Volti del cinema italiano nel cast VOLTI ITALIANI NEL CAST Volti del cinema italiano nel cast

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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Vecchia storia: quando entri nelle grazie di un “uomo d'onore” quello prima ti aiuta, poi suadentemente ti accoglie in famiglia; raggiunto un certo grado d'intimità, riacquistare la propria “indipendenza” si farà difficilissimo. E' quanto capita a Luca (Sermonti), insegnante di dizione che per puro caso salva la vita al figlio (Curia) di un boss della 'ndragheta, Peppino Serranò (Frassica). La zia del ragazzo, Angela (Ocone), presente al fatto, lo carica in auto e lo conduce in villa proponendogli a prezzi vantaggiosissimi, senza ricevute e col beneplacito del fratello capofamiglia, di fare da insegnante al figlio per altre settimane. Chiaro...Leggi tutto che Luca davanti a tanto denaro si lasci trascinare dall'entusiasmo, soprattutto considerando come lui e la fidanzata (Felberbaum) non navighino certo nell'oro. Mal gliene incoglie però, perché la zia è donna assai invadente e chiede compagnia, facendosi seducente, pretendendo attenzione... Quel che succederà lo si può facilmente immaginare. Anche perché Luca non ha nemmeno una casa propria in cui vivere. O meglio, ce l'avrebbe, ma non riesce a cacciare l'inquilino moroso e semiparalizzato (Marcorè) che la occupa e che perdipiù si diverte a sfotterlo. Insomma, dove non arrivano lo Stato e la giustizia arriva la criminalità organizzata. Che ti aiuta sì, ma un prezzo altissimo. Lo fa capire a Luca anche il commissario di polizia (Olcese) con cui questi inevitabilmente si troverà a che fare. Come uscire allora dal circolo vizioso? E' così piacevole poter disporre di denaro e potere, all'occorrenza... Il film di Alessio Maria Federici (che ripropone Sermonti protagonista dopo il non esaltante TERAPIA DI COPPIA PER AMANTI) ha il pregio di essere veloce, piacevolmente scritto e ben recitato. Stupisce in positivo soprattutto la Ocone, quasi-femme fatale dallo sguardo malizioso e dai modi spicci, mentre un Frassica sornione funziona anche quando deve rinunciare ai caratteristici nonsense. Moise Curia si vede poco nel ruolo del figlio aspirante attore (non serve precisare che supererà i provini con estrema facilità); un po' di più l'habitué De Lorenzo nel ruolo di suo fratello, rimasto a proseguire le attività illegali del padre ma ridotto a un ruolo da tirapiedi. E' ad ogni modo centrale il rapporto tra Sermonti e la dolce Felberbaum, traballante a causa delle “chiamate” della famiglia, che trattengono Luca lontano e mandano lei in bestia. L'idea è semplice ma sviluppata seguendo una trama sufficientemente articolata, che favorisce una serie di battute non esilaranti ma sovente divertenti, interpretate con la giusta naturalezza da un Sermonti piuttosto in forma. La confezione è buona e la regia competente; pur senza eccellere e con qualche ingenuità di fondo che forse si poteva evitare, una commedia simpatica e moderatamente brillante.

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 27/10/18 DAL BENEMERITO RAMBO90 POI DAVINOTTATO IL GIORNO 11/03/19
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Rambo90 27/10/18 22:29 - 7815 commenti

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Divertente commedia che parte a razzo, infilando battute gustose e con un ritmo spigliato. Sermonti da subito coinvolge il pubblico portandolo a empatizzare con il suo personaggio mentre Frassica, la Ocone e tutta la famiglia calabrese sono perfetti nel restare a metà tra la caricatura e il realismo. Peccato per una seconda parte più annacquata, dal finale leggermente irrisolto e con qualche situazione troppo ripetuta (la Ocone prova a sedurre Sermonti ben due volte in due scene simili tra loro). In fin dei conti, non male.
MEMORABILE: Le scene con Marcorè.

Bruce 29/10/18 10:33 - 1007 commenti

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Commedia riuscita e divertente. Riesce a far ridere mostrando la realtà quotidiana italiana senza neppure dover troppo alzare i toni; soltanto descrivendo quanto il malaffare sia diffuso, a fronte di uno Stato assente e inefficace. Così finite le situazioni comiche resta profonda l'amarezza. Tanti i momenti azzeccati, bravi gli interpreti, svelta la regia. Merita.

Daniela 14/03/19 17:34 - 12916 commenti

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Insegnante di dizione afflitto da molti problemi vede risolversi buona parte delle questioni in sospeso quando finisce suo malgrado sotto l'ala protettrice di una potente famiglia malavitosa. La bocca del caval donato è marcia ed il "regalo" comporta contropartite pesanti, oltre che rischi personali. E'quanto mostrato in questa commedia dal cast azzeccato, piuttosto riuscita nonostante un ritmo non irresistibile e qualche sbavatura, in quanto riesce ad essere sia divertente nella caratterizzazione dei personaggi che amara nel dipingere un quadro in cui dominano malaffare e corruzione.
MEMORABILE: L'Angela della Morte impersonata da Lucia Ocone in un ruolo finalmente adatto alla sua vis comica

Galbo 19/04/19 20:02 - 12513 commenti

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Una commedia che è anche una (amara) e veritiera riflessione sulla realtà contemporanea in cui è quotidiana la collusione con il potere, di qualunque origine sia. La sceneggiatura descrive cinicamente bene il processo e il lato debole del protagonista, colluso per caso e il carattere dei personaggi appartenenti alla famiglia del titolo. Credibile Sermonti, ancora di più (pur nell'esasperazione dei toni) la Ocone. La morale è che nessuno (si veda il personaggio di Marcoré) è quello che sembra. Buono.

Nando 28/01/20 14:52 - 3853 commenti

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Commedia simpatica in cui un professore di dizione entra in contatto con una potente famiglia calabrese trapiantata a Roma. Situazioni talvolta apprezzabili con qualche siparietto comico ma allo stesso tempo con accenni di denuncia del malaffare che imperversa ovunque. In parte Sermonti e la Ocone, mentre la Felberbaum non incide e Marcorè si rivela praticamente inutile.

Pinhead80 5/02/20 16:53 - 5101 commenti

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Divertente commedia che vede uno sprovveduto insegnante di dizione entrare per caso nelle simpatie di una famosa famiglia calabrese dedita alla malavita. Da lì in avanti per lui e per la sua cerchia di conoscenti la vita non sarà più la stessa. Tra le tante commedie che circolano nel panorama italiano questa sa far ridere in maniera intelligente con attori decisamente in parte e una sceneggiatura graffiante capace di mettere in risalto i tanti problemi della nostra cultura. Per bravura spicca su tutti la spietata e passionale Lucia Ocone.

Redeyes 22/02/21 07:43 - 2458 commenti

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Federici dimostra di essere a suo agio con le commedie e anche qui con buoni spunti comici e una sceneggiatura discreta porta a casa il risultato. Sermonti è il fulcro della storia cui partecipano in tono maggiore un'ottima Ocone e un buon numero di comprimari decisamente in forma, fra i quali spicca per il ruolo Marcorè. L'agrodolce (storia fin troppo italiana ahinoi) diverte e strappa più di un sorriso. Promosso!

Gabrius79 14/05/21 19:41 - 1450 commenti

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Una commedia semplice ma non particolarmente entusiamante supportata tutto sommato da un buon cast su cui spiccano una piacevole Ocone e un buon Sermonti, mentre Frassica è tenuto un po' a briglia corta. Ritmo altalenante a fronte di una prima parte piuttosto briosa e una seconda tirata un po' per i capelli. Si lascia vedere e non manca qualche risata sparsa. Discreta la regia di Federici.

Fabbiu 19/11/22 09:24 - 2165 commenti

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Un cast davvero azzeccato in una commedia caratterizzata da validissimi tempi comici e da un buon ritmo narrativo. Notevole la coppia di malavitosi calabresi (Frassica capofamiglia e Ocone sorella) ma ancor più spassoso il protagonista Sermonti e il suo restare spiazzato davanti agli eventi imprevedibili che lo trascinano. Peccato solo per qualche ingenuità eccessiva e per il ricorso a troppi stereotipi, ma tutto è ben bilanciato e il film si lascia vedere. Certo, nulla di memorabile ma sicuramente divertente.

Puppigallo 9/08/24 10:13 - 5367 commenti

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Commediola senza infamia e senza lode, con qua e là qualche momento da sorriso. Se non altro, il protagonista è giusto per la parte, mentre il resto del parco attorico, Ocone e Frassica compresi, sono più che altro macchiette, per non parlare delle terze linee. Non male invece la di lui fidanzata, dalla recitazione piuttosto naturale, che in un simile contesto viene maggiormente evidenziata. Si può vedere, ma non lascia particolari tracce già nella memoria a breve termine.
MEMORABILE: Frassica e i santi: "Li so tutti"; La Ocone post botulino andato male: "Sono io sì, chi doveva essere, Belfagor?".

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