Schramm • 28/06/22 17:45
Scrivano - 7811 interventi Rebis ebbe a dire:E' strano come l'Argento's cut abbia reso il film molto più commerciale e affine alle logiche d'intrattenimento americane, mentre la director's cut rivendica un taglio molto più autoriale, impegnato, affine al cinema di derivazione europea. Argento ne ha ricavato un grande horror spasmodico e grafico, teso fra scariche di azione e stasi, ma la natura originaria del film è tonale, stratificata, passa dall'umorismo all'angoscia, dall'allegoria all'action, dall'introspezione allo splatter eversivo. Certo, Romero non ha mai disconosciuto l'Argento's cut, ma nella director's (che è poi semplicemente più lunga della theatrical) anche le musiche dei Goblin assumono una connotazione specifica, narrativa, mentre nella versione italiana hanno una funzione principalmente ritmica e atmosferica. Ho fatto un po' fatica inizialmente a rinunciare al doppiaggio nostrano (che è molto bello), all'orrore zombico-compulsivo di Argento per entrare in una dimensione così genuinamente politica, sociale e sovversiva come l'edizione originale, ma alla fine non ho dubbi: Romero vince.
Che ne pensate?
tardi, ma meglio che mai, ho alleluja e osanna finalmente inforcato la full extended da circa due ore e mezzo e sempre tardi ma meglio che mai posso dirti la mia a riguardo. l'aspetto sul quale mi trovi principalmente concorde è il differentissimo uso della musica, che rende le due versioni quasi due film a sé.
in quella di romero rende tutto straniante e umoralmente diversificato e molto vicino alla sfera del sogno strano e buffo, al punto che solo a singhiozzo il film repelle spaventa o inquieta, arando tutt'al più i terreni del grottesco oppiaceo che quelli dello spaccato apocalittico a tutto vapore, assai più preponderante e meno sfumato nella cut argentiana, più ritmicamente sincopata.
vero anche tutto quanto dici circa le diramazioni e stratificazioni della cut romeriana, che rendono il film quasi dispersivo e privo di un preciso centro identitario, comunque horror
tra l'altro, non
anzitutto - l'impressione sovrana è stata più di essere davanti a una rough cut e in tal senso fece bene argento a rimetterci mano e snellirlo, rendendolo un horror tour court più appetibile per il pubblico e il cultore che molto probabilmente avrebbe storto la bocca davanti a un blocco così schizofrenico, che si concede trasognate e introverse pause da gattamorta o indulge nell'ultroneo.
fossi stato alla moviola al posto suo, circa metà di quanto sacrificato l'avrei tenuto - su tutto gli end credits con gli zombi che riempiono esponenzialmente tutto lo spazio del mall con la melensa muzak in sottofondo (ecco da dove fulci ha attinto per il finale del suo apocrifo n.2). e poi certamente scene top quasi al confine con la comicità (e, di nuovo, con la grammatica dei sogni più bislacchi) come quella della testa segata dalle pale dell'elicottero.
mentre altre situazioni erano invece, nel loro prolungarsi, pericolosamente ridondanti e oggettivamente innecessarie.
anche il doppiaggio cambia effettivamente di parecchio le carte in tavola: non che quello italiano non vada (anzi anche a me piace), ma, come dire,
sdoppia i personaggi - e di conseguenza aumenta l'impressione che siano due film totalmente diversi. il loro carattere e la loro identità varia al variare della versione; nel cut romeriano le battute hanno, specie in bocca a foree, un'impostazione tonale impastata e sonnolenta, quasi rassegnata, quasi sempre a un passo di chi vorrebbe ridere ma sa di non poterselo permettere, mentre in quella italiana è molto più quadrata e severa e fa di lui un personaggio più spigoloso, compatto e unilaterale.
circa gli intenti autoriali, non sono granché convinto vi fossero. la mia impressione è se mai stata quella di un'incapacità a calibrare e gestire troppi ingredienti troppo diversi tra loro, dovuta a un impeto massimalista, e a voler dire e ribadire più dello stretto necessario. in tal caso trovo molto curioso l'intervento di bonifica così chirurgico di uno come argento, che a quei tempi era nel pieno del proprio barocchismo e massimalismo wagneriano.
so cosa ti stai chiedendo: ma in tutto ciò, da che parte stai?
da entrambe: se voglio un horror ecceduto, rivedo il george cut. se rivoglio il finimondo senza fronzoli, la dario cut e via andare.
Ultima modifica: 28/06/22 21:22 da
Schramm
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