per compiacere la Fantasy Factor del suo nuovo socio spagnolo. Il finale è identico alla mattanza di Re-animator 2. Robetta.
Eccentricità e fantasia non mancano nemmeno stavolta e sono queste, forse, le componenti che lo mantengono vivo e interessante, oltre che maledettamente irriverente. Combs non fa una piega e non regala mai un sorriso per tutti i novanta minuti; è sempre freddo e granitico con il fluido in mano pronto per essere iniettato e pre-annunciato dall’ormai inconfondibile motivo musicale. Si svolge quasi interamente in un carcere in cui nel giro di poco il sangue e le urla si scateneranno senza freni. Meno grottesco e macabro, ma sempre inconfondibile.
MEMORABILE: I duelli pene contro topo durante i titoli di coda!
Terzo capitolo della saga e ritorno di Yuzna alla regia. Si parte bene con un prologo da slasher halloweeniano per poi essere catapultati in un horror carcerario non molto interessante, ma con alcune ideuzze divertenti e alcuni ottimi effetti speciali (Screaming Mad George si sbizzarrisce). Non può che far piacere ai fan il ritorno di Jeffrey Combs nei panni del solito, freddo e vendicativo dr. West. I personaggi di contorno sono piuttosto monodimensionali e la solita love story yuzniana tra uomo e mostro stanca. Discreto, non necessario.
MEMORABILE: Il sanguinario prologo; L'overdose da reagente su un carcerato vivo; L'evirazione in stile L'ultima casa a sinistra; Il finale; Il duello pene-topo.
Il film prende una strada leggermente diversa rispetto ai due precedenti e questo anche perché è totalmente ambientato all'interno di un carcere, luogo che ovviamente non permette al nostro dottore pazzo di eseguire i suoi esperimenti in totale libertà. Il film non sarebbe neanche brutto, ma viene a mancare quell'atmosfera di marcio e cupo che tanto caratterizzava i primi due. Forse questo sequel è arrivato troppo tardi, quando la magia degli anni 80 si era già esaurita.
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Ed ecco comparire in DVD anche l'anello mancante (l'ultimo) della catena "lovecraftiana", girato da Yuzna ed ispirato ad un racconto breve del "Solitario di Providence" (Herbert West Rianimatore).
A distribuirlo ci pensa la 01 Distribution, casa che sembra avere legato il suo nome al genere horror...
L'edizione annunciata dura però 92 minuti: contro i 96 dell'UNCUT....
HomevideoZender • 5/09/08 00:02 Capo scrivano - 48855 interventi
Siam sempre lì: prima bisognerebbe capire se è 96 ntsc e 92 pal, il che deporrebbe a favore della nostra versione; poi non lo so, i minutaggi sulla fascetta quando si parla di una differenza di 4 minuti lasciano il tempo che trovano. Ciò detto, non è improbabile che la nostra versione sia cut, il che renderebbe inutile il dvd.
Herrkinski ebbe a dire: La versione estera che ho visto (e recensito) io penso sia uncut. Resto nell'attesa che qualcuno prenda il DVD italiano, e lo recensisca a sua volta..
L'edizione della 01 Distribution dura 92 minuti esatti.
E devo dire che il film, se è stato tagliato, lo si deve ad una operazione senza senso, perché di effetti stomachevoli e splatter (annesso fallo Vs ratto) ce ne sono a iosa ...
Interessante anche il vano extra, comprensivo di making of, interviste, B-roll, clips e trailer.