(BABY VINTAGE COLLECTION) Non si può dire che sia esattamente un bel film: la regia non è granché, i dialoghi sono spesso imbarazzanti (benché opera, tra gli altri, di Enrico Vanzina e dello stesso Calà), le protagoniste femminili sommariamente non convincono, eppure DOMANI MI SPOSO è un film divertente, calibrato. Soprattutto però entrerà nella storia (si fa per dire, ovviamente) perché è forse l'unico in cui il grande Guido Nicheli interpreta un ruolo non caricaturale o marginale. E lo fa alla grande, sfoderando gag a volte irresistibili e duettando con Calà nel suo milanese caratteristico. La parte del padre di Isabella...Leggi tutto Ferrari (preludio a quello che sarà il suo ruolo nel telefilm-culto I RAGAZZI DELLA 3^ C) gli si addice strepitosamente e sono quelli con lui i siparietti più riusciti. Per il resto non ci si allontana di molto dagli standard tipici del film col bravo Jerry, che peraltro ormai ripete il suo personaggio con consumata abilità. La Carlucci e la Ferrari invece proprio non brillano e perdono il confronto con Karina Huff, incantevole e dolcissima. Tra i comprimari spiccano un giovanissimo Claudio Bisio e la futura cantante-meteora Tracy Spencer (due anni dopo sbancherà con “Run To Me”). Del film non resterà molto, ma alcune gag di Calà sono ottime e lo stesso ex Gatto riesce molto bene nel rendere credibile un personaggio che potrebbe essere in futuro uno chiunque di noi giovani.
Di nuovo Calà diretto da Massaro dopo Al Bar dello sport. Un film che mantiene pregi e difetti della pellicola precedente: un bell'avvio e una storia che si perde per strada. Ciò nonostante è uno dei film più divertenti del Calà prima maniera, qui attorniato da ottimi comprimari tra i quali spicca la giovane e bella Ferrari, a cui seguono la Huff e la Carlucci. Ma soprattutto c'è il suocero Guido Nicheli, che con Calà dà luogo a momenti esilaranti. Vi si vede anche un giovane Bisio.
Jerry è un trentenne che sta per sposarsi con Isabella Ferrari ma deve, prima, regolare la situazione prima con la sua ex (M. Carlucci) e dopo, con un regalo bello ma scomodo degli amici, Karina Huff. Alla fine tutto si aggiusterà per il meglio. Il film è divertente e il merito di ciò è dovuto alla presenza di Guido Nicheli che si lascia andare a duetti irresistibili con Calà. Alla lunga però il film finisce col perdere qualche colpo. Le bellissime attrici fanno la gara a chi recita peggio.
Commedia giovanilistica dal cast nutrito, piuttosto divertente e che, ai tempi, fu classificata come ultimo sforzo di un Jerry Calà in via di esaurimento artistico (giornali dell’epoca). In realtà non è propriamente vero, visto che per qualche anno ancora ebbe un certo successo. Splendida la Ferrari, ancora in fase “ragazza ideale”, ma pure qui stiamo alle ultime cartucce in tal senso... Particolarmente efficace, ma un po’ mortificata nel ruolo di prostituta, la bella Karina Huff. Stupenda la colonna sonora.
Massaro ha poche carte in mano, ma le usa tutte come se fossero jolly, pinelle o scale reali. Chi in quegli anni decretò che - cognomen omen - Calà stesse tramontando e in riserva di smalto, ha ora tutto il tempo di ricredersi. Il film sa di essere di poche pretese e di polso debole, e proprio perché conosce i propri limiti non azzarda mai passi più lunghi di una gamba zoppa, andando sano e lontano, cavalcato da un Jerry, da una Huff e da un Nicheli che sanno come spronare un ronzino, trasformandolo in un purosangue.
Piacevole commedia sostenuta da un bravo Calà che si destreggia tra varie bellezze bionde alla vigilia del suo matrimonio. Niente di trascendentale ma si lascia guardare grazie a un divertente svolgersi degli eventi contornato da qualche simpatico spunto comico. Guido Nicheli sfrutta bene una parte più importante del solito mentre si fa notare anche un poco sfruttato Bisio.
Tra i meno noti di Calà a causa di una a lungo difficile reperibilità, ma non per questo meno valido, essendo stato girato nel periodo migliore dell'attore. La trama è semplice e la regia non brilla, dando al film un taglio quasi televisivo; tuttavia la simpatia di Calà (che in questo film non va mai troppo sopra le righe), un cast quantomeno interessante e qualche gag azzeccata lo rendono piuttosto godibile; il fatto che Nicheli non sia solo un comprimario è un valore aggiunto non da poco. Una commedia agrodolce d'altri tempi, per nulla disprezzabile.
Visto la volta precedente più di dieci anni fa, me lo ricordavo un po' meglio. Sconta un ritmo un po' basso e qualche scena tirata per le lunghe (Calà nel residence della Huff). Calà forse fin troppo misurato ma scene simpatiche non mancano (quella del divano per esempio). Malissimo la Ferrari (come recitazione).
Commediola piuttosto esile e senza pretese con un Jerry Calà sempre in forma attorniato da un tris di belle attrici (Huff, Ferrari e Carlucci) che però non sono all'altezza della situazione. È divertente Guido Nicheli nei panni del futuro suocero e attenzione a un giovanissimo Claudio Bisio.
Commedia di Massaro un po' fiacca penalizzata da una sceneggiatura scialba e da un ritmo non proprio effervescente. Tuttavia scene simpatiche e divertenti non mancano grazie a un Calà piuttosto in forma coadiuvato da uno spassosissimo Nicheli nel ruolo del suocero. Tutte e tre bellissime quanto insufficienti nella recitazione la Ferrari, la Carlucci e la Huff. Piccola parte per un giovanissimo Claudio Bisio. Belle le location mantovane e azzeccata la colonna sonora. Guardabile.
Un Jerry Calà all'apice della popolarità poteva forse bastare, all'epoca, a giustificare commediole come questa, fatte sostanzialmente di nulla, cucite sulla simpatia del protagonista. Si parte bene con i divertenti scambi di battute fra Calà e il futuro suocero Nicheli, ma poi ci si perde fra flashback, equivoci e snervanti tira e molla sentimentali. Calà è in forma ma i comprimari non brillano, la Carlucci in particolare; Nicheli è simpatico come sempre, ma compare troppo poco. Insufficiente.
Matrimonio sì o matrimonio no? Risposta scontata, ma la commedia di Massaro rifugge da ogni monito etico condivisibile o meno per dedicarsi al puro divertimento, garantito dalla stralunata presenza di Calà, al quale dà man forte il simpatico Nicheli nel suo consueto ruolo di milanese danaroso e un trio di avvenenti partners femminili (le disponibili e provocanti Huff, Carlucci e Cavalcanti e una Ferrari acqua e sapone). Da non dimenticare il tenerissimo cagnolino che assurge a vera e propria spalla del protagonista.
MEMORABILE: Le prove di matrimonio di Calà con l'altra coppia; la Ferrari che distrugge i regali di nozze, costituiti da prodotti all'epoca ben noti.
Il classico stile del Calà prima maniera per una commedia innocua, gradevole ma che non può contare su una sceneggiatura troppo brillante. La trama infatti è solo un pretesto per dare al protagonista, qui al top, di far sorridere col suo classico repertorio. Il ritmo è veloce, il cast femminile ben scelto (soprattutto la Huff) e non manca qualche guizzo del grande Nicheli. Non male, soprattutto se ci si accontenta.
Quando Jerry Calà non esagera, riesce a regalarci delle buone performance e film davvero piacevoli. Sia chiaro, nulla di straordinario, siamo sempre nel filone commedia italiana anni '80, con i suoi pregi e i suoi diversi difetti. Ma il film si lascia guardare, pur con qualche buco di sceneggiatura e una prestazione attoriale femminile non esattamente all'altezza. Buoni i caratteristi, specie Guido Nicheli, sempre a suo agio nei panni del lombardo arricchito.
Uno dei meno noti e forse meno riusciti film di Calà, in cui ogni tanto viene a mancare un po' di dinamica e in cui i personaggi secondari non sono all'altezza dell'ex Gatto, che al contrario anche quando la sceneggiatura non è fresca riesce comunque a divertire. All'altezza sicuramente Nicheli, più presente del solito, e decente la Huff. Inutile la Carlucci e deludente la Ferrari. Qualche momento troppo diluito, ma nel complesso fa ancora ridere.
MEMORABILE: I duetti tra Calà e Nicheli; I capelli terrificanti di Bisio; La maglietta bagnata della Ferrari.
Il giorno prima del matrimonio allo sposo capitano diverse occasioni per tradire. Commedia banale tra le ex, il futuro suocero e l'addio al celibato. Pochi spunti comici con qualche battuta sparsa e una certa piattezza narrativa in una confezione quasi televisiva. Calà ha il fiato corto e l'unica scena degna di nota è quando si inalbera; Nicheli tappa qualche buco. Dal punto di vista femminile, la Carlucci è limitata dalle scene in casa sua (come la Huff); la Ferrari difetta qui nell'interpretazione e vestita da matrimonio sembra una meringa gigante.
MEMORABILE: Il cervo Cocciante; Kissinger; "Almeno fosse uscita Raquel Welch"; Il balletto della Huff al locale.
Film “ucciso” dalla mancanza di corretto registro dialettico nelle battute che dovrebbero far ridere, ma che sono quasi sempre sballate come tempi comici. La prima metà non è neppure male, ma poi il film cala di continuo, a partire dalla imbarazzante riunione del gruppo che supplica la Ferrari chiusa in camera a chiave, fase girata in modo quasi claustrofobico. Nicheli ben meglio di Calà. Nel cast femminile si salvicchia col fascino la Carlucci, Ferrari è balbettante, Huff bella ma noiosa nel parlato. Più spigliata, pensate un po', è la Cavalcanti, qui amante della gomma americana.
MEMORABILE: “Domattina, se vedrò i Pupazzetti sulla torta, penso che chiuderò un occhio”.
Un inguaribile donnaiolo deve convolare a nozze, ma il richiamo della carne è forte e rischia di compromettere una storia d'amore con i fiocchi. Questo film in parte ricicla e sfrutta cast e situazioni amorose alla Sapore di mare; il risultato però non è lo stesso in quanto manca una sceneggiatura degna di questo nome e perché è evidente come alcuni attori siano poco efficaci in parti che li vedono più protagonisti del solito. Nicheli non viene sfruttato a dovere e la Ferrari non si scrolla di dosso la parte della bella tormentata. Sorprende in positivo, invece, Milly Carlucci.
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MusicheZender • 13/11/10 18:57 Capo scrivano - 48345 interventi
Altro motivo per sperare che un giorno qualcuno si decida a editare in dvd quella che è l'indimenticabile, massima partecipazione nicheliana a un film.
HomevideoZender • 2/03/21 08:21 Capo scrivano - 48345 interventi
Riemerso su Amazon Prime in una versione finalmente buona questo film mai uscito in dvd e scomparso da lungo tempo dai palinsesti.
CuriositàZender • 11/06/21 18:56 Capo scrivano - 48345 interventi
Dalla collezione "Sorprese d'epoca Zender" il flano del film:
Strambo errore temporale. Il giorno prima del matrimonio il protagonista si sveglia dopo aver sognato di aver passato la notte con la spogliarellista del Mokambo, ben sapendo di chi si tratta, dato che parlando con un amico la definisce così. Quando ci va, la sera stessa, resta sbalordito nel trovarla lì nel ruolo di una spogliarellista...
Nell'agendina dove Arturo (Calà) tiene "schedate tutte le donne della sua vita" si leggono, tra gli altri, i nomi di Isabella Rossellini, Dina (sic) Risi, Marco Risi e Rita Cirio: