Ci vuole qualche minuto per riuscire a digerire la protagonista (avvocatessa insoddisfatta e vegana); poi il film parte, ogni tanto cade pur riuscendo tutte le volte a rialzarsi, piazzando qua e là pure qualche piacevole sorpresa (la verità su San Valentino). Attori ok, confezione di una professionalità sopra la media ma con qualche pacchianata di troppo e una certa indecisione che affiora in certi momenti comici. Tra le righe una visione demoralizzante dell'infanzia romana, come conferma la frase che chiude i titoli di coda.
MEMORABILE: Il bellissimo volto di lei, finalmente struccata, nell'ultima scena; L'inquietante tunz tunz al compleanno del baby bullo (Larry Clark apprezzerebbe).
Commediola prevedibile ma piacevole che però funziona a fasi alterne. Alcuni momenti sono simpatici e strappano più di un sorriso, salvo poi arenarsi con momenti tediosi che sfiorano la noia. La coppia Argentero-Felberbaum funziona piuttosto bene. Morelli e la Di Cioccio appaiono poco ma lasciano il segno.
Un tentativo di introdurre in Italia la "screwball comedy", basata su personaggi in apparenza inconciliabili che finiscono per attrarsi. Funziona la caratterizzazione dei personaggi principali e l'interpretazione dei due protagonisti dotati di un buon feeling reciproco. Apprezzabile anche l'assenza di quella volgarità che funesta spesso le pellicole brillanti italiane. Di contro alcuni personaggi minori (tipo il fratello di lei o l'ex moglie di lui) non sono ben messi a fuoco, e la trama presenta qualche debolezza. Non male comunque.
Commedia romantica ove si fronteggiano Argentero e la Felberbaum: lui conciliatore di coppie, lei avvocato divorzista. La trama è abbastanza semplice e vive sui botta e risposta tra i protagonisti; il resto vien da sé, per un film non certo eccelso ma nemmeno da buttare. Simpatico il figlio di lei. Ci sono anche Morelli e la Safroncik.
Possono gli opposti attrarsi? Ma ovvio che sì, soprattutto quando scoprono che forse qualcosa che li accomuna entrambi c'è: l'amore per l'altro. Gradevolissima commedia tutta sulle spalle dei due protagonisti che sembrano avere tra loro un feeling naturale. E' la storia d'amore che per eccellenza incolla alla televisione anche se il fato più di una volta rende le cose un po' inverosimili. Ma noi fingiamo di crederci e ci lasciamo condurre piacevolmente ai titoli di coda.
Mediocre commedia che sa di già visto e di poco credibile. Gli attori sono anche simpatici e bellissima la Felberbaum, però la sceneggiatura è molto poco incisiva e zeppa di luoghi comuni. Colpa di un regista inesperto che non riesce a dare al film i guizzi giusti che lo elevino dalla media, purtroppo bassa, dell'attuale filmografia italiana. Mezzo pallino in più per la Sarah.
Commedia sentimentale garbata e simpatica, per quanto affatto originale, che ha dalla sua un buon ritmo e qualche divertente trovata di sceneggiatura. La coppia Argentero/Felberbaum funziona soprattutto quando c'è da litigare, con la seconda davvero notevole nei panni di avvocatessa invimperita con il genere maschile. Un po' arronzate le figure di contorno, con Morelli simpatico ma ininfluente e le altre figure femminili appena abbozzate. Non male, nel complesso.
Commedia tutto sommato ben sviluppata incentrata sulla storia di due personaggi inizialmente incompatibili ma che col tempo (inevitabilmente) riusciranno a trovare un'intesa. Film che mantiene un livello di interesse pressoché inalterato per tutto il film grazie a una buona sceneggiatura e a cast all'altezza; piccola parte per Stefano Fresi nei panni di un fioraio.
Forse il miglior film di Max Croci, regista scomparso prematuramente che era un grande fan di George Cukor. Ritmo indiavolato, recitazione brillante, coincidenze e situazioni impossibili che risultano però credibili. Una commedia molto anomala nel panorama italiano, ben interpretata da Luca Argentero e Sarah Felberbaum. I rapporto di quest'ultima con i clienti sono davvero da antologia.
Commedia in cui tutto fila secondo copione ma che non dispiace del tutto guardare: la confezione è discreta, il ritmo buono e i battibecchi tra i due protagonisti regalano più di un momento gustoso, nonostante un Argentero un po' sottotono che paga pegno nel confronto con la "feroce iena" interpretata dalla brava Felberbaum. Peccato che le figure di contorno, a parte il simpatico Russo, aggiungano poco o nulla alla vicenda e che la gestione dei tempi comici sia talvolta deficitaria.
MEMORABILE: L'udienza in tribunale nel prefinale con una cattivissima Felberbaum; Il finale in ospedale.
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