I fidanzati - Film (1963)

I fidanzati
Locandina I fidanzati - Film (1963)
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Anno: 1963
Genere: drammatico (bianco e nero)

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Tutti i commenti e le recensioni di I fidanzati

TITOLO INSERITO IL GIORNO 1/07/08 DAL BENEMERITO AMMIRAGLIO
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Ammiraglio 1/07/08 16:39 - 150 commenti

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Un bel film, che affronta due situazioni: le relazioni di amore a distanza e la realtà operaia del dopoguerra. Il protagonista infatti accetta una promozione condizionata ad un trasferimento in Sicilia, lontano dalla sua amata. Olmi è bravissimo nel descrivere nella prima parte del film, con le immagini, le sensazioni provate dai due fidanzati e nella parte finale, con le voci, il loro ritrovato amore.

Homesick 9/09/08 17:32 - 5737 commenti

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Sul rapporto tra due fidanzati Olmi costruisce una piccola inchiesta sulla realtà sociale dell’Italia del boom: le differenze tra Nord e Sud, l’emigrazione, l’autorealizzazione, la ricerca di valori autentici. Interessante lo stile cinematografico, in cui gli scambi epistolari tra la coppia sono tradotti in dialoghi ed immagini mentali. Una volta tanto, il proverbio «Lontano dagli occhi, lontano dal cuore» sbaglia…

Renato 27/02/10 20:04 - 1648 commenti

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Ermanno Olmi racconta questa piccola storia con la sua abituale delicatezza, ma anche con uno stile comunque molto efficace; fin dalle prime sequenze utilizza il flashback in maniera originale e narrativamente valida, e le scene più dure (quelle del padre all'ospizio, su tutte) sono ben controbilanciate dai momenti più leggeri (la festa di piazza in Sicilia, gli scherzi tra anime solitarie al pensionato). Il mondo del lavoro è sempre centrale, come nel precedente Il posto.

Stefania 24/09/10 02:36 - 1599 commenti

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Il forzato trasferimento dal Nord alla Sicilia obbliga l'operaio Giovanni al distacco dal suo mondo affettivo. Film rigoroso, asciutto, nervoso, tra nostalgici silenzi e feste chiassose senza allegria, preciso nell'individuare per sineddoche, attraverso il dramma privato dell'allontanamento di Giovanni da Liliana, il dramma dello sradicamento dell'individuo in un contesto sociale ed economico fortemente spersonalizzante. Minimalista e sensibile.

B. Legnani 5/06/10 00:29 - 5658 commenti

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Sinceramente scrivendo: noiosetto. Certo, Olmi è bravissimo, la sincerità d'animo è profonda, i due protagonisti (ma in realtà c'è quasi sempre lui, sullo schermo) sono credibili, ma nonostante la capacità di narrare piccole cose il film arranca un po'. L'interminabile parte carnevalesca, se l'avesse montata un non-maestro, staremmo tutti a dire che ha più che altro lo scopo di fare metraggio. **½

Saintgifts 27/08/10 22:00 - 4098 commenti

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Un film, questo terzo lungometraggio di Olmi, che sa trasmettere con grande efficacia le sensazioni e i sentimenti, che mostra attraverso bellissime immagini di due diverse Italie, all'inizio degli anni '60. Le tematiche toccate in modo molto realistico e sobrio, nonché sincero, sono molte: il lavoro e le scelte che impone, l'amore, stili di vita del nord e sud d'Italia, la solitudine dei giovani e degli anziani e infine la speranza. È attraverso una minuziosa descrizione dei piccoli momenti di vita e dei particolari che Olmi arriva al cuore.
MEMORABILE: Molto toccante la lettura delle lettere, diverse, ma che si compensano, fatta dai due protagonisti.

Rambo90 3/05/18 17:20 - 7997 commenti

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La storia dei due fidanzati del titolo serve da pretesto a Olmi per mostrare la vita nell'Italia operaia del boom. Lui che si trasferisce dal nord alla Sicilia, la sua solitudine, la sua nuova routine. Il tutto raccontato quasi come in un documentario, attraverso molto realismo, dialoghi semplici e scarni. Non un capolavoro, lento ma aiutato dalla durata brevissima. Rivisto oggi vale come documento di un'epoca, diretto comunque bene e interpretato dalle giuste facce. Buono.

Mickes2 25/04/20 14:04 - 1672 commenti

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Dopo Il posto (di lavoro) Olmi narra il posto del cuore. Sullo sfondo sempre la grande Italia che fu, tra nuove ricchezze e orizzonti; in primo piano una storia d’amore morsa dalla monotonia, da un quotidiano “fotocopia” che appiattisce complicità e sentimenti. Destrutturando la narrazione Olmi pone la distanza affettiva e di luoghi non solo come prova, ma vero e proprio angolo di riflessione tra passato, presente e futuro (immaginifico). Ne risulta un film sottilmente drammatico, agrodolce, sentito.

Zampanò 19/05/20 16:05 - 386 commenti

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Sulla scia de Il posto, Olmi setaccia ancora i sentimenti minuti sconvolti dalla rullante società industriale. Si concentra su una coppia come tante, discreta, senza slanci. Stile molto asciutto ma più "filmico" delle prime prove, con qualche carico melò di troppo. Interessante lo spaccato storico rovesciato: i settentrionali che nel '63 emigravano al Sud. Intenso Carlo Cabrini, che pare spaesato davvero, anche dalla macchina da presa.
MEMORABILE: Il grande carnevale di Paternò; La ricerca di alloggio nella Sicilia ringalluzzita dal boom di forestieri.

Enzus79 23/03/22 22:55 - 3228 commenti

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Un operaio del Nord, per scelte aziendali è trasferito in Sicilia. Storia che analizza discretamente bene le differenze fra i due poli italici con i soliti stereotipi che ne conseguono. Se il sentimentalismo fosse dosato di meno e la parte finale meno pessimista risulterebbe un buon film. Apprezzabili la fotografia e la regia. Molto convincente la Canzi, seppur appaia brevemente.

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Giufox 21/06/22 11:55 - 324 commenti

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Relazioni che si sgretolano e si fanno rarefatte mentre il comparto industriale s'innesta nell'Italia del dopoguerra e ne deturpa il territorio. Parallelamente a quanto accadeva ne Il posto, ma qui con una ritrovata armonia finale. Olmi sa cogliere e riprodurre certe sfumature, mostrando la sue idee senza edulcorare il paesaggio/passaggio industriale né lasciarsi andare a facili giudizi sul tessuto meridionale; il che lo attesta tra i più sinceri e sensibili testimoni del periodo. Nell'economia generale è l'evoluzione della coppia ad essere marginale o il titolo fuorviante.
MEMORABILE: L'acciaieria di notte; Il bagno nello stagno con lo stabilimento sullo sfondo.

Myvincent 17/11/24 12:40 - 3989 commenti

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Una coppia di fidanzati viene messa alla prova quando lui deve lasciare Milano per lavorare in Sicilia come operaio specializzato. Lì vivrà lo straniamento di un paesaggio e di una cultura differenti, ma soprattutto rifletterà seriamente sulla natura dei suoi sentimenti. Il tutto descritto con i colori espressivi che gli stati d’animo sanno imprimere ed evocare. Un film che sa dare risalto all’amore, rispetto alla spesso superficiale realtà circostante.
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