Remake di UN COLPO ALL’ITALIANA, action inglese del ‘69 girato a Torino con l’inseguimento nel traffico di tre Mini Cooper, unica vera idea ripresa in pieno per questo remake, che pare quasi avere la sua principale ragion d’essere proprio nel rilancio della nota autovettura, uscita da poco con un modello dal design azzeccatissimo. L'antefatto a Venezia è ben girato, sfrutta le limitate potenzialità di una città lontanissima dall’action per fare spazio a belle corse in motoscafo tra i canali, riprese e montate con grande attenzione. Poi ci si sposta sulle Alpi tra paesaggi meravigliosi:...Leggi tutto il regista F. Gary Gray viene dalla pubblicità e si vede. A mancare è proprio la sostanza: una sceneggiatura modesta che ricalca senza vergogna tutti il uoghi comuni del genere lasciando il cast in balia di dialoghi vuoti come nella peggior tradizione hollywoodiana "da cassetta". La scelta di Mark Wahlberg inoltre non si rivela delle più felici: poco espressivo, fa il paio con la splendida (fisicamente) Charlize Theron, mentre per le star Edward Norton e Donald Sutherland ci sono ruoli banali (il primo) o troppo brevi (il secondo, che scompare già dopo i primi venti minuti). Gary Gray punta tutto sul ritmo, sullo spettacolo offerto dalle evoluzioni delle tre Mini Cooper, mentre per l'immancabile rapinatore hacker si usano trovate abusate come quella di farlo apparire come l'ennesimo genio incompreso (è lui che ha inventato Napster, signori, e Shawn Fanning gli ha rubato l'idea approfittando di un suo pisolino). Insomma, se non sicerca nulla di nuovo e non si fa troppo caso a un cast piuttosto spento si può anche passare un'ora e mezza senza noia. Però il film, in sé, si rivela bolso, un remake inutile.
Ogni volta che si vede un remake viene spontaneo chiedersi l'utilità (escludendo l'utile per i produttori, ovviamente) di tale operazione. Va detto che questa volta il rifacimento forse è migliore dell'originale (non che ci volesse poi molto), risultando un po' più coinvolgente e meno noioso anche grazie alla splendida presenza di Charlize Theron. Il resto del cast non si segnala né in negativo né in positivo, limitandosi a fare onestamente il proprio mestiere; peccato che Donald Sutherland resti in scena per troppo poco tempo.
Remake di un film (Un colpo all'italiana) che non era propriamente un capolavoro, ne prende alcuni spunti e riesce nell'intento di essere migliore del suo predecessore. Di quello vengono evitate alcune lungaggini e l'autoreferenzialità. Questo invece si prende molto meno sul serio e va visto per quello che è: un giocattolone tutto azione e zero impegno, fatto di esplosioni ed inseguimenti (tra cui ovviamente quello con le mini) che si dimentica un secondo dopo averlo visto, ma che riesce nel compito di divertire.
Francamente, un remake del tutto inutile. Persino il grande Michael Caine, protagonista del film precedente, ha rifiutato di apparire in un cameo. E questo la dice lunga su questa operazione. Che altro non è che uno smaccato mega spottone di due ore dedicato alle vetture protagoniste. Parlare, in questo caso, di regia, sceneggiatura e interpreti, è del tutto inutile. Un film trascurabile.
Film sostanzialmente d'azione, "The italian job" non delude le aspettative. Nonostante l'eccessiva sponsorizzazione di un modello di automobile, che sembra essere la cosa più importante della pellicola, la trama classica rapina-tradimento funziona quanto basta per assicurare una visione senza pensieri. La regia è abbastanza di mestiere e il cast anche troppo corposo.
Squallido. Hanno preso la storia di un film niente male come The italian job, l'hanno stravolta e americanizzata secondo i più mediocri canoni hollywoodiani (ove prevale l'aspetto estetico più che la bravura). Oltretutto suscita veramente il nervoso la squallida operazione commerciale targata BMW (al tempo la New Mini era appena uscita) per la quale le vecchie mini diventano New mini (salvo una bella 40° anniversario che fa un cameo). Per il resto uno schifo di film: pacchiano e vuoto.
MEMORABILE: Un elicottero che entra in un capannone... complimenti al pilota.
Un cast decente, con svolgimento poco interessante. Da salvare l'interpretazione di Wahlberg, ma a un certo punto, dopo un discreto inizio, il ritmo comincia a rallentarsi e il film tende a diventare banale, sorprese o non sorprese. C'e di meglio in giro, molto meglio.
Remake stiloso che regge soprattutto per la presenza di buoni attori: il trio Wahlberg-Theron-Norton non è roba da poco. Il predecessore non era un capolavoro ma l'immagine delle tre Mini Cooper era diventata un cult (citato persino in MacGyver e in pubblicità); anche qui si punta molto sull'immagine, ma c'è anche una trama elaborata e buoni effetti speciali. Bene anche il finale. Insomma, ci si può divertire...
MEMORABILE: La spartizione sulla diga alpina; l'inseguimento nelle fogne.
Remake modaiolo che scivola via velocemente senza momenti di fiacca. Cerrto la sceneggiatura non eccelle, ma tuttavia si apprezza la scelta di evitare la strada della vendetta classica per intraprendere quella della rivincita stilosa. Per un certo modo di dirigere e per certi versi mi ricorda al di là dell'originale, i vari Ocean Eleven e seguenti. Un po' fumettistico e facilone in certi passaggi, ma di certo carino. Godibile.
Film messo su alla men peggio più per fini pubblicitari (le Mini su tutto) che non per altro. Bel cast male sfruttato con una sceneggiatura che ha spesso il sapore del deja-vu. Dato lo scopo non ci si poteva aspettare molto di meglio e la croce, più che gettarla addosso a Wahlberg o alla Theron, la getterei al produttore esecutivo che poteva tirar fuori qualcosa di meglio da questo mega spot pubblicitario. Comunque la pellicola non disturba e alla fine si fa guardare spensieratamente. E questo mi sembra comunque già un discreto risultato.
Questo remake è completamente diverso dall'originale. Un colpo all'italiana era un film simpatico nella sua ingenuita e originale. A suo modo un must. Qui, invece, siamo nell'"ordinario" blockbuster, insomma bello ma banalotto con un cast stellare e gran dispiego di (auto)mezzi. Formalmente ineccepibile, garantisce un buon intrattenimento grazie anche alle prove degli attori, fatta eccezione per Norton impegnato nel personaggio meno riuscito della sua carriera.
Al confronto, i "colpi" cinematografici Anni Sessanta sono iper-realistici. Ma la cosa che colpisce è la piattezza di quasi tutti i personaggi, ancor meno che monodimensionali, ad eccezione di Sutherland e di Norton (il "cattivo", insomma, è attorialmente il più ammirevole): merito di loro due o dei due ruoli? Più probabile la prima ipotesi. Resta un giocattolo movimentato, che curiosamente non conquista più di tanto con la parte veneziana: forse l'inseguimento è troppo stridente con i canali che lo ospitano. Qua e là diverte. Guardabile: **
Trattasi di discreto remake. Un'onesta regia, buon ritmo, fantasituazioni tipiche di questo genere di pellicole (i piani e le realizzazioni farebbero impallidire anche Lupin terzo) e un cast che, esclusi Wahlberg (una sfinge) e Norton (poco credibile) risulta piuttosto colorito (i migliori sono il nerd e lo sciupafemmine, la Theron è più che altro una piacevole presenza). Qui l'azione è tutto, ma un po' più di peso nella sceneggiatura non avrebbe guastato. Comunque, non male dopotutto.
MEMORABILE: Il negoziante a Northon: "Voi e i vostri eroi americani. Fate una festa per Colombo...ma se aveva sbagliato giro!"; "Napster" si scatena.
Onesto film d'azione, gradevole e ben realizzato, senza una trama particolarmente originale ma svelto e con un ottimo inseguimento finale. Il cast è di lusso: al di là del giovane Wahlberg e di una bellissima Theron, si fanno notare Statham, Sutherland nel ruolo del mentore e un grandissimo Edward Norton. Migliore dell'originale (col quale comunque condivide ben poco).
Parziale remake di un film con Michael Caine, da cui eredita più che altro l'idea delle Mini Minor truccate come veicoli "ruba e fuggi", un action come tanti, senza particolari meriti. L'inizio veneziano si fa ricordare sia per l'ambientazione che per la breve partecipazione di Sutherland, ma quel che segue rientra nella routine e non viene certo riscattato dalla prestazione svogliata del cast pur prestigioso. Non bastano le ultime sequenze ben girate, con la fuga nelle gallerie della metropolitana e poi nelle fognature, a donare mordente ad un film nel complesso smorto e prevedibile.
Film d'azione per tutti, divertente e simpatico. Nulla da prendere troppo seriamente, con situazioni al limite (anzi, spesso oltre il reale), un cast piacevole, ottime location (da Venezia alle Alpi sino agli States). Non avendo visto il primo film non posso fare confronti, ma ritengo questo una buona pellicola.
Non solo le nuove Mini ma anche moto BMW (stesso produttore) per completare lo spot pubblicitario di lusso, dove si mostra che anche le signore (Charlize Theron) possono svicolare velocemente nel traffico urbano e non solo. Più spettacolari e insoliti gli inseguimenti nei canali veneziani. Sono i momenti clou del film, dove anche l'hacheraggio fa la sua grossa parte incasinando senza rimedio i semafori di una Los Angeles gestiti dal computer. I personaggi sono piuttosto stereotipati, ma tutto sommato funzionali per il genere di impresa.
Patinato e inutile, con personaggi al limite dell'inconsistenza e situazioni improbabili e al tempo stesso prevedibili come gli inseguimenti e l'hackeraggio, con una Venezia come solo gli americani possono riprendere e tanta, altra varia nullità. L'unica riflessione che il film spinge a fare è su come un grande attore come Sutherland possa essersi prestato a partecipare a una simile impresa. Forse un giro in laguna a spese della produzione, per di più profumatamente pagato. Da evitare.
Remake di un film con Caine, la pellicola appare come un action abbastanza movimentato tra inseguimenti, esplosioni e qualche colpo di genio. Sviluppo narrativo abbastanza scontato e discrete ambientazioni veneziane. Cast di assoluto richiamo con la Theron molto affascinante, Wahlberg poco espressivo e Norton luciferino ma poco credibile.
Una sorta di remake dello stesso titolo del 1969, dove però le caratterizzazioni dei personaggi erano di certo più marcate. Alcune spettacolari sequenze di fughe e inseguimenti (notevole finanche un po' esagerato quello tra i canali veneziani). Poche pause, buon ritmo e una Theron più bella che brava. Eccellente il tocco di classe di Sutherland. Non imprevedibile ma godibile.
Nella vita si può restare delusi solo se si alzano molto le aspettative. Se con questo film non lo farete potrà regalarvi un paio d'ore di buon intrattenimento. Non state lì a far troppi ragionamenti sulla plausibilità di ciò che accade e godetevi gli inseguimenti (ora in mare, ora in terra e perfino per aria) fra i protagonisti, perennemente all'inseguimento di una montagna di lingotti d'oro. Ottimo come al solito Norton, seppure presente per obbligo contrattuale, ma anche la Theron e Wahlberg sono in forma; Sutherland sprecato.
Film d'azione che si lascia vedere, a condizione di non avere troppe pretese in merito a coerenza e verosimiglianza della vicenda. Se poi si è amanti degli inseguimenti spettacolari qui si sprecano, a partire da quelli tra i canali di Venezia per finire nelle strade e nei sotterranei di Los Angeles, dove le tre Mini, indirizzate via radio dall'hacker inseritosi nel software di controllo dei sistemi cittadini, ne fanno di tutti i colori. I punti di forza sono indubbiamente la spettacolarità e la confezione curata, sul resto conviene sorvolare.
Uno dei tanti remake non proprio fondamentali in quanto legato a un’estetica di stile piuttosto convenzionale, tralasciando il resto. Dopo un inizio incoraggiante si smarrisce per strada pensando più a creare figure caricaturali e noiosi inseguimenti in motoscafo o mini Cooper. La scarsa credibilità si evidenzia anche nel tentativo di creare personaggi per forza simpatici che finiscono, invece, per risultare spocchiosi. Tirando le somme di tutto, non si sbaglia di molto nel definirlo mediocre e con poco appeal.
A rivederlo oggi un film piuttosto fiacco e banale, anche se sfoggia un glamour raffinato e possiede un ritmo molto sostenuto. Parte come un film del genere rapine, si trasforma presto in un action movie con una buona tensione e termina come uno sfrontato spottone dell’ultima versione delle Mini Cooper. Sceneggiatura convenzionale, personaggi a una dimensione, cast attoriale in cui si segnalano unicamente l’ambiguo Edward Norton e il felliniano Donald Sutherland. Un certo estro malandrino salva comunque il film.
MEMORABILE: Il personaggio interpretato da Edward Norton con i proventi del furto compra per sé tutti i beni desiderati dai suoi ex complici.
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Il capoccione di Caine ,autorevole interprete del non indimenticabile originale,si intravede per un secondo sul maxischermo di casa Steve Frazelli,alias Edward Norton.E dire che il buon Caine aveva rinunciato a partecipare in un cameo del film.