E così dopo John Woo (SENZA TREGUA, una sorpresa) tocca ad altri due grandi registi di Hong Kong esordire in Occidente con Jean-Claude Van Damme. E se a Ringo Lam non va bene con MAXIMUM RISK, a Tsui Hark va ancora peggio (lo stesso anno, 1997) con questo tremendo DOUBLE TEAM, dove al campione belga di kick-boxing si affianca la star del basket Dennis Rodman. Insieme formano forse la coppia più insipida della storia del cinema d'azione. Un soggetto inutilmente contorto fa il resto, completando un quadro che il pur bravo regista cinese non può che farsi scappare di...Leggi tutto mano arrivando a firmare una sequenza esagitata di scene insopportabilmente ridondanti, gonfia di inutili inquadrature sghembe, di virtuosismi che in mezzo a un simile caos si perdono creando solo ulteriore confusione. E non parliamo di spettacolo, perché in una simile desolante ricchezza kitsch (si arriva a bruciare il Colosseo, a infilarci sotto frati sepolti da grovigli di cybercavi, a far esplodere auto a Roma centro storico, a buttar gente dagli aerei in palle che una volta a terra rimbalzano...), priva di un briciolo d'ironia, c'è solo da inorridire. Con Van Damme chiedere dialoghi di qualità non sarebbe corretto; di uscire dai luoghi comuni più abusati del genere anche, ma se pure l'azione si mescola così in un pantano informe persino male organizzato... Mickey Rourke (è Stavros, il “cattivo”) è palesemente lì per i soldi ed è ridotto a una maschera di plastica monoespressiva.
Opera alimentare del grande Tsui Hark, che a dispetto della cattiva fama regala comunque qualche saggio di maestria registica nelle sequenze d'azione. Certo, il film sembra un candidato ideale al Tamarro d'oro in qualsiasi festival del cinema coatto, e però appunto la sensazione di sovraccarico è tale da generare qualche blando sospetto di ironia tra le righe (sarebbe l'unica cosa tra le righe). Ma forse è solo che siamo grandi fan di Tsui Hark...
Quando passa in televisione un'occhiata gliela dò sempre volentieri: l'inizio è interessante, con Van Damme dedito all'evasione. Le sequenze con Dennis Rodman (mio idolo personale, cestisticamente parlando) sono il massimo, a partire dalla sequenza in 500 o con la tutina attillata. Per concludere c'è poi la riesumazione del buon vecchio Mickey, qua più gonfio (e tronfio) che mai. Curiosità: il film per buona parte è ambientato in una Roma futuristica e vede la presenza di alcuni attorucoli italiani quali Paolo Calissano.
Da Hong Kong senza furore, ecco a voi Tsui Hark che si è preso una bella vacanza a Roma accompagnato dal sempre inespressivo Van Damme, dal gonfissimo Mickey ma-come-mi-sono-ridotto Rourke e dal nocivo Dennis Rodman, star dell'NBA. La trama è un fumettone senza importanza che serve solo per collegare le esibizioni atletiche del nostro Jean-Claude con effetti speciali fracassoni degni di tanta Americanata. Se si entra nello spirito giusto (pop-corn + coca cola) ci si può divertire, ma stringe il cuore vedere un regista sciupare il suo talento.
Divertente action tamarro dalla trama banalissima ma efficace quanto basta, il ritmo è velocissimo e le scene d'azione ben realizzate e curatissime nelle inquadrature (del resto da un regista come Hark era il minimo che mi aspettassi). Van Damme e Rodman sono una coppia insolita ma simpatica, Rourke è rifattissimo ma sempre una buona presenza e non guasta nemmeno la partecipazione di Paul Freeman. Certo non è né Hitchcock né Germi, ma nel suo genere può andare.
Anche quando è in "vacanza" e in vena di filmare cialtronate, il sommo Tsui Hark gira come pochi al mondo. Mandate il cervello in stand-by e tuffatevi nell'action più folle e "demenziale" che si possa concepire. Van Damme su di un'isola di "morti viventi" che cita pure Papillon: la sparatoria a piazza Navona è davvero al fulmicotone. Se si passa sopra a ridicoli cyberfrati (!), alle penose battute di Rodman e a palloni da basket paracadute (!), ci si può divertire alla stragrande. Ottimi i combattimenti a mani nude e immenso lo Stravros di Rourke.
MEMORABILE: L'agguato a villa Van Damme, con bambolotti esplosivi e nurse assassine; il finale al Colosseo, un folle mix tra Il gladiatore e The way of the dragon.
Baracconata iper adrenalinica che nonostante presenti una trama convenzionale appare guardabile nella sua interezza. Certo la Seat Marbella dei Carabinieri e il Colosseo posticcio invaso da distributori di Coca sono trash allo stato puro, ma le seguenze d'azione e la fuga di Van Damme non sono disprezzabili. Rodman genera simpatia, Rourke quasi compassione.
Film dall'azione vorticosa che, se preso in maniera semiseria, non sfigura al confronto di altre pellicole del genere. Van Damme è impareggiabile nel non cambiare mai espressione, ma ci pensa un simpatico e istrione Rodman, ai tempi stella del basket, a vivacizzare la trama. Buona prova anche per Rourke, sebbene già lontano dai suoi anni migiori. Effetti speciali gradevoli e scene trash come la distruzione di parte del Colosseo completano il quadro.
MEMORABILE: Il monastero con i frati esperti di computer; L'isola con gli agenti segreti dati per morti.
Action movie tamarrissimo e ultra trash e per questo meraviglioso! Impossibile non adorare il gigante Rodman che quasi a ogni scena cambia colore di capelli (anche quando non ci sarebbe il tempo materiale) come se fosse sempre una partita nuova, per lui! E impossibile non adorare VanDamme travestito da hippie con tanto di orecchini che vaga per Roma in piazza Navona. Una perla dell'action-trash con un gagliardo Mickey Rourke, un Van Damme in splendida forma e Dennis Rodman che non sfigura affatto pur non essendo un attore!
MEMORABILE: I cyber-frati; I carabinieri e la polizia a cavallo che spara a raffica fra la folla; Lo scontro al circo massimo con tigre; Le battute sul basket.
Divertente action piuttosto "ignorante" ricco di esplosioni, morti ammazzati e chi più ne ha più ne metta, con un Van Damme in piena forma. Spicca la chiara citazione alla serie tv Il prigioniero in quella che è una delle più belle scene del film. Apprezzabili anche quelle girate a Roma prima e in Francia poi, con l'esplosione di un antico anfiteatro d'epoca romana. Adrenalina e divertimento per un film che fa il suo dovere, ovvero intrattenere.
Paul Freeman HA RECITATO ANCHE IN...
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DiscussioneDusso • 16/01/16 16:40 Archivista in seconda - 1830 interventi
E' deceduto oggi Umberto Raho a 93 anni (Marco Giusti su facebook poco fa)
DiscussioneZender • 16/01/16 16:45 Capo scrivano - 47730 interventi
In Double team non avrei mai detto che avesse partecipato (ovviamente è giusto metterlo qui comunque). Lo ricorderò sempre come il signor Ranieri dell'Uccello.