Storia di una ladra di libri - Film (2013)

Storia di una ladra di libri
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TITOLO INSERITO IL GIORNO 21/03/14 DAL BENEMERITO GREYMOUSER
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Greymouser 21/03/14 19:35 - 1458 commenti

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Un film straripante di emozioni, senza essere nè retorico nè melenso: la storia di un'anima immacolata e splendida, che resiste agli orrori della guerra e del nazismo, e confonde la morte, prima narratrice di questa bella parabola sui fasti e nefasti della nostra umanità. Straordinaria la piccola protagonista, una Liesel dolce e coraggiosa, che impara - e ci insegna - che la vita è nella parola che comunica e che unisce, che vince sulla rovina, sulla follia e sul frastuono vacuo e insensato dell'odio e della guerra.

Daniela 2/04/14 08:46 - 12622 commenti

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La vita di una bambina nella Germania nazista: dodicenne adottata da una coppia senza figli, impara a leggere e amare la lettura, diventa amica di un coetaneo compagno di classe e di un giovane ebreo nascosto nella cantina della sua casa... Accompagnato da una voce narrante inconsueta (la Morte), un racconto sospeso fra realtà e incanto infantile che non sa svincolarsi dal testo di partenza, ma si presenta piuttosto come un'illustrazione monocorde, sul filo dell'accademia, nonostante le buone prove di Rush e della piccola Nélisse.

Saintgifts 5/04/14 11:38 - 4098 commenti

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"Io odio Hitler!" è il grido liberatorio dei due piccoli ragazzi nella solitudine di un paesaggio colorato dall'incanto dell'autunno. Un modo diverso per raccontare gli orrori e i dolori della guerra; non dal fronte, dove ci sono i protagonisti, ma da una tranquilla cittadina della Germania, dove ci sono invece spettatori costretti a subire tutte le nefaste conseguenze di una guerra non voluta. Liesel (un'intensa Sophie Nélisse) trova nella nuova famiglia tutto ciò che le servirà per esprimere i suoi talenti; libri, ma anche pagine bianche da riempire.

Giulyfab 15/04/14 13:32 - 32 commenti

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La mia ragazza si aspettava un film meno triste. Ma il film non è triste. è realistico. La realtà di un'epoca povera e oscura vista con gli occhi di coloro che il nazismo l'hanno subito, non avendolo capito, soprattutto i bambini. Lo trovo un ottimo film, ben recitato quasi da tutti e l'ho trovato fotograficamente eccellente!
MEMORABILE: Il ritorno di Max, che ridona un po' di speranza dopo tante morti e il grande generoso amore della moglie del borgomastro.

Capannelle 20/04/14 13:15 - 4398 commenti

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Nella sterminata serie di film sull'Olocausto si inserisce questa visione meno enfatica e, almeno nelle (buone) intenzioni, mirata a emozionare senza ricattare. Peccato che la regia, seppur curata e attenta ai personaggi (come impostazione, meno come sviluppo), non riesca a dare vigore a un testo non proprio incisivo e simplicistico in alcuni passaggi. Emerge la figura della Nelisse, bravo anche Liersch (Rudy), fanno il loro Rush e la Watson. Non pervenuta la figura di Max.

Dusso 30/04/14 09:35 - 1566 commenti

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Una pellicola che non sfrutta il perfetto contesto (nazismo, ebrei ecc.) diventando troppo melensa o cercando la lacrima facile, limitandosi a utilizzarlo solo nel buon finale (bella la conclusione con le fotografie e la voce fuori campo), raccontandoci comunque una discreta vicenda. Più deludente e smorzato è invece, nel prefinale, il rincontro della protagonista con la persona che aspettava.

Caesars 13/03/15 09:14 - 3778 commenti

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Oramai i film dedicati all'orrore generato dal nazismo non si contano più, però questa pellicola si aggiunge alla serie potendo vantare una notevole delicatezza nel racconto e il fatto di riuscire a emozionare senza cadere nel patetico. Buona l'idea della morte come voce narrante e molto efficaci quasi tutte le interpretazioni (quella della giovane protagonista su tutte). Poco convincenti invece gli "effetti speciali" (pochi in verità). Per il resto un film da vedere sicuramente.

Nando 7/07/15 16:10 - 3810 commenti

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Una vicenda emozionante ambientata durante il nazismo e che vede protagonista un'ostinata ragazzina e la Morte narratrice. Momenti tragici alternati ad altri perlomeno felici che conducono a una narrazione che colpisce emotivamente. Grandioso Rush, sempre pronto a regalare emozioni e intensa la Nèlisse.

Galbo 5/11/15 05:59 - 12380 commenti

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La vicenda della piccola orfana analfabeta che fa dei libri la sua ragione di vita é una storia che difficilmente lascia indifferenti, per tema e l'ambientazione. Il regista ne fornisce una versione che lascia quasi completamente ai margini la violenza bellica e si concentra sui personaggi e le loro motivazioni, inserendoli in un contesto ben ricostruito. Il film tuttavia difetta in personalità, con poche sequenze che rimangono davvero impresse e un aspetto generale eccessivamente patinato, con alcune eccezioni. Bravi gli attori.

Lou 26/01/17 23:29 - 1119 commenti

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Nel filone delle meritevoli testimonianze sulle tragiche conseguenze della follia nazista, il regista inglese Percival trae dal bestseller di Zusak un film di impronta tradizionale e didascalica, che propone una narrazione drammatica ma semplificata, che commuove ma non coinvolge fino in fondo. Il buon cast eleva decisamente il risultato complessivo, con la tenera Sophie Nélisse e il sempre bravo Geoffrey Rush, capace di preservare il senso di umanità in un mondo ormai appiattito dalla propaganda e dalla paura.

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Von Leppe 8/03/17 12:00 - 1258 commenti

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Il tema è quello del nazismo e i suoi aspetti più conosciuti (bruciare i libri scomodi e perseguitare gli ebrei...), affrontato però con un tono fiabesco che ben si presta all'ambientazione europea del fatto storico, il quale viene narrato dalla voce fuori campo della Morte. Buone le ricostruzioni della cittadina tedesca dove si svolge la storia e la fotografia. Anche gli attori hanno volti adeguati ai personaggi che interpretano.
MEMORABILE: Il libro salvato dal rogo: "L'uomo invisibile" di H. G. Wells.

Maxx g 4/04/21 11:07 - 632 commenti

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Film ambientato nella Germania nazista, racconta la storia di una bambina che viene adottata da una famiglia tedesca. Lei scopre di avere una grande passione per la lettura che difende contro tutto e tutti. La pellicola si segue passo dopo passo, ascoltando la voce fuori campo della Morte che racconta le vicende. Gradevole, anche se per certi punti il tessuto narrativo risulta logicamente prevedibile. Validi gli interpreti, anche se Geoffrey Rush appare un poco appannato. Da vedere.
MEMORABILE: Il lavaggio nella tinozza del bambino emulo del corridore.
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  • Curiosità Daniela • 2/04/14 08:51
    Gran Burattinaio - 5930 interventi
    La film è la trasposizione del romanzo The Book Thief del giovane scrittore australiano di origini austro/tedesche Markus Zusak, edito nel 2005 e tradotto anche in Italia col titolo La bambina che salvava i libri.