La casa nella prateria - Serie TV (1974)

La casa nella prateria (serie tv)
Locandina La casa nella prateria - Serie TV (1974)
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Durata: 9 stagioni
Titolo originale: Little House on the Prairie
Anno: 1974
Genere: fiction (colore)
Regia: Vari

Cast completo di La casa nella prateria

Note: Aka "La piccola casa nella prateria", "Quella casa nella prateria". La serie è ispirata alla serie di romanzi dal titolo originale "Little House" (La piccola casa nella prateria), opera del 1943-1945 della scrittrice statunitense Laura Ingalls Wilder (Contea di Pepin, 7 febbraio 1867 - Mansfield, 10 febbraio 1957).

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Tutti i commenti e le recensioni di La casa nella prateria

TITOLO INSERITO IL GIORNO 9/07/09 DAL BENEMERITO 124C
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124c 9/07/09 16:04 - 2991 commenti

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Cult tv anni 70 e anni 80, oggi "La casa nella prateria" può apparire ai più come una saga di una famiglia di sfigati. Eppure la storia degli Ingalls, pionieri del west, che vivono in una tipica cittadina, con simpatici droghieri, pastori protestati e maestre in anticipo sui tempi, avvinceva. Dai racconti di Laura Ingalls-Wilder, nella serie interpretata da Melissa Gilbert, prodotta e diretta da Micheal London di Bonanza, che si riservò anche il ruolo del patriarca, Charles Ingalls.
MEMORABILE: La cittadina tipica di fine ottocento, il figlio del droghiere che ruba i biscotti dal vaso, le tre Ingalls, le frustate del supplente severo.

Markus 9/07/09 19:24 - 3760 commenti

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Un bello spaccato (seppur fortemente romanzato) di vita americana del tempo che fu. Episodi intensi, carichi di emozioni, descritti debbo dire molto bene (se vogliamo puntando molto alla moraletta di famiglia sana e cattolica, cosa che lo rese un po’ stucchevole e irritante agli occhi dei ribelli del decennio in cui fu prodotto, ma forse è piaciuto ai conservatori)... Grande consenso per l'allora bambina prodigio Melissa Gilbert nel ruolo principale di Laura Ingalls.

Puppigallo 10/07/09 18:35 - 5478 commenti

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Ha un che di vero, di naturale grazie alla bravura degli interpreti. Si tratta di vita vissuta, rogne continue e gente più o meno ottusa che movimenterà le esistenze dei protagonisti. La piccola (ma crescerà) Laura è simpatica e sa difendersi, soprattutto dalla pestifera Nellie. Agli Ingalls ne capiteranno di tutti i colori, ma se così non fosse, la noia farebbe da padrona. Bravi anche, l'acida madre della tremenda ragazzina e il padre. Nota di merito per i tanti temi affrontati (su tutti, i pregiudizi, la diversità e la droga) e per Charles, Edwards, Albert, gli Oleson e il prete.
MEMORABILE: L'episodio pilota; La realizzazione della campana; Cavallo Zoppo; Il mobile firmato; La bambina prende il libro di Laura; Il signor Montague.

Stubby 15/07/09 10:39 - 1147 commenti

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Grandissimo serial TV che ho visto e rivisto da bambino ed oggi mi fa una tenerezza incredibile: storie spesso e volentieri tristi che mettevano a dura prova la famiglia Ingalls (parevano usciti da una novella del Verga). Belle le caratterizzazioni dei personaggi, spesso completamente suddivise in buoni e cattivi; in mezzo più o meno troviamo il bottegaio.

Galbo 20/10/09 07:19 - 12641 commenti

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La storia della famiglia Ingalls, veri pionieri dell'America del tempo che fu, raccontata in un serial dallo straordinario successo e che rappresenta (sia pure in forma romanzata) un vero "spaccato" di vita vissuta. Di sicuro con molte ingenuità, la serie è comunque godibile grazie alla buona ricostruzione ambientale e alla bravura degli interpreti.

Magnetti 15/01/10 11:23 - 1103 commenti

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Film basato sui classici temi cari al cinema americano: drammoni familiari, la vita di frontiera, la famiglia. Una ottima ambientazione datata fine '800 nel Minnesota fa da cornice alla famiglia Ingalls, tutta al femminile, padre escluso naturalmente. Si alternando momenti gioiosi (quasi sempre collegati alla figlia Laura) a momenti drammatici come distruzioni di raccolti, malattie del bestiame e dei familiari. Un vero polpettone (nel senso buono del termine, quasi culinario) di cui non mi stancavo mai (magari mie tendenze masochistiche?) e di cui conservo un buon ricordo.

Gabrius79 9/12/13 12:26 - 1507 commenti

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Appassionante telefilm americano con un ottimo cast variegato: spiccano Melissa Gilbert nei panni di Laura e Micheal Landon nei panni di suo padre. Gli espisodi delle prime serie sono decisamente interessanti e ricchi di momenti convolgenti e a tratti anche divertenti. Poi, nelle ultime serie, "il giocattolo" inizia inevitabilmente a rovinarsi.

Trivex 2/10/15 10:24 - 1818 commenti

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Bellissimo, non lo ricordavo così: emozionante, avvincente e a volte molto triste. Lo spirito pionieristico americano emerge prepotente, seppur attraverso un filtro di buonismo familiare che però appare assolutamente giustificato per l'indirizzo del prodotto. Fiction per la famiglia, ma dai "grandi" contenuti; sempre diversi, a volte ancora attuali, spesso davvero intensi. Nota di merito per tutti i partecipanti, per la regia e per la sceneggiatura, senza pecche. Un colosso nel suo genere, che pone la famiglia al suo posto come cellula sociale fondamentale.
MEMORABILE: Tra i tantissimi momenti speciali: il ragazzo gravemente ammalato che giunge al mare, dopo tanta fatica, alza le braccia in segno di vittoria!

Darkknight 10/03/18 11:11 - 360 commenti

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Il West senza sceriffi, indiani e banditi: solo la vita quotidiana della gente comune. Encomiabile per l'affresco d'epoca e i messaggi cristiani di fondo (banditi dalla tv politically-correct ma cinica d'oggi), ma esecrabile per il modo in cui Michael Landon e gli altri autori (in assenza di duelli e sparatorie) catalizzano l'emozione del pubblico infliggendo sadicamente ai protagonisti una tragedia dietro l'altra, dando un'impressione di inverosimile e stucchevole. Sufficienza e non se ne parli più.
MEMORABILE: La sig.ra Harriet Oleson, probabilmente il personaggio più odioso mai concepito da mente umana e quel martire del suo simpatico marito Nels.

Claudius 25/02/18 19:39 - 551 commenti

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Da bambino (e nella pre-adolescenza) lo adoravo, negli ultimi anni l'ho rivisto puntata per puntata apprezzando sia i protagonisti (soprattutto Landon e la Gilbert, ma anche Bull) sia l'ambientazione western di fine 800 (mi sarebbe piaciuto vivere in quell'epoca, con i primi pionieri). La media è data dai cinque pallini delle prime tre stagioni e dai quattro delle altre (troppo drammatiche alcune svolte), ma risente anche dell'effetto nostalgia.
MEMORABILE: Le tre bambine Ingalls; L'episodio con il vecchio della casa (alla fine piangevo); La svolta drammatica nelle ultime stagioni).

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Siska80 27/01/20 16:18 - 5001 commenti

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Uno dei migliori telefilm di ambientazione western, si avvale di ottimi attori. Sebbene edulcorate, propone tematiche attuali quali la violenza sui minori, gli handicap, la discriminazione, le epidemie, le malattie mortali, la tossicodipendenza. Nove stagioni sono tante, inevitabile che molti episodi si somiglino: l'uscita di scena della famiglia Ingalls (nell'ultima rimane solo Laura), decretò un netto calo dell'audience, che portò a una chiusura brusca e forzosa della serie. Peccato.
MEMORABILE: Le vicissitudini di Mary Ingalls, dall'improvvisa cecità in poi.

Plauto 9/08/22 10:54 - 126 commenti

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Un western intimista... La famiglia stereotipo-buonista: belli ma poveri, sfortunati ma buoni d'animo, contrapposta a una famiglia di commercianti brutti e avidi (marito a parte). All'inizio è piacevole, le parti migliori in realtà sono le poche avventurose, senza piagnistei e disgrazie personali. La noia sopraggiunge quando i commercianti adottano una bambina che è tale e quale la figlia (voce inclusa) per ripetere il giochetto della viziata e antipatica che infastidisce gli Ingalls. Insomma, un telefilm che in fondo ha poche idee.

Cerveza 1/04/24 13:24 - 759 commenti

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Liberamente tratto dalle novelle di Laura Engalls, a loro volta liberamente autobiografiche, è un prodotto televisivo che ebbe un grande successo in un’America post-hippie che si era riavvicinata alle proprie radici. Prodotto "buono" che non può che avere presa sui ragazzi. Come non innamorarsi dell'angelica Mary? Come non desiderare un padre forte e giusto come Charles? Ogni carattere, nel bene e nel male, è felicemente definito. Una storia di pionieri soli contro la natura, il peccato e a volte anche il governo. I nativi invece sono già minoranza, da assorbire, americanizzare.
MEMORABILE: Il finto funerale; La bimba zoppa; La campana; I capelli di Ginny; I messaggi in bottiglia di Anna; La cecità di Mary; La violenza a Sylvia.
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  • Discussione Siska80 • 14/10/24 09:21
    Scrivano - 841 interventi
    5X1/2: Finchè staremo insieme, parte 1 e 2 (As Long as We're Together: part 1 and 2) 
    **** L'occasione è ghiotta e Landon non se la lascia sfuggire, inaugurando la quinta stagione con un lungo episodio carico di avvenimenti in cui numerose famiglie di Walnut Grove si trasferiscono a Winoka: a cominciare ovviamente dagli Ingalls, i quali fanno la conoscenza del piccolo ma furbo orfano lustrascarpe Albert (che ci metterà un nano secondo a legare con il suo alter ego femminile Laura). Tra vari problemi (risse nei locali, datori sfruttatori, difficoltà di trovare un lavoro per tirare a campare), si giunge ad una conclusione commovente che ha per protagonista la dolce Mary. (Siska80)

    5X3: I guerrieri di Winoka (The Winoka Warriors)
    **! Episodio vivace i cui protagonisti sono principalmente i ragazzi: da un canto c'è Albert che ha già conquistato il cuore di Charles Ingalls (il quale lo convince, tramite paghetta settimanale, a riprendere ad andare a scuola), dall'altro un gruppo di giovani giocatori di football in cui entra a far parte anche uno studente non vedente (con tutte le conseguenze del caso). Finale ovviamente positivo, ma non potrebbe essere diversamente: girato con un ritmo lesto, può contare su un cast valido e su sequenze sportive che trasmettono adrenalina pura. In conclusione, niente male. (Siska80)

  • Discussione Zender • 14/10/24 10:57
    Capo scrivano - 48839 interventi
    Grazie Siska, aggiunti.
  • Discussione Siska80 • 15/10/24 09:35
    Scrivano - 841 interventi
    5X4: Uno scherzo crudele (The Man Inside)
    **! Colpo di scena la sempre amichevole e comprensiva Laura si mette a deridere un uomo obeso, senza sapere che si tratta del padre di una sua compagna di scuola! Landon scrive e dirige con acume e sensibilità un episodio che suscita più e più volte il disappunto (la ragazzina che si vergogna del genitore sarebbe da prendere a schiaffi), ma anche tanta tristezza (il pover'uomo che si nasconde nella scuola per ciechi perché sa che lì nessuno può notare il suo fisico sfatto ad un certo punto commuove). Finalone a suon di buoni sentimenti che non convince del tutto. Non male, comunque. (Siska80)

    5X5/6: Casa dolce casa, parte 1 e 2 (There's No Place Like Home: part 1 and 2) 
    **! Michael Landon è in vena di scrivere e dirigere, ed ecco che tira fuori dal cilindro un episodio che, per quanto non memorabile (al contrario dispersivo, in special modo nella prima parte) risulta pur sempre avvincente e denso di avvenimenti. Gli Ingalls infatti, dopo una serie di peripezie, se ne ritornano delusi a Walnut Grove portandosi dietro l'orfano Albert, ma la cattiva sorpresa cui andranno incontro lascia in realtà basiti anche gli spettatori. Il finale come spesso accade è ottimistico, ma nel caso specifico sa tanto di vero e proprio miracolo, riuscendo a coinvolgere. (Siska80)
    Ultima modifica: 15/10/24 09:36 da Siska80
  • Discussione Zender • 15/10/24 14:09
    Capo scrivano - 48839 interventi
    Grazie Siska, aggiunti.
  • Discussione Siska80 • 16/10/24 09:57
    Scrivano - 841 interventi
    5X7: La gelosia di Laura (Fagin)
    ** Episodio della serie "Laura contro tutti". L'irascibile ragazzina, infatti, dapprima si fa corrodere dalla gelosia nei confronti del padre che si sta legando sempre più ad Albert, dall'altra prende a pugni la rivale Nellie che si è accorta del suo disagio e la deride. In sostanza, un episodio mediocre e anche abbastanza prevedibile, almeno per chi conosce il carattere della protagonista (la quale facilmente si ferisce, ma altrettanto facilmente si pente): non ci vuole neanche tanto a intuire che l'orfanello, umiliato, tenterà la fuga. Happy end a tarallucci e vino, ovviamente. (Siska80)

    5X8:  Il notiziario di Harriet (Harriet's Happenings)
    *! Harriet scrive una rubrica di pettegolezzi, infangando parecchia gente, finchè Laura e Albert non si vendicano. Uno degli episodi più noiosi e insignificanti dell'intera serie, come accade spesso quando gli autori si soffermano sul personaggio dell'insopportabile signora Oleson (mai una volta che la donna sia protagonista di una storia seria, un vero peccato per l'attrice che la interpreta, di indubbia bravura). Immancabile il finale pedagogico previo tempestivo intervento del sempre giusto Charles. Qualche momento, tuttavia, strappa un sorriso, ma l'esito rimane insufficiente. (Siska80)
  • Discussione Zender • 16/10/24 14:06
    Capo scrivano - 48839 interventi
    Grazie Siska, aggiunti.
  • Discussione Siska80 • 17/10/24 09:10
    Scrivano - 841 interventi
    5X9: Il matrimonio (The Wedding)
    *** Adam e Mary decidono di sposarsi, ma la ragazza inizia a tentennare all'idea di avere figli cui non può badare autonomamente. Stavolta Landon si limita a dirigere, ma il suo tocco incisivo si nota nelle sequenze drammatiche (immancabili): nel caso specifico, una tempesta di sabbia con sparizione annessa che, abbastanza prevedibilmente, non solo non sfocerà in tragedia, ma risulterà addirittura risolutiva! Il ritmo si fa via via più incalzante coinvolgendo lo spettatore, mentre il cast offre una buona prova attoriale. Di certo, un valido episodio che si rivede sempre con piacere. (Siska80)

    5X10: Uomini e bambini (Men Will Be Boys)
    **! Albert e Andy si credono ormai adulti, cosicché i loro padri decidono di metterli alla prova. Episodio inutile quanto interessante e anche abbastanza divertente dato che i genitori in questione, intenti a spiare i figli, finiranno coinvolti in una serie di disavventure esilaranti. A dirla tutta, la puntata merita la visione soprattutto grazie alle doti interpretative spiccate di Olsen e Landon  che rendono simpatici i rispettivi personaggi (Jonathan ha in volto una continua espressione di spaesamento, Charles si trova spesso in un tale imbarazzo che non sa se ridere o piangere). (Suska80)

    THE END
  • Discussione Zender • 17/10/24 10:40
    Capo scrivano - 48839 interventi
    Complimenti vivissimi per il lavorone Siska, erano veramente tante le puntate!
  • Discussione Natron • 17/10/24 16:47
    Galoppino - 245 interventi
    Recentemente, negli ultimi anni, si è parlato di una "maledizione del cancro" per quanto riguarda questa serie, alcuni interpreti della quale sono morti abbastanza prematuramente appunto di tale malattia, come Michael Landon (55 anni), Victor French (55), Merlin Olsen (70) e Kevin Hagen (77), solo per citare i più famosi. La causa sarebbe dovuta alla vicinanza del set principale (il villaggio di Walnut Grove, ricostruito nella Simi Valley, a nord di Los Angeles) al sito di un vecchio centro di ricerca dove nel 1959 era esploso un reattore nucleare.
    L'ipotesi sarebbe però smentita dal fatto che la maggior parte degli attori, soprattutto i più giovani, non si sarebbe ammalata di cancro, mentre sia Landon sia French erano di certo forti fumatori, il primo pure bevitore. Per di più l'incidenza del tumore tra il cast sarebbe addirittura inferiore a quella normalmente registrata fra la popolazione.
    Forse non esiste nessuna maledizione né contaminazione né correlazione, ma la fine di certi attori della serie, per l'età, per i modi e per le coincidenze, è abbastanza inquietante, se pensiamo alle tragedie accadute e alle disgrazie di certi personaggi, che fanno di questo telefilm per ragazzi quasi un dramma per adulti, e un inno alla sfortuna più nera:

    Roger Torrey, il colonnello Forbes dell'ultima puntata, o film post serie, del 1983, "L'ultimo addio", muore di emorragia cerebrale solo due anni dopo, a 47 anni.
    David Huffman, il reverendo Hale del "Dilemma del reverendo Alden", muore nel 1985 accoltellato per rapina, a 40 anni.
    Tom Kindle, il Jason di "La vita continua", muore nel 1996 di Aids, a 48 anni.
    Steve Tracy, Percival Dalton, muore di Aids già nel 1986, a 34 anni.
    Timothy Scott, Lonnie, uno dei "Tre fratelli" Younger, muore pure lui di Aids nel 1988, a 33 anni
    Michael Morgan, il Patrick di "Ci vediamo alla fiera", muore nel 1999 per un'emorragia cerebrale dovuta a un trauma, a 40 anni.
    Steve Shaw, il Sam Delano di "La terra dell'oro" e il Dylan malato terminale in "L'odissea", muore nel 1990 in un frontale con un camion, a 25 anni.
    Christopher Bowman, uno dei ragazzini ciechi, muore nel 2008 per overdose, a 41 anni.
    Bobby Rolofson, Thomas Harper in "Per favore qualcuno mi ami", muore in un incidente stradale con la moto nel 1984, a soli 16 anni, in assoluto il più giovane.
    Shannen Doherty, Jenny Wilder, come sappiamo è morta quest'anno, 53 anni, pure lei di cancro.
    Infine i due casi più strani:
    J. Brennan Smith, l'Elmer Miles ragazzino grasso in "Per amore di Nancy", muore nel 2007, a 37 anni, mentre Carl Steven, suo fratellino Jess nella stessa puntata, muore nel 2011 per overdose, mentre si trovava in carcere per rapina, anche lui a 37 anni.

    Considerato il grande lavoro di Siska, mi sembrava opportuno approfondire.

    Ultima modifica: 18/10/24 10:03 da Natron
  • Discussione Siska80 • 17/10/24 17:39
    Scrivano - 841 interventi
    Zender ebbe a dire:
    Complimenti vivissimi per il lavorone Siska, erano veramente tante le puntate!
    Grazie, ho letto solo ora: è sempre un piacere, comunque!