Volti del cinema italiano nel cast VOLTI ITALIANI NEL CAST Volti del cinema italiano nel cast

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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

E' tale l'importanza (come sempre in Nolan) di musiche e sonoro, nel film, che talora si ha l'impressione di ascoltare un concerto minimale al quale si sovrappongono senza sosta le parole dei tanti personaggi che si avvicendano sullo schermo interloquendo col protagonista; quasi una litania fitta di nomi e fatti di cui si percepiscono naturalmente il senso e il quadro generale ma all'interno della quale molti singoli accadimenti si fondono ai tecnicismi dell'esposizione scientifica richiedendo, per essere compresi fino in fondo, non poca attenzione. Anche perché Nolan al solito mescola senza sosta i piani temporali individuando tre momenti storici diversi: due successivi alle...Leggi tutto esplosioni di Hiroshima e Nagasaki - la commissione durante la quale si decide se Oppenheimer (Murphy) abbia diritto a rimanere al corrente degli svlluppi top secret degli armamenti e la guerra di logoramento con Lewis Struass (Downey jr.), che fa di tutto per ostacolare la celebrazione dello scienziato - e uno più ampio antecedente, che riguarda la vita e i successi di Oppenheimer fino all'assunzione del ruolo di direttore del celeberrimo "Progetto Manhattan" a Los Alamos.

Una divisione cervellotticamente studiata (la sceneggiatura è tutta di Nolan, dal romanzo di Kai Bird e Martin J. Sherwin) in cui mai si inseriscono in grafica cesure precise; l'unica è il bianco e nero con cui sono girate le scene con Downey jr. Aiutano a mettere tutto in riga il look diverso di Cillian Murphy e la logica, mentre seguiamo l'evolversi delle teorie di Oppenheimer visualizzate inizialmente attraverso squarci improvvisi di visioni astratte rese quasi spaventose dai rimbombi e le salite di tono di un sonoro che qui e in moltissime altre occasioni irrompe impetuoso in scena. Un sonoro che non s'accompagna (ed è insolito, in Nolan) ai consueti effetti speciali sontuosi. Al contrario, il regista riduce l'impatto del test a Los Alamos (azzerando il suono e frammentando l'esplosione fin quasi ad annullarne l'impatto emotivo) e lascia del tutto fuori campo Hiroshima e Nagasaki, vissuti "in differita" sui radiogiornali. Il segno del desiderio di rompere con la tradizione, di imporsi come autore che non tralascia lo studio sulle immagini (la qualità della messa in scena resta altissima) ma che sa raccontare tratteggiando con gusto e abilità i personaggi.

E se l'Oppenheimer di Cillian Murphy (perfetto nel ruolo con il suo inconfondibile sguardo glaciale) - che esplicita i propri tormenti spingendo il mondo a riflettere sulla portata dell'invenzione destinata a cambiare la storia – viene tratteggiato evitando con intelligenza le trappole della banalità, ogni altro componente del ricco cast contribuisce a conferire lo spessore necessario alla vicenda. Restano da scontare una verbosità a tratti sconcertante ma anche l'inserimento di scene che oltre ad aggiungere poco di importante accrescono il caos generale suggerito da frasi e considerazioni che talora si dimenticano in fretta e che lasciano poco o nulla. Posticce le presenze femminili che sanno tanto di tassa da pagare al mainstream e non così centrata (per quanto sfiziosa) la presenza di Albert Einstein (Conti). Le tre ore ore nette potevano insomma essere sforbiciate abbondantemente, certi snodi fondamentali essere organizzati meglio ma questo è Nolan: prendere o lasciare.

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 4/08/23 DAL BENEMERITO MAGI94 POI DAVINOTTATO IL GIORNO 31/08/23
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Magi94 4/08/23 21:49 - 911 commenti

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Dopo il pastrocchio precedente Nolan deve aver pensato che era meglio concentrarsi su un film di stampo più classico. Peccato che ci metta troppo zelo e, con una mediocrità registica impressionante, confeziona quello che sembra un gigantesco episodio di una serie televisiva lungo tre ore: ritmo monotono costante, fiumi di dialoghi con facce e controfacce, pochissimo spazio per il Cinema. La storia di per sé sarebbe anche interessante, tolta l'inutile parte processuale, ma come da previsioni siamo costretti a subirci una serie di personaggi-macchiette altamente ideologici. Noioso.

Max dembo 10/08/23 13:25 - 412 commenti

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Bolso, inutilmente pretenzioso e dalla lunghezza spropositata, vista la tediosità dell'insieme. Pieno di belle donnine hollywoodiane, messe lì decorativamente, possibilmente spogliate (anche la Pugh), tanta retorica sui conflitti interni morali, per celebrare quello che alla fine può essere considerato da molti uno dei grandi criminali del genere umano. Consapevolmente o no. Era meglio il bolso flop milionario di Joffè di oltre trent'anni fa.
MEMORABILE: Il nudo da "coitus interruptus" della Pugh, in un gioco di "vedo-non vedo" scontatissimo da "mainstream"; Gli estenuanti dialoghi sui massimi sistemi.

Legnanino 24/08/23 00:29 - 19 commenti

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Troppe le tre ore di durata per questo film interminabile, con una prima parte spropositata. E quando inizia per davvero, si fa fatica a districarsi fra i troppi personaggi, a partire dalla schiera degli scienziati. Un lavoro complicato da seguire, spesso pesante che, se non altro, consegna allo spettatore… la bomba e la sua esplosione. Recitazione buona, ma annegata nel mare dei citati difetti.

Enzus79 24/08/23 23:04 - 2771 commenti

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Biopic del padre della bomba atomica. Classico esempio di come si fa cinema. A tratti visionario. Accurato non solo dal punto di vista storico, ma anche e soprattutto fisico. Spiazzante sotto il punto di vista sia tecnico (su tutti quello sonoro) che visivo (la bomba silenziosa è da applausi). Cast convincente, con un Murphy mai visto così bravo. Tendenza a salire.

Gordon 26/08/23 12:00 - 256 commenti

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Non delude le attese questo kolossal, che in tre corpose ore compie una cavalcata nella vita di uno scienziato che, caduto un po' nell'oblio, tornerà celeberrimo. Per il resto c'è poco da dire: la regia di Nolan si concede dei virtuosismi notevoli e riesce sempre a mantenere alta la tensione. Anche il cast, veramente stellare, è un punto di forza. Unica pecca è l'eccessiva analisi della "caccia alle streghe" nei '50, quando in meno tempo si sarebbe potuto agire con maggiore incisività.
MEMORABILE: Il dialogo tra Oppenheimer e un grezzissimo Truman.

Gabigol 27/08/23 22:08 - 541 commenti

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Film-fiume di un Nolan che non si pone paletti dinnanzi all'esigenza di raccontare il padre della bomba atomica. Una grandissima confezione tecnica - ove a ricoprire la parte del leone è il sonoro - al servizio di una storia in egual misura ambiziosa e sbilanciata. Il dilemma sulla responsabilità scientifica e la contraddittorietà del quadro politico vengono restituiti con incisività, al netto di un sovraccarico informativo che appesantisce la prima parte. Forse potabile nel minutaggio, ma nel film albergano sprazzi di grande cinema.
MEMORABILE: Gli incontri con Einstein; Il test di prova del 15 luglio; L'incontro con Truman; L'escalation dell'interrogatorio nella parte finale.

Orson 28/08/23 10:36 - 117 commenti

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Polpettone di ben tre ore di durata sul padre della bomba atomica, tra esaltazioni scientifiche e dilemmi morali. La parte centrale del film, costituita dal primo esperimento di una bomba nucleare fatta esplodere nel deserto del New Mexico, è la più riuscita, con un uso sapiente del sonoro e del montaggio per ricreare tutta la tensione e l'angoscia del momento. Peccato che le parti prima e dopo siano verbosamente diluite senza senso della sintesi, annoiando lo spettatore. Inspiegabile l'uso del 70mm dato che la maggior parte del film è ambientato in angusti stanzini mal illuminati.
MEMORABILE: L'incontro con Truman; L'esplosione atomica completamente muta.

Cotola 30/08/23 19:32 - 8888 commenti

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Gran bel film di Nolan che rifugge, in gran parte, dalle banalità dei biopic. La prima parte è quella più incentrata sull'Oppenheimer uomo, oltre che sul fisico. La seconda è quella più avvincente e si conclude con la strepitosa scena del test atomico, preparata con rara maestria. La terza più convenzionale col suo stampo, per la maggior parte, processuale. Tre ore senza mai un filo di noia ma anzi avvincenti come se si trattasse di un thriller. Cast ottimo, eccellente montaggio e sonoro pazzesco, se ovviamente lo si vede al cinema. Evitabili le gratuite scene di sesso.

Pinhead80 30/08/23 09:08 - 4659 commenti

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Trovare materiale interessante per riempire tre ore di film quando il soggetto (seppur interessante e stimolante) è comunque un fisico, non era cosa semplice. Ed ecco che Nolan per mantenere alta la vocazione da regista di opere fluviali infarcisce la trama di estenuanti pseudo-processi che rendono il tutto molto macchinoso. Non che manchino elementi di grande cinema, ma il film soffre tremendamente di un'eccessiva staticità che non viene compensata dall'uso enfatizzato di una colonna sonora incalzante. Date le premesse e il battage era lecito e doveroso aspettarsi qualcosa di più.
MEMORABILE: L'incontro con Truman.

124c 1/09/23 01:04 - 2891 commenti

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Christopher Nolan si cimenta in una biografia sul creatore della bomba atomica, con discrete ricostruzioni d'epoca e svariati attori noti, fra cui spiccano Cillian Murphy, l'interprete principale, e Robert Downey Jr., che dimostra di sapersela cavare nel ruolo di vecchio politico americano corrotto. Anche qui non tutto fila liscio e si tende infatti a non tagliare scene che non fanno che altro che allungare la pellicola, che è molto dialogata e spesso ambientata in un'aula di tribunale. Terrificanti i test sulla bomba atomica, notevoli la Blunt e la Pugh, specie la seconda.

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Thedude94 1/09/23 01:36 - 1055 commenti

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Eccolo, Christopher Nolan, che ritorna alla grande con un film esemplare, costruito alla perfezione senza trucchi e senza le esagerazioni ego-maniacali che avevano coinvolto la sua ultima parte di filmografia. Un cast stellare, che vede forse nel suo migliore ruolo della carriera Downey Jr. e un sensazionale Murphy come protagonista per un'opera che può essere considerata come il punto di ripartenza per la carriera del regista e potrà proiettarlo nell'Olimpo. Da un punto di vista tecnico non si può dire niente di male, la tensione sale e scende, coadiuvata da musiche eccellenti.

Rebis 5/09/23 15:37 - 2300 commenti

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Essere è non essere. Si può desiderare ciò che si teme. Ubbidire per insubordinazione. Amare due persone. È la fisica quantistica, dolcezza. Il mondo che soggiace alla pretesa di coerenza, non ha soluzione di continuità. Nolan ritrova la passione per l'umano e ricolloca la complessità nello spazio-tempo della morale. La vita di Oppenheimer si espande in atti concentrici, come l'effetto di una goccia sulla superficie dell'acqua. Un film di attori, volti e parole, poi un'opera acustica e abbagliante che trasforma un labirinto di specchi nel coro di una tragedia greca. Cast da capogiro.
MEMORABILE: L'incontro umiliante con Truman; I corpi nudi avvinghiati davanti alla commissione; I preparativi per il test; La realtà che cede, si sfalda, esplode.

Smoker85 6/09/23 10:47 - 486 commenti

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Nelle sue tre ore, "Oppenheimer" non può dirsi certo un film deludente: il cast, a partire dal protagonista, offre una prova molto positiva e la messa in scena dell'opera è spettacolare. La parabola d'ascesa e declino del fisico che diede un contributo decisivo per lo sviluppo degli armamenti atomici statunitensi presenta varie chiavi di lettura, sia sul singolo che sul valore del singolo verso la collettività. La struttura narrativa, specie nella prima parte, rischia di confondere lo spettatore e la durata complessiva di annoiare. Non un capolavoro, ma molto valido.
MEMORABILE: Le visioni post esplosione del protagonista.

Xamini 9/09/23 12:50 - 1228 commenti

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Nolan sceglie la vicenda di un uomo che ha cambiato il mondo, la frammenta in tre frazioni e frulla tutto in un montaggio serrato, esaltato da un uso del suono attento ed esasperato da un profluvio di parole, nomi e talora concetti. Tutto è caos nella mente dello spettatore come in quella del genio, ma c'è spazio per l'emozione: quella dell'attesa, quella del risultato e quella della portata di relative conseguenze. Forse un po' dilungato il thriller legale e un po' tenace questa ostinazione alla mancanza di chiarezza, mentre su Murphy è superfluo ogni commento.
MEMORABILE: Silenzi e suoni durante il test; Le conseguenze dell'ordigno sovrapposte agli applausi; Gli sguardi di Murphy; I nudi immaginati.

Myvincent 16/09/23 04:52 - 3649 commenti

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Il “padre” della bomba atomica ha finalmente una storia cinematografica tutta sua, spalmata su tre ore di un intrattenimento sicuramente ben diretto. Si predilige il lato spettacolare in fondo, mentre il solo concettuale sarebbe bastato e avanzato per raccontare chi è riuscito a cambiare il corso della storia e del mondo. La contraddizione di chi voleva contribuire alla fine della II Guerra mondiale e il suo successivo pentimento è il motore del film che, però, alla fine ha il sapore della solita roboante, lussuosa, volutamente controcorrente “americanata”.

Rambo90 19/09/23 20:08 - 7561 commenti

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Il biopic di Nolan si distingue per il modo magistrale in cui il regista sa mettere insieme le sue scene e sviluppare la trama. Montaggio e musiche si fondono rendendo le tre ore molto fluide (pur con lungaggini) e spesso si ha quasi l'impressione di assistere a un thriller, per come i dialoghi e i piani narrativi si fanno via via più incalzanti. Il cast è perfetto, da Murphy fino all'ultimo dei divi coinvolti (Branagh appare in due occasioni ma incide, ad esempio, Oldman si mangia la sua scena). Non un capolavoro ma sicuramente monumentale.

Fforfake 20/09/23 10:51 - 6 commenti

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Un ottimo podcast. Quasi tre ore di dialoghi, estenuanti, ripetitivi, verbosi, per un film che non trova mai un baricentro. Nolan ha un problema grosso come una casa: evidenziare il contributo di Oppenheimer alla bomba atomica senza dimenticare l'incredibile pletora di cervelli che lo affiancarono nel progetto Manhattan. La risolve, male, assegnando a figure essenziali un puro gettone di presenza. Si gioca allora la carta del dilemma etico, ma lui è regista della tecnica non dell'etica e il dramma morale non esplode. Alla fine fa quello che gli riesce meglio: un legal con sorpresa.
MEMORABILE: La lunga sequenza del Trinity test che trasporta lo spettatore di peso in un turning point della Storia con la "S" maiuscola.

Nick franc 24/09/23 17:19 - 476 commenti

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Nolan conferma ancora cos'è il suo cinema da Interstellar in poi: la voglia di stupire ad ogni costo producono un'opera pretenziosa in cui la tecnica prende il sopravvento su tutto. Tre ore di ghiaccio che impediscono il fiorire di qualsiasi emozione partoriscono un'enorme occasione sprecata su un soggetto che aveva potenziale enorme, così come il cast sull carta straordinario. In alcune occasioni si respira grande cinema, ma troppo diluite rispetto alla spropositata durata: dov'è finito il prestigio che ci aveva fatto ben sperare? Citando Cocciante: bello (non troppo) senz'anima.
MEMORABILE: L'esplosione della bomba; I dialoghi con Einstein.

Belfagor 24/09/23 22:07 - 2678 commenti

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Se l'aspetto scientifico è presentato con una certa scioltezza, quello politico soffre di alcune forzature (a cominciare da una citazione che non è di Marx ma di Proudhon) e perde di incisività col proseguire dei minuti. Non si può però negare che Nolan costruisca una storia avvincente su un argomento che sembrava destinato solo ai documentari, giocando come suo solito con le linee temporali e avvalendosi di un comparto sonoro più mirato rispetto alle ultime prove di Zimmer. L'enorme cast fornisce ottime prove, anche quando la terza ora inizia ad arrancare.
MEMORABILE: Il test Trinity.

Caesars 11/10/23 17:21 - 3704 commenti

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Non facile intrattenere per tre ore, narrando la storia di uno degli inventori della "bomba atomica" (argomento non certo super spettacolare); Nolan riesce nell'impresa, pur se qualche "sforbiciata" avrebbe comunque giovato, grazie a una sapiente regia, a una sceneggiatura ben strutturata (che intreccia tre diverse fasi temporali, per rendere il menù più appetitoso), uno studio accurato del sonoro e uno stuolo di attori che forniscono prove assai convincenti. La visione richiede grande attenzione, ma lo sforzo non è vano.

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Blutarsky 14/10/23 01:08 - 360 commenti

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Vita e opere del distruttore di mondi... Il racconto filmico non lineare di alcune parentesi di vita di Oppenheimer non riesce (nonostante le tre ore) a restituirci un chiaro quadro psicologico dell'uomo rispetto agli eventi. Gli intrinsechi pregi di una pellicola visivamente affascinante e dal sound design potente vengono stemperati da Nolan equiparando narrativamente Los Alamos con le verbose e meno attrattive vicende postatomiche. La mesmerica interpretazione di Murphy armonizza tutti gli elementi e dona un po' di coesione a un intreccio con tendenza al prolisso.

Paulaster 9/11/23 18:08 - 4256 commenti

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La storia dell'inventore della bomba atomica viene svolta, come abitudine stilistica di Nolan, su diversi piani temporali. Il lato umano introduce il personaggio e affronta la questione morale. La fase più interessante riguarda il progetto Manhattan e coinvolge di più anche per l'esplosione che ne conseguì. La chiusura processuale insiste sulla questione "comunista" e importa poco o nulla. Confezione curata con musiche fondamentali e uso mirato di frasi epiche, ricorrenti in questo genere di film. Downey jr ha una marcia in più, anche se Murphy è davvero somigliante.
MEMORABILE: La costruzione di Los Alamos; L'esplosione; Il colloquio con Truman.
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  • Discussione Max dembo • 11/09/23 10:24
    Custode notturno - 408 interventi
    Zender ebbe a dire:
    Ma pensare che il film possa essere semplicemente piaciuto no? E' vero che per alcuni registi resiste una fan base ai confini del culto (ma affiancarla a Scientology proprio non ha alcun senso), ma mettiti in testa  che questo film può piacere a molti ed è piaciuto a molti semplicemente perché evidentemente ha delle qualità. E può piacere anche a chi non idolatra necessariamente Nolan...
    Ma difatti è solo la mia, ed è soltanto una nota di "colore sociologico", come diceva Salvalaggio nei '70. Nient'altro. Però è un pò è così di vero c'è, mica voglio fare il "censore" di nessuno ci mancherebbe altro. Poi se a uno piacciono le case con le pareti tutte bianche vi ravvisa qualcosa di storto, se invece predilige le case con tanti quadri alle pareti, e di diversi stili e scuole, lo trova perfettamente normale.

    Ultima modifica: 11/09/23 10:25 da Max dembo
  • Discussione B. Legnani • 12/09/23 15:13
    Pianificazione e progetti - 14886 interventi
    B. Legnani ebbe a dire:
    Max dembo ebbe a dire:
    La "neo-religione" nolaniana 

    Se dicessi che ho capito, direi una bugìa.

    Ripeto la domanda.
  • Discussione Pinhead80 • 12/09/23 15:28
    Scrivano - 302 interventi
    Max dembo ebbe a dire:
    La "neo-religione" nolaniana (praticamente non ce ne saranno rimaste forse più di cinque, coinvolgenti registi del cinema contemporaneo in attività, forse quella con aspetti più da "Scientology", riguarda Lynch), un giorno avrà anch'essa il suo posto nel dizionario che le riguarda, assieme ai pastafariani, e alle Chiese del Culto Neo-pagano di Elvis. Da parte di uno che lo ha anche stimato per certi film, Nolan, e molto.

    Francamente non capisco cosa sia, o in cosa consista la "neo-religione" nolaniana. Chiedo chiarimenti se possibile.
  • Discussione Zender • 12/09/23 17:02
    Capo scrivano - 47369 interventi
    Credo semplicemente si riferisca al fatto che esistono registi che vengono automaticamente idolatrati a prescindere da cosa fanno perché sono riusciti a crearsi un culto personale di seguaci pronti a glorificarli sempre e comunque ad ogni uscita. Sono in pochi ma effettivamente esistono.
  • Discussione B. Legnani • 12/09/23 19:35
    Pianificazione e progetti - 14886 interventi
    Zender ebbe a dire:
    Credo semplicemente si riferisca al fatto che esistono registi che vengono automaticamente idolatrati a prescindere da cosa fanno perché sono riusciti a crearsi un culto personale di seguaci pronti a glorificarli sempre e comunque ad ogni uscita. Sono in pochi ma effettivamente esistono.

    Si può iscrivere in maniera meno criptica. Questo è un forum di cinema, non un ritrovo di semi-quiz, né sfoggio di cultura, nè sfoggio di conoscenza di gente ignota ai più.
  • Discussione Max dembo • 13/09/23 08:06
    Custode notturno - 408 interventi
    B. Legnani ebbe a dire:
    Zender ebbe a dire:
    Credo semplicemente si riferisca al fatto che esistono registi che vengono automaticamente idolatrati a prescindere da cosa fanno perché sono riusciti a crearsi un culto personale di seguaci pronti a glorificarli sempre e comunque ad ogni uscita. Sono in pochi ma effettivamente esistono.

    Si può iscrivere in maniera meno criptica. Questo è un forum di cinema, non un ritrovo di semi-quiz, né sfoggio di cultura, nè sfoggio di conoscenza di gente ignota ai più.
    Animo, Buono,  fra poco smetto di scrivere, ti ringrazio.
  • Discussione B. Legnani • 13/09/23 10:04
    Pianificazione e progetti - 14886 interventi
    Zender ebbe a dire:
    Credo semplicemente si riferisca al fatto che esistono registi che vengono automaticamente idolatrati a prescindere da cosa fanno perché sono riusciti a crearsi un culto personale di seguaci pronti a glorificarli sempre e comunque ad ogni uscita. Sono in pochi ma effettivamente esistono.

    Mancando la risposta di Dembo, che non ha ancora risposto anche se ha letto, prendo come buona questa spiegazione.
  • Discussione Pinhead80 • 16/09/23 16:54
    Scrivano - 302 interventi
    Zender ebbe a dire:
    Credo semplicemente si riferisca al fatto che esistono registi che vengono automaticamente idolatrati a prescindere da cosa fanno perché sono riusciti a crearsi un culto personale di seguaci pronti a glorificarli sempre e comunque ad ogni uscita. Sono in pochi ma effettivamente esistono.

    Grazie
  • Discussione Capannelle • 16/09/23 17:46
    Scrivano - 3350 interventi
    B. Legnani ebbe a dire:
    Zender ebbe a dire:
    Credo semplicemente si riferisca al fatto che esistono registi che vengono automaticamente idolatrati a prescindere da cosa fanno perché sono riusciti a crearsi un culto personale di seguaci pronti a glorificarli sempre e comunque ad ogni uscita. Sono in pochi ma effettivamente esistono.

    Si può iscrivere in maniera meno criptica. Questo è un forum di cinema, non un ritrovo di semi-quiz, né sfoggio di cultura, nè sfoggio di conoscenza di gente ignota ai più.
    Criptica ma nemmeno itroppo, se leggi certi commenti di Schramm o Rebis - NB utenti che stimo - possono risultare pù indigesti ahah.
    Su Oppenhaimer non posso pronunciarmi ma direi serenamente che a qualcuno è piaciuto, ho letto in giro motivazioni diverse e non è questione di far parte della setta di seguaci.
    Che anche fosse esistita, questa setta, penso che dopo Tenet abbia risparmiato un sacco di soldi per prenotare le sale per le convention.

    Ultima modifica: 16/09/23 18:35 da Capannelle
  • Discussione Rebis • 16/09/23 19:26
    Compilatore d’emergenza - 4417 interventi
    Indigesto eh? Ma va là che sono come la grappa dopo cena ;D