Volti del cinema italiano nel cast VOLTI ITALIANI NEL CAST Volti del cinema italiano nel cast

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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Qualche difficoltà da parte del regista Sergio Martino di inserirsi nel filone proponendo qualcosa di originale e personale. Già il titolo dice tutto... Il film ruota attorno alla figura del solito emulo di Callaghan, tale Caneparo (impersonato dallo specialista Luc Merenda, assieme a Merli il più presente nei polizieschi all’italiana), deciso a tutto pur di vendicare il suo ex superiore brutalmente assassinato in pieno giorno (mentre la musica dei fratelli De Angelis suona un piacevole motivetto che verrà ripetuto infinite volte nel corso del film). Per farlo, dopo essere stato rimproverato innumerevoli volte dai superiori per i suoi modi iperviolenti, decide di agire in incognito intrufolandosi...Leggi tutto nei loschi giri della malavita, fingendo chissà perché un ridicolissimo accento milanese. Tra zuffe, pestaggi e inseguimenti in auto di ogni sorta arriverà a scoprire i mandanti del delitto e non senza sorpresa capirà che il finale è lo stesso di uno dei film capostipite del genere. Un film confuso e vuoto come pochi altri, persino se rapportato ai prodotti analoghi: montaggio sballato, violenza dosata e controllata (e invece inspiegabilmente gratuita ed esagerata nel prologo, con una bimba uccisa a sangue freddo in una scena sovente tagliata in tv) con qualche eccezione prevedibile. Martino comunque indubbiamente conosce il mestiere e l'apparenza è quella di un prodotto ben confezionato, con più di qualche buona inquadratura. Peccato per la indicibile piattezza della sceneggiatura e per lo stile palesemente derivativo.

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Lattepiù 22/03/07 13:21 - 208 commenti

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Che signor poliziesco! Duro, secco, violentissimo. Forse l'unico poliziesco italiano, assieme a l'ispettore Cliff di Dallamano, ad avvicinarsi veramente allo spirito nichilista di Don Siegel. Qui l'ambientazione urbana si trasforma letteralmente in un campo di battaglia per una guerra senza esclusione di colpi. E poi è anche un film politico. E poi è un action movie con le palle cubiche e senza un attimo di tregua; sparatorie, risse ultraviolente, un paio di inseguimenti strepitosi.

Keoma 23/03/07 01:50 - 34 commenti

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Il miglior poliziesco Anni '70, diretto in stato di grazia da Sergio Martino e interpretato favolosamente da Luc Merenda. Il film sa appassionare molto grazie soprattutto ad una sceneggiatura molto curata che non dimentica di analizzare sorprendentemente i personaggi. Come nei western di Peckinpah la linea tra buoni e cattivi è quasi invisibile. E come nei western, alla fine del duello, lo sceriffo (che abbia vinto o meno) lascia la stella nella polvere, allontanandosi nel sole. Epico.

Giapo 4/04/07 16:40 - 246 commenti

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Diretta con mestiere ma senza molto cuore, la storia si sviluppa in modo piuttosto banale e senza acuti. Nonostante alcuni episodi di inaudita violenza il film sa più da ispettore Derrick che da denuncia politico-metrolopitana, anche a causa di un Luc Merenda assolutamente incolore, di cui solo il doppiaggio è peggio della recitazione. Nonostante tutto il film si seguirebbe anche volentieri, se non fosse per la sceneggiatura decisamente forzata e inverosimile.

Deepred89 22/05/07 14:14 - 3790 commenti

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Ottimo poliziesco italiano. La storia pur non essendo nulla di eccezionale e coinvolgente è avvincente; legnoso ma perfetto per la parte Luc Merenda, ottimi Silvano Tranquilli e Richard Conte; abbastanza curati i dialoghi e memorabile quello che apre il film; veloce e dinamica la regia di Martino e ottima le scene d'azione; assolutamente straordinaria la colonna sonora dei fratelli De Angelis. Consigliatissimo.

Stubby 13/07/07 18:46 - 1147 commenti

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Mi ritengo molto soddisfatto. Un bel poliziesco\noir che tiene incollati al televisore. Mi è piaciuto molto Luc Merenda: la sua interpretazione è ottima, a tutto tondo. Un film intriso da tanta violenza ma con parecchi siparietti divertenti del commissario, soprattutto nella prima parte quando cerca di infiltrarsi nell'organizzazione. Ritmo e tanta tensione, consigliato.
MEMORABILE: Caneparo dopo aver consegnato i vestiti: "uhè i carletti vengono con me!"

Undying 22/11/07 20:22 - 3807 commenti

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Sarà pure stato retorico definire certo tipo di cinema come simpatizzante della destra politica, fatto sta che la sceneggiatura del bravo Gastaldi, nella sua versione originale, tratteggiava in maniera risoluta un commissario dal pugno di ferro (Luc Merenda) contro un cospicuo numero di ribelli sinistroidi. La censura imposta da Lombardo (che rifiutò poi di distribuire il film) si sente sul prodotto finito. Martino ha però classe e confeziona un ottimo poliziesco, con un finale che anticipa, in maniera spaventosa, i crimini della "Uno Bianca".

Matalo! 23/07/08 17:59 - 1378 commenti

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Discreto; curioso che Gastaldi, uomo di sinistra, riesca a creare situazioni al limite della destra... ma è così poi? In realtà il film è un tantino meno manicheo e col senno di poi possiamo vederlo con occhi meno severi. Certo Caneparo odia un po' tutti ma non bisogna trascurare che è personaggio assai ambiguo; basti vedere come si adatta benissimo ai toni del milieu milanese. Condannato perché fa vedere a Martine Brochard la foto di una donna incinta morta per dire che quelli sono i risultati della rivoluzione; ma la situazione è più complessa.
MEMORABILE: Caneparo ai biliardi; il fatto che il personaggio di Richard Conte sia detto "Il padulo" non è un caso...

Herrkinski 4/09/08 18:21 - 8437 commenti

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Confusionario poliziottesco di Martino, regista che non riesce a dare il meglio al di fuori del suo genere più riuscito, il sexy-thriller. Infatti il film soffre di una sceneggiatura che mette troppa carne al fuoco e finisce per non riuscire più a tenere le redini dell'intera vicenda, che da metà film in poi parte per la tangente. Certo, c'è parecchia violenza e talvolta il film ha un bell'impatto visivo ed emotivo, ma Merenda che si finge malavitoso milanese fa ridere. Curiosamente alcune scene di inseguimenti sono riciclate da altri film.

Ianrufus 30/09/08 10:15 - 139 commenti

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Uno dei primi e migliori polizieschi nonostante una certa approssimazione nella sceneggiatura che tenta di parlare di strategia della tensione con i limiti di un fumetto. Luc Merenda riesce incredibilmente ad essere icona e non attore mentre le risse con Richard Conte sfiorano il ridicolo. L'inseguimento con la Bmw bianca verrà riutilizzato in almeno altri due film (Milano odia, Roma a mano armata); Gammino doppia Merenda con un curioso milanese. Il personaggio più bello è quello di Maria-ex, affidato ad una malinconica Brochard.
MEMORABILE: L'uccisione del commissario Del Buono in puro stile anni 70.

Bruce 23/12/08 10:04 - 1013 commenti

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Buona pellicola di Sergio Martino che, sul classico schema alla Callaghan, inserisce il tema della strategia della tensione e di un sistema criminale con pesanti addentellati all'interno dello Stato o di parti deviate di esso. È dunque un film d'azione con anche una certa valenza politica-sociale e con tematiche all’epoca abbastanza coraggiose, sufficientemente scorrevole e ben interpretato da Merenda, Conte e Tranquilli. Forte ed efficace tutta la sequenza iniziale sino alla cattura degli evasi. Valido.

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Daidae 12/04/09 23:19 - 3284 commenti

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Ispirato come La polizia accusa alle trame eversive (anche se qui è un'organizzazione criminale a gestire il tutto), presenta un'atmosfera triste e cupa accompagnata da una splendida colonna sonora. Ottima l'interpretazione di Merenda, che qui è pilota d'auto, sbirro di ferro e finto pappa con un marcato accento milanese. Uno dei migliori prodotti del poliziesco all'italiana.
MEMORABILE: "Attento, volano bassi!"

Renato 1/06/09 13:12 - 1648 commenti

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Meno riuscito di quanto ricordassi, ma comunque godibilissimo. Forse la storia non è costruita come avrebbe dovuto, e gli accenni eversivi sono piazzati un po' "ad minchiam", ma è il lato spettacolare a prevalere nella pellicola: inseguimenti, sparatorie e scene d'azione in genere fanno la loro bella figura. Merenda è mono-espressivo come suo solito, ma provvede il doppiaggio a salvare in corner la sua prova d'attore (anche se quello pseudo-milanese a volte irrita). Splendide le musiche dei fratelli De Angelis.

M.lupetti 4/11/09 19:13 - 58 commenti

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Pur essendo di fatto un classico del genere, spesso ritrasmesso in Tv, non mi ha mai entusiasmato particolarmente. È un po' piatto a causa sia della presenza di Luc Merenda che come commissario non aveva certo la grinta di Merli o il fisico di Gasparri che della regia di Martino, molto bravo sui gialli ma un po' troppo accademico nel poliziesco (un po' meglio il successivo La polizia accusa il servizio segreto uccide). Restando su Milano conviene vedersi il lenzian-milianiano Milano odia.

Febriz 19/11/09 11:52 - 23 commenti

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Geniale film polizesco con l'ottimo Luc Merenda (che sembra un ragazzo di vita pasoliniano e non uno sbirro) tra battone e malandrini in una Milano fredda tutta bar, biliardi e ristoranti di quart'ordine. Uno dei massimi capolavori di Martino del genere in cui abbozza anche trame nascoste e sovversive (il preludio al finale è evidente) e che sfoceranno poi ne Il servizio segreto uccide. Appare anche Richard Conte (uno dei suoi ultimi film). Ho conosciuto Merenda a Parigi, nel suo negozio di antiquariato: mi ha confessato che questo è il suo film preferito!

Il Dandi 1/03/10 17:51 - 1917 commenti

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Poliziottesco di buon livello. La formula è ancora legata all'archetipo di Enrico Maria Salerno, ma la maschera fumettistica e testosteronica di Luc Merenda consente quel salto nell'azione che fa la differenza della cifra. In questo caso reggono bene sia la parte drammatica (con espliciti riferimenti alle cronache del terrorismo, sia pure abbastanza vaghi e contraddittori) che quella spettacolare, con inseguimenti dell'equipe di Remi Julienne che manco Castellari. Cast di prim'ordine, specie i comprimari (Corazzari, Alighiero, la Tanzi).
MEMORABILE: "Merda sì... ma stronzo no!"

Enricottta 2/07/10 15:52 - 506 commenti

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Riportato al periodo, è veramanete bello, c'è tutto quello che un poliziottesco può offrire: colonna sonora, attori con la maschera giusta, una regia "cazzuta", una trama, con risvolti imprecisati, effetti speciali, inseguimenti che fanno venire voglia di mettersi in macchina e distruggerne i copertoni, le donnine contorno inevitabile e la "regionalità"che ne conferma la tipicità. Oggi, appare addiritura bellissimo!

Vanadio 27/04/10 23:49 - 105 commenti

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Buon poliziottesco, con una sceneggiatura dalle solide spalle, diretto da Sergio Martino; è figlio del suo tempo e si vede, ma forse è un valore aggiunto. Luc Merenda è simpatico, ma quando deve fare il serio è inespressivo come un sasso; nel complesso comunque la recitazione è sopra la media del genere. Spettacolare l'inseguimento della BMW dei rapinatori, riciclato in Milano odia e altri film di Lenzi. Consigliato (per chi apprezza i poliziotteschi).
MEMORABILE: Il lungo inseguimento di Luc Merenda.

Nando 15/05/10 16:21 - 3864 commenti

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Solido film di genere in cui il regista immette tutto il materiale possibile. Un commissario, sfacciato ed insolente, pronto a fingersi malfattore pur di vendicare un suo collega. Inseguimenti e violenza belluina con un tocco di perfida ironia. Per finire l'intrigo fantapolitico che annovera personaggi rispettabili nella vita comune. Un bel calderone anni 70 in cui l'azione è dinamica e la trama scorre via senza intoppi. Irrivirente lo slang meneghino del protagonista Merenda.

Puppigallo 30/09/10 18:26 - 5389 commenti

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A parte la retorica a pacchi, che in questi film è quasi sempre presente, il vero demerito è da attribuire a un protagonista di poco spessore, che si limita ad essere sempre ingrugnito (non ha tutti i torti, visto quello che succede) e a scene, spesso quasi comicoinvolontarie, come l'incidente d'auto, con primo piano della donna che urla, o il cattivo che sbatte una tremenda nucata, con tanto di effetto sonoro stile cazzottone alla Bud Spencer. In più ci tocca vedere la solita bambina uccisa, il solito poliziotto quasi pensionato, quindi spacciato e le rapine con mitragliate. Poche, vere idee.
MEMORABILE: L'ex pescatore, ora delinquente, che visti i tempi, commenta: "Era meglio quando vendevo trote a quei quater bauscia della domenica".

Gestarsh99 3/10/10 00:48 - 1395 commenti

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Il commissario Caneparo non va tanto per il sottile quando si tratta di stangare i delinquenti e questa sua indole gli procurerà grane ma anche soddisfazioni... Un poliziesco, quello di Martino, che si apre con un dosaggio equilibratissimo di ritmo, tensione, violenza, crudeltà e coinvolgimento emotivo. Tolto però l'incipit promettente, il resto del film si rivela gradualmente sempre più ridicolo, sfilacciato ed inconcludente, principale colpevole una sceneggiatura insensata e davvero poco credibile. Merenda ce la mette tutta ma la trama non decolla mai.
MEMORABILE: La penosa scazzottata tra Merenda e Richard Conte, un grande interprete oramai sul viale a senso unico del rimbambimento senile.

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Capannelle 25/03/11 08:44 - 4500 commenti

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Non è un poliziesco che si distingue dagli altri, didascalico in più di un passaggio e parecchio ardito nella raffigurazione finale del complotto. Però conserva una certa fluidità per tutta la durata, ha il grosso merito di proporre tante location interessanti e presenta le facce giuste al posto giusto (Merenda è costantemente ingrugnito ma potabile). Buffa l'evasione iniziale dei due dal treno, dal sapore tipicamente western. 2 pallini e mezzo.

Stefania 12/05/11 03:00 - 1599 commenti

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Parte sparato, poi arranca. Avvio al cardiopalma (la fuga dal treno, l'eccidio del papà e della bambina, i criminali freddati), poi la tensione smonta: manca un antagonista forte e ben definito, l'intreccio tra criminalità comune e trame eversive è troppo nebuloso per convincere e coinvolgere. Richard Conte Grande Burattinaio? Ma per piacere... E Merenda resta un manichino dell'Upim, altro che giustiziere solitario. Belle le scene d'azione, ma la storia non "acchiappa".
MEMORABILE: L'inseguimento e la resa dei conti Merenda-Tranquilli.

Trivex 16/05/11 13:32 - 1784 commenti

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Film a due facce, furibondo a metà. Le parti d'azione sono fatte bene, con violenza realistica, ma senza esagerazioni di spettacolo. Ci sono però pezzi interi noiosi e difficili da comprendere, tipo tutta la parte del rapporto tra il commissario e la prostituta, quasi scanzonato ed eccessivamente sdrammatizzante. Anche il passaggio all'ambiente nero è fatto malino, un po' sottile il sentore reazionario ed improbabile la sua caratterizzazione. Si torna comunque al forte con la crudele rapina in banca e la sua conclusione, quasi furba. Si prende **1/2

Mark 10/06/11 04:17 - 264 commenti

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Alcune scene di questo film sono diventate dei cult imperdibili per gli appassionati a tal punto da essere addirittura riutilizzate per altre pellicole. Un film cupo, livido, che vuole essere un poliziesco tout court ma si trasforma in un intenso noir. Martino non ha la stoffa per parlare di strategia della tensione tuttavia, malgrado una goffa dietrologia golpista, l'umiltà da grande artigiano del cinema di genere riesce in ogni caso ad offrire un prodotto destinato a fare "certa" scuola.

Markvale 20/08/11 18:02 - 143 commenti

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Ricorda in parte Una 44 Magnum per l'ispettore Callaghan di Ted Post e in parte La polizia ringrazia di Stefano Vanzina, questo poliziesco all'italiana che sopperisce all'inverosimile sceneggiatura - un po' balorda - con la perizia della costruzione delle efficaci sequenze d'azione e delle scene violente - un paio delle quali di una brutalità realmente impressionante -. Interessante il personaggio del commissario violento e insofferente alle regole interpretato da Merenda, a suo agio nei panni del "delinquente".

Ducaspezzi 1/09/11 17:39 - 222 commenti

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I raccordi dell' intreccio hanno un che di sbiadito e anemico, mentre il richiamo all'eversione anti-democratica che si serve di coloro che, a vario titolo, difenderebbero la democrazia (proprio perché in fondo il golpe mira al ripristino dell'ordine che la democrazia non saprebbe difendere) è tanto vago quanto sempliciotto e quindi suona più come un abborracciato luogo comune che non un'analisi. Ma il regista amoreggia coi generi. Così, anche se la trama trema e lo spettatore vuole giustizia, otterrà buon svago commisurato al genere.

Cotola 3/01/12 19:55 - 9310 commenti

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L'inizio è livido, sporco e violento; poi si stabilizza su binari più rassicuranti: quelli di un poliziottesco condito di spunti eversivi come si usava a quei tempi. Gradevole nel ritmo ed a vedersi, ma abbastanza prevedibile negli sviluppi narrativi, colpo di scena e finale pessimista compreso. Molto ben girate le scene d'azione. Non male ma avrebbe potuto essere molto meglio.
MEMORABILE: Dici sempre noi, noi...ma non chi?

Homesick 3/03/12 09:03 - 5737 commenti

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Le trame eversive de La polizia ringrazia, ritessute sull’esempio di Magnum force, costruiscono un poliziesco teso ed avvincente in cui la spettacolarità dell’azione – vedansi gli incredibili inseguimenti in auto – e il ritmo serratissimo non hanno nulla da invidiare ai maestri Oltreoceano. A Merenda, commissario di ferro che con sprazzi umoristici si infiltra nella malavita milanese come farà Cassinelli due anni dopo, si affianca un cast di ottima scelta: spiccano l’ambiguo Conte, i misurati Tranquilli e Avram, l’affascinante reietta Brochard e i patibolari Corazzari, Casale, Rossi, Ruffini.
MEMORABILE: La vendetta sui due evasi; Merenda che spodesta il “pappa” Borrelli; la fuga in auto dopo la rapina e l’inseguimento finale in stile western.

Nicola81 27/04/12 17:51 - 2945 commenti

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È il primo poliziottesco che vidi e forse è per questo che gli sono particolarmente affezionato. Il ritmo è tambureggiante, l'atmosfera plumbea e malinconica ben valorizzata dalla fotografia di Emilio Foriscot e dalle musiche dei De Angelis, la regia di Martino ottima e il cast abbastanza in parte. Eccessive le accuse di fascismo che gli vennero mosse, ma il risvolto politico, ambiguo e contraddittorio com'è, lascia effettivamente a desiderare. Da questo punto di vista, meglio il successivo La polizia accusa. Comunque, tre pallini e mezzo.
MEMORABILE: Il violentissimo incipit; Il ruolo della Brocharde; I dialoghi tra Merenda e i superiori; Il finale.

Giùan 10/05/12 15:11 - 4776 commenti

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Prototipo del cinema (almeno quello degli anni '70) di Martino, regista di grande intuito in grado di conferire alla mdp una plasticità non comune. Visivamente appunto il film è di qualità nettamente superiore alla media del genere, spiccando per scelta di angolazioni e dinamismo delle inquadrature. Paradossalmente è il lodevole tentativo dello script (Gastaldi) di metter nel mirino le trame nero (rosse) ad inquinare lo spettacolo per un surplus di contorta evasività censoria. Merenda fa quel che può e sa, ma la sua fissità è inestirpabile. Conte di riporto.
MEMORABILE: Lo slang meneghino di Caneparo/Merenda; Lo score molto vecia milàn dei De Angelis; Merenda che prende a mazzate il vecchietto Conte Padulo.

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Schramm 23/05/12 15:04 - 3733 commenti

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Il poliziottesco trema e lo spettatore vuole giustizia. Callahan alla burina, Merenda si prende licenza di uccidere chiunque contravvenga a un consorzio legislativo ormai fantasmatico, per la gioia del fruitore più manicheo e oltranzista. Martino scende dignitosamente a patti con l'epigonalità e col macchiettismo, sfoderando da diligente artigiano sequenze di buona tenuta ritmica e di secca cattiveria ove far collidere caratteri troncati con la roncola. Nulla che mandi il cinefago in ebollizione, ma lo spettacolo è salvo e per il genere è una margheritina all'occhiello. (** e 1/2)

Fauno 8/08/12 22:24 - 2228 commenti

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Anche se lo proponevano ossessivamente sulle tv private, devo dire che è fra i migliori e sappiamo che Martino è polivalente. Diciamo che è uno di quelli che calcano più la mano sulle organizzazioni Stay Behind, tanto che qui si potrebbe pure tirare in ballo l'Operazione Condor; ma tornando al film si può aggiungere che è ottima l'infiltrazione del coraggioso e simpatico Caneparo (Merenda). Ottima anche la Brochard nel ruolo di una prostituta hippy. Il reale di questo film è che in un paese dove si vuole un colpo di stato tutto, ma davvero tutto, fa brodo...
MEMORABILE: Il lancio della bomba a mano; I soprannomi Padulo e Maria-ex; "Partire è un po' morire".

John trent 5/11/12 09:52 - 326 commenti

I gusti di John trent

Fondamentale primo poliziesco diretto da Martino. Ricollegandosi in un certo qual modo al capostipite La polizia ringrazia, descrive una Milano avvolta da feroci spire di criminalità e alcuni settori deviati delle forze dell’ordine che si servono dei criminali per modificare il sistema giudiziario in un’ottica golpista ed eversiva. Crudo e violento, con alcune scene che lasciano il segno (la fuga degli evasi con l'uccisione della bambina e Maria Ex nel postribolo). Martino tornerà in seguito sull'argomento con l'ottimo La polizia accusa...
MEMORABILE: La fuga dal treno; L'omicidio del commissario Del Buono.

Kazanian 16/11/12 12:53 - 48 commenti

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Ingiustamente relegato nel catalogo dei B-movies poliziotteschi, questo ottimo film del versatile Sergio Martino non solo si immerge a pieno titolo nel filone in questione, ma viene anche, non a caso, preso a modello da molti cinefili ed appassionati. Spietato ma anche divertente.

Rogerone 19/02/13 19:35 - 55 commenti

I gusti di Rogerone

La confezione del film è buona, l'inizio molto convincente e valido. Poi però si stabilizza, perdendo in credibilità fino ad annoiare definitivamente nell'ultima parte. Film veramente difficile da valutare, questo di Martino, perché non si può dire non sia ben girato, ma è la sceneggiatura a non convincere. E a dirla tutta anche il protagonista - pur bravo - qualche ombra la lascia. Ambizioso ma alla fine non riuscito come nelle intenzioni. Il voto più giusto (pur largo) secondo me è **!

Motorship 28/05/13 17:53 - 585 commenti

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Secondo me è addirittura meglio di La polizia accusa, questo poliziesco di Sergio Martino. Un film molto avvincente, soprattutto nella prima parte, ricco di azione, con inseguimenti molto ben girati. Suggestiva anche l'ambientazione in una Milano scura, impreziosita dall'ottima fotografia di Foriscot, così come le scenografie e la suspance. Luc Merenda funziona alla grande, così come ottimi sono Silvano Tranquilli, Richard Conte, la bellissima Martine Brochard e Carlo Alighiero. Ottimo anche il comparto musicale dei De Angelis.
MEMORABILE: L'inseguimento con la BMW bianca; L'uccisione del commissario Del Buono.

Jdelarge 16/10/13 01:29 - 1000 commenti

I gusti di Jdelarge

Mezzo passo falso di Martino, che si salva in calcio d'angolo grazie a un finale che tenta di essere originale. Nel cast spicca la buonissima prova di Conte, mentre Merenda che è il protagonista non se la cava troppo bene. Il vero difetto del film risiede nella sceneggiatura totalmente priva di spunti e in alcune scene girate in maniera eccessivamente approssimativa. Martino ha fatto decisamente di meglio, come i fratelli De Angelis, autori di colonne sonore ben migliori rispetto a quella di questo film.

Stuntman22 26/10/13 22:10 - 126 commenti

I gusti di Stuntman22

Poliziottesco con una sua efficacia ritmica, anche se il protagonista è di rara antipatia (al punto che vien voglia di solidarizzare coi suoi squallidi nemici). Inseguimenti spettacolari (che verranno riciclati in due film successivi diretti da Lenzi) e violenza survoltata si alternano a un moralismo ipocrita e piuttosto fastidioso. Luc Merenda, si diceva, ispira schiaffi. Richard Conte incolore (tranne che nei capelli tinti), Martine Brochard a dir poco inespressiva. Si salva la Tanzi.

Myvincent 20/07/14 07:12 - 3867 commenti

I gusti di Myvincent

Girato a Novara anziché a Milano, questo "poliziottesco" in puro stile anni '70 offre un'altra possibilità al francese Luc Merenda di imporre il suo sexy broncio, mentre scava nella melma che corrompe tutti i piani sociali. Il solito equipaggiamento fatto di scazzottate, inseguimenti rocamboleschi e morti ammazzati ne fanno un prodotto un po' da batteria ma sempre artigianale, indiscutibilmente fruibile ancora oggi.

Ramino 20/07/14 10:15 - 127 commenti

I gusti di Ramino

Una buona trama e un gran ritmo non salvano del tutto questo poliziesco di buone aspettative. Merenda appare più ingessato del solito nonostante voglia apparire perfino simpatico, ai limiti del ridicolo, quando s'infiltra nella banda. Ottime le scene d'azione tranne quella inerente alla prova di guida con Conte, a mio parere montata malissimo e senza senso di continuità.

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Maik271 21/07/14 17:45 - 436 commenti

I gusti di Maik271

Sergio Martino in buona forma per questo valido poliziesco molto violento con grandi inseguimenti e delinquenti pronti a tutto. Il primo quarto d'ora è di una violenza notevole. Luc Merenda è bravo senza eccellere nei panni del vendicativo poliziotto; una trama magari non originalissima ma efficace. Alcune uccisioni sono moralmente un pugno nello stomaco.

Xabaras 1/03/15 10:08 - 210 commenti

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Lo sfondo eversivo, con l'organizzazione tesa a minare le istituzioni democratiche, è preso pari pari dal fondativo La polizia ringrazia. Il discorso era però lì di tutt'altro spessore e caratura e l'indimenticabile finale senza speranza di Steno viene qui sostituito da un consolatorio epilogo in cui la giustizia vince. Il film è da ricordare più che altro per le scene d'azione ottimamente girate, ma per il resto si naviga tra momenti abbastanza stereotipati. Il faccione di Merenda che biascica frasi in dialetto milanese è abbastanza inaccettabile.

Furetto60 9/03/15 09:21 - 1213 commenti

I gusti di Furetto60

Uno dei poliziotteschi più violenti di cui si ricorda l’espressione di Merenda, perfetto sia nel ruolo di poliziotto arrabbiato e stranito, sia in quello di sedicente pappone. E poi funzionano il commento sonoro, l’incipit a manetta che neanche Castellari avrebbe fatto di meglio, gli inseguimenti, l’ambientazione squallida. Pur non esente da vari difetti, riesce nell’intento di esprimere un sentimento rabbioso che sfocia in un finale, la scena della pistola, che dà un senso di drammatico pessimismo a tutta l’opera.
MEMORABILE: Il tormentone del Padulo; Il dialetto forzato del Merenda-pappone.

Faggi 29/06/16 19:23 - 1551 commenti

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Pellicola discontinua e con troppo materiale in gioco, sceneggiatura forzata e tanta retorica. Peccato perché i primi quindici minuti stuzzicavano la fantasia. Presto il film si perde in fronzoli e assurdità e finisce strozzato da se stesso. Funziona solo per frammenti e brevi sequenze; l'insieme non affascina, la regia spesso zoppica e il personaggio di Merenda non è credibile. Lo si guarda come reperto archeologico del poliziesco all'italiana.

Rufus68 26/07/16 17:17 - 3896 commenti

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Sui tempi che stiamo vivendo dice di più un poliziottesco come questo che un editoriale del NYT: "Dal disordine nascerà un nuovo ordine", dice uno dei protagonisti. Le trame eversive degli anni Settanta (e dei nostri) sono il filo rosso del film e vengono condite da Martino con buone sequenze d'azione; peccato che lo svolgimento sia prevedibile così come le principali caratterizzazioni. Notevoli i primi dieci minuti e apprezzabile il finale non conciliante. Bravi i De Angelis, come sempre.

Ultimo 27/09/16 10:49 - 1692 commenti

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Non tra i migliori del genere poliziottesco. Nonostante parta col botto (i banditi fuggono dal treno, sparatoria e chi più ne ha più ne metta), il film non coinvolge come dovrebbe e si porta avanti a forza fino a un finale che sa di già visto. Lo stesso Luc Merenda, attore molto presente in pellicole del periodo, ha vissuto momenti migliori (Il poliziotto è marcio, tanto per citarne uno...). Tutto sommato ha un suo perché, ma è lontano anni luce dai grandi prodotti di Lenzi e Di Leo.

Saintgifts 5/10/16 14:59 - 4098 commenti

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Pur di filmare più inseguimenti d'auto possibili, si fa agire la polizia in modo strano a dir poco. La scarsa credibilità di tutto il contesto continua con ridicole rapine in banca e trame eversive all'acqua di rose. Merenda è interprete ideale per questo tipo di poliziotteschi anni settanta, ricchi di infimi modi di dire che "volano bassi" usati come filosofie di vita e stereotipi, forse accettati dal pubblico come il finale di barzellette risapute ma che si vogliono riascoltare all'infinito. Inutile, forse dannoso, l'inserimento di Conte.
MEMORABILE: La polizia che insegue l'auto dei rapinatori, sacrificando così la vita dell'ostaggio.

Pessoa 20/08/17 21:22 - 2476 commenti

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Film giustamente celebre per le scene d'azione, soprattutto in auto, fra le più belle viste nel poliziottesco. La vicenda, che propone standard già visti (il complotto, il poliziotto ribelle, l'omicidio di minori), sembra incollata con il Vinavil e spesso fa a pugni con la logica. La sceneggiatura nella media prende luce dagli ottimi comprimari (Conte, Tranquilli, la Brochard, la Tanzi), mentre Merenda, che si offre anche in un "full lateral", se la cava senza strafare. Un buon prodotto di genere, che gli appassionati apprezzeranno sicuramente.
MEMORABILE: L'inseguimento con finale a sorpresa.

Daniela 26/10/17 17:26 - 12966 commenti

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Sospeso dal servizio per i metodi spicci di fare giustizia, un commissario di polizia si infiltra nella mala cittadina per indagare sull'omicidio di un collega... Poliziottesco tipico del periodo, a cominciare dal titolo didascalico, che in nulla emerge rispetto pellicole consimili: regia di routine anche nelle scene d'azione, retorica forcaiola ricattatoria (poteva mancare la bimbetta assassinata?), sceneggiatura approssimativa e caratteri tagliati con l'accetta, a cominciare dal monoespressivo Merenda, mentre la presenza di pregio nel cast, ossia Conte, incide poco. Confondibile, perdibile.

Azione70 26/04/18 00:45 - 169 commenti

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Poliziesco intenso, a dispetto di una trama confusionaria. Il commissario Caneparo (alias Luc Merenda in forma smagliante), combatte contro nemici esterni (Conte) e interni (Silvano Tranquilli, nei panni di un commissario). Sullo sfondo una trama eversiva che mira a restaurare l’ordine nel Bel Paese. Tra inseguimenti, complotti, sparatorie, la tensione è sempre alta e la visione gradevole. Merenda gigioneggia e è l’eroe che difende la giustizia, ruolo più volte clonato nei film successivi del filone. Soundtrack (De Angelia) di livello.
MEMORABILE: Inseguimento Giulia polizia vs Bmw bianca (ripreso in altri film); La scena del treno; Il finale.

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Vito 5/03/19 18:14 - 695 commenti

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Ottimo poliziesco diretto con mano ferma dall'abile Sergio Martino. Inseguimenti, risse, sparatorie... non manca proprio nulla per essere un onesto film d'azione italiano anni '70. E persino una trama che prende spunto dalla cronaca di allora concentrandosi su organizzazioni golpiste e strategie del terrore. Ottimo Luc Merenda poliziotto anti-sistema. Eversivo.

Pesten 19/08/18 06:53 - 810 commenti

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Pellicola caratterizzata da un ritmo altalenante e un andirivieni di scelte stilistiche che ne fanno uno dei poliziotteschi di minor interesse, forse perché il primo del genere a opera di Martino e quindi non ancora perfetto. Il personaggio di Merenda a volte sembra una macchietta e questo cozza troppo con l'altro suo lato, totalmente vendicativo, oscuro e violento. Alcune scene sono pura arte del cinema, mentre altre sono troppo slegate dal resto della storia.
MEMORABILE: Ok la retorica politica usata come base della trama, ma la sinistra eversiva che uccide il neonato forse non si era vista neanche nei film Usa...

Berto88fi 21/02/19 09:44 - 217 commenti

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Tra i poliziotteschi più indovinati dell'epoca, sul podio dei migliori film di Martino. Racchiude tutti gli stereotipi del genere: un duro commissario, omicidi feroci, inseguimenti sfrenati (Julienne è una garanzia), trame sovversive. Merenda recita al solito un po' rigido, ma è ben doppiato da Gammino; il resto del cast è un tripudio di facce di genere. Buona la sceneggiatura, mediocre il montaggio, ritmo sostenuto, qualche momento di stanca nelle scene con la Brochard; ottima soundtrack dei De Angelis. Da rivedersi sempre volentieri.
MEMORABILE: L'incipit sul treno; Il test drive sulla Iso Grifo; La fuga in Bmw.

Victorvega 17/01/20 23:47 - 502 commenti

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C'è molto mestiere in questo film di Martino. Nulla di innovativo ma è tutto ben confezionato. La giusta dose di violenza, inseguimenti, il commissario spietato che non scende a patti con il crimine, una svolta alla Polizia ringrazia. Ecco, manca un po' di innovazione, conosciuto l'autore in altri film (pensiamo ai gialli), ma in questo caso si seguono strade già tracciate. Tanti grandi caratteristi di quel cinema (sempre un piacere trovarli), Merenda con la solita espressione e un film che parte benissimo ma poi si adagia un po'.
MEMORABILE: L'evasione dal treno.

Donarfio 28/04/20 23:45 - 38 commenti

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Accolto negativamente dalla maggior parte della critica di allora (qualcuno si spinse a dire che Martino non "girava" film ma li "commetteva", come fossero reati) in realtà si tratta di un'opera canonica nel suo genere. Inseguimenti che saranno riciclati in film seguenti, un commissario che preferisce metodi poco ortodossi alle buone maniere, in pieno stile Merli, una sceneggiatura funzionale e poco più, ma anche un pessimo doppiaggio milanese di Merenda. Il colpevole non si scopre fino agli ultimi 10 minuti e questo è un pregio.
MEMORABILE: "Il Padulo vola basso"; "Questo Carli è proprio una brava persona... chi li ha, li ha, lui li firma tutti!" "Partire è un po' morire".

Magi94 8/05/20 14:37 - 986 commenti

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Poliziottesco senza particolare infamia né lode. Difetto principale, come spesso accade nel cinema di genere, è una trama troppo raffazzonata, con colpi di scena o azioni dei personaggi che a tratti difettano di logica. L'ambiguo personaggio di Merenda, poliziotto-malavitoso per vendetta, è ben descritto e la smorfia sprezzante dell'attore non delude. Molto bello l'inizio violento dal ritmo fantastico, poi l'interesse cala verso il finale. La scena dell'inseguimento verrà rubata e utilizzata da Lenzi in Milano odia e Roma a mano armata.

Nick franc 5/11/21 23:41 - 546 commenti

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Classico poliziesco italiano che mescola con eccessiva disinvoltura elementi variegati. Martino dirige con senso del ritmo e padronanza nelle scene d'azione (l'incipit e un paio di inseguimenti), i fratelli De Angelis firmano un'ottima colonna sonora ma la sceneggiatura a tratti è un po' confusa e nell'indagine di Caneparo ci sono alcuni passaggi narrativi forzati. Al tirare delle somme, però, il film risulta veramente divertente, tra risse.e dialoghi smargiassi; Merenda, che sembra divertirsi molto, è circondato da un ottimo cast, veramente funzionale alla riuscita della storia.
MEMORABILE: Caneparo pappone con accento milanese; L'incipit; Gli inseguimenti; L'omicidio di Del Buono.

Androv 1/04/22 09:17 - 196 commenti

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Inizio interessante e feroce, poi la storia si arena. Forzato il tema dell'eversione. Ottime scene d'azione, fra le migliori del periodo. Merenda granitico e circondato da un buon cast di supporto: deliziosa la Brochard, solido Tranquilli, Conte stanco ma in palla. Peccato per alcuni grossolani errori di montaggio (l'incidente davanti alla casa dei drogati), qualche tratto di comicità involontaria e la tremenda rissa Merenda-controfigura di Conte. Bella fotografia, stupenda atmosfera e regia spesso azzeccata. Finale scontato. Buono il tema dei De Angelis. Tutto sommato gradevole.

Keyser3 31/05/22 23:09 - 444 commenti

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Buon lavoro di Sergio Martino, che abbandona il filone giallo per abbracciare la via del poliziottesco sulla scia dei recenti lavori di Steno e Infascelli e con un occhio al tema complottista che tornerà nel successivo La polizia accusa. Merenda non è Salerno (siamo più dalle parti di Callaghan), ma ce la mette tutta, sorretto da un ottimo cast di supporto, con tante facce note anche nei ruoli minori: spicca un Casale spietato e ferino come pochi, in quella sequenza iniziale indimenticabile. Bello score musicale dei De Angelis.
MEMORABILE: L'incipit con Rossi e Casale.

Gugly 11/02/24 18:58 - 1200 commenti

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Un inizio quasi western duro e sbrigativo e inseguimenti vertiginosi non bastano a risollevare una trama confusa che ha come protagonista il classico commissario "cane sciolto"; Merenda giovane e belloccio ha sempre il suo perché, ma i personaggi sono figurine e appaiono e scompaiono velocemente (vedasi soprattutto i personaggi femminili); solo per appassionati del genere e per godere la bella colonna sonora dei fratelli De Angelis.
MEMORABILE: La ridicola scazzottata tra Merenda/Caneparo e la controfigura di Conte/Padula, completamente diverso da quest'ultimo!

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  • Discussione Deepred89 • 18/10/11 18:18
    Comunicazione esterna - 1610 interventi
    Grazie mille!
  • Homevideo Xtron • 11/03/12 10:40
    Servizio caffè - 2196 interventi
    L'edizione Alan Young ha una durata di 1h38m19s

    Ultima modifica: 17/12/12 16:16 da Zender
  • Homevideo Rogerone • 17/12/12 15:09
    Galoppino - 178 interventi
    Io invece possiedo l'edizione Aegida che è veramente una schifezza.
    Extra zero, menu vecchi ancora in 4/3.
    Insomma differenza abissale con l'edizione Alan Young che si conferma (ora purtroppo defunta) una delle più curate nel riscoprire i titoli-cult più datati.

    Tra l'altro - se il dato di xtron è corretto - il dvd risulta anche tagliato vista la durata di 1h35m13s.

    Devo assolutamente procurarmi su ebay l'edizione Alanyoung
  • Curiosità Roger • 26/09/14 08:08
    Fotocopista - 2931 interventi
    L'auto usata da Luc Merenda nella spericolata prova di guida è una rara Iso Rivolta Grifo


  • Musiche Lucius • 6/10/17 13:32
    Scrivano - 9078 interventi
    Direttamente dalla prestigiosa collezione Lucius, il 45 giri originale:

    Ultima modifica: 6/10/17 16:56 da Zender
  • Discussione Daidae • 21/10/18 21:13
    Compilatore d’emergenza - 1415 interventi
    ATTENZIONE: SPOILER
    Non cliccate in questo punto se non avete visto il film. Come in un famoso film di Dario Argento anche qui è possibile vedere in "anteprima" la faccia del colpevole.
    Ultima modifica: 22/10/18 08:13 da Zender
  • Discussione B. Legnani • 13/11/18 22:13
    Pianificazione e progetti - 15078 interventi
    Lavoro straordinario sul cast, minori compresi.

    https://www.youtube.com/watch?v=rfwRJxeK8Ts
  • Discussione Il Dandi • 20/11/18 12:36
    Segretario - 1486 interventi
    B. Legnani ebbe a dire:
    Lavoro straordinario sul cast, minori compresi.

    https://www.youtube.com/watch?v=rfwRJxeK8Ts


    Davvero! Accidenti, l'apparizione della giovane Lory Del Santo è incredibile, non l'avevo mai notata.
  • Homevideo Caesars • 4/05/21 15:12
    Scrivano - 16901 interventi
    Il 4 luglio dovrebbe uscire il bluray targato 88 films.
    Secondo quanto riportato
    qui
    dovrebbe esserci anche audio italiano (con sub. inglasi, non so se rimovibili o meno).
    qui
    la lista degli innumerevoli extra

    Da notare che questa edizione è limitata a 2000 copie.
    Come scritto in una risposta sul sito facebook della casa editrice, una volta esaurita questa edizione uscirà quella standard (immagino a prezzo più basso)

  • Discussione Nick franc • 6/11/21 00:12
    Servizio caffè - 179 interventi
    Tra le curiosità c'è il riferimento all'inseguimento con la BMW 1800 riutilizzato in Milano odia: la polizia non può sparare: se la memoria non mi inganna lo stesso inseguimento è presente, rimontato, anche in Roma a mano armata di Umberto Lenzi.

    L'incidente della Citroen è stato riutilizzato anche in La polizia accusa: il servizio segreto uccide dello stesso Martino.
    Le scene qui presenti sono state riutilizzate, quindi, in almeno altri 3 film successivi.

    Prima dell'omicidio di Del Buono parte una ballata dei fratelli De Angelis e c'è un'inquadratura sull'uscita della metropolitana De Angeli: molto probabilmente un omaggio del regista ai compositori dell'eccellente colonna sonora del film.

    Martino compare nel suo abituale cameo nel ruolo del dottore in ambulanza con Padulo e Caneparo.
    Ultima modifica: 6/11/21 00:18 da Nick franc