Interminabile polpettone (super)eroico spettacolar-sentimentale, il film di Martin Campbell propone una versione aggiornata ironica del famoso spadaccino in maschera. Prodotto dalla Amblin di Spielberg e interpretato dall'unico divo che col suo carisma latino avrebbe potuto impersonare oggi Zorro (Antonio Banderas), fotografato con colori scintillanti e sostenuto da una prevedibile dose di azione, THE MASK OF ZORRO offre esattamente ciò che ci si attende. Gli amanti dell'americanata capace di offrire rigorosamente nelle dosi indicate gli ingredienti necessari per il successo commerciale non resterà deluso, chi invece si aspettava una rilettura in grado di andare un po' oltre...Leggi tutto a tutto questo si annoierà a morte. 2h e 17’ sono un'esagerazione, per quello che il film ha da raccontare. E se il fascino di Catherine Zeta-Jones non può non colpire, se il piglio sbarazzino di Banderas può provocare simpatia, se la classe di Anthony Hopkins (lo Zorro vero, che istruirà Banderas a seguire le sue orme) è intatta, ciò non basta a reggere l'impatto di una sceneggiatura povera e di una regia nonostante tutto piuttosto anonima. Solo nel lungo finale, in cui l'azione monta di pari passo con l'entrata in scena degli effetti speciali del caso, ci si riscatta. Prima di allora manca lo slancio, i duelli deludono, la storiellina d'amore fa acqua da tutte le parti. Banderas si lancia in continue acrobazie (senza stuntmen), la Zeta-Jones vuol duellare pure lei ma diverte solo quando ci rimette le vesti.
Il buon mestierante M. Campbell (a cui si devono i migliori 007 dell'epoca moderna) appare a proprio agio in questo divertente film di cappa e spada realizzato (e si vede dal dispendio di mezzi) sotto la supervisione del maestro Spielberg. Belle sequenze d'azione, buone locations e un trio di attori molto affiatato: Banderas trova in Zorro il ruolo della vita e Hopkins e la Zeta Jones fanno da spalle di lusso. Nulla di originale dai tempi del Zorro di T. Power, ma tutto sommato godibile.
La reinterpretazione della storia di Zorro in chiave commedia rosa discretamente spettacolarizzata. È un film leggero come tanti altri che non ha la pretesa di aggiungere nulla di originale. Il rapporto che si instaura tra la magnetica Zeta Jones e il "bello" Banderas (ma con la maschera rende meglio..) danno qualche sussulto ma in generale sono melensi. Hopkins come mentore sembra sprecato, una specie di replica di Connery-Highlander meno riuscita. Le scene di azione sono più interessanti ma niente di eccezionale.
Film molto ben realizzato, con alcune scene molto spettacolari (il finale in miniera ad esempio), sulle gesta di Zorro, l'eroe un po' fighetto (anche troppo) sempre dalla parte dei deboli. È un film leggero ovviamente che segue i canoni dei film avventurosi per il grande pubblico e in fondo si lascia vedere. Inadeguati Banderas (attore che non mi è mai piaciuto) e Hopkins (non ha il fisico adatto). La strepitosamente bella Zeta Jones è perfetta nei panni di Elena.
In tutta onestà questa riproposizione del mitico Zorro mi sembra più che dignitosa. Se ne apprezza una regia ben fatta, scene d'azione più che godibili e, sopratutto, una forte impronta auto-ironica che fa guadagnare molti punti alla pellicola. Stupisce in positivo Banderas che dà nuova linfa all'eroe mascherato, Hopkins degno della sua fama ed una Zeta-Jones in forma.
Ciò che dà un senso a questa pellicola, dove si ricicla un personaggio che ha fatto il suo tempo, è la presenza di Hopkins, dai modi signorili e dall'oscuro passato, almeno finchè...Banderas è lì per bellezza e per far sorridere lo spettatore (a volte ci riesce, quando chiama il cavallo, quando si esercita e sbaglia e nella sua prima irruzione post allenamento, ma non completo). Per il resto, il film è piuttosto tirato e le parti con la Zeta-Jones (raggiante) fanno abbastanza cadere le braccia. Nel complesso mediocre, ma vedibile.
MEMORABILE: La testa mozzata; La prima comparsa di Zorro, per portare via il cavallo (siamo ai limiti della comica)
Difficile reggere il confronto con il ricordo dello Zorro televisivo, che tutti abbiamo profondamente amato. Eppure questo sforzo hollywoodiano di ridare vita al personaggio (o meglio a due), in modo originale, non è affatto male, con attori in gran forma, divertente ed incalzante dall'inizio alla fine ed alcune sequenze d’azione davvero notevoli. Da provare, almeno per una volta.
Lo vidi a suo tempo al cinema. Film di indubbio intrattenimento, un pochino scipito Banderas (non tanto come fisico che tutto sommato si adatta, ma come interpretazione), ottimo Hopkins, ma non paragonabile alla serie tv. Non ha lo stesso fascino. Vi sono scene d'azione realizzate più o meno bene. Si fa vedere e non si può dire sia un brutto film, ma neanche un capolavoro. 2 pallini e mezzo.
"La maschera di Zorro" non mi ha fatto impazzire. Il protagonista, Antonio Banders, è azzeccato, ma relegarlo al ruolo di erede di quello originale (Antony Hopkins) è stata una pugnalata al cuore. Per me Antonio Banderas aveva tutte le carte in regola per essere un don Diego de la Vega coi fiocchi, invece è solo un poveraccio che, con addosso la maschera della giustizia, combatte uno pseudo-generale Custer in una storia dove emergono solo Anthony Hopkins e Cathrine-Zeta Jones. Bocciato!
MEMORABILE: Hopkins che insegna a Banderas ad essere il vero Zorro, in una caverna in puro stile Batman di Tim Burton.
Se cercate un film per una serata evasiva, movimentato, divertente e di puro intrattenimento, questo è quello giusto. Dal titolo può sembrare scontato, ma la vicenda di questo eroe mascherato è stata elaborata in modo originale e spumeggiante, con duelli spettacolari e una colonna sonora dalle sonorità atipiche ma accattivanti. Super cast di attori tutti in gran forma, con una fulgida Zeta-Jones che emana erotismo col solo magnetico sguardo. Ed infine anche il DVD presenta un'ottima qualità video ma soprattutto audio. ***1/2
Questa nuova riproposizione del mito dello spadaccino mascherato può contare sui migliori elementi del cinema d'evasione. Ci sono azione, ritmo, scene rocambolesche e, soprattutto, una salutare dose di autoironia. Assai felice la scelta del cast: Banderas è davvero adatto per il ruolo, Hopkins è un mentore sardonico quanto basta e la Zeta-Jones interpreta una sensuale e magnetica Elena. Nonostante la durata di oltre due ore, non risulta pesante.
Cos'è? Un'elegante satira sul mitico eroe che ha milioni di emuli nei bambini che si mascherano durante il carnevale? Se così è allora funziona. Una messa in scena tra il serio e il faceto (più sul faceto) che vede due Zorri (uno vero, un po' appesantito ma che funziona ancora, e uno con il fisique du role che vuole imparare) e il solito centinaio di soldati (uno addirittura gigantesco) che si fanno sbatacchiare qua e là; in più la bellona di turno che fa pensieri impuri appena vede il bel mascherato e glielo confessa pure. Divertente.
Buon lavoro di regia e sceneggiatura, nella riproposizione di Zorro, che saggiamente mantengono inalterate alcune peculiarità dell'eroe mascherato: autoironia, seduzione, adrenalina senza eccedere nella violenza gratuita e svariate gag umoristiche che non guastano mai. Citazioni a go-go e cast ben scelto (su tutti Banderas, che riesce a dare espressione e fisicità a tutte e due le fasi, vale a dire prima e dopo la cura Hopkins). La confezione è decisamente buona e poi va preso per quel che è: un semplice film su Zorro. Per famiglie!
Avventuroso hollywoodiano come da canone delle grandi produzioni moderne: molto rumore per nulla. Effetti speciali e cast in ottima forma ma pochissima sostanza, tanto da far rischiare il sonno in più di un occasione. Il mestiere di Campbell si riconosce solo nei concitati duelli, ben coreografati, ma troppo sparuti per l'eccessiva durata del film. Banderas e Hopkins perfetti per i rispettivi ruoli, ma la storia non è per nulla all'altezza. Mediocre.
Pur ritenendo imbattibili gli Zorri iconici - i cinematografici Fairbanks/Power ed il televisivo Williams - devo ammettere che, fra le tante riproposizioni, questa è una delle più riuscite: le leggende non possono invecchiare e così l'eroe, oppresso dal peso di anni e disgrazie, deve trovarsi un sostituto che possa zigzagare al suo posto e chiudere qualche conto rimasto in sospeso... A sorpresa, lo Zorro cialtronesco del modesto Banderas risulta più convincente di quello doc del troppo serioso Hopkins, mentre la regia professionale rende il film gradevole, a patto di abbassare le pretese.
Spesso Hollywood pesca nel passato creando non pochi danni. Non è il caso di questa nuava versione di Zorro, in cui Campbell mette sul tavolo tutto il suo mestiere di regista di film d'azione (suoi un paio di 007 e Vertical limit) al servizio di un ottimo lavoro sotto tutti i punti di vista. Ben curata l'ambientazione storica e ben costruita la trama che parla del passaggio di consegne tra il vecchio (Hopkins) e il nuovo eroe (Banderas) in un susseguirsi di duelli cappa e spada ed eleganti digressioni romantiche condite da una bella colonna sonora. La Zeta Jones fa svenire.
Se è una parodia, è ottima. Mescola ingredienti da ogni dove: 007 (fin dalla sigla!), "V per Vendetta" (fumetto del 1991), botte alla Bud Spencer, duelli di sole parate alla Errol Flynn, la caverna di Barman (con tanto di “Maggiordomo”), colori paesaggi e musiche messicane ma riferite a una più nordica “California”, nonché la più brutta mappa mai vista sullo schermo – per parodia, si intende. Bravissimo Hopkins, bellissima Zeta-Jones, molto versatile Banderas (che quasi duella bene quanto danza). Niente a che vedere con Zorro "vero eroe": godevole solo in quanto parodia.
Rilancio blockbuster del mitico spadaccino mascherato, che qui passa il testimone a un Antonio Banderas in splendida forma, sia per innegabile fascino latino sia per versatilità fisica. Il lodevole mix tutto hollywoodiano di action e ironia non può tuttavia elevare un plot essenzialmente scarno e mosso a suon di cliché per l'intera durata (tra l'altro eccessiva). In mezzo ai luoghi comuni, persino i notevoli stunt finiscono per stancare. L'impostazione di certe scene corali e i confronti "calienti" fra Banderas e Zeta-Jones assicurano un livello dignitoso di appagamento mainstream.
MEMORABILE: Il prologo con la disgregazione della famiglia di Hopkins; Il suicidio del fratello di Banderas; Il tango; Diego e la figlia; Il finale alle miniere.
Discreta trasposizione cinematografica del personaggio creato da Johnston McCulley. Tralasciando la durata un po' eccessiva (quasi due ore e mezza) il film intrattiene molto, e in più ha anche quella vena ironica che non lo rende noioso. Antonio Banderas simpatico e perfetto nel ruolo, meno Anthony Hopkins. Regia di Campbell abbastanza efficace. Colonna sonora pomposa.
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A Izabella Scorupco venne offerto il ruolo della protagonista,ma rifiuto'.
HomevideoGestarsh99 • 5/01/12 20:34 Vice capo scrivano - 21546 interventi
Disponibile in edizione Blu-Ray Disc per Sony Pictures:
DATI TECNICI
* Formato video 2,40:1 Anamorfico 1080p
* Formato audio 5.1 DTS HD: Italiano Inglese Spagnolo
* Sottotitoli Italiano Inglese Spagnolo Danese Hindi Finlandese Norvegese Portoghese Svedese Inglese NU
* Extra Commento audio del regista
Smascherare Zorro
Scene eliminate
La leggenda di Zorro - Uno sguardo dietro le quinte
Scena esclusiva da La leggenda di Zorro