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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

I veri wormhole si annidano nella sceneggiatura dei fratelli Nolan, approssimativa e dozzinale in troppe parti per poter ambire a replicare i maestosi risultati del 2001 kubrickiano (ambizione non nascosta del regista). Poco chiarita la funzione della gravità nel processo disvelativo, mal abbozzate le spiegazioni sul solito tesseratto temporale, ridicoli certi espedienti per salvarsi dalle collisioni spaziali (può un robottino venir considerato zavorra all'interno di astronavi di simili dimensioni?), sciape le lunghe scene in astronave... ed anche i personaggi, nonostante un McConaughey al solito eccellente che riesce...Leggi tutto ad ispessire il suo, non sono certo memorabili: la Hathaway distrae con un look inedito ma appare ben poco credibile come scienziata, gli altri fanno da anonimo contorno (compresi Caine e Lithgow, purtroppo). Il non facile compito di elevare il livello dell'insieme ricade quindi tutto sulle larghe spalle del celebrato regista, che sa il fatto suo ma si perde spesso in divagazioni lagnose e sfilaccia la storia perdendo spesso in efficacia. Sa affascinare con uno stile di grande impatto (rinunciando alle facili spettacolarizzazioni), sfrutta bene la colonna sonora impeccabile di Hans Zimmer scoprendo in alcune parti di essa gli unici veri richiami a 2001 (perché l'indimenticata spigliatezza di Hal 9000 non ha niente a che vedere coi timidi, talvolta imbarazzanti slanci umoristici del suo analogo moderno), gioca discretamente coi paralleli tra la vita sulla Terra e quella nello spazio intersecandoli fino ai colpi di scena dell'ultima parte. INTERSTELLAR insomma non dovrebbe troppo deludere i fan di Nolan, abituati alle lungaggini del regista e al suo incedere tronfio e imponente; potrebbe invece lasciare perplessi gli habitué della fantascienza, non usi a pesanti ingerenze sentimentali e familiari in un genere dove l'attenzione è solitamente riposta nella fantasia di suggestivi scenari alieni (qui limitati a un paio di invenzioni al massimo) o nella tensione palpabile tra le stelle (qui quasi del tutto assente). L'imponenza del progetto è comunque fuori del comune e sa offrire snodi narrativi efficaci (la scelta sul pianeta da raggiungere); però l'idea che la montagna abbia partorito un topolino è forte e la grandiosità dell'insieme viene raggiunta artificiosamente, mai attraverso le armi vere da sempre a disposizione della fantascienza. Si punta più sul coinvolgimento psicologico, sui misteri dello spazio-tempo, sull'infinito potere dell'amore (autentica fissazione del cinema americano) e ciò che ne esce, per quanto non si possa giudicare troppo male vista l'indubbia qualità del film, lascia l'amaro in bocca. Poteva essere molto peggio, in poche parole, ma considerate le aspettative e le potenzialità del regista c'è la sensazione dell'occasione perduta, di un film non destinato a lasciare il segno, cosa a cui avrebbe invece dovuto legittimamente ambire. E le quasi tre ore di durata appaiono del tutto ingiustificate, specie alla luce di un epilogo terribilmente stiracchiato e superfluo.

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 7/11/14 DAL BENEMERITO KINODROP POI DAVINOTTATO IL GIORNO 11/11/14
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Kinodrop 7/11/14 16:54 - 2909 commenti

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La Terra è ormai esausta, non dà più nutrimento e la Nasa recluta un ex astronauta per colonizzare altri pianeti, bypassando le leggi dell’astrofisica e mischiando relatività, quantistica, buchi neri, spazio-tempo e chi più ne ha più ne metta. Lo spettacolo c’è, ma non giovano le lungaggini da Casa nella prateria e i sentimentalismi privati in una vicenda universale. In certi momenti fa pensare più a Futurama che ad altri illustri precedenti del genere fantascientifico. Troppa carne al fuoco (che disperde la concentrazione) e troppi cliché.
MEMORABILE: L'espressione statica della Hathaway; Il ridicolo scazzottamento "western" in un pianeta di altra galassia; I piagnistei del protagonista.

Vat69 8/11/14 22:24 - 17 commenti

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Il Nolan's touch (un film a orologeria che soddisfa cerebralmente, nascondendo al suo interno una metafora emozionale) è potente in Interstellar: la complessa trama fantascientifica è infatti tutta al servizio di una riflessione (banalotta, va detto) sull'amore quale sentimento definitivo dell'essere umano. C'è un parallelo con 2001: Odissea nello spazio ma se questo è stato il film che ha permesso a Kubrick di rivoluzionare il (proprio) cinema, Interstellar è per Nolan l'evidenza dei propri limiti: aveva l'universo, ha girato Frequency.
MEMORABILE: Anne Hathaway con i capelli corti.

Ugopiazza 11/11/14 17:01 - 118 commenti

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E anche stavolta Nolan ha fatto un bel film, tuttavia con più difetti del solito. Anche se l'epopea dei protagonisti lascia più volte col fiato sospeso e ci sono dialoghi interessanti, attori discreti e stupefacenti effetti speciali, non possono non fare capolino pensieri tipo: "Quale film al mondo può esaudire aspirazioni talmente alte?", o "Se non lo sanno i piu grandi astrofisici al mondo cosa c'è in un buco nero, come può arrivarci un semplice film?". È ancora fantascienza di alta qualità, ma non lascia il segno come ci si poteva aspettare.
MEMORABILE: Le rappresentazioni del warmhole e del buco nero: per quanto visionarie riconosco che non debba essere stata esattamente una passeggiata elaborarli.

Rambo90 8/11/14 02:08 - 7661 commenti

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Fantascienza che cerca di andare al di là del puro spettacolo e in parte vi riesce con affascinanti teorie sul tempo e sui wormhole e le ben più inquietanti visioni apocalittiche di una Terra che non riesce più a dare i suoi frutti. Ma non tutto fila liscio: lo spettatore medio perderà infatti metà dei riferimenti scientifici in una confusione di dati gettati al vento, con lungaggini da melò che si potevano evitare e un finale troppo lungo e buonista. McConaughey bravino, Damon ottimo, Caine fuoriclasse, Hathaway pessima.

Didda23 11/11/14 10:37 - 2424 commenti

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Il coraggioso Nolan rinuncia alla spettacolarizzazione per lasciare spazio alla verosimiglianza delle immagini e, nonostante ciò, ci regala delle gustosissime suggestioni visive. La sceneggiatura, ambiziosissima, vola troppo alto lasciando parecchi interrogativi per chi, come me, non è esperto di astrofisica. Non banale come potrebbe sembrare il tormento del protagonista e il messaggio di fondo all'insegna del "Omnia vincit amor". La fotografia di Hoyte Van Hoytema non fa rimpiangere l'assenza di Pfister. Blockbusterone, ma di classe. La durata non è un limite.
MEMORABILE: L'attravesamento del wormhole; Il pianeta che ospita Matt Damon; La dolcezza di Jessica Chastain.

Harrys 10/11/14 10:37 - 687 commenti

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Nolan non è l'ultima ruota del carrozzone hollywoodiano e arricchisce il canonico di preziosi lustrini e cotillon. Ingegneria aerospaziale e fisica quantistica sono l'amo teso a mediare tra una riproposizione rinnovata del genere e l'indice di appetibilità. La risultante è un prevedibilmente confusionario specchietto per le allodole. Tuttavia, il male imputabile è da ricondurre a un'edulcorazione eccessivamente sfrontata che vorrebbe trascendere ma si fa antropocentrica e ruffiana. Apprezzabile l'estro visionario e il sobrio ammiccamento a 2001.

124c 10/11/14 16:43 - 2911 commenti

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Chris Nolan e la fantascienza è un film di tre ore sul rapporto padre/figlia, con la cornice del viaggio spaziale che spesso passa in secondo piano. A parte il protagonista e l'attrice che interpreta la figlia cresciuta, il resto del cast mi è sembrato una marea di comparsate di lusso. Il colpo di scena finale, se ci si pensa un po', è prevedibile, Matt Damon fa un cattivo di cui ci si dimentica presto mentre Michael Caine è il solito amuleto. Rispunta John Lithgow dagli abissi degli anni '80 e '90, ma scompare quasi subito. Film discreto.

Maik271 11/11/14 07:56 - 436 commenti

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La mancanza di cibo sulla terra costringe a programmare una missione per popolare altri pianeti. McConaugey e la Hataway le figure centrali di un cast che vede anche Matt Damon in una piccola ma importante parte. Gli effetti speciali godono delle possibilità attuali e sono ben fatti così come le ambientazioni sul pianeta ghiacciato. Le musiche sono efficaci ma pesante la lentezza della prima parte.

Belfagor 12/11/14 13:49 - 2689 commenti

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La prova definitiva, se ce ne fosse ancora bisogno, che Nolan è in grado di soddisfare pienamente l'occhio (le ambientazioni cosmiche e planetarie sono semplicemente maestose) ma difetta nella costruzione di una storia coerente, perdendosi tra lungaggini e pesanti spiegoni. Certe tirate sull'amore, poi, non fanno che guastare quel bel clima da fantascienza "hard" che si era così faticosamente creato. Meglio la Chastain della Hathaway, anche se il migliore è il robot TARS. La musica di Zimmer fa l'occhiolino a 2001 ma è spesso superflua.
MEMORABILE: I passaggi nel wormhole; "Non ho paura della morte, ho paura del tempo"; La singolarità.

Jdelarge 11/11/14 19:00 - 1000 commenti

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La tanta (troppa) carne messa al fuoco rischia di porre in ombra l'indubbio talento di Nolan: visivamente, infatti, il film è davvero eccezionale, soprattutto per quanto riguarda le sequenze che immortalano l'astronave dall'esterno. I temi trattati, però, sono eccessivi ed esposti in maniera troppo verbosa. Se si fosse lasciato più spazio alle immagini (anche come allegorie dei temi trattati) forse si sarebbe parlato di un capolavoro.

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Digital 14/11/14 11:30 - 1257 commenti

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Talvolta guardando un cortometraggio di pochi minuti ci si annoia; talvolta si assiste a un lungometraggio di quasi tre ore e si resta costantemente sull'attenti, incantati, come nel caso de quo, da una regia ispirata, da una fotografia sontuosa e da attori di caratura conclamata. Certo, la storia, malgrado possa sembrare di facile intelligibilità, tende progressivamente a intrigarsi, andando a parare su argomenti scientifici ostili ai più, ma nel complesso è film pregevolissimo. Cast con alti (McConaugey, Caine, Damon) e bassi (Hathaway).

Bergelmir 16/11/14 15:06 - 160 commenti

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Fantascienza umanistica assai più che scientifica, che delude lo spettatore appassionato degli argomenti di cui il film parrebbe trattare, perché al centro in realtà c'è l'uomo: tutto è funzionale per parlare dell'uomo, delle sue necessità e delle relazioni con i suoi simili. La scrittura presenta più di un problema nonché faciloneria, mentre lo spettacolo visivo è indubbiamente efficace. Nolan fa credere di citare Tarkowski e Kubrick, mentre invece si appoggia a Spielberg. Hollywoodiano, ma con stile.
MEMORABILE: La base segreta (!!!); Le immagini di Saturno; Il buco nero.

Puppigallo 15/11/14 17:22 - 5250 commenti

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Più che un film di fantascienza, è un dramma spaziotemporale (tempo terrestre e vita umana vs leggi del cosmo), che alla lunga pesa troppo e sottrae linfa vitale all’indispensabile fantarisvolto, qua e là penalizzato dall’impostazione scientifica, che se da una parte rende il tutto più plausibile, dall’altra non consente allo spettatore di aspettarsi chissà quali ignote meraviglie, o umanamente inconcepibili paradossi galattici. Il termine fantascienza consta della componente fanta, che se coltivata e esaltata avrebbe potuto trasformare la pellicola in qualcosa di unico. Comunque, non male.
MEMORABILE: I videomessaggi che racchiudono 23 anni; Il “robolito" (robot monolito scomponibile, probabile omaggio al monolito e a Hal 9000 di 2001).

Xamini 15/11/14 19:22 - 1244 commenti

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Il legame padre/figlia è la sineddoche che Nolan incastona nel suo sci-fi per raccontare del senso dell'esistere, laddove il contrasto si evidenzia su due poli: individuo e genere umano. Si tratta di un racconto con una partenza lenta e un ritmo che inizia a ingranare quando il silenzio si fa siderale, interrotto da note musicali minimali (usare la classica sarebbe stato sgraziato). Interrotto, a mio modo di vedere, anche da troppe parole; troppi gli spiegoni, troppe le questioni risolte, troppe le facilonerie, troppo presente la necessità di fare cassa. Dimenticata la perfezione stilistica di 2001, resta ad ogni modo un grande piacere per gli occhi.

Rebis 17/11/14 22:29 - 2331 commenti

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D'acchito impressiona il realismo, la nudità delle immagini. Poi, l'onda anomala di complicazioni astrofisiche insorge, il melodramma genitoriale impazza, il mito della frontiera si schianta sulle macerie del mondo. Le ellissi temporali (spesso iperboliche) rincorrono la logica speculativa, ossequiano gli appuntamenti visivi, senza ascoltare (né rispettare) la ritmica del cuore. Interstellar è diviso, scisso tra teoria e immagine, l'una puntualizza l'altra attraverso la breccia di un wormhole, e la mediazione tra pregi e difetti diventa l'unica forma possibile per il giudizio dello spettatore.

Viccrowley 23/11/14 03:09 - 814 commenti

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Ambizioso e imperfetto. Si può indicare così il nuovo lavoro di Nolan, ma ciò non ne pregiudica la maestosità e la riuscita. In un mondo dove la sete di nuove scoperte è ormai arida come le piantagioni, l'unica alternativa all'appassimento dell'essere umano è la ricerca di una rinascita fisica e concettuale in un'altra galassia. Il fulcro sono comunque l'uomo, i suoi affetti, i suoi legami e il suo cocciuto istinto di sopravvivenza. Dove Nolan pecca è nel voler dare troppe risposte, anche se durante il viaggio si resta spesso a bocca aperta.
MEMORABILE: L'attracco di emergenza; La biblioteca; I videomessaggi.

Stelio 30/11/14 21:49 - 384 commenti

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Un'indubbia ripresa di Nolan dopo i disastri dell'ultimo Batman e del pessimo Superman. La storia si evolve quanto basta in una mediocre prima parte per portare all'ottima seconda. Il girato "spaziale" in più di una sessione denuncia una chiara ispirazione kubrickiana, anche negli accompagnamenti musicali. La capacità di Nolan di emozionare in certe sequenze diventa davvero evocativa. Permane una certa superficialità nella spiegazione di alcuni dettagli e un'eccessiva velocità narrativa. Discreto.
MEMORABILE: (Dopo l'esplosione sulla Endurance) Brand: "Che stai facendo?" Cooper: "Mi sto agganciando".

Furetto60 23/11/14 17:53 - 1192 commenti

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Se di primo acchitto viene da paragonarlo al 2001 di Kubrick, direi che la cosa si potrebbe limitare a un paio di scene nel 1° tempo; il resto rivela due film diversi: questo non ne ha il taglio filosofico e, diciamolo, neanche la puzzetta sotto al naso. Piuttosto punta molto sull'aspetto emozionale, l'amore come propulsore dell'universo e carburante stesso della pellicola. La lunghezza non lo penalizza, anzi dà modo di arricchire e spiegare una trama complessa ma ben dipanata nel finale, senza attingere a spiegazioni... "monolitiche".
MEMORABILE: L'orologio; Il fantasma.

Myvincent 24/11/14 08:24 - 3722 commenti

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Difficile commentare questo film-fiume che inizia in un modo e si sviluppa tra le stelle, dove un manipolo di uomini cerca un altro mondo possibile su cui trapiantare la vita. Alcuni momenti sono di autentica commozione, altri decisamente melensi e banali. McConaughey contribuisce a queste incongruenze, consegnando allo spettatore una sorta di polpettone cinematografico, seppur dai buoni ingredienti...

Markus 24/11/14 11:21 - 3680 commenti

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Un polpettone indigesto: tra ingegneria spaziale e fantasia Nolan imbastisce una furba vicenda che mischia estenuanti tiritere sentimentali tra padre e figlia e fantascienza nuda e cruda (che doveva per me prevalere). Capisco la smania di voler replicare certe atmosfere alla 2001 ma, ahimè, Nolan non ha né il talento né la creatività di Kubrick. L’ora e mezza in più (il film dura tre ore) appesantisce la pellicola senza darne valore aggiunto; di fatto continua a replicare lo stesso concetto fino allo sfinimento. Deludente.

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Lucius 27/11/14 00:33 - 3015 commenti

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A parte un paio di passaggi non troppo felici e alcune scelte azzardate, trattasi di un buon prodotto il cui script prende spunto da Stargate approfondendo però nozioni di fisica quantistica, criogenia, antimateria, anomalie gravitazionali e fattore tempo, elementi chiave indispensabili per entrare nel succo del film: i viaggi interstellari. Nolan è abile nell'evidenziare le qualità e le bassezze del genere umano. Degna di menzione la scena della "libreria cosmica", ingranaggio temporale paragonabile alla stanza settecentesca di 2001. Ambizioso.

Matalo! 27/11/14 16:40 - 1378 commenti

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Onestamente accattivato da molte scene madri alla visione il retrogusto non ha retto l'impatto. Tutto mi si è chiarito quando ho scoperto che era un progetto nelle grazie di Spielberg. Il tema familiare, l'ottimismo, certi dialoghi che van fuori dal boccale mal si affiancano a scene meraviglia come il "tesseratto" o il "wormhole". E come molti film di Spielberg c'è aria di vorrei ma non posso. Kubrick può dormire sogni tranquilli, il suo rigore distopico ne esce anche stavolta inattaccabile.

Saintgifts 3/12/14 11:00 - 4098 commenti

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A spasso con Einstein nello spazio-tempo per cercare un posto dove trasferire un'umanità che è riuscita ad autodistruggersi tra bugie, paure, ma dove emerge il sentimento che va al di là di ogni scienza e di ogni wormhole: l'amore, che fa piazza pulita di ogni sforzo per seguire teorie difficili per la mente umana (almeno la mia) e rimane immutabile, anzi rafforzato anche di fronte a imprese epocali. Il girotondo temporale, facilitato dalla possibilità di concretizzare fantasiosamente teorie dimostrabili solo sulla carta, è interessante.
MEMORABILE: Le auto in fuga da tempeste di sabbia sono modelli di almeno quarant'anni prima, quando Murph era una bambina: sembra che solo la NASA sia progredita...

Deepred89 22/12/14 12:46 - 3701 commenti

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Fantascienza contemporanea tecnicamente professionale (seppur senza particolari guizzi) e molto ben recitata, in grado di parlare con grande intelligenza e sorprendente credibilità di cose scientificamente infondate (i paradossi temporali). Sarebbe un mezzo capolavoro se non ci si metteressero in mezzo rovinose cadute nell'americanata più becera (il nadir: la scazzottata con Damon, ma un po' tutto il suo personaggio era da evitare), lungaggini varie e 25 minuti finali che forse andavano soppressi in toto. L'ennessima occasione mancata.

Ryo 6/01/15 17:33 - 2169 commenti

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Superbo trasformista Matthew McConaughey che stavolta si cala nei panni di un impavido esploratore spaziale. La regia di Nolan ci tiene costantemente in attesa e desiderosi di scoprire cosa c'è dietro l'angolo dopo ogni sequenza. La sceneggiatura pone decine di interrogativi e li snoda pian piano, prendendosi tutto il tempo che serve. Potrebbe deludere o affascinare il fantasioso e onirico finale; a me questa pellicola ha colpito per i risvolti inaspettati della trama e ancora una volta questo regista non ha deluso le mie aspettative.
MEMORABILE: Il ritorno in astronave dopo 23 anni; La percentuale di umorismo; Il fantasma dietro la libreria.

Capannelle 28/01/15 13:27 - 4394 commenti

I gusti di Capannelle

Non era facile frullare insieme i richiami ai vari Spielberg, Kubrick, Shyamalan etc. e i Nolan brothers non riescono a far quadrare tutte le cose in uno script parecchio ambizioso e multistrato. Suona anche facile voler partire dalle teorie sui buchi neri e concludere dicendo che l'amore paterno vince su tutto. Però McConaughey e Zimmer il loro talento lo usano eccome, Damon versione viscido non è male, le scene da ricordare ci sono e ti permettono di arrivare alla fine senza stanchezza.

Delpiero89 10/02/15 12:11 - 263 commenti

I gusti di Delpiero89

Uno dei film più ambiziosi dell'ultimo decennio. Il talentuoso Nolan affida al bravissimo McConaughey il compito di trovare nuovi mondi. Dopo una prima parte più semplice e riuscita, inizia la fantascienza vera e propria e il risultato è un film eccessivo e troppo complesso. Immagini di rara bellezza, buona colonna sonora e cast. In definitiva una confezione perfetta ma... il troppo stroppia.

Mutaforme 26/08/15 14:34 - 415 commenti

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Paragonare Interstellar a 2001: Odissea nello spazio è stata sicuramente un'astuta mossa di marketing, che però ha fatto salire inevitabilmente le attese. Purtroppo il film non si rivela assolutamente all'altezza della fama mediatica. Un brodo lungo tre ore e infarcito di americanate e ridicoli sentimentalismi, che spesso coprono quello che c'è di buono (l'idea di partenza non è male). Tanti buchi nella sceneggiatura. Bello visivamente, da apprezzare soprattutto le scene sul pianeta di ghiaccio, ma dimenticabile. Resta ancora da capire l'utilità del drone indiano.

Bruce 17/03/15 16:42 - 1007 commenti

I gusti di Bruce

Condizionato dai tanti elogi letti, mi aspettavo un capolavoro, avvicinabile a 2001 Odissea nello spazio. Inevitabile dunque esserne rimasto deluso, almeno in parte. Sono però tante le cose da salvare in un film che è originale e coraggioso e che per quasi tre ore ti rapisce trasportandoti in un'altra dimensione, temporale e spaziale. Molto suggestive alcune scene. Tanti i vuoti nella sceneggiatura. Belle le musiche.

Galbo 21/03/15 19:17 - 12372 commenti

I gusti di Galbo

Forse in un momento di ottimismo eccessivo, Christopher Nolan si crede Kubrick; il suo 2001 purtroppo per lui zoppica assai, a partire da una sceneggiatura che ha più buchi di quelli neri del film. Paradossalmente la parte più riuscita è quella terrestre, ma appena parte l'astronave cominciano i guai, a partire da una durata ipertrofica e ingiustificata, fino ad un finale insopportabilmente new age. Il resto è puro mestiere che ovviamente non manca né al regista né tantomeno ai suoi attori, a partire dal sempre ottimo McConaughey. Evitabile.

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Daniela 30/03/15 11:15 - 12606 commenti

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Difficile commentare: maggior peso al pregevole comparto visivo oppure alla carente sceneggiatura? L'ambizione di proporsi come il 2001 del nuovo millennio cozza contro un kazzingerismo derivante non tanto dai risvolti scientifici, sui quali non sono in grado di esprimermi, quanto da palesi incongruenze nella trama ed illogicità nei comportamenti dei personaggi, alle quali la spettacolarità di alcune sequenze e la buona prestazione del cast possono porre rimedio solo parzialmente. "Bello" a tratti ma "impossibile" da apprezzare pienamente, anche per colpa di un finale a tarallucci e birra.
MEMORABILE: Una domanda su tante: sul primo pianeta, perché rischiare la vita per recuperare dati che possono essere rilevati con gli strumenti di bordo?

Bronson82 8/04/15 13:51 - 32 commenti

I gusti di Bronson82

Un film noioso e pretenzioso. Solo dopo due ore regala un sussulto (con Cooper/McConaughey che si fa il trip in solitaria). Irritante la serie di battute banali che fanno ridere i polli, patetico il sentimentalismo da quattro soldi, utile per far piagnucolare qualcuno e dare spessore umano a un film freddo e poco comunicativo. La mia impressione è quella della presa per i fondelli. Sono da salvare le ambientazioni del pianeta innevato, l'umorismo di TARS, la scena dello "tsunami". Odioso.

Von Leppe 3/04/15 13:29 - 1256 commenti

I gusti di Von Leppe

Troppi occhi lucidi (molto di moda nei film americani odierni) e sentimentalismo che affogano il tutto nelle lacrime togliendo al film il puro gusto fantascientifico e scientifico. La storia prende spunto dalla relatività di Einstein e appare complessa, tanto che nel finale ricorda vagamente 2001 odissea nello spazio, ma i risvolti sono pessimi e scontati. Gli effetti speciali sono ben fatti, le musiche esaltano la lagna.
MEMORABILE: Il pianeta allagato con le onde altissime.

Chimera70 6/04/15 14:52 - 34 commenti

I gusti di Chimera70

Ormai è chiaro: Nolan è ossessionato dal tempo e dalle implicazioni scentifico-filosofiche che ne derivano. Non so quanto tempo gli sia servito per realizzare quest'opera, ma non è stato speso tutto bene. Per me è il suo film meno riuscito. Ovvio, questo non fa di Interstellar una bruttura, poiché in quanto a iperdurata è anche godibile, con sorprese e ottimi effetti speciali. Ci sono però anche situazioni straviste, passaggi illogici o poco chiari, un finale esageratamente ottimista. Magari con meno soldi usciva fuori un prodotto migliore...

Black hole 10/04/15 15:25 - 143 commenti

I gusti di Black hole

Un film che porta a una serie di considerazioni altalenanti: positive (fotografia, lo spazio muto alla 2001, alta professionalità degli attori) e negative (la storia in sé ha qualche falla, specie nel finale). Stupisce un po' la lunghezza eccessiva nel rappresentare certe situazioni risolte poi con eccessiva velocità, in modo quasi banale, come nel caso dell'equazione finale carpita da Murph nella libreria "pentadimensionale". Un buon lavoro estetico ma privo di una luce propria, forse anch'essa risucchiata dal famelico buco nero...

Jean71 12/04/15 21:09 - 1 commenti

I gusti di Jean71

Nel 1968 fu proiettato nei cinema 2001 Odissea nello spazio: fu un successo mondiale e questo perché le caratteristiche della regia erano avveniristiche per il suo tempo e non solo. Perché 2001 Odissea nello spazio? perchè in Interstellar la musica e le varie immagini della scenografia raccontano già di per se il significato di quello che è più importante proprio come nel film di Kubrick, e l'importante per Nolan è salvaguardare il genere umano... ovunque. E' un film che mi ha colpito emotivamente, da imprimere nella memoria.
MEMORABILE: Nessun genitore dovrebbe veder morire il proprio figlio.

Aal 13/04/15 17:16 - 321 commenti

I gusti di Aal

Ricco di tematiche affascinanti e plausibili affrontate con profondità e delicatezza, lascia lo spettatore (e l'appassionato di fantascienza, come me, ancora di più) con il cuore e gli occhi appagati da quasi 3 ore di meraviglia e sapienza cinematografica. Unica pecca: la parte con Matt Damon, superflua. Per il resto un film magnifico, magico. Nolan ama il suo mestiere e non ha paura di mostrarlo. Sono solo 3 i film migliori di questo, nel genere: 2001, Stalker e Solaris (quello di Tarkovskij, ovviamente). Fotografia e musica superbe.

Paulaster 17/04/15 17:46 - 4375 commenti

I gusti di Paulaster

Stavolta il genere umano può essere salvato tramite la gravità abbinata al fattore tempo. Le immagini dell’esterno, lo spazio, il moto ondoso, il buco nero, son tutte cose affascinanti e lo è pure la parte finale nella quarta dimensione. Cadute di gusto in sceneggiatura quando la Hathaway parla di amore nella navicella, quando la Chastain diventa astrofisica di colpo o nella rissa da bar sul pianeta ghiacciato. La storia si riesce a seguire anche se non giustifica l’intera durata. McConaughey fa il suo, il resto del cast di livello meno, eccetto Caine.

Minitina80 27/04/15 09:57 - 2976 commenti

I gusti di Minitina80

Un film impegnato e di buon impatto visivo che si muove su più fronti: la necessità scientifica di conciliare la meccanica quantistica con la teoria della relatività e il problema di trovare una soluzione al sovraffollamento della Terra. Tutto ciò è bilanciato dal rapporto tra un padre e sua figlia che rende la storia più umana e assimilabile. Non è per tutti, ma il gradimento cresce con l’approfondimento delle conoscenze scientifiche a riguardo.

Rullo 2/05/15 17:46 - 388 commenti

I gusti di Rullo

L'ennesimo kolossal firmato Nolan. Il protagonista è un buon McConaughey (per nulla sfruttato il suo talento, questa volta) che insieme ad altri si ritroverà a dover salvare il mondo. Soggetto piuttosto lineare, sceneggiatura povera e frettolosa (nonostante le tre ore di durata). Ottimo il comparto tecnico e interessantissimi i risvolti della relatività; la qualità della pellicola sale nell'ultima ora.
MEMORABILE: Il pianeta interamente coperto dall'acqua; I risvolti della fisica relativistica.

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Schramm 3/06/15 12:21 - 3490 commenti

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Volanti o nolanti, ci si ricolloca nei gangli cerebrali di Inception assieme alla meccanica quantistica e ai paradossi temporali generanti lambiccamenti moebiusiani destinati a restare irrisolti, e a tutto quanto fa sci-fi. Là erano i livelli psichici del reale, qua è il Tempo che si fa Spazio che si fa Tempo: più che a Kubrick o a Cuaron, Nolan guarda a se stesso attraverso il prisma mellifluo di Spielberg: una sinusoide di momenti di grande spettacolo per un impegnativo kolossal dove noia e algidità si sciolgono a favore di una delle più maestose agnizioni che il cinema abbia mai regalato.
MEMORABILE: Le sandstorms; L’onda; La mezzora finale

Mtine 15/08/15 00:25 - 224 commenti

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Giustamente (una volta ogni tanto) ignorato agli Oscar, il film di Nolan è di grandissimo impatto visivo e ha il merito di annoiare poco nonostante la lunga durata. Ma ha anche parecchi difetti: un intreccio ricco di falle, una sceneggiatura insulsa, un insensato ricorso ossessivo alla fisica, che danneggia il lato fantasy del film e un finale sottotono. Inspiegabilmente paragonato a 2001, ne condivide (forse) il genere, ma sicuramente non gli intenti né la riuscita. Dimenticabile.
MEMORABILE: Dietro alla libreria.

Saintjust 17/08/15 01:30 - 159 commenti

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Un film meraviglioso, a mio parere il più bello degli ultimi 15 anni. Per apprezzarlo a dovere è fondamentale amare il genere e conoscere un minimo la letteratura fantascientifica. La densità di citazioni e omaggi per Heinlein è tale che non potevo non amarlo. La rappresentazione dei piani dimensionali è stata gestita in maniera impeccabile e spettacolare, come in nessun film s’era mai visto. Uno spettacolo per il cuore e per la mente: profondo, elegante, delicato, sorprendente, avvolgente, sontuoso e magico. Questo è grandissimo cinema.
MEMORABILE: L'onda!; Cooper che ritrova Murph anziana; Qualsiasi scena con Tars.

Kaspar 5/12/15 15:32 - 15 commenti

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Non si può negare a Nolan il merito di aver pensato in grande, con questo lavoro. In tutti gli aspetti, tecnici e poetici. Forse peccando di tracotanza... Da un punto di vista letterario? Da un punto di vista filmico? Non importa: Con Interstellar non ha tentato il film di genere ma il film sui generis. Ha tentato l'ibridazione: tra neo-fantascienza, tragedia classica, opera filosofica e mito ideologico della riunificazione della famiglia tipico di hollywood. Ne risulta indubbiamente un grande esempio di cinema d'autore.
MEMORABILE: La cura per il suono.

Monzaparco 1/04/16 10:08 - 41 commenti

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Raramente mi sono arrabbiato a vedere un film come con Interstellar! Carico di grandi aspettative inserisco il blu ray e inizia il calvario! Sceneggiatura da blockbuster catastrofico trita e ritrita piena di luoghi comuni, contraddizioni e inesattezze unite a una voglia (secondo me voluta) di complicare il tutto con spiegazioni difficili e arzigogolate gratuite per mascherarne la pochezza. Le poche idee veramente brillanti riguardano la scienza, ma inserite in una zuppa rancida.

Redeyes 18/02/16 18:57 - 2442 commenti

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Impossibile non restare affascinati dall'opera di Nolan, che attraverso inquadrature mozzafiato e ricostruzioni da togliere il respiro ci traghetta verso buchi neri e galassie da scoprire. Di contro non ci si può allontanare troppo dal trovarsi interdetti di fronte a una storia da un lato intrigante ma dall'altro decisamente lacunosa. I tanti buchi restano tali e non ci aiutano a tornare al punto di partenza con soddisfazione e questo penalizza il film. Attori che non deludono salvo un mal sfruttato Damon e buona colonna sonora. Gradevolmente gravoso.
MEMORABILE: TARS.

Cotola 26/02/16 23:59 - 8998 commenti

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No! Non è 2001 e nemmeno ci si avvicina: per certi versi però lo richiama e certe immagini sono di grande bellezza. Innegabili sono anche la bravura e la perizia di Nolan e questo lo sapevamo già. Ma quando giri un film di quasi tre ore, ci vuole una sceneggiatura di ferro perché tutto fili liscio ed il grado di tensione e di interesse resti alto. E, purtroppo, così non è: oltre al ritmo lento, a causa di alcune (troppe) lungaggini spesso melense ed irritanti, vanno segnalati alcune ingenuità e "buchi" che a certi livelli non sono accettabili. Velo pietoso sul finale.

Jena 12/03/16 14:18 - 1547 commenti

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Nolan gira il suo 2001 Odissea nello spazio e azzecca il capolavoro. Trama avvincente che inchioda per tutta la lunga durata del film e giunge perfino a emozionare e commuovere per larghi tratti (cosa rarissima nel cinema odierno), regia perfetta con visioni di altri mondi fantasmagoriche da vedere al cinema e stupendi effetti speciali; una visione ideologica toccante: solo un surplus di cuore e sentimenti ci salverà, non l'arida scienza. Matthew McConaughey mai così bravo e convincente. Un solo Oscar per un film così è un delitto.
MEMORABILE: La corsa iniziale nei campi; Il wormhole; Il pianeta di acque; Il pianeta ghiacciato; La discesa nel buco nero.

Il ferrini 25/03/16 23:10 - 2337 commenti

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Mediocre. Il film è colmo di ingenuità parascientifiche (i tre pianeti "abitabili" orbitano intorno a un buco nero e dove prendono luce e calore se non c'è un sole?), i personaggi sono appena abbozzati e la storia è spesso prevedibile, oltre che scopiazzata (Matthew McConaughey lascia alla protagonista un orologio che poi sarà determinante, in Contact aveva fatto la stessa cosa con una bussola). Il finale poi è davvero diabetico: insomma, tre ore per dire che l'amore di un padre trascende il tempo e lo spazio son francamente troppe.

Tomastich 21/10/16 09:31 - 1255 commenti

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Ci ho messo due anni per autoconvincermi a vedere l'ultimo lavoro di (dei) Nolan. Quando mezza rete incensa un film del genere e mezza rete lo distrugge, l'unica cosa da fare è vederlo due anni dopo, a mente fredda e con molto più piacere. Il risultato è stato più che sufficiente e gli estremismi delle due fazioni riescono a fallire miseramente come al solito. I tempi di The prestige non torneranno più, ma i 180 minuti scarsi alla fine non sono un macigno come potevo immaginare e la ricostruzione spaziale è decisamente mozzafiato.

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Taxius 23/10/16 13:43 - 1656 commenti

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Nolan si ispira a Kubrick e gira la sua odissea stellare che oltre a essere un film di fantascienza è anche un dramma sui rapporti familiari padri-figlie. Interstellar è un preapocalittico in cui la terra si sta inaridendo e l'uomo deve trovare un modo per lasciarla. La storia è ottima e toccante anche se, nella prima parte, sulla Terra, un po' pesante (e se non fosse per qualche passaggio eccessivamente "assurdo" il film sarebbe un capolavoro). Forse troppo lungo, ma comunque appassionante. Bellissimi gli effetti speciali.
MEMORABILE: Le sequenze sul pianeta ondoso; Il buco nero.

Danadana 13/12/16 18:58 - 8 commenti

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Uno dei film più sopravvalutati degli ultimi tempi. La regia fa quello che deve fare e il prologo ha un sapore classico piacevole, ma quando comincia la fantascienza tutta questa innovazione nella scrittura non ce l'ho vista, né mi è parso, quel poco che c'era, applicato in maniera decente. Momenti di suspence già banalissimi di per sé (attracco navicella) e reiterati. La parte con Damon è troppo palpabilmente disconnessa dal resto. McConaughey bravo. Hathaway costretta a un monologo sull'amore di un'insipienza ridicola. Non ci siamo, Nolan.

Pigro 17/03/18 10:18 - 9623 commenti

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Ancora un gioco sui paradossi spazio-temporali con tanto di mise en abyme, che porta l’umanità a fuggire dalla carestia esplorando galassie lontane attraverso i buchi neri. Impacciato nei gangli narrativi, con passi falsi logici, lungaggini inutili (che appesantiscono il film nella durata) e concessioni alla “americanata”, il film è in sostanza il tentativo (maldestro) di un’epopea moderna sull’istinto di sopravvivenza, declinato in tanti modi quanti sono i protagonisti. Pessimamente incongrua Hathaway. Da Nolan mi aspettavo di più.

Faggi 17/02/17 16:38 - 1548 commenti

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Dal sopravvalutato Nolan una perla nera di fantascienza ai limiti del sopportabile, presuntuosa e stucchevole. Velo pietoso sulla plausibilità (l'approccio col buco nero è tutto da ridere) che fa concorrenza a certi filmini balordi (ma almeno divertenti) degli anni '50. Altro velo pietoso sulla tensione drammatica (pari a zero). Gran dispiego di effetti ottici e pittoricismo visivo per rimediare alla pochezza di tutto il resto. Lungaggini snervanti oltre che inutili all'insieme. Musica a tratti invadente.

Hackett 18/02/17 09:09 - 1865 commenti

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Girato con grande abilità e dotato di un comparto tecnico davvero notevole, il film di Nolan è una favola fantascientifica sospesa tra l'angoscia di una fine imminente e un filosofico ottimismo che tende a rincuorare lo spettatore. Criticato per i suoi "inciampi" terorico matematici, probabilmente da chi dimentica che la fantascienza è essenzialmente un modo per sognare. Di grande effetto.

Modo 7/05/17 19:06 - 948 commenti

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Visivamente niente da eccepire, anche nella sua lentezza cattura sempre l'attenzione. Ciò che fatico invece ad apprezzare totalmente è il finale. La quinta dimensione (con annesse conseguenze) mi sembra un po' troppo caotica e paradossale. Va bene non essere fisici e possedere solo nozioni spicciole alla "Star trek"... ma qui il tutto mi sembra il troppo pretenzioso! Attori nella norma, simpatico il TARS.

Almicione 15/05/17 02:29 - 764 commenti

I gusti di Almicione

Con lo sfondo della crisi globale attuale un Nolan audace si presenta con molta estetica, molta ambizione ma non molto contenuto; o meglio, non il giusto contenuto. L'approccio politico non soddisfa ma soprattutto sorprende il fatto che il film non ingrani mai, costretto dunque ad aggrapparsi continuamente ad appigli poco solidi. Nessun attore riesce veramente a calarsi nella parte e il finale vago delude, allo stesso modo della parentesi di Dr. Mann. Si salvano le magnifiche sequenze di FX in spazio aperto, ma il doppio rapporto proprio no.
MEMORABILE: Tars e Case, riuscitissimi; Il passaggio affascinante in prossimità di Saturno.

Piero68 30/10/18 14:19 - 2955 commenti

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Nolan omaggia Kubrick e sforna un film che, almeno da un punto di vista visivo e della confezione, non ha niente da invidiare a 2001. Anzi, in alcuni contesti lo supera pure. Il problema è nel contenuto. Perché oltre a una narrazione completamente slegata e alcune sequenze che rasentano la noia pura, la sceneggiatura presenta troppe incongruenze e un numero di plot-hole elevatissimo. Meno male che Nolan riesce a sfruttare al meglio il gran cast a disposizione regalando momenti di vero cinema e bilanciando così gli errori in fase di scrittura.
MEMORABILE: La citazione sui falsi sbarchi lunari.

Magi94 26/07/19 18:25 - 944 commenti

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Come quasi sempre nel corso della sua produzione, Nolan si crede più di ciò che è e ambisce al "cinema d'autore" con "messaggi d'autore". Il messaggio appare vuoto ma la sua bravura tecnica crea una prima parte apprezzabile da film di genere "catastrofico" ma serio. Avvincente fino alla scelta del pianeta, poi iniziano le velleità sulla "gravità" e le melensaggini rovinano il tutto, fino agli ultimi atroci trenta minuti.
MEMORABILE: La "precisione scientifica" buttata al vento nel finale: ma come, non si stacca neanche mezza particella?

Bubobubo 23/01/20 21:54 - 1847 commenti

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Sembra paradossale affermarlo, data la natura dell'operazione, eppure ciò che manca al kolossal spaziale di Nolan è precisamente un tipo ben definito di ambizione: quella di abbracciare la visionarietà e restituirla in forme commestibili al grande pubblico. Poca filosofia sostanziale, molti spiegoni prolissi, alcune scene stirate all'inverosimile (l'attracco della navicella viene mostrato in dieci minuti: ne sarebbero bastati due). Visivamente è splendido, ma della trama si trattiene ben poco e si rischia di ricordare ancor meno. Un peccato.
MEMORABILE: "We used to look up and wonder at our place in the stars. Now we just look down and worry about our place in the dirt".

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Noodles 11/04/20 17:16 - 2196 commenti

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Ha i pregi e i difetti classici del genere fantascientifico. Se da una parte troviamo tematiche affascinanti e attuali come il futuro della Terra e il superamento dello spazio-tempo e splendidi effetti speciali, dall'altra ci sono un ritmo lentissimo e momenti in cui la vicenda si fa così complicata che è necessario contattare un laureato in astrofisica per poterci capire qualcosa. Film buono sicuramente ma decisamente confuso. Troppa teoria e poca azione.

Zoltan 1/08/20 13:15 - 201 commenti

I gusti di Zoltan

Un eccesso di vena melodrammatica appesantisce il film (in particolare nei primi minuti e nella fase centrale) contribuendo ad allungare eccessivamente la durata e annacquandone l'impatto globale. Difetti che lo allontanano dall'eccellenza, perché le parti puramente fantascientifiche sono assolutamente intriganti e molto ben realizzate: senza alzare mai troppo il ritmo, le fasi concitate colpiscono e attirano parecchio l'attenzione dello spettatore. Finale tutto sommato coerente per un film riuscito che poteva però essere ancora meglio.

Fulcanelli 11/09/20 19:44 - 135 commenti

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Quando si tratta di confondere i tempi è un film di Nolan e quello nello spazio mancava all'appello. La prima mezz'ora è letteralmente fantascientifica: una NASA da pizza e fichi recluta il miglior astronauta al mondo (che nemmeno sapeva che esistesse fino a un attimo prima) che parte di punto in bianco per salvare il mondo. Forzature per non dilungarsi troppo, ma fila tutto liscio e il film è tanto spettacolare che non se ne vedevano così forse da 2001; inoltre è in parte sceneggiato in modo plausibile con le teorie dell'astrofisica. Meno interessante dalla seconda visione.

Nicola81 2/10/20 22:35 - 2831 commenti

I gusti di Nicola81

Non lo si può certo definire un film sbagliato; anzi, l'approccio alla materia denota ambizioni e competenza in egual misura, gli effetti speciali sono notevoli. Però le parti più prettamente scientifiche possono risultare ostiche ai non addetti ai lavori, mentre quando all'opposto si cerca di semplificare spesso si scivola anche nella superficialità. Le quasi tre ore di durata si sentono tutte, ma per Nolan l'ipertrofia non è certo una novità. Ottimi Caine e la Chastain, mediocremente improbabile la Hathaway, senza infamia e senza lode gli altri.

Rocchiola 5/10/20 09:40 - 952 commenti

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Ad esser sinceri 2001 non c’entra nulla: Kubrick riusciva ad emozionare quasi senza parole, Nolan annoia con un fiume di parole tra improbabili spiegazioni pseudo-scientifiche e melense dichiarazioni d’amore universali degne di un qualsiasi blockbuster hollywoodiano. Nolan sembra ormai alla ricerca di trame sempre più complicate giustificate da inverosimili sbalzi spazio-temporali. No comment sulla fotografia, sempre più scura e incolore.

Anthonyvm 5/05/21 00:16 - 5615 commenti

I gusti di Anthonyvm

Nolan punta alla fantascienza intimista, filosofica e visivamente sbalorditiva di Kubrick e Tarkovsky, ma la sua tendenza alla semplificazione da blockbuster (gli spiegoni dialogati durante la suggestiva sequenza del buco nero, il concetto di "amore quantificabile" che sa tanto di escamotage narrativo banalmente sentimentalista) finisce per privare la materia trattata del fascino intrinseco che la caratterizza. Impeccabile tecnicamente e artisticamente (anche se la Foy come decenne non è proprio credibile), a tratti toccante, ma meno stupefacente di quanto vorrebbe apparire. Peccato.
MEMORABILE: L'addio alla famiglia; La mega-onda anomala; I video coi figli che invecchiano; La parentesi thriller con Matt Damon; Lo spazio pentadimensionale.

Straffuori 29/01/22 12:18 - 338 commenti

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Un Nolan già partito per la tangente quanto a film difficilmente intelligibili a uno spettatore che non sia perfettamente in sintonia col suo cervello dirige un film in cui ancora qualcosa si riesce a capire (La Terra è malata, i raccolti crescono male, servono contadini, non ingegneri) in cui un Matthew McConaughey astronauta/contadino deve fare un viaggio nello spazio e nel tempo per cercare di salvare il nostro pianeta. Da qui la trama si complica e non poco e si ha un film paradossale con scene lente, molto maestoso e teatrale sì, ma poco spettacolare.
MEMORABILE: La scena finale con la figlia vecchia.

Giufox 31/01/22 20:15 - 324 commenti

I gusti di Giufox

Pamphlet interstellare che esaspera piu che esaltare le capacità di Nolan, ondeggiando tra ipertrofiche visioni metafisiche e case nella prateria. Non c'è poi da essere tanto severi sulla generosità della durata visto il fascino delle proiezioni multi-dimensionali e neanche sul dover rendersi accessibile al grande pubblico con un velo di morale monocorde americana. Ciò che irrita qui è il tessuto sonoro: Hans Zimmer, il nuovo profeta hollywoodiano che si propone con reiterata invadenza anche quando nel cosmo si dovrebbe tacere - almeno per dovere scientifico. Impeccabile McConaughey.
MEMORABILE: La fuga dallo tsunami.

Buiomega71 18/02/23 00:16 - 2899 commenti

I gusti di Buiomega71

All'inizio sembra un film di Spielberg (con Poltergeist annessi) nelle distese di campi di granoturco kinghiane. Nolan gran tecnico ma mancano anima e personalità (più Hyams che nemmeno Kubrick), nonostante momenti intensi (il dramma della figlia prima della partenza del padre), mozzafiato (sul pianeta ricoperto d'acqua con le onde anomale) e visivamente suggestive (le tempeste di sabbia). Strofe noiose (i buchi neri, la gravità, la quantistica) che però vengono diradate in dirittura d'arrivo nell'affascinante stanza mentale dimensionale e nel toccante incontro finale su Saturno.
MEMORABILE: L'arrivo della tempesta di sabbia durante la partita di baseball; Matt Damon e la pressurizzazione; Il silenzio dello spazio; Brand sola sul pianeta.

Giùan 9/07/23 14:14 - 4528 commenti

I gusti di Giùan

Autore di film ricordo e di Cinema monumento, Nolan conferma ed anzi rilancia questa tendenza ipertrofica con un’opera che di nuovo esaspera il controllo Kubrickiano sulla materia narrativa e scientifica (convinto com'è evidentemente che non si possa fare un film sci-fi che non sia "informato"). Il risultato di questa volontà di dominio vien da dire sia fisiologicamente frustrante per il Deus ex machina quanto per lo spettatore che vedono deluse le aspettative totalizzanti di gestione l'uno e di coinvolgimento l'altro. Un po' di vuoto spaziale ma anche grandi costruzioni registiche.
MEMORABILE: In positivo l'empatia di McConaughey e la Chastain; In negativo Caine e Hathaway in un forzatissimo rapporto filiale.

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  • Discussione Zender • 22/03/15 07:57
    Capo scrivano - 47698 interventi
    Addirittura! Ah ah, capisco che i due film siano ben distanti...
  • Discussione Galbo • 22/03/15 09:14
    Consigliere massimo - 3990 interventi
    Zender ebbe a dire:
    Addirittura! Ah ah, capisco che i due film siano ben distanti...

    per me con questo film Nolan ha "tappato" clamorosamente....
  • Discussione Zender • 22/03/15 20:05
    Capo scrivano - 47698 interventi
    Per me ha cominciato a toppare anche da prima, a dire il vero...
  • Discussione Jean71 • 12/04/15 21:30
    Stagista - 1 interventi
    non esagerate, il film mi ha dato un motivo di credere si agli extraterrestri ma in questo caso noi proiettati nel futuro. Mi ha dato anche la sensazione di una qualità ottima della regia e della musica che accompagna per tutto il tempo il film in questione. Il resto poteva essere migliorato per portare Interstellar ad un livello quasi perfetto. Non parliamo quindi di toppe ma di un palliativo, di un rimedio della scienza e della fisica nell'interpretare il significato di alcune scene che per alcuni potrebbero essere "superflue", di difficile interpretazione.
  • Discussione Raremirko • 10/04/17 23:07
    Call center Davinotti - 3862 interventi
    Sarei oltremodo falso ed ipocrita a non far notare le varie ingenuità presenti nel film, e do valore a commenti di utenti quali Faggi e Chimera; Nolan non ha mai peccato di tali leggerezze, che fan perdere molti punti al film.

    Discorsi faciloni, scene palesemente sconnesse (almeno a tratti), poca chiarezza e passaggi sin troppo semplificati nuocciono esageratamente, ed una tale situazione sarebbe andata benino ad un regista alle prime armi, non certo ad un artistone come Nolan.

    Di contro, poca noia, qualche passaggio riuscito (il finale con le spiegazioni sul tempo, in quella sorta di limbo, male non è), gran bel cast e buoni effetti.

    Kubrick è solo omaggiato e c'entra molto poco; io, come spesso accade in sci-fi recenti (Event horizon, ad esmepio), ci ho visto più Tarkovskij.

    A malapena discreto; è come aver a disposizione 100 (tra cast, mezzi, ecc.), ed avere come risultato finale solo 50...
  • Discussione Pigro • 17/03/18 10:09
    Consigliere - 1658 interventi
    MEGA SPOILER !!!


    Scusate, ma forse ho frainteso tutto quanto. Dunque, dalla Terra viaggiano in giro per l'universo alla ricerca di pianeti simili, dopodiché tutto sembra concentrarsi nella 'semplice' possibilità di mandare informazioni sui buchi neri che consentirebbero questo benedetto esodo dalla Terra verso galassie lontane. Le informazioni arrivano, vengono elaborate e tutti i terrestri fuggono verso......... una stazione orbitante attorno a Saturno (come viene spiegato al risveglio del 'nostro' alla fine)??????? Cioè, per arrivare fino a Saturno, pianeta del nostro minuscolo sistema solare, serviva avere i dati dei buchi neri e mandare esploratori oltre il sistema, oltre le galassie e dentro i buchi neri?
  • Discussione Poppo • 17/03/18 11:04
    Galoppino - 465 interventi
    Triplo SPOILER con rivelazione del tutto


    Nei pressi di Saturno c'è il passaggio spazio-tempo o cunicolo o wormhole...

    la tecnologia serve per sfuggire alla forza di gravità e spostare masse immense...

    la pecca del film è di natura ideologica, peraltro non l'unico film di fantascienza che di questi tempi sceglie di essere decisamente reazionario

    questa ideaa che la Terra vada spremuta come un limone e poi abbandonata a sé stessa mi fa letteralmente orrore

    senza contare poi l'overdose di melodrammaticità che Nolan riversa addosso allo spettatore: il pianto a dirotto del padre nel vedere la figlia invecchiare è semplicemente stucchevole

    l'astronauta che dà di matto pure; si salvano i robot a scatolone che dopo il modello aspirapolvere di Star Wars sono i più simpatici visti al cinema

    troppo poco per le mie aspettative sci-fi
    Ultima modifica: 17/03/18 11:06 da Poppo
  • Discussione Buiomega71 • 16/02/23 10:09
    Consigliere - 25892 interventi
    Affrontare quasi tre ore di fantascienza "esplorativa" (più che filosofica, visto che ha poco da spartire sia con 2001-video messaggi dei figli a parte-che con Moon-idem-e molto più simile a 2010- L'anno del contatto-Hyams viene pure velamente citato nel dialogo del finto allunaggio-Capricorn One- ) per il sottoscritto e come immolarsi un rene (le lunghe durate mi terrorizzano).

    Quindi visione spezzettata in due parti.

    Inizio molto suggestivo e prettamente spielberghiano-Poltergeist a parte- (al netto pure dello Shyamalan di Signs ma senza UFO o derive religiose), che più che La casa nella prateria sembra di vedere una miniserie tv tratta dall'ennesimo romanzo di Stephen King (i campi di grano ne aumentano l'accostamento, più vicini all'Ombra dell scorpione che nemmeno a Grano rosso sangue).

    Visivamente straordinarie le violente tempeste di sabbia alla partita di baseball , così come è molto toccante il rapporto tra l'astronauta di McConaughey e la figlia "ribelle" Murphy e mozzafiato tutta la parte sul pianeta ricoperto d'acqua e le gigantesche onde anomale stile L'avventura del Poseidon

    Di contro dialoghi noiosissimi sullo spazio/tempo e i buchi neri e qualche stoccata fantapaglieccesca (i membri della NASA capitanati da Michael Caine che fanno sembrare il tutto una rimpatriata tra vecchi amici, le battute ironiche-e fuori luogo-del robottone picassiano Tars).

    Tecnicamente ineccepibile (il silenzio dello spazio), nemmeno così tedioso come avrei pensato (almeno fino agli 82 minuti visionati) ma che rinforza la mia convinzione su Nolan (che ritengo , adesso come non mai, tremendamente sopravvalutato come autore), perchè la sua mano (se mai ci fosse stata) non si vede praticamente mai, non c'è una forte personalità autoriale dietro (per paradosso è molto più autore Michael Bay, dove si vede subito che c'è la sua firma) tanto che si pensa subito a Steven Spielberg o a Robert Zemeckis e il tutto , registicamente, resta su un livello di anonimità notevole. Nolan è un ottimo tecnico ma, per quanto mi concerne, del tutto spersonalizzato.

    Ovviamente giudizio sospeso fino alla ripresa della seconda parte, ma fin quì mi è parso un classico prodotto in linea con gli standard hollywoodiani , dalla messa in scena inappuntabile ma con poca anima e sostanza (come lo è Nolan, del resto) che viaggia sul **!

    McConaughey sugli scudi, mediocre il resto del cast (Murphy da ragazzina a parte).
    Ultima modifica: 16/02/23 14:34 da Buiomega71
  • Discussione Buiomega71 • 18/02/23 10:20
    Consigliere - 25892 interventi
    Nel complesso è un buon film di fantascienza, il miglior film di Nolan dopo Memento (almeno, per quel che ho visto della sua filmografia: lo straordinario Memento appunto, il piatto e banale Insomnia e i primi due impersonali e impassibili Batman) e in parte mi devo ricredere sulla sua mano autoriale (totalmente anonima nella prima parte).

    Se le stoccate noiose non mancano (buchi neri, gravità, discorsi sulla fisica quantistica) e si perde un po troppo tempo a giocare con le navette spaziali (anche se il silenzio dello spazio rimane suggestivo) mentre il pianeta di ghiaccio (un omaggio alla Cosa carpenteriana?) dove sopravvive Matt Damon (ma la pressurizzazione è notevole) non ha lo stesso pericoloso fascino di quello interamente ricoperto d'acqua (anche se il montaggio alternato con la lotta tra Damon e McConaughey sul pianeta ghiacciato e Murph sulla terra devastata dalle tempeste di sabbia e l'incendio doloso ai campi di grano ha la sua carica di tensione) , il momento in cui McConaughey si infila nel buco nero in un trip allucinogeno mentale  nelle profondità spaziali (la stanza mentale dimensionale che proietta il passato per cambiare il futuro, e quì dove si vede la mano di Nolan finalmente), la perdita di coscienza fluttuando per la galassia e il risveglio su Saturno (una copia farlocca del pianeta terra) con il cielo come se fosse uno specchio incrinato è puro cinema delle emozioni, visionario e affascinante che ripaga delle pause tediose.

    E per una volta tanto la fantascienza buonista fa centro, in un incontro padre/figlia centenaria di rara commozione e una chiusa bellissima (Brand sola sul pianeta che sarà una nuova colonia terrestre) di grande suggestione.

    Anche se , sinceramente, nella biblioteca dimensionale dove McConaughey è imbrigliato per avvisare la figlia in uno straordinario loop spazio/tempo non c'ho capito gran chè dai dialoghi, rimane un pezzo di cinema visionario davvero potente, dove salta fuori il regista di Inception e i suoi labirintici giochi mentali (McConaughey che vede se stesso uscire dalla porta della stanzetta, le lancette dell'orologio, i libri che cadono, la figlia Murph vista in varie angolazioni tridimensionali, RESTA).

    Più 2010 che 2001 (e per chi scrive il capolavoro incompreso di Peter Hyams è tra le opere di SF più sottostimate dell'intero genere) con quel troncone narrativo in dirittura d'arrivo che è un' esperienza fantameravigliosa che stimola l'encefalo, ripaga gli occhi e riscalda il cuore.

    Forse la punta di diamante della nuova fantascienza filosofica (pur con i suoi limiti e i suoi difetti) dove lo slancio speranzoso e la forza dell'amore , per una volta nella vita, non hanno il sapore rancido di melassa fine a se stessa. Eppoi cosa non è quel viaggio lisergico/evangelico/spazio temporale nel buco nero della mente.

    In parte mi devo ricredere (almeno qui) sul cinema di Nolan, come il cielo innaturale che sovrasta sulla copia della terra ricreata su Saturno.


    Ultima modifica: 18/02/23 14:53 da Buiomega71
  • Homevideo Buiomega71 • 18/02/23 10:31
    Consigliere - 25892 interventi
    Il dvd edito dalla Warner

    Formato: 2.40:1
    Dvd 9 doppio strato
    Audio: italiano, inglese, spagnolo
    Sottotitoli: italiano (anche per non udenti), inglese, spagnolo.
    Nessun extra
    Durata effettiva: 2h, 42m e 08s

    Immagine al minuto 1.32.19

    [img size=424]https://www.davinotti.com/images/fbfiles/images64/PDVD-313.jpg[/img]
    Ultima modifica: 18/02/23 10:37 da Zender