Alla ricerca di un partner che possa sostituire il non sempre disponibile Terence Hill, Bruno Corbucci affianca a Bud Spencer il proprio protetto Tomas Milian, reduce da uno dei tanti “delitti” risolti sotto le spoglie del commissario Nico Giraldi. E, per l'occasione, lo fa tornare ladruncolo di mezza tacca come ai tempi remoti del Monnezza. In verità il Milian qui offertoci ha poco a che spartire col fratello buono del Gobbo inventato da Lenzi: molto meno arguto e più sempliciotto, gigolò da quattro soldi che deruba le vecchie in adorazione, Tony Roma è un personaggio a suo modo originale, comprimario interessante per un Bud Spencer in ottima forma. Girato in Florida tra Miami e Palm Beach,...Leggi tutto introdotto subito dalle musiche scanzonate (in perfetto stile De Angelis) dei fratelli La Bionda, CANE E GATTO percorre sentieri già ampiamente battuti; ma la sceneggiatura solida firmata dagli inseparabili Amendola e Corbucci, un duo di protagonisti simpatici e profondamente antitetici (come nella tradizione dei più classici film da “guardie e ladri”) aggiunti a una regia spigliata fanno brillare, per quanto possibile, la formula scelta dalla produzione. Un Corbucci-movie dei più tipici, insomma, con i suoi pregi e i suoi difetti (un'inevitabile mediocrità di fondo, nessun picco comico). Tra i due, strano a dirsi, emerge di più il pacioso Spencer, meno “ottuso” del consueto e capace di rubare la scena a un Milian un po' troppo ripetitivo che, al di là di un inedito slang anglo-partenopeo e una simpatia innata, offre poco del suo carisma. Ciononostante, come poliziesco semicomico CANE E GATTO funziona. E il recupero, seppur limitato, di Margherita Fumero come spalla estemporanea di Milian ha il suo effetto. Da ricordare abiti e auto ultrakitsch di Tony Roma.
La strana coppia Spencer-Milian diretta con esperienza da Bruno Corbucci riesce a fare centro. Bud è un rude poliziotto sotto copertura mentre Tomas un truffatore/gigolò con velleità artistiche. Dopo una serie di rocamboleschi inseguimenti i due si ritroveranno alleati per incastrare il boss mafioso Licuti e la sua organizzazione. Tra scazzottate, gag e dialoghi divertenti (Milian è doppiato in anglo-napoletano) le risate non mancano. Bellissime come sempre le musiche dei fratelli La Bionda.
Nella Pasqua dell'82 l'ingresso del cinema Reposi (Torino) esponeva due cartonati che farebbero oggi la felicità di tanti appassionati: uno ritraeva il Bud di Occhio alla penna, l'altro il Tomas de La banda J. & S., con barba e cappellaccio. Questo per capire cosa i distributori avrebbero voluto offrire al pubblico, che invece si ritrovò un film con il fiato di un modesto telefilm ed un Milian irriconoscibile e, seppur sempre bravo, non efficace come nei panni del trucido. Un'occasione sprecata, incassi in affanno.
MEMORABILE: Osservare Tomas Milian in questa trasformazione può valere tutto il film, almeno per i suoi fans.
Film totalmente basato sull'incontro tra due personaggi capofila di un certo tipo di cinema popolare degli anni '70 e '80, Spencer e Milian. Il film strappa qualche risata ma avendo a disposizione questi due calibri (oltre ad un regista navigato come Corbucci) si poteva fare onestamente di più. La sceneggiatura è carente e il poco di buono che il film presenta deriva dalla bravura e simpatia dei due attori protagonisti, peraltro non affiancati da un cast all'altezza.
Stanca commedia tinta di poliziesco-noir in corsa sulle strade di Miami, tra grattacieli e palme. Ritmo, azione e simpatia non mancano e in certi momenti ci si può anche divertire, ma il prodotto si adagia sui clichés del genere e mollando il grosso del lavoro agli sganassoni di Spencer e alle mimiche di un Milian – ladruncolo gigolo dalle velleità canore - molto più contenuto del solito.
Non è male, ma nemmeno memorabile. I due protagonisti sono nettamente sottotono: Bud Spencer in versione poliziotto-padre di famiglia non convince troppo; meglio Milian, simpatico e scaltro ladruncolo. Viene da chiedersi se non fosse stato meglio fare incontrare i due protagonisti nei loro abituali personaggi, piuttosto che modificarli. Tutto sommato però, anche così non delude.
Allegra cavolatella sorretta dall'insolito duo Spencer-Milian, quest'ultimo in versione sciupafemmine con ciuffo riccio, movenze alla Little Tony e fascino alla Rodolfo "Lavandino". Purtroppo, le idee latitano e il copione tende a ripetersi, con gag non sempre riuscite, anche se i due sono comunque in una forma sufficiente da permettere allo spettatore di arrivare fino alla fine. Nota di merito per Margherita Fumero, qui cognata di Bud, che si sente dire: "Per te il tempo delle mele è finito ed è giunto quello dei fichi secchi". Vedibile.
MEMORABILE: Bud parla al cane in polacco, perchè dice che viene da lì: "E' un profugo di Danzica"; Milian interrogato, chiama il capitano della polizia "Maestà!".
un film (etto) in pieno stile Corbucci poco ispirato (o forse in ispirazione anglossassone) che si mantiene dall'inizio alla fine su un livello di mediocrità offrendo (nonostante la stranissima ma interessante coppia protagonista) ben pochi spunti umoristici e dove la sceneggiatura gioca intorno a figure fritte e rifritte (ancora una volta, la mafia da fumetto) con notevoli punti deboli (in particolare l'odiossissima famiglia di Spencer). Milian, pur poco caratterizzato, piace (per la particolarità del personaggio) ai fan ed è il piu curioso.
MEMORABILE: Credo che l'unica cosa facilmente ricordabile sia il riuscito motivetto musicale.
Divertente incontro fra i grandi Bud Spencer e Tomas Milian, che insieme offrono una delle coppie più simpatiche del cinema italiano. Il ritmo è molto alto e, sebbene la storia sia di una banalità unica, la sceneggiatura offre ai due molte occasioni per far ridere. Non manca una scazzottata finale ben orchestrata e una colonna sonora frizzante; e poi vedere Milian che fa Tony Roman è impareggiabile.
MEMORABILE: Bud Spencer al posto della mamma di Milian!
Il cinema popolare italiano è costellato da miriadi di coppie comiche, alcune delle quali strampalate e dettate da puro spirito sperimentale (della serie "se la cosa funziona, ci saranno dei seguiti") e questo è il caso: Milian/Spencer; strana coppia, è vero, ma in definitiva - per come posta allo spettatore - la cosa funziona, anche perché, a dire il vero, sono due personaggi diversi che nella pellicola sono intrecciati senza mai una vera sintonia. Vicenda "corbucciana" tipica che coniuga il poliziesco (all'acqua di rose) al comico.
Qualcuno avrebbe preferito un'avventura del commissario Rizzo con l'ispettore Giraldi, magari diretta a quattro mani da Steno e Bruno Corbucci, invece l'incontro fra i due attori è una commedia d'azione che è un po' farsa, girata a Miami, dove se Bud Spencer rifà il commissario Rizzo, Tomas Milian fa il ladro anglo-napoletano che adesca le vecchiarde e prende le sberle (più di Bombolo) dal primo. Si dice che l'alchimia fra i due non sia buona, ma a me questa commedia diverte sempre; sarà per la presenza della Fumero e del boss Marc Lawrence...
Divertente commedia con la coppia Spencer-Milian. Il film ricalca fedelmente la trama dei poliziotteschi dell'epoca ma, a mio giudizio, a sfumare è l'ambientazione americana, ovvero la solita Miami. Bud è come sempre simpatico, ma la vera sorpresa è Milian, che rinuncia al doppiaggio regalandoci un grande personaggio ovvero l'anglo-italo-paraguaiano Tony Roma, splendido in coppia con la Fumero dopo i precedenti episodi di Giraldi.
MEMORABILE: I discorsi di Milian; La canzone del film; Il finale che dà il titolo al film.
Quando ci sono due mostri sacri come Bud Spencer e Tomas Milian il divertimento non può che essere assicurato. Qui i due, come anticipato dal titolo, si rincorreranno per tutta la pellicola in una serie di situazioni via via sempre più incredibili. Grandissimo Milian a trasformarsi in un latin lover canterino pronto a infinocchiare ogni babbiona gli si presenti davanti e bravo Spencer nei panni del poliziotto mascherato da venditore ambulante. Tanto ritmo in un film per tutti e dalle risate garantite.
Forse la coppia Bud Spencer/Tomas Milian (una delle trovate più improbabili imposte dai blockbuster dell'epoca) avrebbe ingranato meglio se fosse stato il primo a entrare nell'universo del secondo. L'avventura invece è in classica trasferta americana con fuga da gangster fumettistici. Bud che si finge venditore di Folletto è passabile, mentre non funziona affatto Milian, che non riesce a dare carattere a un personaggio sbagliato. Resta la curiosità di cosa avrebbe potuto essere "Il trucido e Piedone".
MEMORABILE: Bud sul punto di andare in vacanza parte in missione facendo credere alla sua famiglia di vendere elettrodomestici.
Stavolta al fianco dell'invincibile Bud viene proposto uno spassoso Tomas Milian, nei panni del ladrucolo che si trova al posto giusto nel momento sbagliato e assiste a un delitto eccellente. Così, il seduttore-gaglioffo si ritrova tra l'incudine di una scalcinata banda di mafiosi e il martello inesorabile del bonario Spencer, qui nei panni di un poliziotto che lascia all'oscuro della propria identità la sua numerosa famiglia (sebbene ciò non aggiunga granché alla trama). La coppia funziona ma non trova mai l'alchimia perfetta.
La strana coppia Spencer-Milian in una sorta di guardia e ladro che non diverte come dovrebbe a causa di una sceneggiatura non propriamente ad hoc. I due attori cercano di sopperire come possono con alcune gag elementari ma efficaci, ma è inutile aspettarsi da loro delle scintille come poteva sembrare sulla carta. Inseguimenti e qualche scazzottata bonaria a corredo. La Fumero viene usata poco ma bene.
Poteva essere un film memorabile, dato il particolare incontro. Invece bisogna accontentarsi di una commediola con trama già vista e il personaggio di Bud Spencer che è una sorta di Piedone “vorrei ma non posso”. Eppure, visto che di momenti buoni ce ne sono, sarebbe bastato poco per produrre qualcosa di più interessante: eliminare molte scene con l’insopportabile famiglia di Spencer, ad esempio, o aumentare quelle con i soli Spencer e Milian, che sono i momenti più vivaci. Buono Lawrence come cattivo.
MEMORABILE: La scazzottata finale, con Milian che le prende più volte da Spencer.
Bud Spencer ha un innegabile talento comico. Sfortunatamente, in "Cane e Gatto" non c'è nessun altro che lo sostenga: Tomas Milian è una caricatura inconsueta di un gigolò italo-americano e Marc Lawrence una caricatura meno insolita, ma ancora poco divertente, di un don mafioso. Talvolta s'incontrano trovate divertenti ed è piuttosto azzeccato il personaggio di Tony Roma. Il film è leggero e solare, con una trama semplice. I fan di Bud apprezzeranno i momenti delle sue tipiche scazzottate, gli altri difficilmente troveranno l'intrattenimento desiderato.
Tentativo di rinnovare l'immagine di Milian staccandolo dal ruolo del commissario Giraldi e affiancandolo al grande Bud come possibile alternativa a Terence Hill. L'operazione non riesce fino in fondo a causa di una storia piuttosto esile in cui le parti comiche vengono affidate a un Milian irriconoscibile che riesce a strappare qualche timido sorriso e nulla più. Spencer ne esce meglio e sembra tornato ai tempi di Steno in cui faceva lo sbirro per davvero, ma nel complesso la pellicola è piuttosto fiacca e potrebbe piacere solo ai fan dei due protagonisti. Non per forza!
Così com'era già accaduto con Pozzetto, anche qui Milian ne esce sopraffatto dall'altro protagonista, un Bud Spencer in gran forma e soprattutto nei panni che gli sono più congeniali: quelli del poliziotto. A lui invece tocca impersonare una sorta di playboy d'origine italiana (con annessa, immancabile, Fumero innamorata) che regge giusto i primi minuti ma presto stanca. La trama gialla (si fa per dire) è assai scontata e utile solo a sviluppare le varie gag, che funzionano a corrente alternata. Trionfo kitsch nel trucco e parrucco. Non imperdibile.
Una delle coppie più improbabili al cospetto di un tipo di cinema che andava molto di moda quando i cineasti avevano il coraggio dell'azzardo. Se Spencer rilancia le sue quotazioni di poliziotto dopo i fasti dei suoi vari Piedone, Milian ritorna ad alcune delle caratteristiche che lo resero famoso come Monnezza. Gli intrighi e le macrocollusioni della grande Los Angeles sono la polpa adatta ad un sugo che sappia amalgamare ingredienti di commedia e poliziesco, ben mescolati sotto l'attenta egida corbucciana. Spensieratezza assicurata per un'oretta e mezza. Bella la sigla iniziale.
MEMORABILE: La famiglia pronta alla partenza per le vacanze, con la Fumero in prima linea.
Le musiche e l'ambientazione in Florida ricordano molti dei prodotti che realizzerà De Angelis negli anni a venire, dando un taglio americano al film che piace; Spencer è a suo agio in un ruolo familiare, Milian invece esce dal suo solito personaggio e si trasforma in una sorta di rockabilly anglo-partenopeo abbastanza curioso, anche se a dire il vero non funziona troppo e non è minimamente paragonabile ai suoi ruoli da "trucido". Il film è un buddy-movie con una struttura quasi da road-movie; si poteva fare di più ma tutto sommato risulta abbastanza gradevole e ben girato.
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Milian diversissimo da tutti i suoi altri ruoli,molto simpatico.Vorrei sapere chi gli presta la voce in questo film,perchè è un doppiaggio divertentissimo,il vero punto di forza di questa bella pellicola!!
Certo Milian si è autodoppiato soprattutto negli western che ha fatto dove risalta il suo accento sudamericano.Qui propone un'esilarante slang anglo-napoletano che se veramente è farina del suo sacco dimostra una volta di più quanto sia un fenomeno Tomas.
CuriositàCangaceiro • 14/07/09 13:26 Call center Davinotti - 739 interventi
DiscussioneFabbiu • 3/10/10 19:55 Archivista in seconda - 652 interventi
Ho comprato il dvd di questo film in una edicola in spagna , il titolo spagnolo è " el perro y el gato" (ovviamente tra le lingue a scelta c'è l'italiano oltre al castillano).
E' risaputo che gli editori spagnoli non brillano nei lavori di doppiaggio (Il Milian spagnolo a differenza della versione italiana ha un molto vago accento italo-americano) ma Bud Spencer invece è piuttosto simile di voce, e tutto sommato mi sono divertito a guardare il film in lingua (piu che altro mi sta servendo come allenamento per apprendere un po di spagnolo)
Film che sto guardando e riguardando spesso, durante i frequenti passaggi su un' emittente locale. L' unico neo del film è proprio l' antagonista: Marc Lawrence si cala poco nel ''cattivo'', replicando un pò lo stesso ruolo ricoperto in ''Poliziotto Superpiù''. Scena cult, la scazzottata finale, quando Bud, da una fitta coltre di polvere di gesso fa ''volare'' uno dietro l' altro cinque scagnozzi !