Filmaccio minato da una regia piatta, a tratti imbarazzante e da attori tra il mediocre e l'amatoriale. Gli effetti sono da computer grafica di "qualche" annetto fa e i continui collegamenti con la stazione televisiva finiscono per logorare lo spettatore, che non può che bramare l'annientamento di tutti gli umani presenti, vista anche l'incredibile stupidità di alcuni di loro (dialoghi e deduzioni a dir poco elementari; la sceneggiatura è del regista...). Salvo solo la reazione del robot sul campo da calcio e un po' la scena nel bosco, con strizzatesta, che se non altro vivacizza. Il resto...
MEMORABILE: Il robot, coperto di sangue e budella, chiede all'umano se può essergli d'aiuto; Il finale, che non sa se buttarla sul tragico, o salvare i salvabili.
Giornalisti chiamati ad effettuare un servizio in un complesso in cui operano automi sono testimoni di un malfunzionamento degli stessi che potrebbe anche mettere a rischio il genere umano... Scordatevi il mondo dei robot, anzi scordatevi qualsiasi idea di cinema, qui siamo davanti ad un "coso" diretto da un catatonico, sceneggiato coi piedi, recitato da cani (senza offesa per onesti professionisti come Lassie o Rex), tanto che persino i robot stile playmobil sembrano più espressivi. Noiosissimo, tanto brutto e fatto male da vergognarsi a perdere tempo a guardarlo (colpa del cine-masochismo).
MEMORABILE: La partitella sul prato, l'omicidio, le reazioni dei presenti, i soccorsi robotici.... ahhhhhhh!!!! (mio urlo di raccapriccio)
Pellicola invereconda realizzata con mezzi miserrimi e situazioni pessime che conduce a uno dei più ridicoli risultati della storia del cinema. Recitazioni insulse e pseudo robot finti che più finti non si può. Come tutto il resto d'altronde, ch è pure artefatto. Meriterebbe meno di un pallino...
Il film è un'inaccettabile vaccata, su questo non ci piove. Non si può salvare nulla, perciò nessun mezzo pallino in aggiunta. Devo però notare che, seppur realizzata malissimo, l'idea della stazione televisiva che fiuta lo scoop e, nonostante i tremendi pericoli, manda avanti reporter e cameramen (maschi e femmine), sperando, piuttosto esplicitamente, che succeda qualcosa che possa scioccare ulteriolmente gli utenti, è piuttosto realistica. Ma tutto qui.
Che cosa si chiede a un film fatto con due soldi e con un titolo che sa già di clone dei cloni dei cloni? Intrattenere, punto. E Robotropolis lo fa, con una storia che attualizza le paure del futuro e della sostituzione degli automi all'uomo. Qui si assiste a un'uccisione in diretta tv e, per amor di scoop, la giornalista non mollerà la presa continuando a documentare tutto ciò che da quel momento accadrà. Splatter (digitale) in gran quantità, effetti a buon mercato ma tanta spensieratezza. Meglio di altri consimili più costosi.
MEMORABILE: Il confronto sul campetto da calcio con conseguenze tragiche...
Robopoliziotti impazziscono, seminando morte e distruzione in una città del futuro prossimo. Lo spunto derivativo non sarebbe da condannare a prescindere, ma la realizzazione è da mettersi le mani nei capelli: recitazione pessima, cliché come se piovesse, CGI copiosa e stridente e, soprattutto, trama senza capo né coda. L'unica reazione che il film può provocare sono le risate per le scene più imbarazzanti.
MEMORABILE: In negativo, il finale.
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