Volti del cinema italiano nel cast VOLTI ITALIANI NEL CAST Volti del cinema italiano nel cast

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La nostra recensione di No, il caso è felicemente risolto

Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Parte subito con un omicidio di inaudita violenza (una donna è uccisa a bastonate in un canneto) e una fuga in auto che farebbe pensare a un poliziesco. Invece il bel film di Vittorio Salerno è prima di tutto un insolito ritratto psicologico; di un uomo (Enzo Cerusico, che la faccia da brav’uomo ce l'ha davvero) che vede un omicidio ma, preferendo non denunciare subito l'assassino (Riccardo Cucciolla), finisce sulle pagine dei giornali come ricercato numero uno. Perché l'assassino lo precede, va in centrale e si finge lui stesso il testimone oculare accusandolo. Tutto il film è basato sul rapporto tra i due, badando principalmente a seguire il dramma dell'innocente che passa dalla ragione al torto....Leggi tutto Lo svolgimento è piuttosto prevedibile, la regia un po' statica, però Salerno (che ritaglia per il fratello Enrico Maria una piccola, seppur incisiva, parte) dirige molto bene il cast a disposizione e sfrutta una sceneggiatura ben congegnata che ha negli strascichi finali il suo momento più interessante. Cerusico e Cucciola, due buoni attori poco sfruttati dal nostro cinema, hanno le facce giuste, che li distinguono dai soliti volti noti che imperversano nel nostro cinema di genere di quegli anni. E’ un film misurato, a suo modo costruito con una certa raffinatezza, difficilmente incasellabile in un filone preciso. Enrico Maria Salerno, che ha il ruolo di un acuto direttore di giornale (La Gazzetta Sera), gigioneggia un po’ col suo accento napoletano ma ha dalla sua una classe non comune che gli permette sempre di lasciare il segno, anche quando lo si vede poco come qui. Piacevoli le musiche di Riz Ortolani, che scrive per i Nomadi il tema portante “Mamma giustizia”, ripreso più volte strumentalmente.

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Tutti i commenti e le recensioni di No, il caso è felicemente risolto

TITOLO DAVINOTTATO NEL PASSATO (PRE-2006)
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Undying 11/08/07 01:41 - 3807 commenti

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Il fratello del più celebre Enrico dirige un poliziesco particolarmente interessante, reso credibile dalla buona sceneggiatura (imbastita su un fatto di cronaca verosimile) e dall'utilizzo di due attori particolarmente efficaci: Riccardo Cucciolla (Cani arrabbiati) nei panni del docente sadico ed omicida e Cerusico (L'Etrusco uccide ancora) in quelli del testimone. Il feroce delitto iniziale della prostituta sconvolge per l'antitesi data dall'aspetto dimesso dell'assassino intento a compiere, con glaciale crudezza, l'azione omicida (mediante uso d'un bastone). Singolare.

Homesick 20/06/08 08:36 - 5737 commenti

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Un prodotto che si colloca in un preciso momento della cinematografia italiana, in cui si vogliono denunciare i malfunzionamenti della giustizia e la sfiducia nelle istituzioni da parte di una borghesia “piccola piccola”, nonché l’eccessivo peso attribuito ai testimoni oculari. La sceneggiatura parte subito in quarta, con l’irrompere di un efferato delitto compiuto con ripetuti colpi di bastone. Perfetti Cerusico – spesso impegnato in soliloqui interiori che non ci risparmiano la sua consueta ironia -, Cucciola e Salerno.

Puppigallo 10/12/08 13:43 - 5436 commenti

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Mamma giustizia (come viene chiamata nella canzone) qui si dimostra una grandissima tr... per il povero sempliciotto incastrato da un uomo di cultura, tanto signorile, quanto carogna. Ma la cosa che risalta maggiormente è che il poveretto finirà per comportarsi da colpevole (il taglio dei baffi, l'auto riverniciata), sia per paura, che per necessità. Si tratta di una pellicola tristemente realistica, con un prima scena decisamente cruda, una parte centrale di sofferenza (emblematici i faccia a faccia incastrato-professore) e un finale amaro. Qualche lungaggine (il pedinamento), ma merita.
MEMORABILE: Il testimone dell'omicidio legge l'identikit dell'assassino sul giornale: "Baffetti, Mini Morris...ma so io!". Il personaggio di Don Peppino (Salerno)

Brainiac 16/04/09 10:49 - 1083 commenti

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Lo vidi una notte su una televisione privata romana e mi colpì tantissimo. È uno di quei rari film in cui la trama è al servizio di un messaggio di fondo ben chiaro. Praticamente utilizza gli stilemi della classica commedia all'italiana (un apologo morale che sottintende lo svolgimento dei fatti) ma innestando il tutto su un solido (in alcuni punti macchinoso) impianto thrilling. Buonissima al solito l'interpretazione del mitico Cerusico, attore che crea empatia immediata, poco utilizzato dal cinema a causa della malattia che se lo portò via così giovane.

B. Legnani 21/06/09 00:43 - 5633 commenti

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Funzionano le interpretazioni di tutti (ma Enrico Maria Salerno gigioneggia un po' troppo), funziona la regìa, funziona il messaggio. Non funziona per nulla, invece, la sequela di scemenze commesse dal personaggio di Enzo Cerusico, talmente assurde da indisporre lo spettatore che cerca, se non l'assoluta verosimiglianza, almeno un briciolo di logica. Finale consolatorio incollato con lo scotch.

Ianrufus 9/07/09 23:10 - 139 commenti

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Impensabile oggi se non come fiction ben limata da qualsiasi sorta di denuncia, il film di Vittorio Salerno punta sui due attori principali: Cucciolla (interpretazione di carogna con grande equilibrio) e il mai abbastanza ricordato Enzo Cerusico, servito da una sceneggiatura che rende il personaggio esageratamente naif e sprovveduto (impossibile identificarsi in uno che s'infila da solo in una tale trappola...). I Nomadi cantano "Mamma giustizia" mentre il vero delitto nel film è Enrico Maria Salerno doppiato!
MEMORABILE: Attenzione: il finale è appiccicato con la velocità di un sommario da telegiornale! (peccato)

Enzus79 30/09/09 10:27 - 3135 commenti

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Un uomo assiste ad un terrificante omicidio su una prostituta, ma invece di denunciare il fatto sta zitto: avrà molti problemi. La paranoia dell'innocente accusato e la sicurezza del colpevole che accusa, questi sono i temi del film diretto bene da Salerno. Gli attori sono più che bravi. Bella la musica.
MEMORABILE: L'incontro fra innocente e colpevole.

Rickblaine 30/09/09 09:13 - 634 commenti

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Un film interessante per la logica che vuole intraprendere. Le autorità non aiutano, anzi si accontentano troppo delle apparenze. Un ragazzo assiste ad un omicidio e viene beffardamente accusato dello stesso. Comincia un via vai di azioni che annoiano in quanto diventano presto ripetitive. C'è però il personaggio di Salerno, che almeno non fa cadere la pellicola nel tedio più assoluto. Finale poco realistico.

Giuliam 30/09/09 09:17 - 178 commenti

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È un film ambizioso, con un soggetto davvero curioso. Un film che però non raggiunge forse le intenzioni del regista e nemmeno le aspettative dello spettatore. Per via di una sceneggiatura di poco conto la storia perde spesso efficacia e diventa così noiosa. L'epilogo è "grottesco" come lo è, in qualche modo, il film intero.

Daidae 3/10/09 12:42 - 3313 commenti

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Atipico poliziesco con venature gialle diretto bene da Vittorio Salerno. Stupenda l'interpretazione dei due attori principali: Cerusico e Cucciolla, qui nei panni di uno sfortunato e ingenuo impiegato l'uno, e di un infame ma raffinato professore l'altro. A parte il finale troppo frettoloso, si tratta di un ottimo film.

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Nicola81 28/12/09 18:12 - 2935 commenti

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Originale film di denuncia che si apre con un feroce omicidio per poi proseguire con frequenti e divertenti concessioni alla commedia (vedi i monologhi del protagonista Enzo Cerusico e i suoi battibecchi con la moglie). Funziona la contrapposizione tra il buono vittima delle proprie incertezze e dei propri errori e il cattivo scaltro eppure malleabile; peccato, però, per il finale buonista buttato lì in fretta e furia. Bella colonna sonora di Ortolani con i Nomadi che cantano "Mamma giustizia"...
MEMORABILE: L'omicidio iniziale con conseguente fuga del testimone; il confronto tra Cerusico e Cucciolla.

Ischan 13/02/10 13:27 - 18 commenti

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Micidiale poliziesco/thriller/paracommedia di Vittorio Salerno. Strano, apparentemente anonimo ma dal fascino nascosto. L'assassinio che dà l'incipit alla vicenda è uno dei meglio riusciti della storia del cinema, come impatto psicologico sull'incidere degli avvenimenti. Cerusico e Cucciola caratterizzati brillantemente, mitico l'incedere della volante con la sirena ripresa da dietro. Unico neo, il finale raffazzonato e il doppiaggio di Enrico Maria Salerno in napoletano. Ottimo film.

Aal 2/10/10 06:56 - 321 commenti

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Un riuscito e amaro poliziesco che soprattutto nella parte iniziale assume i toni del thriller. Convincente l'ambientazione urbana e molto bravo Enzo Cerusico nella caratterizzazione del suo personaggio, un povero e onesto operaio manipolato e schiacciato da un professore senza scrupoli che si avvale della cultura e del potere per prevaricarlo. Il film veicola un chiaro segnale di critica sociale che si lega indissolubilmente agli anni in cui è stato realizzato ma il cui senso metaforico può valere ancora oggi.

John trent 1/01/11 19:39 - 326 commenti

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Ok, Vittorio Salerno non è certamente Elio Petri o Damiano Damiani però tenta ugualmente la carta della denuncia sociale e delle storture del sistema giudiziario imbastendo una storia coinvolgente: il testimone di un atroce delitto e l'assassino che lo ha commesso si scambiano di ruolo in un crescendo di situazioni a volte un po' forzate ma non del tutto inverosimili. Il finale è decisamente consolatorio e frettoloso e forse fu imposto dalla produzione. Bravissimi Cerusico e Cucciolla e tema musicale dei Nomadi che non si dimentica. Molto bello.
MEMORABILE: I primi 10 minuti con il brutale omicidio commesso nel canneto a colpi di bastone.

Nando 21/02/11 19:43 - 3881 commenti

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Un laido e freddo professore e un ingenuo ragioniere, nel mezzo uno scafato giornalista. Tre personaggi per una pellicola cronachistica che cavalca l'onda delle detenzioni errate e delle false testimonianze. Discreto l'intreccio e i movimenti dei tre protagonisti. Bravo Cerusico.

Graf 2/08/11 23:27 - 708 commenti

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Riuscito, convincente e sincero film di denuncia di Vittorio Salerno. Certamente Salerno non è Rosi e nemmeno Damiani, ma il film ha un suo rispettabile posto nella cinematografia italiana degli anni ’70. In saldo equilibro tra giallo poliziesco, accusa alle carenze strutturali e amministrative della Magistratura e turbata analisi degli abissi dell’animo umano, il film si regge su una sceneggiatura molto pensata e ricca di sfumature e l’interpretazione modulata sui mezzi toni di un impaurito Cerusico. Ottima la prova di Cucciolla come assassino.

Gestarsh99 21/04/12 15:44 - 1395 commenti

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Dramma umano e civile tutto costruito su una situazione limite spiacevole e ingestibile. Cerusico, nella sua sprovveduta imbranataggine "impaglia" kafkianamente l'immobilismo goffo, smarrito e controproducente del cittadino medio dinanzi allo spaesamento, ai timori e alla paranoia causati dal dilagare della violenza in seno agli anni di piombo, con tutta l'incapacità a gestire un'esplosione di emergenze sociali così al di fuori della fiorente e paciosa esperienza post-Boom. Altamente nociva la frettolosità incommensurabile dell'epilogo, che ammacca senza finezza la lucida carrozzeria del discorso.
MEMORABILE: Enrico Maria Salerno nei panni di un capocronista trafficone e macchiettistico doppiato in napoletano; Cucciolla che ammazza a bastonate la prostituta.

Fauno 30/12/12 11:33 - 2242 commenti

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Il punteggio non glielo dò tanto per la resa del film, quanto perché mi ci sono immedesimato in pieno nella scena della confessione al prete di quello che il protagonista sapeva. Quante volte nella vita vi è successo, solo per la buona fede e la buona anima di vedere ricambiato il vostro amore universale, di finire malissimo e di ottenere l'esatto effetto contrario? A me è successo talmente tante volte che quella situazione mi ha commosso... Al di là di questo sottolineo la bravura di Cucciolla, ma il migliore è il mio mitragliere Salerno (che non ne sbaglia uno, di film).

Capannelle 23/09/13 12:32 - 4541 commenti

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Salerno conferma le sue doti costruendo una bella atmosfera di malessere e denuncia sociale attorno a un caso delittuoso dove si invertono le parti tra assassino e testimone. Bravi Cucciolla e Cerusico a impersonarli con la giusta dose di perfidia e di ineluttabilità. Peccato per il finale, che era proprio evitabile e che rischia di annacquare il senso del racconto.

Il Gobbo 24/07/15 11:42 - 3015 commenti

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Film dal mordente un po' annacquato per il corso del tempo, nel quale la realtà della giustizia italiana si è incaricata di superare ampiamente la fiction. Per tacere del giornalismo, che oggi avrebbe fatto da sé il lavoro che Cucciolla fa su Cerusico (bravi entrambi) anche senza le corbellerie del poveretto. In arrivo edizione video crucca che ristabilisce il vero, interlocutorio finale.

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Lucius 9/03/16 21:08 - 3029 commenti

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Molto tempo dopo Hitchcock Vittorio Salerno si cimenta con una regia di denuncia sociale e impegno civile: ne fuoriesce un lungometraggio sempliciotto, leggero ma abbastanza scorrevole, che culmina con un finale amaro e beffardo. Un cinema di impegno civile che però non ha una sua chiusa. Uno di quei casi (alla Kill bill) in cui una seconda parte sarebbe stata auspicabile. Il sapore d'incompiuto resta infatti sulla bocca dello spettatore, forse non previsto dagli intendimenti del regista.

Rufus68 9/06/16 00:11 - 3932 commenti

I gusti di Rufus68

Salerno prima denuncia l'idiosincrasia dell'italiano medio che, per il quieto vivere, è capace anche di scendere a patti con un assassino; poi il funzionamento di una giustizia ottusa e pachidermica in grado di stritolare solo i poveracci. Cerusico è bravissimo nel rendere un personaggio in cui convivono pavidità e candore; Cucciolla è perfido e classista. Salerno infonde una nota sarcastica al tutto. Bella e adeguata la colonna sonora di Ortolani. Il breve finale posticcio fu imposto dal produttore; nella versione depurata il film è perfetto.

Deepred89 3/08/16 16:57 - 3840 commenti

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Nonostante il titolo da film di denuncia e le musiche (non memorabili, nonostante la firma di Ortolani) da dramma, una commedia nerissima tra il kafkiano e il fantozziano, con un protagonista (un discreto Cerusico in un ruolo simile a certi Sordi del periodo) che, risvegliatosi in un incubo tutto sommato non irrisolvibile, fa soltanto quello che non dovrebbe fare (spesso in maniera tanto eccessiva da far sorgere perplessità nello spettatore) e sprofonda nel baratro. Finale (originale) scontato, Cucciolla villain straordinario e spaventoso.
MEMORABILE: Lo sguardo di Cucciolla dopo l'omicidio.

Myvincent 25/09/17 08:16 - 3929 commenti

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Un film interessante, amaro, su un caso di "ingiustizia" inquadrato frettolosamente e senza tanti approfondimenti, se non fosse per la sagacia di un paparazzo curioso. Enzo Cerusico è uno straordinario interprete con la sua recitazione originale, fatta di gesti e ironia, al centro di questa storia forse esageratamente macchinosa, dentro a una Roma sbiadita di quattro decenni fa. Grandissimi anche Enrico Maria Salerno e Riccardo Cucciolla. Non perdetevelo.

Giùan 4/11/17 15:53 - 4865 commenti

I gusti di Giùan

Come nel successivo Fango bollente, Salerno gioca l'originale carta del mèlange tra poliziesco e film di denuncia con inserti di surrealismo kafkiano più o meno ispirati. Memorabile l'incipit col sanguinario raptus di cui è preda Cucciolla (inquietante nel suo grigio aplomb professorale), mentre la successiva odissea del travet Cerusico rischia talora di ciurlar troppo nel manico del piccolo borghesismo fantozziano con esasperazioni che minano la credibilità del film (tanto quanto l'incredibile finale apocrifo). Sornionamente intrigante Enrico Maria Salerno.
MEMORABILE: Il rendez vous tra vittima (Cerusico) e carnefice (Cucciolla); "Mamma giustizia" cantata da Augusto Daolio.

Il Dandi 3/01/18 13:14 - 1917 commenti

I gusti di Il Dandi

Un Enzo Cerusico misurato e contadinesco (che appare più che mai il degno erede di Nino Manfredi) è protagonista di questo apologo sulla mediocrità, che porta il personaggio (vile e impulsivo come nella miglior tradizione dei "perdenti" hitchcockiani) a passare da testimone a sospettato di omicidio fregandosi con le sue stesse mani. Non stona nemmeno il finale posticcio (che sembra rimandare addirittura a L'ultima risata di Murnau).
MEMORABILE: Il taglio dei baffi e il cambio di colore della Mini; L'ossessiva canzone "Mamma giustizia" cantata da Augusto Daolio.

Alex1988 29/07/18 18:26 - 728 commenti

I gusti di Alex1988

Film giallo d'inchiesta il cui plot ricorda, per certi versi, Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto; l'assassino sappiamo già chi è, ma riuscirà a far ricadere la colpa sull'unico testimone del delitto; un giornalista indagherà sull'accaduto. Bravi i protagonisti, Cerusico e Cucciolla, leggermente caricaturale il personaggio di Salerno, doppiato in napoletano da Antonio Casagrande. Buon film, nel complesso.

Daniela 9/08/18 15:49 - 13132 commenti

I gusti di Daniela

Un poveraccio assiste ad un omicidio efferato senza denunciare il fatto per timore di grane, ma queste arrivano moltiplicate quando l'omicida prende l'iniziativa di presentarsi in commissariato come testimone del fattaccio, descrivendo l'altro come responsabile... Originale thriller che dopo una partenza ad effetto si concentra sui dubbi ed i timori del bravo Cerusico, i cui comportamenti sono però troppo insensati, oltre che meschini, per consentire una piena empatia. Bello il confronto diretto con Cucciolla, un filo troppo compiaciuto Salerno, finale in versione amara da preferire.

Ira72 11/09/19 13:46 - 1357 commenti

I gusti di Ira72

Una chicca, come si suol dire. Una sceneggiatura che esula dalle contemporanee del genere e che ci mostra il processo investigativo all'incontrario. Assistiamo subito all'omicidio in cui viene svelato l'assassino. Ma anche il testimone oculare. Ed è proprio da qui che si dipana la trama. Amara e surreale, ma realistica purtroppo, in un guazzabuglio di equivoci. Colonna sonora incisiva ed efficace, interpretazioni veraci e convincenti, sapore anni 70 di indubbio fascino. Un film originale e ben fatto che merita la visione.

Marcolino1 22/12/19 15:28 - 553 commenti

I gusti di Marcolino1

L'alienazione dello stadio, qui accennata e poi ampliamente sviluppata in Fango bollente contrasta ossimoricamente con una natura isolazionista "palcoscenico" del male in questo poliziottesco "teatrale" dove il dialogo-confronto tra i protagonisti prevale sull'azione e gli elementi raccapriccianti, generando una ramificazione, un sottogenere, non lesinando qualche ingenuità. L'innocente e il colpevole "confusi" nello scambio di ruolo mettono in discussione la giustizia universale-istituzionale contro la responsabilità e la coscienza del singolo.

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Keyser3 18/08/20 18:41 - 444 commenti

I gusti di Keyser3

Cose buone e meno buone in questo film di Vittorio Salerno in cui si percepiscono echi hitchcockiani, venature gialle e timidi segnali di poliziottesco. L'incipit è magistrale, con il volto di Cucciolla stravolto dal furore, ma poi non tutti gli snodi narrativi funzionano e il protagonista è un po' incolore. Ci sono anche Enrico Maria, in un personaggio eccessivamente macchiettistico, doppiato pure in napoletano (che scempio!) e un cast di supporto più che dignitoso, a partire da Nicastro e dalla sua classica espressione sardonica. Finale un po' tirato via.
MEMORABILE: L'inizio, col barbaro omicidio nel canneto.

Anthonyvm 1/03/21 14:28 - 6337 commenti

I gusti di Anthonyvm

Fra la commedia nera e il dramma di denuncia, il film di Salerno è una spietata composizione accusatoria in cui nessuno si salva, né il borghese omicida con la faccia da salvare (che "espia" il suo peccato vivendo come sempre), né il meschinetto manipolabile che paga il pegno della propria omertà, né ovviamente il fallace sistema giudiziario. Anche il giornalista che inquadra la verità trova il senso di giustizia solo dietro lo scoop. Lodevoli prove attoriali, diverse scene d'impatto incorniciate da buoni dialoghi (il confronto fra Cerusico e Cucciolla) e ottime musiche. Meritevole.
MEMORABILE: L'uccisione a bastonate della prostituta; Cucciolla perde il controllo di fronte alla giovane cameriera; La figlia di Cerusico che sfiora il suicidio.

Noodles 18/08/23 15:46 - 2582 commenti

I gusti di Noodles

Misto di poliziesco e drammatico, è un film di difficile digeribilità a causa del ritmo lento, dei troppi punti morti e di un protagonista i cui comportamenti totalmente no sense lo rendono piuttosto assurdo, se si aggiunge che Cerusico gli dà un taglio vernacolare e sopra le righe che lo rende insopportabile. Anche Enrico Maria Salerno forzatamente napoletano non convince minimamente. A parte il discreto inizio ci si annoia, perché mancano dei veri punti di forza. Tra le poche cose che si salvano la prova di Riccardo Cucciolla. Un brutto film da dimenticare.

Sonoalcine 3/09/23 00:22 - 186 commenti

I gusti di Sonoalcine

Mediocre poliziottesco girato (senza nemmeno nasconderlo troppo) con due lire e seguendo i canoni del giallo all'italiana, ma distaccandosene in tutto e per tutto nella sua strada da inchiesta giudiziaria con risvolti melodrammatici e con un certo tono accusatorio nei confronti delle istituzioni. Il messaggio trasmesso non è certo disdicevole, anzi, ma il modo in cui tutto è fatto passare annoia non poco. Cast modesto, fatta eccezione per Maria Salerno, che è comunque terribile con quell'accento napoletano...

Alex 64 20/10/23 17:23 - 77 commenti

I gusti di Alex 64

In una domenica a pesca sul lago, un pavido individuo assiste per caso all'omicidio di una prostituta. La paura lo assale e desiste dall'idea iniziale di denunciarlo ai carabinieri. Ben presto se ne dovrà pentire passando da testimone a omicida secondo il cliché della credibilità personale dell'individuo direttamente proporzionale al ceto sociale. Forse si sarebbe ottenuto di meglio con qualche idea in più, anziché affidare tutto alla recitazione dei due protagonisti; il film riesce comunque nell'intento sia pure senza la tensione tipica del genere a cui appartiene.

Trivex 14/03/24 11:16 - 1803 commenti

I gusti di Trivex

Una situazione incredibile colpisce un bravo signore, coinvolgendo anche l’incolpevole famiglia. Una dinamica potente, spaventosa e dolorosa, anche se a volte forse un po’ troppo sopra le righe. La giustizia è “mamma”, come dice la canzone, ma l’uomo non agisce anche per la "fatica" e non solo per la viltà. Paura delle conseguenze di un fatto troppo grande, sfiducia nel sistema, ma anche un limite nel ragionamento e la logica fa a farsi benedire. Poi la confusione, il coraggio e il caos. Il male è sofisticato, dall’altra parte l’orrore supremo di un innocente che finisce in prigione.

Von Leppe 22/08/24 19:44 - 1297 commenti

I gusti di Von Leppe

Tragedia di un uomo che ha paura di denunciare un delitto al quale ha assistito. Bravi Enzo Cerusico e Riccardo Cucciolla: il primo nella parte di un tipo un po' ingenuo e tutto sommato bonario; il secondo invece interpreta un criminale furbo e senza scrupoli. Il film trascina lo spettatore nel meccanismo che si viene a creare. Il finale forse non è risolto al meglio, ma la pellicola funziona. C'è anche un terzo protagonista, ossia Enrico Maria Salerno nel ruolo di un giornalista più accorto della polizia.
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  • Discussione Graf • 10/12/15 23:57
    Fotocopista - 902 interventi
    Da tifoso milanista ho un brutto ricordo di "quella Domenica successiva"...
    Il Milan, primo in classifica, perse, clamorosamente e contro le previsioni, a Verona per 5-3 mentre la Juve vinse negli ultimi minuti all' Olimpico contro la Roma per 2-1 una partita che stava perdendo e si aggiudicò lo scudetto sul filo di lana...Ma lasciamo perdere, non desidero riaprire una ferita...

    La radiocronaca delle partite che si ascolta nel film sarà sicuramente autentica ma la scena in questione potrebbe essere stata girata in un giorno successivo, non per forza il 14 maggio del 1973...
    Ultima modifica: 11/12/15 20:39 da Graf
  • Discussione Il Dandi • 6/01/18 12:02
    Segretario - 1486 interventi
    Il Gobbo ebbe a commentare:
    In arrivo edizione video crucca che ristabilisce il vero, interlocutorio finale.

    Anch'io non ho potuto fare a meno di notare che il finale fosse frettoloso, ma non so nulla di questo finale alternativo, qualcuno può dirci di più al riguardo?
  • Discussione Zender • 6/01/18 12:20
    Capo scrivano - 48558 interventi
    Sì occhio che ho dovuto togliere l'ultima frase Dandi. Non spoilerate MAI i finali, mi raccomando.
  • Discussione Daniela • 9/08/18 15:38
    Gran Burattinaio - 5945 interventi
    Visto il film in nottata. Prima di inserire il mio, leggo i commenti e noto divergenze nel giudizio riguardo il finale: chi lo giudica amaro e chi consolatorio ed attaccato con lo sputo (cito l'azzeccata definizione di Legnani).

    Divergenze facilmente spiegabili: ci sono due finali di segno opposto. Il film è stato distribuito nelle sale comprensivo di una sequenza finale originariamente non prevista, che, almeno parzialmente, cambia il senso della vicenda mettendo il cuore in pace allo spettatore.
    Entrambi i finali sono presenti nel Blu Ray per Camera Obscura, come già annunciato da Il Dandi.


    SPOILERISSIMO

    Finale consolatorio
    Dopo la condanna, l'innocente Cerusico ascolta in cella la radio annunciare il suicidio del professore interpretato da Cucciolla ed il ritrovamento di una sua lettera in cui confessa di essere il vero assassino.

    Finale amaro
    La sequenza finale si svolge all'uscita del tribunale subito dopo la sentenza di condanna.
    Il giornalista interpretato da Salerno scambia un paio di battute con Cucciola e gli dà appuntamento al processo d'appello, manifestando la sua convinzione che sia stato condannato un innocente.
    I titoli di coda scorrono sulla scena di Salerno che si allontana.

    FINE SPOILER

    Preciso che io ho visionato la versione "amara" e la ritengo più congrua rispetto a quanto visto in precedenza.
    Ultima modifica: 9/08/18 15:40 da Daniela
  • Discussione Il Dandi • 13/08/18 14:25
    Segretario - 1486 interventi
    Daniela, che dire... rileggendo il mio commento forse scomodare L'ultima risata di Murnau era eccessivo (nel senso probabilmente si sarà trattato di un'esigenza di produzione senza citazioni consapevoli) ma io trovo che anche il finale cosiddetto "consolatorio" e "appiccicato funzioni comunque alla grande: tanto quando arriva è troppo tardi, quando sia il protagonista (invero un po' scemo) che lo spettatore hanno fatto il pieno di angoscia.
  • Discussione Daniela • 13/08/18 16:07
    Gran Burattinaio - 5945 interventi
    Il Dandi ebbe a dire:
    Daniela, trovo che anche il finale cosiddetto "consolatorio" e "appiccicato funzioni comunque alla grande

    SPOILER

    Avendo visto il finale "amaro", scoprendo solo successivamente che ne esisteva uno diverso, non so che effetto mi avrebbe fatto quest'ultimo in prima battuta. Certo che quello "vero" era il primo, infatti ho letto che Cucciolla criticò molto la decisione di aggiungere la sequenza con l'annuncio via radio. Però una considerazione la posso fare: il professore interpretato da Cucciolla è molto lucido e consapevole - tutto l'opposto di quello stolido di Cerusico che non ne fa una giusta, anzi si comporta tanto stupidamente da risultare poco credibile, nonostante la bravura dell'attore.
    Ecco: la decisione del professore di suicidarsi lasciando un messaggio che discolpa l'altro non ci sembra molto coerente col personaggio.
  • Discussione Il Dandi • 13/08/18 18:02
    Segretario - 1486 interventi
    Daniela ebbe a dire:

    SPOILER
    tutto l'opposto di quello stolido di Cerusico che non ne fa una giusta, anzi si comporta tanto stupidamente da risultare poco credibile, nonostante la bravura dell'attore.


    il personaggio di Cerusico va ad aggiungersi ad una lunga tradizione del cinema thriller, al tòpos del protagonista mediocre, pavido, ingenuo, perfino un po' squallido e meschino, che peggiora da solo la situazione in cui si trova, innocente del delitto ma colpevole di stupidità; in contrapposizione ad un antagonista reo di colpe ben più gravi (l'omicidio) e tuttavia più intelligente, più carismatico, raffinato, e non di rado più simpatico di lui.

    Insomma, da questo punto di vista non ci vedo nulla di scandaloso, anzi mi pare una situazione piuttosto comune: i primi esempi che mi vengono in mente sono la coppia Richard Blaney/Barry Foster in Frenzy di Hitchcock, o Tomas Milian/Pierre Clementi in La vittima designata di Lucidi.
  • Discussione Daniela • 13/08/18 18:46
    Gran Burattinaio - 5945 interventi
    Hai ragione, non è certo un caso raro quello di un antagonista più "attraente" (intelligenza, fascino, talvolta persino simpatia) del protagonista che ha pochi altri meriti a parte l fatto di essere
    innocente - gli esempi che hai citato sono perfetti in questo senso. Ma resto dell'opinione che nel personaggio di Cerusico questo aspetto sia stato troppo calcato, rendendo più difficile immedesimarsi con questo povero diavolo: si riesce a comprendere la sua ritrosia a rivolgersi alla polizia per timore di trovarsi nei guai, meno certi atteggiamenti insensati oppure meschimi (vedi il rapporto con la moglie). Insomma, repetita non sempre iuvant... :o)
  • Homevideo Dusso • 13/03/20 19:08
    Archivista in seconda - 1893 interventi
    Il Blu Ray di Camera Obscura contiene il finale originale voluto dal regista che è montato nel film mentre negli extra troviamo il solito finale che conosciamo.
  • Musiche Lucius • 25/07/22 12:04
    Scrivano - 9062 interventi
    Direttamente dalla prestigiosa Collezione Lucius, il 45 giri originale:

    [img size=300]https://www.davinotti.com/images/fbfiles/images61/casofelice.jpg[/img]
    Ultima modifica: 25/07/22 14:54 da Zender