Sembran cinque film in uno. Christopher Nolan, che scrive, sceneggia, produce e dirige, fa le cose in grande e continua nel percorso iniziato con BEGINS, ovvero nello scrostamento degli eccessi fumettosi che nei due film precedenti ai suoi avevano trasformato Batman in un ridicolo pupazzo senz’anima. Lo stesso Joker (superbamente interpretato dal compianto Heath Ledger) pare assomigliare nel trucco più al Corvo (altro personaggio preso dai fumetti ma di spessore superiore) che al simpatico folle cui diede il volto Nicholson nel primo indimenticabile BATMAN...Leggi tutto. E chiaramente è lui il punto di forza del film, visto che Bale se ne sta in secondo piano persino rispetto al bravo Aaron Eckhart (straordinario quando è in scena col “doppio volto”). Circondato da grandi attori come Caine o Freeman, Bale si spegne lentamente fino a sfiorare il ridicolo nell’ultima scena, quando ormai siamo al film cinque o sei e si è visto di tutto e di più all’interno di un soggetto che poteva forse essere intrigante ma è spiegato malissimo e finisce coll’essere triturato frappescamente nell’ingiustificata e sfibrante durata (quasi due ore e mezza!). Col continuo sovrapporsi di storie diverse, personaggi, spunti magari solo abbozzati, rientri in scena, improvvise cadute in una moraletta che fa a pugni con le ambizioni mostrare in altre scene, ingenuità inspiegabili, si rischia seriamente di perdere il filo e di non poter apprezzare le qualità di un regista che invece, tecnicamente, è in grado di stare molto davanti alla maggior parte dei colleghi sulla breccia. Nolan ha sempre dimostrato stile e personalità non comuni e anche qui non si smentisce. Sarebbe stato meglio che, impostato il soggetto (apprezzabile) avesse lasciato ad altri il compito di svilupparlo con coerenza maggiore. Colpisce l’alternanza tra fasi riuscite, convincenti, trascinanti ed altre deboli, povere, tenute soprattutto in piedi da un buon ritmo che fino a un certo punto riesce a sostenere il film. Poi no, perché a mezz’ora dalla fine si capisce che voler proseguire ancora è più che altro una sfida all’intelligenza dello spettatore, il quale ha già capito da tempo come tutto è destinato a concludersi e vorrebbe si chiudesse la cosa con più umiltà e spigliatezza. Per fortuna che c’è il Joker a tener su la baracca nei momenti più critici: con le sue favolette su come s’è procurato le cicatrici sul volto, i suoi repentini cambi d’espressione, la sua satanica naturalezza. Meno esplosivi (anche se quanto a esplosioni...) del previsto invece gli effetti, che seguono binari tracciati da altri senza strafare e puntando per una volta sull’abilità di riprenderli non necessariamente con camera a mano montandoli poi a mille all’ora. In definitiva un film con molti pregi e molti difetti, che finiscono più o meno con l’equivalersi producendo un capitolo controverso da non prendere sottogamba ma che nemmeno può essere preso ad esempio di film da ricordare positivamente. Anche perché sprecare un cast simile per personaggi insulsi come quelli di Oldman o Freeman è cosa condannabile almeno quanto l’improbabile epilogo...
Signore e signori ecco a voi il miglior capitolo di Batman (assieme al "ritorno" di Burton). Semplicemente esplosivo: due e ore e mezzo di film che scorrono via con la velocità di un soffio e che riescono a mantenere un ritmo ed una tensione davvero impressionanti dall'inizio alla fine. Qualche eccesso c'è ma è pur sempre un film "fumettoso" e ci può stare. Ottima la prova di Ledger. L'ennesima conferma che Nolan non è un regista qualsiasi e si scrive anche delle belle sceneggiature. Assolutamente da non perdere.
Partiamo subito dall'elemento principale del film: il personaggio principale non è Batman ma il Joker. Heath Ledger interpreta vino nelle viscere il personaggio folle (seppellendo letteralmente l'interpretazione di Jack Nicholson). Il personaggio di Batman invece è rigido, stantio, diciamo pure vecchio. La trama è ben articolata ma il film è oltremodo lungo e alla fine non si vede l'ora di andarsene. A questo bisogna aggiungere che la pellicola è farcita qua e là da una morale di quart'ordine. Il film in definitiva va alla deriva. Peccato.
E' un buon film, ma poteva essere migliore se avessero condensato gli eventi in massimo un'ora e tre quarti. E invece, così facendo (va ben oltre le due ore), si arriva alla fine un po' troppo saturi e quasi confusi, ma con la consapevolezza di aver visto un grande Joker, un Batman che quando è Bruce Wayne è doppiato maluccio (con sta vocetta del cavolo) e un Due Facce che completa l'opera dei mostri a piede libero. Spettacolari scene d'azione (Batman che irrompe in volo nel palazzo del Cinese, l'inseguimento del mezzo blindato) e dialoghi decenti (quando parla Joker è uno spasso).
MEMORABILE: Joker: "Io non sono un mostro, sono solo in anticipo sui tempi"; Joker e il neo Due Facce dialogano all'ospedale; L'uomo bomba.
C'era bisogno della cura Nolan perché il cavaliere tornasse (o)scuro. Si sa che il nero snellisce e, sinceramente, nonostante la durata "benhuresca", questo Batman è più in forma dell'abbondante e saturo di color(ant)i dittico di Schumacher. Il dark di Nolan, rispetto a quello freak(ettone) di Burton, però, è maggiormente nichilista. E' il male ad aver bisogno dell'uomo pipistrello (tematica affine a quella di Unbreakable) e questo non può mancare di procurargli struggenti sensi di colpa. La dialettica arkìa/anarkìa vede la seconda vittoriosa in fascino. E' la seduzione del male, bellezza!
Nolan continua la rifondazione della saga di Batman con un ottimo sequel. Dopo una partenza fredda e distaccata, su cui dominano riprese aeree e/o circolari, il film prende quota con un crescendo di tensione fino alla sua fine. Il cast è perfetto e su tutti svetta ovviamente spicca l'inquietante Joker di Ledger. Gran dispendio di mezzi e bellissime scene spettacolari che trasmettono l'angoscia e lo smarrimento di una nazione ancora troppo segnata dall'11 settembre. È cinema di genere e d'intrattenimento solo all'apparenza. Sotto c'è ben altro.
Anche migliore del pur buono Batman begins, questa nuova avventura del paladino di Gotham City appare più personale e "autoriale" del film precedente, probabilmente per la mancata necessità di "spiegare" ed introdurre il personaggio. Qui si entra direttamente nell'azione e nel rapporto (ambiguo all'ennesima potenza) tra i due personaggi principali, Batman appunto e l'esplosivo Joker firmato Heath Ledger. Ma tutto il cast appare su ottimi livelli, e forse a volte sotto-utilizzato (si pensi a Morgan Freeman quasi relegato a comparsa).
A parte l'inizio, questo ennesimo film su Batman non mi ha entusiasmato: troppo lungo e di non facilissima comprensione. Ottime le scene d'azione con abbondante uso di effetti speciali. L'attore che interpreta Joker (Heath Ledger) è morto suicida il 22 gennaio 2008.
Onestamente, all'uscita dalla sala cinematografica, il mio giudizio su questo film era tendente al pessimo. Poi, ripensandoci meglio, sono giunto alla conclusione che qualche cosa (non poche, invero) da salvare c'è e queste cose rendono il film una buona opera. Tra tutto, quello che davvero non riesco a comprandere è come sia possibile scrivere una sceneggiatura di così scarso livello quando si hanno a disposizione personaggi così complessi e una storia davvero notevole.
Buon film di Nolan che ha nel binomio ordine/caos il suo più interessante spunto. Filosofia che vede due contrapposti interpreti: un Batman sottotono (doppiato in modo ridicolo) e un grande Joker, ai livelli dell'indimenticabile mattatore del primo episodio della saga. L'eccessiva lunghezza del film non giova alla valutazione finale sull'opera, che rimane tuttavia positiva grazie soprattutto alla prova degli attori, Ledger su tutti.
Sono rimasto impressionato positivamente. Veramente ottimo e chi diceva di non essere convinto del Joker di Heath Ledger... Beh, si ricrederà dopo averlo visto: impressionante davvero la sua bravura. Un po' lunghina come pellicola ma scorre via tutto sommato abbastanza bene. Consigliato sicuramente.
MEMORABILE: Il giornalista? Un certo Anthony Michael Hall!
Il nuovo corso della saga di Batman continua e potrebbe pure concludersi, davvero in grande stile. Molta la carne al fuoco, ma (quasi) tutta ottimamente cucinata, con ai fornelli un Nolan ispiratissimo, in alcuni frangenti quasi geniale. L'atmosfera tesissima, le straordinarie scene d'azione, i personaggi trattati in modo più che credibile, e, soprattutto, un Joker epico, fanno il resto. Una lunga graphic novel su pellicola, nella quale, come in un buon fumetto, succede molto e tutto (seppur con qualche forzatura) ha un senso. Definitivo.
Trascinante nuovo capitolo della saga dell'uomo pipistrello, legato al precedente inizio e, assieme a quello, sintomo di un riazzeramento paragonabile alle opere di Miller e Moore nei fumetti. Possente riflessione sul male, la colpa e l'impossibilità della giustizia nel nostro mondo, messinscena di una follia a tutti i livelli che si sposa perfettamente con un esaltante film d'azione. I comics, benche cine, hanno molto ancora da dire. Grande Ledger.
Non lo so. Se fosse solo per Ledger e - in parte - Eckart allora questo film sarebbe già meglio, ma invece c'è anche Bale che è ingessatissimo, soprattutto fa ridere la smorfia della bocca di quando fa Batman (vergogna vergogna anche a chi l'ha doppiato) che assieme alle mummie Caine e Freeman nel ruolo dei manichini fanno un bel trio. Ormai Nolan ha già dimostrato in precedenza di avere le doti e anche qua fa il bravo ragassuolo, ci ficca dentro una abbondante mezz'ora di noia ma riesce comunque ad essere cupo come solo lui sa fare. Boh.
"Questa città si merita un cattivo con più classe": questa frase racchiude tutte le cose positive di questo ultimo episodio della saga dell'eroe Batman, che viene interpretato da Bale, il quale poteva dare sicuramente di meglio cercando di non farsi eclissare da quello che risulta il vero protagonista cioè Joker. Ledger senza dubbio è l'unico degno di nota: ottima interpretazione, riesce a passare al di sopra di tutti. Un film troppo lungo con un finale che poteva essere rivisto e migliorato. Buona la scelta di non puntare sugli effetti speciali.
MEMORABILE: O muori da eroe o vivi tanto a lungo da diventare il cattivo.
Preceduto da un enorme battage pubblicitario, alla resa dei conti si rivela un nuovo, francamente inutile episodio della saga di Batman. Caratterizzato da una durata alla lunga micidiale, con buchi enormi di sceneggiatura e personaggi che non valgono quanto quelli del film precedente, specie i cattivi. Si salvano, con indubbio mestiere, i solidi Caine, Freeman e Oldman. Bale è penalizzato dal doppiaggio; la Gyllenhaal fa rimpiangere la Holmes ed Eckhart non convince. Ledger fa rimpiangere il Joker di Nicholson in piu di un'occasione.
Davvero riuscito questo capitolo della saga di Batman. Le inquadrature sono velocissime e spesso portano un po' di confusione all'interno delle varie sottotrame che si susseguono durante le (eccessive) quasi 2 ore e mezzo di durata, ma i personaggi sono più studiati del solito e risultano interessantissimi. Molto azzeccata la scelta di alcune inquadrature, ottima la fotografia e incalzanti le musiche. Cast azzeccatissimo, dai due protagonisti fino a Caine e Freeman in ruoli secondari (un po' sprecati). Notevole.
Uno dei meno fumettosi Batman della serie ci regala un uomo pipistrello oscuro più nella sostanza che nei colori, ma rovinato, nella sua versione nostrana, da un doppiaggio da un lato piatto (Bruce), dall'altro esageratamente sopra le righe (Batman). Il film procede poi lungo attraverso una serie di scene action e non, in cui si stenta a distinguerne una "madre", e si bea dell'interpretazione del defunto Ledger nonché del mezzo volto da Terminator di Due facce. È proprio il primo a fornire carattere e senso a questa pellicola.
MEMORABILE: Piccolo lampo ironico nel buio, la Batmobile saluta il suo padrone: "addio".
Nolan pare aver trovato in Batman l'alfiere per rappresentare al meglio la sua regia crepuscolare e, dopo le prove generali con Begins, il secondo establishment della saga con Bale/Wayne/Batman straconvince. Al di là dell'aspetto gossiparo della sua morte, Ledger è un fenomeno e riesce a regalare un Joker indimenticabile e splendidamente interpretato. E funziona anche la strategia di tenere il film "dormiente" per buona parte del tempo e scatenarlo in una escalation di eventi nella mezzora finale. Insomma, DC batte Marvel tanto a zero. Bello.
Sinceramente mi aspettavo sotto alcuni punti di vista molto di più e sotto altri, molto di meno. La verità risiede nel mezzo dunque. Ottimo il Joker, l'aria notevolmente psicopatica e nervosa; la caratterizzazione che è riuscito a dare Ledger ad un personaggio dal volto truccato sotterra definitivamente il precedente Joker di Nicholson, strano ma vero. Purtroppo è triste rassegnarsi che non ci saranno altre interpretazioni di Ledger. La pecca più clamorosa è l'eccessiva lunghezza: poteva essere terminato almeno mezzora prima.
Dopo il successo del film precedente (che si limitava a raccontare la nascita dell'uomo pipistrello), Nolan ha avuto carta bianca dalla produzione e ha diretto un film che, pur all'interno di un genere codificiato e pre-definito (il dyna-movie) affronta in maniera molto personale il tema della giustizia e della sicurezza nella società post 11 settembre. Straordinario Heath Ledger nei panni di Joker, decisamente anonima invece Maggie Gyllenhaal.
È ovvio che Nolan, in questo caso, abbia voluto rinnegare le radici dark del Batman odierno a favore di un paladino che, rispetto al personaggio dei fumetti DC, di fantasmi nel cassetto ne ha davvero pochi. Il film grida vendetta, bisognoso com'è di uno studio approfondito della psiche dei personaggi protagonisti e di quel tocco di stile in più che gli avrebbe permesso di distinguersi dai film d'azione odierni. Ad ogni modo, a volte è piacevole, a guardarsi, ma il risultato finale è profondamente sterile.
Secondo capitolo del Batman nolaniano e secondo ottimo lavoro. Il personaggio interpretato da Bale è sempre più tetro e umano, il Joker interpretato dal compianto Ledger (straordinaria interpretazione) fa veramente terrore. Come il precedente, il film segue una sua filosofia, con molta più azione che non stona affatto. Unico neo è il cambio di attrice per i panni di Rachel. Non fa rimpiangere i tempi di Burton.
MEMORABILE: Joker: "Volete vedere come faccio sparire questa matita?"
Come vittima di un beffardo contrappasso, Christopher Nolan sembra soffrire delle stesse amnesie che affliggevano Guy Pearce, il protagonista di Memento. Il suo secondo blockbuster smarrisce la memoria-breve delle idee che ne avevano contraddistinto l’esordio, tessuto su un rigoroso lavoro di montaggio e ri-montaggio e che indovinava attraverso questo espediente formale un nuovo modo di raccontare (al contrario!) il noir. Succede così che per il sesto capitolo di Batman, The Dark Knight, che di oscuro ha solo il tragico epilogo della vita di Heat Ledger qui interprete del sadico Joker, scelga invece l’usurata via dell’affastellare generi in un tripudio citazionista.
Quest'ultima puntata della serie del famoso pipistrello giustiziere secondo me è di gran lunga la migliore per recitazione, per ritmo ed effetti speciali (giusti); purtroppo è effettivamente un po' troppo lungo. Joker è di sicuro il personaggio più controverso e meglio riuscito (peccato aver perso Ledger); strano che con un cast così il film rischi poi alla lunga di perdersi in se stesso... In conclusione un buon film, ma come spesso mi dicevano a scuola: potevi fare di più...
Mi serve un manuale d'istruzioni per seguire la complessa trama e i dialoghi criptici di questo Batman. I supereroi (in primis questo di Bob Kane) han di certo superato delle prove iniziatiche per parlare e vivere a questo modo. Non essendo un fumettaro non mi sintonizzo sulla cripticità del tutto. Burton aveva trovato l'equilibrio ideale tra divertimento e oscurità poi si è andati oltre. Ledger ottimo, personalizza Joker anche se Nicholson resta e resterà il massimo. Bale, ahimè, paralizzato.
Diciamolo chiaramente "Il cavaliere oscuro" non è il classico film dedicato a Batman, è un thriller stile Heat - la sfida che ti avvince ogni minuto che lo vedi. Su Heath Ledger e sul suo Joker che ricorda Il Corvo di Brandon Lee si sono spesi fiumi d'inchiostro, ma gli altri che fanno le belle stutuine? No. Christian Bale è sempre e comunque un ottimo Batman ed Aaron Eckhart è stupendo come Harvey Dent/Due Facce, anche se ricorda il Simon Mc Corckindale di Manimal. È il dopo Tim Burton!
MEMORABILE: Joker: "Perchè sei così serio? Mettiamo un bel sorriso su quel tuo bel faccino!"; Due Facce: Testa: vivi, croce: muori".
Più lungo che bello questo Batman, mentre l'eroe pipistrello perde sempre più interesse divenendo un elemento d'arredamento, circondato da personaggi più stimolanti (compreso il maggiordomo Cane). Non è il Joker il vero nemico di Batman ma il doppiaggio di Santamaria! Mentre ascoltando la voce del Joker si ha il piacere di scoprire che Adriano Giannini è quasi degno del padre. Mi chiedo solo se il ritmo forsennato ormai consueto in questi film non stia diventando il vero limite... è necessario correre per due ore e mezza?
Ottima anche se ennesima rivisitazione del pippistrello di Gotham, una pellicola che abbraccia quasi più i personaggi "cattivi" che quelli "buoni"; ciò è merito anche all'interpretazione di Ledger che consegna alla storia del cinema un personaggio pilastro che spazza via tutte le precedenti interpretazioni, sempre un tantino pompose e ridicole. In questo Joker si coglie l'essenza della follia e del crimine, evitando sfarzosità di cartapesta. Buono anche Batman, composto ed efficace e finalmente adatto anche all'alter-ego Wayne. Troppo lungo.
Da non paragonare a quelli di Tim Burton con Keaton dietro la maschera e Nicholson da Jolly delle carte. Questo, come il primo di Nolan, è ben costruito e sembra voler attirare un pubblico più adulto rispetto alla saga che preferiva con i primi rimanere nell'ottica dark/fantasy cadendo nel demenziale con quelli di Schumacher (da dimenticare). Il cast è ottimo e oltre a Bale anche Ledger (R.I.P.) dimostra di essere indimenticabile nel ruolo, anche se Nicholson aveva un qualche cosa in più nella parte. Bravi anche gli altri attori fra cui Eckarth.
MEMORABILE: Quando Bruce Wayne si toglie la t-shirt si notano le cicatrici e le ferite, a dimostrazione di un regista molto più realistico nei dettagli. Originale.
L'unico Batman che può competere con quelli di Tim Barton. Geniale. Nolan si dimostra un regista che farà strada. Ottimi gli interpreti, a partire da Ledger (r. i. p.) che non fa rimpiangere Jack Nicholson. Credo che Batman sia stato reso più reale e più vicino a noi, a differenza del fumettistico Bartiano. Bellissime le scene degli inseguimenti.
Noioso e prolisso film stra-pompato dall'hype (addirittura al quarto posto nella classifica dei film meglio votati su IMDB), Il cavaliere oscuro non ha niente che lo elevi dalla massa degli altri film dedicati ai supereroi del mondo dei fumetti. A questo purtroppo si aggiunge un doppiaggio pessimo del protagonista ed un minutaggio assolutamente esagerato per raccontare una vicenda così esile. Solo per appassionati.
Un film di difficile lettura, forse troppo vicino alla sopravvalutazione, ma con un incredibile appeal grazie alla magnetica presenza di Joker-Ledger. Molto vicino ai blockbusters che ci propina Hollywood, la storia sembra un film di Michael Mann (Heat) in versione fumettistica, ed è per questo che si innalza a livelli di grande gangster movie per lasciarsi alle spalle quell'alone di finzione e prevedibiltà. Due spanne sopra il primo trascurabile episodio, Nolan definisce e codifica un film per ragazzi e lo trasforma in arte pura. Eterno Ledger.
Eccellente ritorno di Batman ad opera di Nolan, già autore di quel Batman Begins che riportò a un tono adeguato l'intera serie dopo i flop di Schumacher. E questo nuovo installamento è anche meglio del precedente: cupo, serioso, pessimista e caratterizzato dal nichilismo manicomiale del "nuovo" Joker, un Heath Ledger davvero ottimo, che non supera Nicholson ma bensì offre un'interpretazione del tutto personale, altrettanto notevole. Bale è invece un po' ingessato e gli altri fanno il loro mestiere. Ma il film scorre che è un piacere.
Si è tanto parlato di un paragone tra "Il Cavaliere Oscuro" e Heat di Mann. In effetti l'abilità di Nolan è proprio quella di portare la materia cartacea in un universo filmico prettamente noir, condito da spettacolari virate action. La sceneggiatura ha una portata titanica e, a parte qualche snodo un po' fumoso, l'intricata vicenda tra mafia, imprenditori corrotti, supercriminali e politica è gestita più che degnamente. Il tanto discusso Joker è immenso, unico e personale (inutili i paragoni con Nicholson) e vale da solo l'intero film. Ottimo.
Se Tim Burton si era concentrato più sull'aspetto fumettistico, Christopher Nolan preferisce scavare nell'animo di Batman, come già fece con Batman Begins. Ma non solo: grande attenzione per i personaggi secondari, in particolare Joker e il procuratore interpretato da Aaron Eckhart, che da soli valgono la visione. Bravo Ledger (ma non scomodiamo Nicholson), ottimo Eckhart: riuscitissimo il suo personaggio, sia prima che dopo la trasformazione in... Christopher Bale un po' sottotono per un film piacevole a tratti strepitoso.
MEMORABILE: Joker in ospedale usa il concetto di caos per "corrompere" il procuratore Eckhart: una scena eccezionale.
Lontanissimo dal bellissimo Batman begins, questo film senza atmosfere (e senza lato oscuro) è un'operazione prettamente commerciale. Sembra come se al regista avessero messo fretta di realizzare questo secondo capitolo. Si salva solo l'ottima prova di Heath Ledger che ha meritato l'Oscar con un Joker attoriale frutto di grande talento recitativo. Il film si commenta da sè.
L'unico capitolo della saga ad avermi impressionato veramente: si stacca dagli stereotipi del genere super-eroistico per diventare un film drammatico vero e proprio. I personaggi sono ben caratterizzati, la storia è ricca di suspance e colpi di scena, oltre alla consueta azione. Il veri protagonisti sono il Joker ed il futuro Due Facce, mentre Batman non è niente di nuovo. Comunque, molto buono.
MEMORABILE: Le varie "spacconate" di Bruce Wayne; il Jocker che fa "scomparire" una matita...
Heat Ledger tiene a galla un film piatto, farraginoso e troppo lungo. Alla fine rimane il rimpianto di aver visto un notevole cast sprecato, surclassato da botti ed effetti speciali e penalizzato da una sceneggiatura da videogioco: molto fumo e poco arrosto.
Non sono un esperto conoscitore di Batman pur avendoli visti tutti, ma un appassionato dell'Eroe sì. Ho trovato notevole quest'ultimo capitolo vuoi per una saggia regia, vuoi per un'abile sceneggiatura. È una pellicola veloce ma non schizofrenica, profonda ma non tediosa. Joker domina e sovrasta il pur bravo Bale, vuoi per una capacità attoriale notevole vuoi per una sceneggiatura che lo privilegia. Troppo marginale, invece, TwoFace, si poteva svilupparlo meglio poi, forse. Assolutamente da vedere.
MEMORABILE: Joker che esce dall'ospedale. Insano, malsano. Forse è la scena che meglio lo rappresenta!
Una trombonata, in una parola. Avrà anche mandato in brodo di giuggiole i fumettari che conoscono a menadito il Batman dei comics, ma per uno spettatore "vergine" resta quello che è: un filmone lungo, a tratti estenuante, con scene d'azione montate in modo esagitato come in un qualsiasi film di Michael Bay ed una storia ambiziosa sceneggiata in modo confuso. Qualche caduta evitabile, come nei dialoghi tra il maggiordomo (un tristissimo Michael Caine) e Batman, ed un mega-cast sfruttato discretamente. Piattissimo il doppiaggio italiano di Christian Bale.
Nolan, dopo il precedente Batman Begins e The prestige, si conferma uno dei migliori autori della sua generazione, regalandoci un piccolo gioiello di perfezione formale, una acuta riflessione filosofica sull'animo umano con un solido sottotesto politico e sociale. Un'opera complessa senza smagliature, ritmata e spettacolare da risultare godibile anche per un pubblico di modeste pretese intellettuali. Grande interpretazione del compianto Ledger, ma questo film è di Nolan.
Esagerato e fracassone. Un deciso passo indietro rispetto a Batman Begins. Manca qui totalmente il pathos e il coinvolgimento emozionale, restano le scene spettacolari e gli effetti, ma la trama è confusa e stiracchiata. Il ritmo non cala quasi mai ma due ore e mezza sono comunque troppe per mantenere alta l'attenzione dello spettatore. Il film regge così sostanzialmente sulla sola figura di Joker, folle sadico, grandiosamente reso da Ledger. Pessimo il doppiaggio di Bale Batman. Sprecati Freeman e Caine. Una delusione.
Come nel primo Batman, anche in questo caso la figura del Joker è una colonna portante, ma stavolta il contorno è molto meno solido. Nolan si smarrisce nell'eccessiva durata di due ore e mezza, imbastendo e interrompendo a metà delle storie, facendoci perdere l'attenzione sugli elementi principali. Bravissimi Ledger, Caine e Oldman (sebbene il ruolo di quest'ultimo sia un po' sacrificato), sprecati invece la Gyllenhaal e Freeman. Nel complesso da vedere, ma col materiale a disposizione ci si aspettava di più.
Sembra solo un incubo allucinato e nichilista, fin quando non ci si rende conto che Gotham City non è altro che la città in cui viviamo: la seduzione del male, il fascino del caos e dell'anarchia, pontefice massimo il Joker del compianto Ledger che va perfino oltre Nicholson. Cast foltissimo e d'alta classe (pure Eric Roberts capo dei mafiosi), sceneggiatura coi controfiocchi, ottima regia: in più, ambizioni di analisi antropologica e sociologica che non appaiono mal riposte. Tra i film migliori del decennio, probabilmente il miglior Batman.
Action intelligente alla Michael Mann. Purtroppo Nolan ruba gli spunti di riflessione presenti nel fumetto e rende tutto insipido col suo realismo a tutti i costi, sacrificando l'atmosfera. La sua Gotham è senza fascino. Ledger ha lo spessore del Joker a fumetti, ma non la classe e l'ironia (che abbondavano in Nicholson). Sprecati Spaventapasseri e Due-Facce (appaiono per 5 minuti). Penose le musiche di Zimmer (improponibile il confronto con quelle di Elfman per i film di Burton e la serie animata).
Con il Cavaliere oscuro Nolan ultima il restyling dell'uomo pipistrello e ci restitusce un supereroe del tutto nuovo, lontano dai pittoreschi e colorati scenari Burtoniani o dai frivoli personaggi della deludente "epoca Schumacher". Una rivisitazione molto più oscuro-drammatica e l'azione ben calibrata mostrano un Batman più umano, più detective razionale che arrampicatore di tetti. Joker padrone incontrastato della scena fa da traino ad una trama avvincente ma fitta di rallentamenti evitabili. Nel complesso un ottimo film. Cast di lusso.
Il Joker di Ledger, tragico, schizoide e virale, capace d'infettare l'urbe di entropica anarchia non riesce a valicare i cliché strutturali del cinecomix e ad alludere concretamente al male d'oggi. La complessa e concitata costruzione narrativa, che fa delle ellissi di montaggio le sue chiavi di volta, deraglia in una sintassi confusa e disordinata. L'arguzia dei dialoghi non esprime a fondo la pretesa umanizzazione dei caratteri. Nolan ha talento, ma qui manca del necessario piglio ironico. Il senso generale (e banale), casomai non fosse colto, lo chiosa la voce off nel gran finale.
Da città cupa e barocca Gotham si trasforma in una metropoli che potrebbe tranquillamente essere NY. E se non si considerano i costumi il film potrebbe passare per un episodio della saga Mission Impossible. Nolan fa di tutto per scrollarsi di dosso l'etichetta del film-fumetto. Ma così viene completamente meno il senso di una pellicola come questa. Tanto lunga quanto scontata. Continuo a trovare Bale una scelta sbagliata e anche il povero Ledge trovo che non raggiunga mai i livelli di Nicholson. Burton inarrivabile ed ennesino sequel inutile.
Film complesso e perciò destinato a dividere. Chi lo considera un capolavoro inarrivabile e chi un polpettone. Personalmente tendo alla prima ipotesi, ma con moderazione. Nolan mostra, come al solito, una grande immaginazione visionaria, la sua personalità registica si rivela straripante e la sua rilettura di Batman e del suo mondo è sempre considerevole. Poi, non proprio tutto l'ingranaggio funziona a meraviglia, ma per me non c'è dubbio: è un grande film.
Secondo film della nuova saga di Batman di Nolan. Molto curato dal punto di vista delle atmosfere e della recitazione (il Joker di Ledger è magnifico e ruba la scena al più convezionale Batman di Bale), alcuni dialoghi sono stupendi ma Nolan eccede in durata e dimentica la cosa che più ci si aspetta da un film del genere: l'azione. Tutta l'azione si concentra a poche e confuse sequenze, ed è questa l'unica dimenticanza di un film che poteva altrimenti essere di ben altro impatto.
Un sequel del precedente Batman Begins, più tetro e sporco. L'eroe di Gotham si pone a cavallo della legge e trova uno sfidante degnissimo. La moralità viene meno, pur di sconfiggere il male talvolta si rischia di travalicare la legge. Una lunga narrazione, ricca di colpi ad effetto che rischiano lo spiazzamento. La difesa di Joker-Ledger sospeso ad un cavo rimarrà negli annali così come la disperata fuga dell'eroe. Bello.
Opera complessissima e con una quantità di implicazioni culturali, sociologiche, antropologiche, filosofiche ed ideologiche impressionante. Tra cloni squadristi ed improvvisati di Batman (con tanto di pancetta) ed il caos delinquenziale di Gotham City, emerge, come un ratto di fogna, il personaggio sulfureo e grottesco del Joker, arcignamente interpretato dal compianto Ledger (antieroe al pari del Brandon Lee di The Crow). Il Batman di Bale si fa ancora più problematico in linea col tenore dell'opera. Nolan ipertecnico in un mancato capolavoro.
Dark Knight è un grande passo avanti rispetto al primo episodio. Nolan rafforza i punti cardine del suo soggetto, ossia un Batman davvero oscuro e posto all'interno di un contesto ambientale credibile e in continua evoluzione. Purtroppo però rimangono anche certi difetti, come diversi momenti di alti e bassi che non aiutano la sua importante durata. ll Joker è un personaggio incredibilmente carismatico e Ledger ne ha assaporato appieno i caratteri principali. Doppiaggio italiano al limite dello scandaloso.
Il miglior film ispirato ad un fumetto: una serie di personaggi molto ben caratterizzati (uno su tutti, quello interpretato da Morgan Freeman) sopperiscono ad una sceneggiatura che è sicuramente il punto debole del film. Inutile spendere altre parole sulla recitazione di Heath Ledger nei panni di un Joker terribilmente convincente.
MEMORABILE: Io credo solo che quello che non ti uccide ti rende... Più strano.
Buoni e cattivi. Mostri e normali. Testa o croce? Il caso/caos è equo e Joker è il suo agente, il disordine che rivela l'intima natura di ognuno di noi. Passo avanti senza ritorno di Nolan nel mondo dei comic movies, radicale come nemmeno Burton, con la sua passione per le fiabe, aveva voluto o potuto essere. Pur in una megaproduzione, il regista mette in scena un film ad alto potenziale disturbante, di cui Ledger è indiscusso protagonista non tanto per la maschera, ma per quel che vi si cela dietro. Vederlo rende più... strani.
Grande messa in scena, grandissimi attori, ottima sceneggiatura, buona trama: Batman si toglie di dosso, finalmente del tutto, la patina quasi kitsch che gli aveva messo addosso Tim Burton e diventa il cavaliere oscuro che siamo abituati a vedere nei fumetti. La sfida in parallelo tra il Joker di Nicholson e quello di Ledger è molto interessante.
Nel secondo Batman post 11 settembre, Christian Bale statuario e ieratico (come un blocco di ghisa) flirta con le proprie velleità antidemocratiche. Gli fanno da contraltare il Joker anarco-insurrezionalista e l'idealista tedesco sballato Harvey Dent. La contaminazione tra generi svecchia la saga, ricordando certe cose di Michael Mann. Il realismo è tale da far apparire ridicolo e fuori luogo il costume di Batman. Maggie Gyllenhaal non sarà un granché ma almeno non è Joey Potter.
MEMORABILE: Il Joker con la testa fuori dal finestrino.
Davvero un notevole film diretto dall'abile Nolan. Il punto di forza della pellicola è certamente Joker, interpretato magnificamente dal compianto Heath Ledger (che con la sua follia innata riesce a dare un'ottima caratterizzazione al suo personaggio) e in parte di Aaron Eckhart, che avevo trovato comunque più in forma in Thank you for smoking. D'altra parte il povero Batman è messo in secondo piano non per via dalla trama molto coinvolgente e ben scritta, ma per via di un'interpretazione poco affine al personaggio dell'uomo pippistrello.
MEMORABILE: IL "gioco di prestigio" di Joker con la matita!
Nolan prosegue il suo progetto di sdoganamento di Batman nel mondo reale in un film che più che supereroistico pare un vero e proprio thriller. Il Joker di Ledger è strepitoso ma non sono da meno gli altri (in particolare Oldman ed Eckhart), ognuno col suo piccolo o grande momento di gloria in una sceneggiatura poderosa e ricchissima di colpi di scena. Qua e là si tende ad esagerare e purtroppo si perde un po' dell'atmosfera dark del primo capitolo, ma sono davvero cose da poco nella grandeur di un film del genere. Dialoghi notevoli.
Un grande spettacolo per due ore, poi l'epilogo appare troppo concitato e poco convincente. Ma non oscura le emozioni che Nolan riesce a dare in un racconto tirato ma non sovraccarico, girato con personalità e continuità impressionanti. I personaggi si intrecciano alla grande, a cominciare da quel Joker vero valore aggiunto del film. Il regista inglese conferma il suo talento e dà la paga a tanti colleghi americani specializzati in blockbuster forsennati. Della serie è il Batman meno cupo, visivamente parlando, ma va benissimo così: 4 pallini.
Giudicato da molti come un capolavoro, The Dark Knight è in realtà ben poca cosa in relazione alle critiche entusiastiche. È senza dubbio un bel film d'azione, con ottimi effetti speciali e scene di tensione, ma questi non bastano a celare una pesantezza di fondo e una certa tendenza al fare (tanto per cambiare...) la morale sul bene e sul male, eleggendo Batman come antieroe sempre in bilico fra ciò che è giusto e ciò che è sbagliato. L'interpretazione e il doppiaggio di Ledger sono eccezionali, ma non superano quelli di Nicholson.
Ottimo senza ombra di dubbio ma, alla fine, non quel capolavoro che dicono tutti, preceduto da un'odiosa campagna mediatica che ne ha fatto, al pari del Corvo, un film maledetto, in primis per la morte del povero Ledger, definito ingiustamente un eroe maledetto per via della sua triste fine (morto per un incidente e non, come dicono molti ignoranti, suicida e al quale, mi dispiace dirlo, ma per quanto indiscutibilmente bravo, non so se avrebbero dato l'Oscar, se fosse ancora vivo). Da vedere dimenticando le ciance dei media.
MEMORABILE: Ledger, malgrado tutto, ci regala un'ottima performance.
Tralasciando i maestosi effetti speciali, l'opera si caratterizza per una deliziosa sceneggiatura che privilegia un dialogo profondo e mai squilibrato. Nolan opta per l'autorialità a discapito del semplice intrattenimento e questa scelta risulta essere sensata e vincente. Ottima la caratterizzazione dei personaggi, interpretati magistralmente da un parterre di attori straordinario, nel quale spicca la memorabile interpretazione del compianto Ledger (doppiato egregiamente da Adriano Giannini).
Uno dei film più sopravvalutati di sempre, un pasticcio stirato abbondantemente oltre le due ore con la scusante dell'approfondimento psicologico. I personaggi sono legnosi come da prassi hollywoodiana (pietoso Bale), i dialoghi spesso imbarazzanti, il tanto decantato realismo di Nolan fa acqua da tutte le parti e con esso la storia, che non decolla mai e che non è altro che un insieme senza logica di episodi senza alcun crescendo emotivo. Bravo Ledger, pessimi tutti gli altri. Finale scontato, doppiaggio italiano agghiacciante.
La cosa che più risalta nel film è l'attenzione nel ricostruire un aspetto fumettistico maturo. La trama è variegata e nel finale diventa "polivalente", gli effetti speciali sono nei limiti e l'impianto avventuroso è parziale, in quanto concentra il crescendo spettacolare nella seconda parte. Superlativo il Joker di Ledger. Stranisce invece la voce di Batman, che sembra quella di uno con le corde vocali infiammate. ***
Decisamente migliore del primo capitolo, per merito di un cattivo travolgente che ruba la scena a Bale, imbalsamato, e a Eckhart, penalizzato dal ruolo manicheo. Ledger, su cui ben pochi avrebbero scommesso, intelligentemente interpreta Joker in modo del tutto diverso da Nicholson, sostituendone il glamour irridente con un sadismo lucido e malsano. Di classe lo spettacolo, nonostante le carenze a livello di sceneggiatura rendano più pregevoli singole sequenze piuttosto che l'insieme, e all'altezza il resto del cast, a parte Gyllenhaal fuori ruolo.
MEMORABILE: Il furto in banca iniziale con i rapinatori mascherati
Tutto quello che ci si aspetta da un film del genere qui viene dato, e anche abbondantemente (concordo sulla eccessiva durata, ma immagino che per i fan vada bene così). La figura del Joker è tratteggiata piuttosto incisivamente ed è un antieroe che fa riflettere, lavora a viso scoperto (si fa per dire) e chiede che dall'altra parte si faccia lo stesso. È difficile capire fino a che punto i buoni siano buoni e questa è l'anima del film. Non trovo adatti Aaron Eckhart e Gary Oldman nelle loro parti; bene, con riserva, Michael Caine.
Un meccanismo di superba fattura che procede massiccio come un rullo compressore per tutta la non indifferente durata. E va spedito, senza veri inceppamenti, giusto solo qualche snodo della imbottitissima trama che appare evanescente ma che, nell'economia del tutto, pare quasi fatalmente arrotato nell'incedere secco, costante e mai elementare della vicenda. Non è solo l'azione (di qualità notevole) ma pure le caratterizzazioni sempre più noir e sfaccettate, con Joker marcio e sfatto già dal make-up e un Eckhart che sconosce manicheismi. Iper!
MEMORABILE: I dialoghi di Joker coi mafiosi, col secondino, con Batman, con Eckhart; Il filosofico inghippo da tragico trade-off coi due traghetti; La bat-moto.
Se non ci fossero Batman e Joker sembrerebbe solo un altro film sulla mafia. Noioso anche nelle scene d'azione (non vedevo l'ora che finisse), contorto da seguire. Già il primo mi aveva deluso... Nolan lasciasse perdere Batman una volta per tutte! Preferivo perfino il terzo e quarto film della saga, molto più fumettistici. Joker ridotto a un semplice folle, senza carisma. Batman passa in secondo piano, ci si dimentica di lui. Sarà Dent in realtà l'eroe del film? Sinceramente non mi interessa la risposta.
Come già preannunciato ad adbundantiam, a soli 3 anni di distanza torna Batman, questa volta alle prese con il Joker. Suo malgrado il film è stato favorito da una pubblicità ulteriore a causa della prematura morte di Ledge, ma merita una visione come e quanto il film precedente. Da notare che fa una breve apparizione Murphy, lo spaventapasseri antagonista di Batman nel film precedente. Piccola curiosità: Joker è doppiato da Adriano Giannini. Nel film di Burton il Jolly era doppiato dal padre.
Il Batman più "reale" che abbia mai visto, vuoi per vestito e gadget o per la ricostruzione di una Gotham più "vera"; qui il sacrificio e la speranza collimano ovvero il film lascia spazio a questi stati d'animo che pervadono lo spettatore in una riflessione sul bene della comunità. Un'opera visiva diretta in modo magistrale e pulita dal punto di vista tecnico, la trama e la interpretazione del Joker sono da leggenda. Mai visto un Batman così!
MEMORABILE: La rapina in banca e le finte giustificazioni del suo terribile sorriso.
Forse il suo maggiore pregio sta nell'accostarsi più al gangster movie che non al puro e fracassone cinecomic. Per il resto un'opera tecnicamente affascinante, ma totalmente priva di qualsiasi coinvolgimento e che trasmette poco a livello emotivo. Appena terminata la visione se ne resta quasi appagati, ma poi ci si accorge che lascia dentro un vuoto pneumatico e qualcosa non torna. Nolan si riconferma uno dei registi più sopravvalutati di sempre e a rimanere nella memoria è solo il Joker (straordinario) di Ledger; tutto il resto sfuma nel dimenticabile.
MEMORABILE: Le folli divagazioni del Joker su come si e procurato le vistose cicatrici agli angoli della bocca; Il "due" facce di Eckhart; Il Joker irrompe al party.
Un film pressoché perfetto, il migliore della trilogia. Sceneggiatura che in qualche frangente tende, forse, a complicarsi un po' la vita nell'intreccio, ma nel complesso di grande effetto e in grado di tenere per oltre due ore e mezza di girato come poche altre. Attori straordinari, dai secondari Cane e Freeman alla mai troppo lodata figura del Joker firmato Heat Ledger. Bale forse è il punto più debole, anche se la versione italiana lo peggiora di un bel po'. Capolavoro.
Semplicemente il miglior film su Batman della storia e una fra le migliori pellicole sui supereroi mai create. Atmosfera, regia e sceneggiatura perfette, effetti visivi pazzeschi e utilizzati senza strafare. Una magnifica interpretazione di Heath Ledger che resterà nella storia; per chi ama Batman, poi, questo film rimane il non-plus ultra.
MEMORABILE: Il gioco di prestigio della matita scomparsa; Lo sai cosa sono? Sono un cane che insegue le macchine. Non saprei che farmene se le prendessi!
Vero fumettone molto tecnico che, a parte appunto questa caratteristica, null'altro ha da dire; anzi, fa rimpiangere molto il sano lavoro di Tim Burton. Può essere guardato tranquillamente pensando ad altro, limitandosi allo scorrere delle immagini, apprezzando in particolar modo le riprese aeree non senza qualche sbadiglio e provando, a volte, disorientamento perché sembra di essere in un film del James Bond più recente. Alcuni attori sprecati, nulla di magico. Audio eccellente.
Capolavoro del genere cinecomic di cui è sicuramente il miglior rappresentante. Rispetto ad altri film su Batman è molto più realistico e meno fumettistico, tanto da non sembrare per nulla un cinecomic. Il film funziona perché è il cattivo a funzionare; è infatti il Joker il vero protagonista del film e il compianto Ledger è fantastico nella parte. L'unica nota dolente è il doppiaggio di Bale in versione Bruce Wayne: terribile, meglio in versione Batman. Da vedere e rivedere! Non annoia mai!
Dopo un primo capitolo che come ovvio si concentra sulla genesi del personaggio, Nolan rende giustizia al Cavaliere Oscuro dandogli una nemesi degna del tormento che l'eroe di Gotham si porta appresso. E infatti, nonostante il balletto noir mascherato da cinecomics, quello che si mangia la scena è proprio l'istrionico Joker di Ledger, che grazie al cielo non tenta di rifare il Nicholson del Batman di Burton. Ottime e magniloquenti le scene d'azione e non banale la riflessione sul dualismo caos/ordine più volte enfatizzata.
MEMORABILE: La sequenza del rapimento nel grattacielo.
Il secondo capitolo della trilogia nolaniana si mantiene sugli stessi buoni standard del primo, con l'aggiunta delle ottime interpretazioni di Ledger e Eckhart. Nolan a mio avviso pretende troppo da personaggi che non hanno molto da dire dal punto di vista ideologico e filosofico elevandoli a esseri umani di statura morale elevata che vivono secondo la propria anarchia di valori, in una città di base corrotta. Le scene d'azione non colpiscono particolarmente, mentre azzeccate sono quelle in cui è presente il Joker, vero animatore del film.
Se devo immaginare un film d'azione perfetto, lo immagino così. Innanzitutto con un cast impeccabile, in cui il male di Ledger e il bene (talvolta claudicante) di Bale si affrontano, si confondono e si sfidano in duetti scoppiettanti dove regna, comunque, sempre un'atmosfera cupa, seriosa, mai goliardica. Il tutto senza diventare una lagna soporifera. E poi ottimi effetti speciali e una trama robusta (parliamo di film fantastici, ovviamente) che apre a nuovi scenari. Non sono certo da meno gli altri attori. Nulla che non funzioni.
Leggermente sopravvalutato, è ricordato soprattutto per la superba interpretazione del compianto Heath Ledger (Oscar postumo); Jack Nicholson, che interpretò Joker nel Batman di Tim Burton, lo definì "senz'anima". Troppa carne al fuoco e molta confusione nella sceneggiatura. Nel complesso l'impianto spettacolare funziona, ma purtroppo non basta. Discreto.
Affascinante immersione nell'oscuro regno del terrore, catàbasi lenta nel caos, proprio quello che più volte Joker/Ledger segnala essere il suo scopo finale. Tutto inquieta, dal duplice volto di Dent/Eckhart ai clown, dalla ost alla sfida per la sopravvivenza finale in mare. Teso e avvincente sino alla fine, mette quasi in secondo piano l'eroe per focalizzarsi sulle sue antitesi, facendo volare le due ore e mezza. Semplicemente emozionante.
In questa trasposizione del fumetto la lotta tra bene e male varia i contorni. Batman è meno al centro della vicenda e umanizza il ruolo facendo autocritica e assumendosi responsabilità. Il Joker di Ledger è una scelta centrata, senza che debba esagerare nella mimica. Discreto Oldman che regge le fila. Male la Gyllenhaal che sembra un cane bastonato. Trama che risulta spezzettata e in cui la mancanza di amalgama distoglie l'attenzione. Nolan ha il pregio di non essere banale nelle scelte action riservando più di una sorpresa.
MEMORABILE: Il furgone ribaltato; L'ospedale che esplode; La Batmotocicletta che si arresta.
Stavolta a fagocitare la scena è il "mostruoso" Joker di Ledger, psicopatico assolutamente nichilista, che rappresenta il perfetto polo opposto dello psicopatico serioso Batman: il caos contro l'ordine, come ben esplicitato nel finale. Ledger guadagnò l'Oscar e quando è in scena ci si diverte, ma non è male neanche il Duefacce di Eckhart, angelo caduto nel male; negativa invece la Gyllenhaal, troppo improbabile rispetto al suo ruolo. Bale discreto. Regia e comparto tecnico ottimi, forse però qualche risvolto narrativo è un po' pesante.
MEMORABILE: L'incontro del Joker con i capi della mala; Joker che brucia la montagna di denaro; La trasformazione di Dent in DueFacce.
Secondo film della trilogia del cavaliere oscuro. Un Joker allo stato di pura malvagità ricatta la città tenendo in scacco anche la malavita locale, mentre Batman si allea con un integerrimo procuratore distrettuale. Finalmente c’è tutto: trama, azione, effetti speciali, dilemmi morali e il pezzo forte in un piatto di attori di primo livello, con Ledger che impersona un Joker inquietante (a livello del miglior Nicholson) con le sue riflessioni morali spiazzanti. Scritto a un livello superiore rispetto ai consueti film d’azione, non risparmia colpi di scena e ricchezza di mezzi.
Non sembra provenire da un fumetto in quanto il taglio scelto da Nolan lo sposta in territori distanti e non sempre consoni al personaggio. Come se non bastasse Batman è impalpabile e di un piattume che lo rende invisibile e privo di profondità. Smisurato il minutaggio, che non trova un riscontro adeguato in scelte narrative in grado di fare ordine all’interno di una sceneggiatura superficiale e incapace di andare oltre il solito antagonista che vuole conquistare il possibile. La prestazione di Ledger è buona, ma non clamorosa perché risente della mediocrità generale.
MEMORABILE: La notte è più buia subito prima dell’alba.
Attraversato da una tempesta di autostima, Nolan "forse" esagera di gusto in questa seconda prova bat-pompata fino allo spasimo. Bale conferma la buona tenuta del personaggio ma nulla può contro un corpo centrale greve e complesso, tra una Gyllenhaal che non è la Holmes, Eckhart erede sfigato e sfigurato di quel che fu il Jones di Schumacher e Ledger, col dovuto rispetto, a far da puntuale compianto con un Joker sopravvalutato anche grazie al doppiaggio di Giannini (figlio). Lo spettacolo, quando c'è, non delude ma deve convivere con tanta, troppa pesantezza di base, evitabilissima.
Nel mezzo della trilogia della vita di Batman, Nolan si imbatte in una Gotham sempre più oscura ma non smarrisce (ahinoi purtroppo) la dirittissima via maestra della regia, tanto ambiziosa nel suo voler tener dentro tutto da risultare oppressiva nei confronti del proprio stesso modo di far cinema. Ciò detto, non v'è dubbio che il film faccia bene il suo mestiere di compendiare esigenze spettacolari e impulsi autoriali, trovando nell'eccezionale Joker di Ledger quella miccia di bolgia nichilista che pure il nostro si perita di rimettere sotto il cappello della sua direzione artistica.
Un'ora di grandissimo cinema; poi, dopo il tentativo di uccisione del sindaco di Gotham, Nolan prende il sopravvento. Con digressioni continue rispetto al canovaccio fin lì seguito, inserimento di personaggi, scene sempre più difficili da seguire, un finale pirotecnico che neppure è quello vero perché poi segue un'altra mezz'ora che sembra un nuovo film e neppure ti interessa come finisce, tanto sai che arriverà un seguito. Per fortuna non ci sono i salti temporali. Insomma, oscuro sembra più che altro il regista. Restano comunque un grande spettacolo e un fantastico Ledger/Joker.
Il miglior film sul cavaliere di Gotham. Nolan riesce a portare sul grande schermo una pellicola molto originale e personale, ricca di idee e introspezioni sul personaggio di Wayne, interpretata magistralmente da un azzeccatissimo Bale. A contribuire al tutto è l'eccezionale interpretazione di Heath Ledger, che impersona il miglior Joker che si sia visto in un film di Batman. Un'opera innovativa, capace di portare nel mondo reale il personaggio di Batman senza però snaturare la sua natura fumettistica. Ottime le scene action e di tensione la parte finale.
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Discussione124c • 1/06/10 18:16 Contatti col mondo - 5193 interventi
Nel bene, o nel male, considero "Il cavaliere oscuro" come la parte centrale di una trilogia. Sicuramente, il terzo film sarà più positivo e meno pessimista.
DiscussioneZender • 1/06/10 18:37 Capo scrivano - 48948 interventi
124c ebbe a dire: Nel bene, o nel male, considero "Il cavaliere oscuro" come la parte centrale di una trilogia. Sicuramente, il terzo film sarà più positivo e meno pessimista. Anche perché più pessimista di così mi diventa un lacrima-movie...
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DATI TECNICI
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* Formato audio 5.1 Dolby Digital: Italiano Inglese Francese Portoghese Tedesco Spagnolo
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* Sottotitoli Italiano Inglese Francese Portoghese Tedesco Spagnolo Cindese Danese Olandese Finalndese Coreano Norvegese Svedese
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- Il progetto grafico
- Il poster
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DiscussioneRaremirko • 2/09/13 23:39 Call center Davinotti - 3863 interventi
Effettivamente, come ho letto nel papiro, il Joker di Ledger deve molto alla maschera di The crow; all'inizio non me n'ero accorto, però pensandoci è proprio così.
DiscussioneGugly • 2/09/13 23:48 Archivista in seconda - 4712 interventi
Zender ebbe a dire: 124c ebbe a dire: Nel bene, o nel male, considero "Il cavaliere oscuro" come la parte centrale di una trilogia. Sicuramente, il terzo film sarà più positivo e meno pessimista. Anche perché più pessimista di così mi diventa un lacrima-movie...
Una due giorni in cui mi sono gustato questo Batman e il successivo. Sempre belli a prescindere dalla differenza di villain: impossibile superare Joker e il suo biascicare malefico.
A fattor comune la calzante colonna sonora di Hans Zimmer, che si conferma nella top10 dei compositori per film di tutti i tempi.
Al di là di Hans Zimmer (lo trovo un pò pomposo, però) a me i due Batman nolaniani non mi hanno trasmesso nessuna emozione (al di là della grande tecnica che non si discute), tra i film più sopravvalutati di sempre (come il suo regista, Memento a parte)