Le riserve - Film (2000)

Commedia sportiva con un bravo Keanu Reeves e un ottimo Gene Hackman. Una squadra di football americano sgangherata si ritrova a lottare per il titolo NFL. Notevoli le colonne sonore che accompagnano tutto il film, ma soprattutto notevolissime le pon-pon girl della squadra (bellissima la Brooke Langton), scelte direttamente da locali di lap-dancers. Il film non è niente di particolare ma è allegro e piacevole e poi il finale è per inguaribili buonisti e romanticoni. Consigliato a tutti.

Pessimo. Vado controcorrente: a me il film non è piaciuto per niente. L'interpretazione di Reeves secondo il mio modestissimo parere è scipita, la trama scontata e ripetitiva, insopportabili i componenti della squadra. Da evitare accuratamente.

Ispirata allo sciopero dei giocatori NFL del 1987, è una piacevole commedia sportiva ravvivata dalla presenza di un discreto (Keanu Reeves) e di un grande attore (Gene Hackman). Come trama è parecchio scontato, ma è anche piacevole e a tratti davvero divertente.

Non passerà certo alla storia come uno dei migliori film sportivi prodotti questo di Howard Deutch. Si tratta di una commedia ispirata a fatti realmente accaduti (per la precisione uno sciopero nella lega americana di football) e diretta senza grande verve. La sceneggiatura è piuttosto mediocre e solo la performance di alcuni attori (il grande Gene Hackman in primis) e la buona colonna sonora assicurano un minimo di godibilità ad un film per il resto meno che mediocre.

Una delle pellicole più insipide della storia, con protagonista l'insipido Reeves. La trama è banalissima e ogni scena è prevedibile, dalla sconfitta nella prima partita alla relazione fra Annabelle e Falco, dal lieto fine ottenuto per un pelo alle pseudoprofonde frasette moraleggianti. Ogni personaggio è già visto mille volte in quelle situazioni già viste mille volte e tutto ciò non può che annoiare lo spettatore (quando non lo irrita), il quale mette in dubbio l'appartenenza al genere comico (considerando l'assenza di risate). Hackman sprecato.

Divertente film sportivo che non evita assolutamente nessun cliché nella struttura della trama né dei personaggi, ma è costruito con un buon ritmo e diretto con spigliatezza. Si ride spesso ma ci si emoziona anche, soprattutto durante la partita finale, girata molto bene. Reeves se la cava, Hackman è strepitoso come sempre e tutte le figure dei giocatori sono ben caratterizzate e ben interpretate. Gradevole.

Commedia sportiva, ispirata allo sciopero realmente accaduto dei giocatori NFL, che contiene tutti i cliché del genere ma che tutto sommato funziona. Pur nella sua banalità diverte ed è ravvivata dalla presenza di alcuni buoni attori (Keanu Reeves, Gene Hackman, Rhys Ifans, Jack Warden) e da una notevole colonna sonora che contiene alcuni famosi pezzi di musica americana.

Divertente film sportivo che prende spunto da un fatto realmente accaduto. Il film è semplice e presenta vari cliché del genere, ma è divertente e sa emozionare, è girato e scritto bene. I vari personaggi sono caratterizzati ottimamente (uno su tutti il grandissimo Gene Hackman). Da non amante del genere devo ammettere di essere stato colpito positivamente.

Film assolutamente piacevole, con un buon Keanu Reeves e un sempre splendido Gene Hackman. Nel complesso divertenti i compagni di squadra, senza vette elevatissime di recitazione ma ben caratterizzati e scanzonati. Colonna sonora coinvolgente, da Gloria Gaynor ai Police; non manca la storia d'amore per gli inguaribili romantici. Ben fatte le ricostruzioni delle partite con valide riprese e un montaggio che garantisce credibilità al gioco.

Mediocre commedia pseudosportiva con un Hackman a mezzo servizio e un Reeves a fare il bel fuoriclasse dimenticato, che grazie a uno sciopero dei titolari torna in campo con un manipolo di riserve da circo. E sono proprio questi ultimi fenomeni da baraccone a dare un minimo di senso alla pellicola (a uno sfuggono tutte le palle, uno è un ex calciatore, uno è sordo ma più equilibrato degli altri e un altro è più bestia che essere umano). Per il resto è una favoletta con happy ending per chi, senza una tale opportunità, sarebbe stato un tipo qualunque, o peggio, un emarginato.