Terzo episodio del kolossal fumettistico nato e proseguito sotto l'egida del grande Tim Burton. Qui però Burton si limita a produrre, lasciando la regia a Joel Schumacher, autore già in passato segnalatosi per l’uso particolarmente vivace dei colori nella fotografia. Sembrava insomma un logico erede di Burton e invece, colpa anche di una sceneggiatura e di un soggetto tra i più sciocchi mai scritti, BATMAN FOREVER si rivela un polpettone indigeribile: ridondante, eccessivo, fastidiosamente scontato in ogni inquadratura, terreno fertile per le demenziali scorribande di Jim Carrey (comunque bravissimo) e di Tommy Lee Jones, mai così sopra le righe. A contrastare i due supercattivi ci sono Val Kilmer...Leggi tutto e Chris O'Donnell, rispettivamente Batman/Bruce Wayne e Robin. Il più incredibile è Val Kilmer: privo di un seppur minimo accenno di ironia, freddo come il ghiaccio, stucchevole; non si capisce se questo rappresenti un difetto o meno, vista l'assurdità della storia. O’Donnell è invece costretto a interpretare un personaggio già infelice in partenza, tremendamente antipatico per la sua invadente stupidità. Completano il supercast Nicole Kidman (anche lei piuttosto antipatica, seppur bellissima), Drew Barrymore (si vede in una decina di inquadrature) e una serie di piccoli e grandi caratteristi. Pessimo il montaggio, oltremodo frastornante per i continui cambiamenti di campo, belli i colori ma il talento visionario di Burton era ben altra cosa. In un panorama tanto desolante emergono solo il carisma e l’esasperata follia di Jim Carrey, giustamente il comico più pagato del mondo.
Il passaggio del testimone da Tim Burton a Joel Schumacher nella direzione dei film della saga di Batman risulta nell'ovvio cambiamento del registro narrativo e di un personaggio principale che abbandona in parte dubbi esistenziali e il lato oscuro (torneranno con Nolan e Batman Begins) per diventare un icona pop (insieme al partner Robin). A ciò contribuisce la scelta nel ruolo del cattivo Enigmista del camaleontico Carey. Il film è discretamente realizzato (migliore del suo brutto sequel) ma assomiglia a tanti prodotti dello stesso genere e non fa breccia.
Come spesso succede nelle trasposizioni cinematografiche dei fumetti cult, la confezione è lussuosa e il cast altisonante, ma sul piano pratico è una disastrosa carnevalata dalla sceneggiatura astrusa e dal montaggio fracassone. I personaggi sono spogliati del loro fascino misterioso e trasformati in freddi pupazzi ghignanti che non suscitano emozione alcuna quantunque affidati ad attori di indubbie capacità come Carrey e Lee Jones.
Liberatevi da ogni esperienza pregressa, sia in senso cinematografico che, soprattutto, in termini burtoniani. In questo caso riuscirete a gioire di una ricchezza visiva e scenografica impressionante, roba da riempirci altri quattro film! Se non ci riuscite preparatevi a digerire un film tanto brutto quanto irritante. Sì, perché oltre al dispiego di mezzi, di Seal, degli U2, c'è un cast di lusso perso in una sceneggiatura orribile, in una regia scialba e un montaggio inefficace. Meno male che c'è Carrey-Riddler a salvare un po' il film. Baracconata.
Batman/Wayne è un personaggio di gran fascino, costruito sul ritrito (ma sempre interessante) concetto della doppia personalità; questa pellicola ne fa il suo tema centrale, partendo dai dilemmi di Due facce/Jones per arrivare a infilarsi nella stessa psiche dell'uomo pipistrello, attraverso la dottoressa Kidman. Peccato che la sceneggiatura offra solo una banalità sconcertante, resa ancora più manifesta dall'interpretazione scandalosa del doppiatore del protagonista. Sono gli effetti visivi a spadroneggiare, nelle scenografie, come sul volto di gomma dell'Enigmista Carrey.
MEMORABILE: Arrivano gemiti dalla stanza; Wayne, animo di supereroe, sfonda un portone enorme con una spallata. Gaffe paurosa: era solo esercizio fisico.
Val Kilmer può impersonare Batman come io posso fare King Kong (entrambi non molto credibili). Detto ciò, ci si trova davanti a una sciocchezza con due cattivi (un Tommy Lee Jones quasi passabile e un Carrey clownescamente insopportabile), che lasciano il segno come una biro scarica. Il ritmo non sarebbe neanche blando, ma l’insieme è piuttosto pietoso, stupido e i dialoghi rasentano il puerile. Persino la Kidman, gettata nella mischia, ha dovuto adattarsi, disegnando un personaggio (la psicologa) dimenticabile. Velo pietoso su Robin. Non potabile.
MEMORABILE: Carrey (scienziato) perde definitivamente la brocca.
Premesso che Val Kilmer nei panni di Batman è un po' come Rocco Siffredi che interpreta Padre Pio, Batman Forever è una delle cose più brutte che siano state partorite dal buon Schumacher. La storia è di una noia mortale e tutto il cast è decisamente sopra le righe: il risultato è un pasticcione colorato che non fa ridere, che non appassiona e giunti a un terzo della pellicola si è già augurata una morte violenta a quasi tutto il cast. Carrey è insostenibile, Tommy Lee Jones patetico, Kilmer un cane malato, O'Donnell da scena muta. Inguardabile.
Ed ecco il capitolo della serie col miglior Batman, a mio avviso: Val Kilmer. Nel cast poi c'è la bellissima Nicole Kidman. Per quanto riguarda i cattivi ottimo Tommy Lee-Jones "Duefacce" e Jim Carrey nel ruolo dell'enigmista. Purtroppo non siamo al livello del secondo, ma supera di certo i 2 pallini. Buono ma senza guizzi.
Nonostante tutto non è malaccio: il regista Schumacher dirige onestamente (a tratti pure bene...), Jim Carrey è L'Enigmista migliore che si potesse avere (Tommy Lee Jones invece no, per Due Facce...), Val Kilmer come Bruce Wayne/Batman è attendibile, la storia è quel che è ma si può sopportare, i personaggi di contorno, seppure troppi, sono alcuni pure godibili. Mi sa che se il successivo, pessimo, Batman & Robin (che ne riprenderà ed esaspererà solo le cose peggiori) non fosse mai uscito, questo terzo capitolo sarebbe un po' rivalutato.
Veramente brutto! La saga col terzo capitolo perde per strada il suo mentore Tim Burton, così come il Batman a cui ci eravamo abituati: Michael Keaton. E con loro se ne va anche ogni barlume di serietà e (relativo) realismo: smesse le atmosfere dark e malinconiche dei primi 2 episodi, Schumacher trasforma la saga in un grande videogame tutto colori sgargianti, effetti speciali e personaggi sopra le righe. Il risultato è un pastrocchio indigeribile, con un impassibile Val Kilmer, un penoso 'O Donnell e Carrey delirante più che mai. Da evitare!
Terzo episodio della serie anni '90 cinematografica dell'uomo pipistrello e primo di due film che inizia a demolire il bellissimo lavoro svolto da Tim Burton. Joel Schumacher è stato preso per far soldi (e perché aveva una visione molto anni '60 di Batman). Cambio d'interprete, da Micheal Keaton a Val Kimer, scenografie colorate, nemici inbarazzanti nonostante il cast. La musica è cambiata e "Una produzione Tim Burton" non significa che il film è di Tim Burton! Ah, già... compare anche Robin.
MEMORABILE: "Vuole insinuarsi, sotto il mantello, miss Meridian?"
Non è certo il miglior seguito possibile per i due capitoli firmati da Burton, ma questo terzo film della saga non è tutto da buttar via. Carrey è davvero bravo nel ruolo dell'Enigmista, appoggiato da un Tommy Lee Jones divertente e sopra le righe. Anche la Kidman, sebbene il suo ruolo sia un po' banale, gioca bene le sue carte. Il difetto maggiore è nel duo di protagonisti, troppo superficiale. Come prima, si finisce col tifare per i cattivi. Due pallini.
Il cambio alla regia si vede, ed è pure traumatico. Val Kilmer è un Batman piuttosto insipido, come lo è del resto la sceneggiatura. Salva il tutto l'interpretazione di Carrey e la bellissima Kidman, però il livello rimane sempre piuttosto basso. Peccato perché per quanto riguarda la fotografia Schumacher non se l'è cavata malaccio. Da vedere a tempo perso.
Si potrebbe dire che il difetto principale di Batman Forever sia quello di essere il sequel dei due capitoli di Burton. Infatti, sebbene lo sforzo da parte di Schumacher di avvicinarsi al fumetto non sia certo disdicevole, questo terzo capitolo non c'azzecca proprio niente con i predecessori: dove gli altri erano cupi, riflessivi e "autoriali" questo è sgargiante, fumettistico e commerciale. Per il resto, a parte le frequenti cadute nel ridicolo, resta un prodotto dignitoso, con buone scenografie, un Carrey divertente e un Robin insopportabile.
Brutto, insulso, scontato, noioso e potrei continuare a lungo. Schumacher distrugge con una sola pellicola il mirabolante lavoro di Burton, che era riuscito nell'intento di caratterizzare Batman in modo mai banale. Pessima l'idea di cambiare Keaton con Kilmer, pessimi Carrey e Jones che regalano due idioti insopportabili e mai minacciosi. Nicole Kidman imbalsamata. Pacchiano.
Entriamo nei sequel Schumacheriani. Questo è sicuramente il migliore dei due, ma è comunque lontano dai fasti di Burton. La pellicola è di grana grossa, scorre abbastanza bene ma ha i suoi punti deboli nell'interpretazione di un Kilmer poco convinto e poco convincente. O'Donnell recita in un ruolo fisiologicamente poco gradito, la Kidman è sprecata in un ruolo inutile; gli unici a fare una gran bella figura sono i due cattivoni: un Carrey senza freni e un Tommy Lee Jones di classe.
Schumacher riscrive la saga di Batman eliminando la cupezza e i toni malinconici di Burton e concedendo molto di più all'action e agli effetti speciali. In questo caso il divertimento c'è, soprattutto grazie al cast: Kilmer è discreto, la Kidman notevole, O'Donnell non disprezzabile; ma sono i due cattivi Carrey e Jones a strappare gli applausi, talmente sopra le righe da valere da soli la visione. Buono.
Alla quarta esplosione viene a noia. Alla terza apparizione di Carrey viene da dire "Quasi quasi spengo". Quando per l'ennesima volta la Kidman vede i suoi capelli leggermente mossi da un vento che colpisce solo lei par di sognare. La trama è terribile, con un finale fra i più infelici delle saghe fumettistiche portate al cinema. Certo, qualche decina di effetti meravigliosi c'è, ma non c'è il film. Beato lo spettatore che non ha bisogno di eroi.
Tra tutti i film della saga di Batman sicuramente uno dei peggiori, se non il peggiore in assoluto. Schumacher non è malvagio ma non è né Burton né Nolan. Purtroppo il regista tralascia le classiche atmosfere dark-gotiche per portare il mondo di Gotham in una sorta di ritaglio urbanistico preso dai Guerrieri di Hill. I colori, le scene di lotta e sopattutto la sceneggiatura odorano troppo di b-movie caciarone e, sinceramente, anche gli effetti lasciano a desiderare. Cast per nulla incisivo a iniziare da Kilmer e cattivi eccessivamente grotteschi.
Con il cambio alla regia la qualità peggiora (e non si può dire che prima fosse alta): aumentano a dismisura le scene farraginose, insieme a quelle inutili e tutto ciò rende il film poco avvincente. C'è troppo romanticume fra Kidman e Kilmer, ma devo ammettere che nei panni del supereroe preferisco quest'ultimo al precedente e imbarazzato Keaton. La comparsa di Robin poteva essere trattata meglio e la sfida finale due contro due prometteva bene e invece è stata una delusione. Pessima la fine di Enigmista e ancor più quella di Due Facce.
Dopo due film, Burton lascia il testimone a Joel Schumacher. Batman questa volta è interpretato da Val Kilmer (non troppo convincente) mentre la star femminile è Nicole Kidman. I villains questa volta sono due: Duefacce (Tommy Lee Jones) e l'enigmista (Jim Carrey). I risultati non sono eccellenti, ma i fan troveranno pane per i loro denti. Merita una visione ma è forse troppo fumettistico.
Se cominciamo coi paragoni burtoniani il film perde in partenza (così come tutte le baracconate finto-dark di Nolan). Visto per quello che è e soprattutto per il periodo in cui è uscito, Batman Forever zoppica nelle varie forzature (Jim Carrey è fastidiosissimo e l'insert di Robin è da pesci in faccia) ma non rende nervosi come il sequel con Schwarzy ghiacciolo e Uma Thurman versione Luca Sardella.
Joel Schumacher prende il timone della serie di film dedicati al pipistrello ma non centra il bersaglio. Abbandonate le note cupe dei film di Burton, si cerca di virare sull'azione. Il risultato è mediocre. Accettabile Val Kilmer, la Kidman è bella ma inutile. Per quanto riguarda i cattivi Jim Carrey è insopportabile, mentre il Due-facce di Tommy Lee-Jones pecca di profondità (la sua storia è appena accennata). In ogni caso ridicolo il modo in cui vengono liquidati. Si segnala la presenza di Robin (passabile), che spesso è ignorato. Mediocre.
Va bene che Batman è un personaggio della notte, ma vederlo cercare di districarsi in mezzo al buio pesto è troppo anche per lui. Burton cede il timone a Schumacher e la nave cambia rotta, passando dalle tinte scure e oniriche che ci hanno ammaliato nei primi film a un action movie tutto basato sulla spettacolarità; scelte interpretative diverse, è evidente, ma a soffrirne maggiormente sarà lo spettatore più conservatore. Ottimi Carrey/Jones, mentre il protagonista Kilmer (prova onesta) si riscopre più umano di Keaton e perde il confronto.
Dopo i toni dark di Burton si passa a un Batman dallo stile colorato e schizzatissimo che nelle intenzioni del regista Schumacher doveva omaggiare la temibile serie tv degli anni '60. Se Val Kilmer se la cava nei panni dell'Uomo pipistrello, i cattivi Tommy Lee Jones e Jim Carrey sono troppo sopra le righe e caricaturali, mentre la Kidman e O'Donnell completamente inutili. Tra scene action al fulmicotone e grandi effetti speciali si arriva alla fine comunque soddisfatti. Il peggio arriverà col quarto capitolo.
I Batman di Tim Burton erano troppo dark? Allora si cambia totalmente registro e si affida la baracca a Schumacher con un risultato disastroso. Forse l'idea era recuperare lo stile pop colorato della celebre serie anni 60, ma qui si produce uno sgangherato calderone delirante, senza capo né coda, con scene caotiche che si susseguono in sequenza. Lee Jones fa un DueFacce esagitatissimo, probabilmente il cattivo peggio reso della serie, seguito a ruota da un insopportabile Carey. Kilmer in compenso è il Batman più fiacco e insipido di sempre.
MEMORABILE: La grandiosità di alcune scenografie ultra colorate.
Solo grazie al film successivo non si aggiudica la palma del peggior Batman post revival burtoniano, però tra i due è una bella gara. Il problema è da ricercarsi non tanto nel vistoso cambio di stile dai toni dark dei primi due capitoli della saga al look sgargiante che richiama il Batman fumettaro della serie tv, ma nell'assenza di una visione d'insieme, per cui il film appare incoerente oltre che fracassone. Peccato per lo spreco di talenti nel settore cattivi, soprattutto per quanto riguarda Carrey, enigmista dadaista che avrebbe ben figurato in un film migliore.
Un episodio trascurabile che non riesce a staccarsi dalla mediocrità a causa di molteplici fattori che uniti assieme non lasciano scampo a Schumacher. Ci vuole poco a sbandare nel momento in cui si mettono in piedi copioni impostati per struttura, se gli antagonisti non funzionano per la mancanza di un terreno solido sotto i piedi. Si esaspera l’eccentricità dei personaggi, dimenticando di costruire un minimo di sostanza narrativa, seppure calata in un contesto di matrice fumettistica. Ingente nel dispiego di mezzi, appariscente e ricco di colori, eppure sprovvisto di reale carisma.
Stroncato da tutti coloro che forse lo hanno preso troppo sul serio, il pipistrello di Schumacher è un giocattoloso e variopinto passatempo la cui peggior debolezza sta nella storia affidata all'idea del maxi frullatore lobotomizzante e nella scelta del Wayne di turno, un parodistico Kilmer. Così Robin e gli altri si adattano e finiscono per far parte di una super comedy involontaria fino a un certo punto. Difficile pensare infatti all'insieme come a un mero tentativo di riscuotere Burton o presagire Nolan, meglio abbandonarsi alla levezza cogliendone l'aspetto artistico e gommoso.
MEMORABILE: La Batmobile con le ali di pipistrello dondolanti; Il covo di Due Facce; Carrey/Enigmista dopo il lancio esplosivo: tacco e toccatina a suon di gong.
Dopo le sferzate dark di Burton il buon artigiano Schumacher sprinta come il suo omonimo pilota e pigia l'acceleratore sul camp più esagerato, trash e colorato, inimicandosi gli estimatori del Batman "serio" mischiando la kitchissima serie TV anni 60 agli anni 90 dei Simpson con tocchi che non sarebbero dispiaciuti a un Almodóvar. Nonostante (o anche grazie a) il clima infantile lo spettacolo funziona alla grande e il cast è davvero ottimo, con Jones, Carrey e Kidman che sono pienamente consci del clima delirante del film e si divertono non prendendosi sul serio.
Terzo capitolo della saga, con l’entrata in scena di Robin. Qui Batman (Kilmer ingessato sostituisce Michael Keaton) si trova a combattere contro Due Facce (un poco convinto Lee Jones) e l’Enigmista (il solito strabordante Carrey). Entrano in scena anche i super effetti speciali e le colonne sonore tonitruanti (qui particolarmente deleteria). Schumacher in regia toglie la patina favolistica/fumettistica di Burton e la sostituisce con neon di luci e raggi fluo. Dopo la Basinger e la Pfeiffer il ruolo di femme fatale spetta alla ansimante Kidman. Scene di battaglia piuttosto confuse.
NELLO STESSO GENERE PUOI TROVARE ANCHE...
Per inserire un commento devi loggarti. Se non hai accesso al sito è necessario prima effettuare l'iscrizione.
In questo spazio sono elencati gli ultimi 12 post scritti nei diversi forum appartenenti a questo stesso film.
DISCUSSIONE GENERALE: Per discutere di un film presente nel database come in un normale forum.
HOMEVIDEO (CUT/UNCUT): Per discutere delle uscite in homevideo e delle possibili diverse versioni di un film.
CURIOSITÀ: Se vuoi aggiungere una curiosità, postala in Discussione generale. Se è completa di fonte (quando necessario) verrà spostata in Curiosità.
MUSICHE: Per discutere della colonna sonora e delle musiche di un film.
DiscussioneZender • 24/12/08 20:25 Capo scrivano - 48874 interventi
Concordo anche qui su tutto. Vedere fior di attori sprecati in una simile sarabanda di insopportabili effetti visivi e la solita regia ipervitaminica di Schumacher irrita oltremodo. Pur non essendo un grande amante di Nolan devo ammettere che ha riportato i film a una dimensione più godibile (per quanto un po' tropop distante dall'estetica fumettistica).
Per me semplicemente inguardabile: questo e pure quell'altro di Schumacher. Han distrutto tutto quello che di buono aveva fatto Burton.
Discussione124c • 27/12/08 19:11 Contatti col mondo - 5193 interventi
Zender ebbe a dire: Concordo anche qui su tutto. Vedere fior di attori sprecati in una simile sarabanda di insopportabili effetti visivi e la solita regia ipervitaminica di Schumacher irrita oltremodo. Pur non essendo un grande amante di Nolan devo ammettere che ha riportato i film a una dimensione più godibile (per quanto un po' tropop distante dall'estetica fumettistica).
Chris Nolan ha girato un romanzo di formazione ("Batman begins") e un thriller drammatico ("Il cavaliere oscuro"), Schumacher sembra, invece, che abbia girato un episodio di "Fantaghiro'".
Discussione124c • 27/12/08 19:13 Contatti col mondo - 5193 interventi
Don Masino ebbe a dire: Per me semplicemente inguardabile: questo e pure quell'altro di Schumacher. Han distrutto tutto quello che di buono aveva fatto Burton.
Per apprezzare in pieno il terzo e quarto Batman anni'90, bisognerebbe dimenticare che sono esistiti i primi due Batman di Tim Burton e ciò è difficilissimo, se non impossibile !
Don Masino ebbe a dire: Per me semplicemente inguardabile: questo e pure quell'altro di Schumacher. Han distrutto tutto quello che di buono aveva fatto Burton.
non sarei così drastico, ogni regista apporta ad un film la sua personale visione, quella di Schumacher è decisamente più "pop" di quella di Burton e di Nolan ma il film (che di certo non è un capolavoro) è uno spettacolone piuttosto godibile con alcune chicche come la presenza di Carey, ideale per il ruolo dell'enigmista.
Discussione124c • 28/12/08 20:00 Contatti col mondo - 5193 interventi
Galbo ebbe a dire: Don Masino ebbe a dire: Per me semplicemente inguardabile: questo e pure quell'altro di Schumacher. Han distrutto tutto quello che di buono aveva fatto Burton.
non sarei così drastico, ogni regista apporta ad un film la sua personale visione, quella di Schumacher è decisamente più "pop" di quella di Burton e di Nolan ma il film (che di certo non è un capolavoro) è uno spettacolone piuttosto godibile con alcune chicche come la presenza di Carey, ideale per il ruolo dell'enigmista.
Opinione avvalorata anche da altri su Jim Carrey, ma io rimango dell'idea che l'Enigmista più bravo rimane Frank Gorshin del telefilm.
Rene Russo fu inzialmente scritturata per il ruolo del dr. Chase Meridian,quando Michael Keaton era stato scritturato per il ruolo di Batman.
Quando Keaton si ritirò dal progetto e venne dato il ruolo a Kilmer,la Russo fu considerata
troppo vecchia in confronto a Kilmer e sostituita con la Kidman.
Non so: Forever è stato trascinato nel fango dalla parentela col successivo Batman & Robin, ma a suo tempo fu un grande successo di pubblico, ed anche la critica non fu troppo severa.
E comunque la soundtrack di Elliott Goldenthal, pur non essendo ai livelli di Danny Elfman, è anni luce superiore all'obbrobrio di Hans Zimmer per i film di Nolan...
CuriositàRaremirko • 5/06/13 22:24 Call center Davinotti - 3863 interventi
Il design della Batmobile di questo film (a detta di alcuni la migliore in assoluto) è stato in parte creato dal grande H. R. Giger (l'artista creatore del look di Alien), ai tempi contattato dal regista Schumacher.