I Goblin: horror music ma non solo
16 Agosto 2010


Nato come Oliver non molto tempo prima di Profondo Rosso, il gruppo del figlio di Enrico Simonetti aveva inciso fino ad allora poco o niente (un solo album, a nome Cherry five, che uscirà tra l’altro dopo Profondo Rosso) ma frequentato molto gli studi di registrazione, dove la loro abilità strumentale era molto richiesta.
Dopo il soggiorno in Inghilterra, gli Oliver infatti tornano in Italia e depositano un demo negli archivi della Cinevox Records a Roma. Il 30 Ottobre del 1974 diventeranno I GOBLIN.
Nel frattempo alcuni componenti della band cominciano a suonare in alcune colonne sonore del 1974: Amore Libero di Frizzi e Tempera (Bordini/Pignatelli), Grazie... nonna di Enrico Simonetti (Simonetti), La preda di Bixio/Frizzi/Tempera (Morante/Simonetti).
Le colonne sonore originali sono quasi impossibili da trovare. Di recente è stata stampata in cd la colonna sonora di Amore Libero.
La preda
Qui la particolarità sta nel fatto che nella colonna sonora Claudio Simonetti, oltre a suonare le tastiere, si occupa anche della batteria (non dimentichiamo che il buon Claudio nel 1967 aveva iniziato come batterista), mentre Massimo Morante suona chitarra e basso.

(Cinevox Mdf 33/77 – LP 1974)
(Cinevox Mdf 060 Singolo 1974)
Amore Libero
(Cinevox Records Mdf 33/76 LP 1974)
(Quartet Records QRSCD 12 Cd 2010)
Dopo queste collaborazioni i Goblin si chiudono in sala di registrazione per incidere il loro primo album, quello che avevano portato in Inghilterra. Tracce di questo disco si hanno già nel 1972 grazie a una registrazione demo di 18 minuti (regalatami da Clive Heynes, ex Oliver) incisa nella cantina di Claudio Simonetti. Claudio era alle tastiere, Massimo alla chitarra, al basso e alla voce. Il tutto registrato con un Revox a nastro dove venivano fatte delle sovraincisioni suonando sulle track precedenti aggiungendo uno strumento alla volta (all’epoca non esistevano i multipiste). Il demo venne dato a Clive Haynes per poter poi imparare i brani a memoria. In realtà Clive in sala d’incisione quasi non ci arriva neppure, e dopo alcune prove viene sostituito da Tony Tartarini.

La band comincia a registrare verso la fine del 1974 e l’inizio del 1975. Proprio durante la fase di registrazione, negli studi Cinevox, entra Daria Nicolodi che è alla ricerca di un gruppo Rock Progressive da affiancare a Giorgio Gaslini per la colonna sonora di Profondo Rosso. L’attrice, dopo aver ascoltato molti demo, sceglie i Goblin per la colonna sonora. Il lavoro degli Oliver viene quindi accantonato e la band in pochi giorni realizza tre brani per il film: Profondo Rosso, Death Dies, Mad Puppet. Nel frattempo Giorgio Gaslini, impegnato con i troppi concerti e il ritardo del missaggio del capolavoro di Argento, decide di abbandonare il progetto di Profondo Rosso lasciando così l'intero spazio ai Goblin per la realizzazione dei temi principali.
La registrazione dell’album degli Oliver ("Cherry Five") viene momentaneamente interrotta e i Goblin cominciano a comporre le musiche per la colonna sonora di Profondo Rosso. L’album viene finito di registrare intorno a Febbraio. Nel frattempo abbandona la band Carlo Bordini, sostituito da Walter Martino. In quel periodo vengono effettuate anche le foto ufficiali della band, le quali dovevano essere introdotte su "Cherry Five" ma che vengono invece usate per Profondo Rosso. In una foto inedita si vede anche Tony Tartarini, il quale dopo la registrazione dell’album decide di abbandonare la band non partecipando al progetto di Profondo Rosso.
Nel brano Death Dies la batteria viene suonata da Agostino Marangolo, perché nel pieno della registrazioni Claudio Simonetti e Walter Martino lasciano i Goblin per formare un trio con Stefano Cerri e partecipano a uno show televisivo suonando un bellissimo brano dal titolo "Allegria di Un Pesce Morto". La separazione dura lo spazio di quello show, perché Simonetti rientra nella band, mentre Walter Martino si unisce ai Libra.
A questo punto la formazione, dopo ennesimi cambiamenti, è la seguente:
Morante – Pignatelli – Marangolo – Simonetti

La colonna sonora di Profondo Rosso viene pubblicata il 3 Marzo 1975. Resterà per ben 52 settimane in classifica raggiungendo il 1° posto nella hit parade e restandoci per ben 15 settimane, record ancora oggi imbattuto. Nel 1975 l’album vende un milione di copie, conquistando il Disco d’oro (ad oggi ne sono state vendute tre milioni).
Profondo Rosso, nella hit parade di Lelio Luttazzi, arriva l’11 Settembre 1975 al 1° posto in classifica.
Ma ho scoperto altre cose:
i Goblin entrano in classifica con il loro lp al 20° posto il 1° giugno 1975 e salgono fin verso il 4 settembre. Dopo un breve saliscendi, a novembre si piazzano al 2° posto dietro ai Pink Floyd di "Wish You Were Here" e il 7 dicembre 1975 sono primi sia nei 45 che nei 33. Dal 21 dicembre sono secondi nei 33 giri ma rimangono al 1° posto nei 45 giri fino all'11 Gennaio del 1976.
Nella classifica dei 33 giri restano in classifica fino al 7 Marzo 1976, mentre il 1° Febbraio il 45 giri di Profondo Rosso (9° posizione) viene scavalcato dal 45 giri di Gamma di Enrico Simonetti (3° posizione).
Dettagli presi dalla rivista CIAO 2001

Grazie al successo di Profondo Rosso i Goblin vennero chiamati da Riccardo Cocciante per una tournee in tutta Italia. I Goblin erano il gruppo di apertura e suonavano per circa 35 minuti. Il tour parte da settembre proprio nel momento in cui la band sta per realizzare il secondo album, Roller.
In quel concerto infatti i Goblin, oltre a proporre brani di Profondo Rosso, presentano per la prima volta i nuovi brani con una chicca, il brano "Cold summer", ancora oggi inedito (non è mai stato pubblicato in nessun disco).

Con il passare del tempo e con l’avvento del compact disc si sono moltiplicate le ristampe anche su cd, dove il Giappone ha il record assoluto. Nessun altro paese esclusa l’Italia ha più stampato in vinile e cd Profondo Rosso.
>>> Scarica il file con TUTTE le edizioni del disco (a cura di Sangonetto)


Nel frattempo esce un disco in cui i Goblin sono nascosti sotto pseudonimo (Perchè si uccidono - la merde), colonna sonora in cui il gruppo, coadiuvato da altri colleghi, si firma col bizzarro monicker di Il reale impero britannico. Ma è il nome Goblin a tirare: d’improvviso diventa un punto di riferimento e il gruppo decide di tentare subito la via del disco slegato dalla colonna sonora per assumere una dimensione a tutto tondo come crede giustamente di meritare. Richiamato in pianta stabile Agostino Marangolo, batterista dai trascorsi jazz dotato di uno stile inconfondibile, e chiamato Maurizio Guarini, il gruppo incide Roller, un autentico gioiello, interamente strumentale come tutti i dischi dei Goblin (tranne due, come vedremo). E qui la prima cocente delusione: il disco si rivela un flop e subito le ambizioni del gruppo vengono ridimensionate. Addirittura, qualche anno dopo, si cercherà di rilanciare Roller riutilizzandolo come colonna sonora di un film di Romero, Wampyr, rimontato in Italia e di conseguenza anche rimusicato (un'operazione simile a quella che tanto successo aveva portato con Zombi, sempre di Romero e rimpolpato dalla musica dei Goblin). Con la stessa formazione i Goblin incidono il 45 giri Chi?, sigla dell’omonima trasmissione televisiva. Un inedito che per ascoltare tocca aspettare qualche "the best" uscito anni dopo.

E’ il 1977 e il ritorno ai grandi numeri avviene di nuovo con Dario Argento, che richiama il gruppo per la colonna sonora del suo Suspiria, per il quale i Goblin incideranno musiche sperimentali e universalmente apprezzate. Guarini non c’è già più, ma il gruppo è ancora solido e in forma smagliante. I buoni riscontri commerciali e l’impatto strepitoso del film di Argento nella storia del cinema horror di casa nostra rilanciano i Goblin, a questo punto convinti che la colonna sonora sia la loro dimensione ideale.






La via tracciata, ormai è chiaro a tutti, è quella della musica da film. C’è poco da fare: se i Goblin vogliono vendere sono giocoforza costretti ad andare in quella direzione. Il chitarrista Massimo Morante però, a questo punto, decide di andarsene, sostituito da un vecchio amico dei Marangolo, l’ottimo Fabio Pennisi. E’ il 1979 e il gruppo incide i pezzi per Amo non amo, un film italiano di Armenia Balducci. La colonna sonora, striminzitissima, esce e verrà arricchita solo di recente nella sua versione in cd. E’ di questo periodo poi, come si diceva, la collaborazione dei Goblin con Bruno Corbucci e il commissario Giraldi (Tomas Milian). Ancora con qualche pezzo firmato anche da Morante, escono nei cinema Squadra antimafia (di cui a tutt’oggi, purtroppo, non è mai stata stampata la colonna sonora)



La formazione Pignatelli, Agostino Marangolo, Guarini e Pennisi (ma talvolta a suonare la chitarra c’è Roberto Puleo) dà vita a colonne sonore di ottima qualità, fortunatamente recuperate in tempi recenti dalla Cinevox in ottimi cd. Con Patrick abbiamo di nuovo un’operazione di sostituzione della colonna sonora originale, che però questa volta era del quotato musicista australiano Brian May (niente a che vedere col chitarrista dei Queen, naturalmente), mentre con Buio Omega e Contamination siamo di nuovo in territorio italiano.


I Goblin, a questo punto, non esistono quasi più. Agostino Marangolo ha abbandonato pure lui la barca e di fatto è rimasto a rappresentare il gruppo solo l’immarcescibile Fabio Pignatelli, unico membro finora sempre presente in ogni formazione dei Goblin. Il nostro ha deciso che il nome va mantenuto in vita, e nel 1982, chiamato a sé il trio Lusini, Rinalduzzi e Wilson (a cui si aggiunge il vecchio amico Guarini) incide un nuovo disco, Volo, cantato come ai tempi del Bagarozzo Mark.


Chiusa l’estemporanea parentesi di Tenebre (e pure quella dei Goblin versione cantata), Pignatelli torna a incidere musica per film l’anno dopo; il primo titolo è Il ras del quartiere, e qui sorgono dubbi pesantissimi: nessuno pare ricordare che formazione dei Goblin incise le poche canzoni della colonna sonora (peraltro mai uscita in nessuna forma e che oltretutto si ricorda per il gran pezzo della Pfm in apertura, “Chi ha paura della notte”), ma in molti concordano nel dire che assieme a Pignatelli c’erano ancora i “resti” dei Goblin di Volo, ovvero Wilson e Rinalduzzi (così dicono anche i titoli di testa del film). Molto di più invece si sa della soundtrack di Notturno, film e serie tv con Tony Musante: insieme a Pignatelli troviamo qui l’ottimo Agostino Marangolo, suo fratello Antonio (uno dei collaboratori esterni più presenti nella storia dei Goblin) e il redivivo Walter Martino.



Gli Anni Novanta passano senza che il nome del più famoso gruppo italiano di musica per film venga mai scomodato. Tocca aspettare il 2000 e l’ennesima chiamata di Argento per rivedere i Goblin, questa volta in formazione storica. Simonetti, Pignatelli, Morante e Agostino Marangolo sono la line-up migliore che si possa immaginare, per il gruppo, e infatti la colonna sonora di Nonhosonno è meravigliosa e offre al film un servizio eccellente, ottenendo lusinghieri riscontri una volta tanto in contrasto con quelli meno eclatanti riservati al film. Ma è un fuoco di paglia, purtroppo, e la separazione è dietro l’angolo.

Per finire, ecco lo schema che riporta tutte le formazioni dei Goblin negli anni. Ovviamente può ancora contenere errori, ma è molto più accurato dei tanti che generalmente potete trovare in rete:

APPROFONDIMENTO INSERITO ZENDER CON L'AIUTO DI SANGONETTO
16 Agosto 2010 14:42
17 Agosto 2010 11:01
19 Agosto 2010 07:24
20 Agosto 2010 06:23
Agostino Marangolo l'ho visto live il giorno 10 agosto impegnato nel tour di Pino Daniele, in concerto dalle mie parti: suona in un modo divino, da ex batterista sono rimasto folgorato, e con me altri "colleghi".
22 Agosto 2010 16:43
4 Settembre 2010 17:31
Se vuoi in un futuro posso aiutarti nello scrivere la discoghrafia completa segnalando tutte le uscite in , lp , cd musicasseta ecc di tutti gli album dei Goblin .
15 Settembre 2010 19:24
22 Gennaio 2011 10:03
4 Aprile 2011 13:46
OTTIMO speciale, non poteva essere altrimenti!
22 Aprile 2011 17:19