Downtown torpedoes - Film (1997)

Era il 1997 e il primo MISSION: IMPOSSIBLE (quello di Brian De Palma) aveva da poco sbancato i botteghini. Così eccone la replica made in Honk Kong: con un intreccio se possibile ancor più confuso di quello già semi-impenetrabile della controparte americana (reso ulteriormente caotico dalla somiglianza, alla vista di noi occidentali, dei tratti somatici cinesi), basato su una difficilissima caccia ai cliché semiufficiali della zecca inglese usati per stampare sterline, DOWNTOWN TORPEDOES non soddisfa in pieno. E questo nonostante le scene d'azione pura - troppo poche, a dire il vero - siano girate da Teddy Chan con un senso incredibile...Leggi tutto della precisione e del ritmo: grazie a un montaggio perfetto accompagnato dalla modernissima colonna sonora, gli agguati e gli scontri a fuoco possiedono un fascino superiore a quello statunitense. Stacchi, carrelli, primi piani si alternano a velocità vorticosa, un autentico spettacolo. Ma perché allora sono così brevi? Tanto più che le scene legate alla storia sono al contrario dilatate, modeste (tranne quando subentra la poesia di un seppellimento in mare o in altre rare occasioni) e, per voler infilare nella vicenda troppi particolari secondari e specificazioni inutili, si finisce per mettere tanta carne al fuoco per nulla. Sicuro, la pellicola conserva una professionalità e una cura non comuni (ottima anche la fotografia), una confezione eccellente nel suo complesso. Eppure ci si annoia, perché ad un certo punto si è stanchi di immagazzinare nomi, di memorizzare luoghi, date, situazioni e il disegno dei personaggi è decisamente secondario. Non basta insultare in continuazione il socio dandogli dell'alcolizzato per fornirgli il necessario spessore...

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