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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Il più celebrato successo samperiano, che proiettò la burrosa Laura Antonelli, all'epoca ancora poco conosciuta, nell'Olimpo delle star. Merito di una storia furba, che collega i tipici pruriti dell'adolescenza a un contesto siciliano al solito ideale per fare da sfondo a vicende di sesso “nascosto”. La fotografia magnifica del grande Vittorio Storaro conferisce il tocco di classe che permette di inquadrare la commedia in un ambito diverso da quello al quale, forse, dovrebbe più coerentemente appartenere; perché in fondo MALIZIA resta un film modesto, scritto senza troppo pensare, privo di personaggi realmente ben descritti a eccezione dell’Ignazio...Leggi tutto padrone di casa tratteggiato con la consueta abilità dal sottovalutato Tur Ferro. E’ lui il più divertente, l'unico capace di recitare con grande padronanza, l'unico in grado di elevare il lavoro di Samperi a un livello superiore. Il rapporto che si vorrebbe centrale tra la Antonelli (governante chiamata a rimpiazzare la defunta moglie di Ignazio e subito benvoluta dall'intera famiglia) e Alessandro Momo (il quattordicenne figlio medio alle prese con i primi turbamenti sessuali) si consuma senza picchi, con lei che si spoglia davvero solo nel finale e lui che continua a non saper bene come comportarsi. In definitiva un film molto amato dal pubblico (incassi stratosferici) ma piuttosto noioso e piatto, al di là delle apparenze; meno erotico di quanto si possa credere e banale nella messa in scena della solita Sicilia alla Vitaliano Brancati. A distanza di 18 anni Samperi ne girerà un improbabile seguito.

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B. Legnani 19/02/07 00:46 - 5537 commenti

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Successo incredibile, e quasi inspiegabile oggi, motivato dal tema dello svezzamento sessuale dell'allora banale Alessandro Momo (tema all'epoca scabroso), che ben meglio avrebbe fatto, in seguito, diretto da Dino Risi. Suggestiva la fotografia, belle le ambientazioni, ma il film è piatto, con soluzioni semplicistiche, rischiarato solo da un grandissimo Turi Ferro. Tutto il resto è noia.

Homesick 19/02/07 17:22 - 5737 commenti

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Campione d’incassi e di voyeurismo e modello imprescindibile per la commedia erotica degli anni a venire, celebra il trionfo di Laura Antonelli, angelo del focolare dal corpo seduttore, e dello sfortunato Alessandro Momo, adolescente precoce e diabolico prossimo allo svezzamento. La fotografia di Storaro – mirabile il lavoro durante il “gioco” notturno sottofinale - e le musiche di Fred Buongusto rendono ancor più luminosa l’ambientazione catanese in cui agiscono dilettevoli personaggi-tipo, dal padre Turi Ferro all'autoritaria nonna Lilla Brignone e alla vedova vogliosa Angela Luce.
MEMORABILE: La maestra beve dal bicchiere in cui poco prima Nino «si bagnò la minchia»; le innocenti battute di Enzino sulla morte.

Undying 2/01/08 20:39 - 3807 commenti

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Semplice, lineare e a suo modo archétipo di un pensiero paradigmatico ed ancorato alla psiche virile: quello della fantasia maschile (sia l'uomo maturo, il giovane o l'imberbe adolescente) solleticata da una serva "tuttofare" che non disdegna (dis)attenzioni (la celebre sequenza della pulizia sopra scala immortalata nella locandina, con guardone al disotto) o più accorte "malizie". La Antonelli era sublime (il destino si accanirà -chiedendo il conto- quando girerà "Malizia 2000") ed il film resta inciso, come documento d'epoca, negli annali della cinematografia erotica. Piccante.

Matalo! 22/07/08 13:20 - 1378 commenti

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Furbata immortale di Samperi che crea un cliché poi imitatissimo; il film non è un granché, tutto sommato. Resta il fatto che spiare da sotto le scale la Antonelli coi capelli appena accomodati da un fermaglio, vestaglia e calze di nylon, resta un'esperienza che ogni uomo eterosessuale sano di mente dovrebbe fare. Se non nella vita, almeno al cinema. Poi il resto è una sequela di cliché indossati da bravi attori (Turi Ferro nel ruolo della vita). Alesandro Momo morirà giovanissimo per un incidente in moto.
MEMORABILE: Laura Antonelli; Laura Antonelli; Laura Antonelli.

Galbo 24/07/08 14:42 - 12400 commenti

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Commedia soft core piuttosto innocua, ma baciata da un inspiegabile successo commerciale, dovuto probabilmente al fatto di essere uno dei primi esempi di un filone poi fortunatissimo in Italia. C'è Laura Antonelli al massimo del suo fulgore fisico e c'è sopratutto il grandissimo e sottoutilizzato (al cinema) attore siciliano Turi Ferro. Non male l'ambientazione sicula, ma il film di per sè è piuttosto limitato e molto furbo.

Cif 19/04/09 00:54 - 272 commenti

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Incarna il turbamento di almeno due generazioni di adolescenti. Samperi riesce a miscelare ottimamente i suoi tipici tratti: commedia, critica graffiante della società democristiana e psicologia erotica (giacchè quanto lasciato all'immaginazione è decisamente di più di quanto offerto agli occhi). La costruzione della psicologia di Nino (un Momo fenomenale, con occhio spiritato), l'ambiguità del personaggio di Angelina (vittima o carnefice? ragazza timorata o "gran bbuttana"?). C'è anche la bellissima Aumont. Segna un'epoca. ***½.
MEMORABILE: Divertentissimi gli altri personaggi: Turi Ferro alle prese con la madre ("stai zitto!") e con il quadro della defunta moglie. E ancora Porcello.

Saintgifts 23/08/09 16:06 - 4098 commenti

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Genere erotico non è propriamente corretto per questo ottimo film ben recitato, ben diretto, ben fotografato e con musiche appropriate. A distanza di più di 35 anni tiene e molto bene. È una storia che attraverso situazioni costruite ad arte sui primi pruriti sessuali di un quattordicenne mostra uno spicchio di vita siciliana anni 50-60, esagerata nei toni quanto basta per renderla adatta a una visione piacevole, ma molto attinente alla realtà. Se ci si ferma solo sull'aspetto erotico si sbaglia e si giudica male un'opera di buon livello.
MEMORABILE: La Antonelli che si spoglia, gran spettacolo di bellezza senza nessuna volgarità.

Mco 29/08/09 12:06 - 2328 commenti

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Pellicola di successo quasi imprevedibile per una Antonelli alle prime armi e che gioca a fare da oggetto del desiderio di un adolescente alle prese coi primi impulsi ormonali. Va detto che la confezione è semplice ma intrigante e la protagonista in calze di nylon e in pose non propriamente ortodosse contribuiscono all'acuirsi della fama di cult. Merita di essere visto, in quanto qualche turbamento lo dà...

Vstringer 29/10/09 22:02 - 349 commenti

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Samperi tiene a freno la verve politica dei film immediatamente precedenti per tornare ad una più accessibile satira della famiglia borghese che pochi, in Italia, hanno saputo fare come lui. Momo è molto in parte, come anche Turi Ferro: ma va da sé che se non ci fosse lo splendore carnale di Laura Antonelli staremmo parlando di un altro film. Questo ha segnato un'epoca, fra calze di nylon e vaghe suggestioni incestuose, strip silenziosi e cliché siciliani: non un capolavoro, ma buono e furbo quanto basta.

Trivex 25/08/10 11:04 - 1744 commenti

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Licenzioso prodotto, idoneo a placare le sovrane morbosità dell'adolescente incallito, con una comprensibile e malcelata voglia di scandalo. Operazione commerciale da 30 e lode ed il film strappa un 21 politico (ma nel giudizio ci stanno anche gli apprezzamenti per il mercato acquisito). Laura è molto sensuale, espressione significativa del primato dell'erotismo sull'exploitation sessuale, sempre (o quasi) sconfitta nel risultato finale. Il film è lei (più lui), il resto è roba da poco, ma per quel che ho capito, tutto è andato secondo i piani: morbidissimo!

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Giacomovie 8/12/10 16:34 - 1398 commenti

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Il film conferma con furbizia le aspettative del titolo, in quanto è ricco di situazioni maliziose, alcune delle quali divertenti, ma mostra i suoi limiti sia nel soggetto (che si ferma, appunto, alle malizie rivolte alle curiosità adolescenziali) che nell'oggetto (il prorompente corpo di una Laura Antonelli al suo massimo). Come spesso succede ai grandi successi di pubblico, ha avuto il merito di avviare un sottogenere, ma una confezione meno semplicistica avrebbe giovato al livello qualitativo. **

Pinhead80 8/12/10 23:37 - 4771 commenti

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Chi non è mai stato almeno una volta sedotto dall'immagine della Antonelli che si spoglia spiata "di nascosto" nella sua camera? Tutta la pellicola gioca sul'aspetto voyeuristico dell'eros abbinato al tabù della differenza d'età e della posizione all'interno della famiglia. La trama di per sè è molto semplice e lineare, ma quello che fa la differenza è la centratura dello sguardo erotico che è rivolto all'esterno. Il vero voyeur diventa lo spettatore. Cult.

Pigro 15/06/11 08:55 - 9674 commenti

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Opera epocale e capofila di estenuanti imitazioni trash, questo film - pur con superficiali pennellate di erotismo casareccio (ma non pecoreccio) - è semmai, e con buon esito, una classica commedia italiana, capace di descrivere bene ambienti e tipi, in questo caso la ricca famiglia sicula in cui il rampollo adolescente vive i suoi turbamenti sessuali al cospetto della "serva". Tra l'eccellente livello attorale e le suggestioni della fotografia di Storaro, un piacevole ritratto psicologico e sociale che sa farsi grande narrazione popolare.

Jandileida 2/08/11 17:29 - 1567 commenti

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Ogni volta che vedo un film con Laura Antonelli rimango sempre stupito dalla sua bravura e dalla sua capacità di unire ad una carica sessuale potentissima momenti di assoluto candore. Malizia ha dato la stura a tutta una serie di film che segneranno gli anni '70 italiani (zie, nonne e giù per tutto l'albo genealogico), tuttavia qui l'erotismo è appena accennato e manca un po'di voluttà; un film insomma godibile ma inquadrabile più come commedia che come erotico. Ho trovato invece azzeccatissima l'ambientazione siciliana. Ferro su tutti.

Zardoz35 16/08/11 00:04 - 290 commenti

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Un film che ha fatto epoca, forse anche sopravvalutato, ma che diede origine al genere "erotico familiare" che in Italia ha tenuto botta per oltre un decennio. In una famiglia siciliana anni Cinquanta, l'arrivo di una bella domestica crea scompigli a non finire. La Antonelli, praticamente sconosciuta, riesce ad entrare nell'inconscio erotico di milioni di italiani. Turi Ferro è un autentico gigante, ben supportato dal povero Momo. Simpaticissima anche l'interpretazione del reverendo Pino Caruso.

Herrkinski 21/09/11 00:14 - 8124 commenti

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Il più famoso film di Samperi, nonchè quello che ha trasformato in sex-symbol dell'epoca Laura Antonelli, lanciandola tra le superstar. Si capisce comunque il successo del film, che è abilissimo nel giocare tutto sull'attesa e su un tema "evergreen" in grado di conquistare ampie platee. Tuttavia, a parte il nudo "liberatorio" dell'attrice verso fine film, l'aspetto erotico è più suggerito che altro mentre spiccato è il lato ironico, ben reso dalle ottime prove del cast (bravissimi Ferro e Momo). Ben girato e, a suo modo, avanti sui tempi.

Luchi78 7/10/11 15:48 - 1521 commenti

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Un Samperi all'apice della morbosità azzecca tutte le mosse atte ad interessare il grande pubblico e gli incassi gli daranno ragione. Il ragazzino adolescente, l'avvenente governante e la tresca famigliare che porterà all'incestuoso epilogo. C'è una componente scandalosa molto forte, ambientata in quella Sicilia più provinciale e bigotta che mai, ma allo stesso tempo sfrontata e maliziosa (per l'appunto). La Antonelli è bellissima e non si disdegna nella recitazione, Turi Ferro dà quel tocco in più. Erotico d'autore.

Nmatta 11/03/12 18:05 - 18 commenti

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Il più grande successo di pubblico (5 miliardi di lire!) di Salvatore Samperi. Più che malizia, furbizia: il film ha il suo asso nella manica nell'effetto "scandalo" e nella bella Laura Antonelli. Oggi fa sorridere. Bella fotografia di Vittorio Storaro.

Cotola 21/01/12 19:13 - 9058 commenti

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Fece epoca (non c’è da spiegare perché), mentre oggi non è altro che una commedia con qualche blanda spruzzata erotica come ce ne sono tante, ma col merito di non scadere mai nella volgarità, nel pecoreccio. Il successo fu tale che venne parecchio imitato. La Antonelli era bellissima ma anche la Aumont non scherzava affatto. Storaro gigioneggia non poco, dimostrandosi ottimo professionista anche in film non memorabili come questo. Non male anche la piacevole colonna sonora di Fred Bongusto.
MEMORABILE: Laura Antonelli e la vedova corallo. Turi Ferro sulle implicazioni psicanalitiche del suo matrimonio: “e non gli diciamo niente a Freud”.

Moro 7/02/12 14:16 - 36 commenti

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Bravissimo Samperi nel guidare l'Antonelli a interpretare se stessa, cioè ad esprimere la propria naturale femminilità, senza alcuna forzatura. Solo ingiustamente questo bellisimo film è relegato nella nicchia delle pellicole "di genere", in questo caso delle commedie sexy, di cui - secondo molti - sarebbe una sorta di capostipite. Si tratta, invece, di un film tout court e di gran classe. Turi Ferro è in stato di grazia: divertente, credibilissimo. L'Antonelli aiuta il mediocre Momo a non rovinare un piccolo capolavoro. Fantastiche le musiche.

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Giùan 6/08/12 22:30 - 4567 commenti

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Cartina di tornasole del cinema di Samperi, Malizia è film dagli intenti ambiziosi, perlopiù frustrati però nella messa in scena, destinata a scadere nel luogo comune assecondando il lubrico gusto del pubblico (nel numero del quale peraltro ci mettiamo). Ecco così che la critica all'istituzione-famiglia (al centro di Grazie zia e Cuore di mamma) si stempera in un caravanserraglio vernacolare, la cui cornice ("l'assolata" fotografia di Storaro) vale più del quadretto socio-psicologico e i caratteri (Laura, la Luce, Momo, Ferro, Caruso) dicon più dei personaggi.
MEMORABILE: Lo spogliarello mozzafiato della Antonelli sotto gli occhi dei due ragazzi che lumano dall'abbaino; "Il più bel culo di Catania": Angela Luce.

Stefania 14/09/12 15:13 - 1599 commenti

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Un po' di colore in meno, un po' di classe e di arguzia in più: ecco cosa distingue questo film da tante farse più o meno scollacciate del sub-genere "lodo l'amore delle cameriste". Deliziosamente frustrante il gioco di reciproca seduzione tra Momo e l'Antonelli, robusta la caratterizzazione di Turi Ferro, molta ironia e poco macchiettismo nel disegno dei personaggi secondari, tutti molto credibili. Curiosa la trovata "goticheggiante" dell'ex-moglie fantasma: un piccolo classico della commedia italiana, ancor più che "all'italiana".
MEMORABILE: L'eleganza e, paradossalmente, il pudore delle scene di nudo.

Lucius 2/03/13 23:35 - 3015 commenti

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Il candore di un'attrice sexy e spontanea, specchio delle bramosie e dei primi pruriti di un ragazzino imberbe e non immune alla sua fisicità, al centro di quello che sarebbe divenuto il cavallo di battaglia della sfortunata attrice italiana e un capostipite del genere erotico all'italiana. Sulla sceneggiatura si può sorvolare tranquillamente, ma non sul film che rispecchia, pur col suo stile leggero, la psicologia di provincia e l'epoca alla quale fa riferimento. Una famiglia diversa da quella del Mulino Bianco, ma tanto autentica... Lasciati turbare.

Neapolis 11/06/13 16:08 - 184 commenti

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Film capostipite della commedia erotica italiana che ha saputo infrangere il finto perbenismo imperante nella cinematografia dell'epoca. Il successo del film è, a mio avviso, attribuile alla omologazione che avviene del vouyerismo inteso, da questo film in poi, come forma di contemplazione collettiva e non più considerato una forma trasgressiva; il tutto reso possibile dalla femminilità che trasuda la Antonelli e da autentiche pennellate d'autore del regista Samperi. Cult.

Liv 10/08/13 23:50 - 237 commenti

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L'ho visto ben 40 anni dopo che uscì. Avevo pregiudizi. Nel complesso mi è piaciuto, specie all'inizio, quando ha movenze leggere da commedia. Ma poi lo spettatore Anni Settanta voleva qualcosa di succulento, di visivo, di anatomico, di torbido. E Samperi lo serve, senza attribuirgli un cattivo gusto. La regia è assente ma la recitazione è ottima, la fotografia splendida (vale il film), le musicheadatte. Non posso vedere la Antonelli senza pensare al male che il successo le fece.
MEMORABILE: I nomi: i La Brocca e Angela La Barbera. Troverei più logico l'inverso: sarebbero fatti l'uno per l'altro. Ma perché questi nomi? La Barbera, poi...

Gabrius79 3/12/13 00:17 - 1427 commenti

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Pruriginosa e tutto sommato gustosa commedia erotica che rimane negli annali per la presenza della seducente Laura Antonelli (in particolare mentre si trova sulla scala). Ottime le presenze di due bravi attori siciliani (l'ambientazione è siciliana) come Turi Ferro e Pino Caruso e buona prova per il giovane Alessandro Momo. Il regista Samperi stavolta ci ha visto giusto.

Jurgen77 27/10/15 08:11 - 629 commenti

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Pruriginosa opera di Samperi che, grazie a una Laura Antonelli all'apice dello splendore, riscuote grande successo tra gli estimatori del voyerismo da buco della serratura. La trama di per sé non è un granché, ma la carica sensuale di questa pellicola è molto elevata, con conseguente soddisfazione per il popolo dei "guardoni della notte". All'epoca fu un gran successo.

Paulaster 23/09/16 10:19 - 4429 commenti

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Considerando il periodo storico sono diverse le cose da apprezzare. Ambiente siculo ben descritto grazie anche alle musiche, bravo Ferro e crescendo di sensualità senza esser gratuito; poi c'è la Antonelli col suo misto di dolcezza e ambiguità. Un erotismo primordiale a dare il viatico a scosciamenti in cima alle scale e spiate di nascosto. Non tutto fila liscio nel reparto giovanile, che risulta imballato e fin troppo imberbe.
MEMORABILE: La prova in bicicletta; La pila nel buio.

Nando 15/02/16 12:46 - 3816 commenti

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Strepitoso successo degli anni 70, il film ha iniziato un filone che sviluppò una notevole produzione di cloni. Visto oggi presenta un erotismo molto edulcorato, nonostante il turbamento del giovane Momo sia molto evidenziato. Lo sviluppo narrativo appare semplice ma nel complesso efficace grazie alle valide interpretazioni di Ferro, Luce e della sensualissima Antonelli. Buona colonna sonora di Bongusto.

Parsifal68 20/09/16 08:42 - 607 commenti

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Alla morte della moglie, un piccolo commerciante in stoffe scopre che la moglie aveva assunto una bella colf verso la quale tutti i componenti della famiglia perderanno la testa. Capostipite del genere softcore italiano, è un pruriginoso filmetto che mette in mostra le notevoli grazie della Antonelli e un fastidioso allupamento generale alquanto improbabile, sebbene la vicenda sia ambientata nella Sicilia anni '50. Acerba e sensuale la protagonista, grandioso Ferro, irritanti sia Momo che il bambino ultimogenito.

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Capannelle 30/03/17 12:38 - 4412 commenti

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Come cult è forse sopravvalutato, però conserva ancora oggi i suoi perché per una interpretazione della commedia meno scollacciata e più irrispettosa rispetto al comune senso non tanto del pudore quanto delle sacre tradizioni di provincia. Perde quota a metà perché il rapporto tra la Antonelli e Momo non viene modulato abbastanza o raggiunge estremi poco credibili, ma sa comunque proporre sequenze notevoli senza diventare pecoreccio.

Rufus68 25/02/18 20:09 - 3845 commenti

I gusti di Rufus68

La storia è ben costruita, per carità, ma l'accumulo di luoghi comuni, pur piacevole, non giustifica l'alone erotico e leggendario che aureola tale pellicola. Turi Ferro fa Turi Ferro, i comprimari sono bravi, la "sicilianitudine" trabocca da ogni poro narrativo, con la nostalgia del bel tempo che fu e la Antonelli è effettivamente bellissima, fra castità e involontario esibizionismo (quello più eccitante); il regista, però, non riesce a imprimere un colpo d'ala personale appagandosi in tali risaputi andirivieni. Sopravvalutato.

Caesars 7/01/19 11:14 - 3794 commenti

I gusti di Caesars

Grandissimo successo di pubblico all'epoca della sua uscita nelle sale. Il film però non è gran cosa. Tra i punti a suo favore si possono contare una splendida Laura Antonelli, un buon Turi Ferro e un discreto score musicale a opera di Fred Bongusto; per il resto qualche spunto vagamente divertente ma anche molte sequenze non particolarmente felici e qualche attimo di noia. Sicuramente però un'opera che ha fatto epoca e che aprì la strada a molte pellicole simili.

Magi94 14/04/19 10:45 - 954 commenti

I gusti di Magi94

Se nella prima parte appare piuttosto curioso e con tratti riusciti da commedia all'italiana, man mano che si scivola verso il lato erotico ogni qualità va perdendosi, dalla sceneggiatura che insiste con fare noioso senza offrire molti spunti, fino al finale che riflette bene la concezione maschilista della "serva" che ci siamo in parte lasciati alle spalle. Si salva l'ottima interpretazione di Turi Ferro, che costruisce un personaggio divertente e sincero.

Bullseye2 10/07/22 19:29 - 397 commenti

I gusti di Bullseye2

Il culto del film è pienamente meritato: basterebbero Turi Ferro e lo splendore di Laura Antonelli per consacrare "Malizia" nella storia del cinema non solo italiano. Purtroppo non è un capolavoro: seppur di fattura più che buona, la sostanza dell'opera è un po' anemica e l'erotismo per il quale la pellicola è tuttora famosa era poca cosa anche ai tempi, a parte poche notevolissime scene. Più commedia di costume anti-famiglia nello stile di Samperi che film erotico, anche se fu il precursore di un fortunatissimo filone scollacciato. Ad ogni modo, fece epoca.

Noodles 30/04/23 09:06 - 2233 commenti

I gusti di Noodles

Pezzo di storia dl cinema italiano, volente o nolente, "Malizia" fa parte di quel gruppo di commedie erotiche in cui la risata è più o meno bandita e si preferisce sottolineare la parte voyeuristica e erotica, sebbene in realtà di eros non è che se ne veda tanto, con una certa sfumatura teatrale dovuta ai tanti interni e ai pochissimi esterni. Il film procede un po' a sbalzi, non mancano le parti lente e noiose, anche perché la trama è davvero esigua, ravvivata però da un buon cast in cui spicca Turi Ferro. Bellissima Laura Antonelli in uno dei suoi ruoli più famosi. Pietra miliare.

Gugly 6/01/24 23:10 - 1188 commenti

I gusti di Gugly

Più commedia che erotico, il film ha due pilastri: la sensualità senza volgarità di Laura Antonelli e il mestiere di Turi Ferro per questa pellicola che mescola umori alla Brancati con momenti di noia (il rapporto tra il figlio e la serva è improbabile e ripetitivo) e punte pecorecce evitabili (l'amico di Nino non a caso soprannominato "porcello"); la Antonelli sovrasta un Momo ancora più immaturo del soldatino accompagnatore in una rievocazione degli amori ancillari di una volta corredata di splendide musiche di Fred Bongusto.

Reeves 7/01/24 07:41 - 2230 commenti

I gusti di Reeves

Un vero e proprio fenomeno di costume all'epoca e una consacrazione del fascino morbido di Laura Antonelli, qui desiderata da tutti i maschi e intenzionata a concedersi solo a quello che mostra maggiore tigna nel suo accanimento (con la Melato, che era l'attrice scelta dalla produzione, il successo sarebbe stato decisamente minore). Indimenticabile Lilla Brignone come madre vecchio stampo;  ci sono notazioni di costume non banali e soprattutto non c'è mai volgarità.
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MUSICHE:
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  • Discussione Zender • 13/12/12 09:00
    Capo scrivano - 47813 interventi
    Ok, grazie Markus e Panza, scattano i rettangolini ufficiali.
  • Musiche Lucius • 22/10/13 00:27
    Scrivano - 9051 interventi
    Direttamente dalla prestigiosa collezione Lucius, il 45 giri originale:

    Ultima modifica: 12/11/14 18:00 da Zender
  • Homevideo Ruber • 15/03/16 19:06
    Formatore stagisti - 9251 interventi
    Quello che non ti aspetti lo fanno in oriente!

    Malizia per la prima volta in blu ray con audio jappo e Italiano.

    http://www.blu-ray.com/movies/Malicious-Blu-ray/108323/
  • Homevideo Ruber • 11/04/16 17:19
    Formatore stagisti - 9251 interventi
    Il dvd della General video ha una durata di 1h33m20s (versione uncut)

    Formato: 2.35:1
    Audio: Italiano 2.0
    Extra: schede biografihe protagonisti e regia, e interviste a Samperi e sceneggaitore.

    Screen a 59m

    Ultima modifica: 11/04/16 19:07 da Zender
  • Curiosità Fedemelis • 26/10/16 10:12
    Fotocopista - 2139 interventi
    La partita che Ignazio La Brocca (Turi Ferro) guarda con il figlio maggiore in televisione mentre il figlio più piccolo Nino (Alessandro Momo) accarezza le gambe di Angela La Barbera (Laura Antonelli) è il derby delle isole Catania-Cagliari 2-1 del 20/3/1957, Serie B '56/'57.
    I miei ringraziamenti agli amici del gruppo Facebook "Stadi d'Italia. La storia del calcio italiano attraverso i suoi templi" per l'aiuto a riconoscere lo stadio e sopratutto la stagione (i pali delle porte "spigolose" vennero abolite dal 1961). Attualmente è il divario più grande tra film e partita (16 anni).


  • Discussione Zender • 26/10/16 10:23
    Capo scrivano - 47813 interventi
    Grazie Fedemelis, spostato. Ho solo tolto la frase del divario più grande dallo special perché so per esperienza che poi negli speciali ste cose variano e nessuno sa mai cosa significhi "attualmente". L'ho lasciato scritto nel post.
  • Discussione Fedemelis • 26/10/16 10:28
    Fotocopista - 2139 interventi
    Zender ebbe a dire:
    Grazie Fedemelis, spostato. Ho solo tolto la frase del divario più grande dallo special perché so per esperienza che poi negli speciali ste cose variano e nessuno sa mai cosa significhi "attualmente". L'ho lasciato scritto nel post.

    Ok! Era una nota che non potevo trascurare; io il primo ad essere sorpreso di tale divario. E' anche la prima apparizione di una partita di serie B.
  • Homevideo Buiomega71 • 25/01/19 18:55
    Consigliere - 26027 interventi
    Dal 23 febbraio sarà disponibile il combo blu-ray/dvd per la tedesca CMV, con audio italiano

    http://www.kultvideo.com/DVD.aspx/26867-Blu-Ray-Malizia-Limited-Mediabook-Edition-Blu-Ray-Disc-DVD-23-02-Malizia-Limited-Mediabook-Edition-Blu-Ray-Disc-DVD-?__lang=it-IT
  • Homevideo Buiomega71 • 12/11/21 19:39
    Consigliere - 26027 interventi
    C'è il blu ray spagnolo edito dalla Divisache ha l'audio italiano con sottotitoli spagnoli removibili.

    https://www.amazon.es/gp/product/B08PJP9HRJ/ref=ppx_yo_dt_b_asin_image_o01_s00?ie=UTF8&psc=1
    Ultima modifica: 13/11/21 07:35 da Zender
  • Discussione Mazinga • 10/08/22 17:46
    Disoccupato - 1 interventi
    Al minuto 65 circa Nino La Brocca (Alessandro Momo) rifiuta in regalo dal padre Ignazio (Turi Ferro) un motorino perché, dice, "è pericoloso". La frase si dimostrò una profezia, per il povero Momo, che circa un anno dopo l'uscita del film morì in un incidente stradale alla guida di una moto di proprietà dell'allora fidanzata Eleonora Giorgi.
    Ultima modifica: 10/08/22 18:26 da Zender