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Tutti i commenti e le recensioni di Venus

TITOLO INSERITO IL GIORNO 4/02/23 DAL BENEMERITO HERRKINSKI
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Herrkinski 4/02/23 14:40 - 8701 commenti

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Balagueró ritorna con questo horror soprannaturale che mischia diversi generi, a partire dal thriller/crime della premessa iniziale; l'evoluzione della storia è piuttosto intrigante, tra sette sataniche e ricordi lovecraftiani, così come il setting del grande condominio "maledetto" che ricorda la cinematografia di genere, da Il grattacielo della morte a Dark water, passando per Poltergeist III e lo stesso Rec. Un po' confusa ma d'effetto la parte finale; brava e affascinante comunque la Expósito e di buon livello i valori produttivi, per un lavoro nel complesso più che discreto.

Bubobubo 15/02/23 01:24 - 1847 commenti

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In fuga da una gang di narcotrafficanti a cui ha sottratto un'ingente partita di anfetamine, la pole dancer Lucía (una splendida Expósito) ripara nel condominio in cui abita la sorella Rocío (Cremonte), un fatiscente edificio disabitato che nasconde orribili segreti... Carbura lentamente ma inesorabilmente l'horror di Balagueró, costruito su un metafisico soggetto lovecraftiano intarsiato di scontornamenti thrilling, debordanti eccessi splatter e coté esoterici. L'inverosimile finale smarrisce del tutto la poca misura rimasta, ma l'esperimento è interessante, mediamente originale.
MEMORABILE: Il ritrovamento di Rocío; Le tre Moire nell'appartamento del decimo piano.

Siska80 26/02/23 11:01 - 5001 commenti

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Da vedere, altrimenti non si riesce a credere all'esistenza di un'amalgama tanto assurdo culminante in un finale "italiano" da annali del trash. La solfa è sempre la medesima, con la preda in fuga che casca dalla padella alla brace; come se non bastasse, la location condominiale brulicante di gente solo in apparenza giusto un po' singolare si è già vista in decine di pellicole (paradossalmente più coerenti nella loro assurdità) e la fotografia dai colori alterati rende l'atmosfera irritante. Il sangue sgorga a litri in special modo nella seconda parte, ma stavolta Balagueró toppa.

Lupus73 26/02/23 16:05 - 1599 commenti

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Balagueró torna ai temi di Darkness (partendo direttamente da Lovecraft): un edificio pregno di energie cosmico-occulte per un thriller/horror in cui la malavita dietro la storia di una cubista incontra suggestioni stregoniche non scevre da richiami a vecchi coven argentiani o zombiani senza dimenticare la matrice polanskiana degli inquilini. La drammaticità (e crudeltà) tipica del regista è palpabile, il sangue scorre (qualche scena troppo kitsch) ma invece del tipico finale tragico troviamo un sipario ironico poco consono, con la bella (e brava) Exposito che buca la quarta parete.
MEMORABILE: Le scene smargiasse del superomismo "dopato" (al femminile) nonostante le ferite mortali, contro tutti (alla Tony Montana).

Schramm 3/05/23 13:38 - 3991 commenti

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Chicago aveva il Cabrini Green, Madrid scherza niente con l'edificio Venus ove Mito e comunità, incubo della realtà e realtà degli incubi, tragedie immanenti e solforoso odor di trascendenza sono astralmente congiunti. Oh che bel castello Markosdirondirondhell. Semper fidelis all'ossessione palazzinara quale vertice-vortice di ogni male, Balagueró smarrisce ogni bussola e farnetica svergognatamente che è una strameraviglia sulla carica omeostatica del Male, a mo' d'un Besson cui balza il grillo di riprocessare Baskin. Foraggia De La Iglesia, e lo si respira inebriati da cima a fondo.

Kinodrop 21/05/23 19:52 - 3373 commenti

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La protagonista Lucia, per sfuggire a una gang di spacciatori ai quali ha sottratto un borsone di anfetamine, si rifugia dalla sorella in un palazzone della periferia dove dovrà vedersela non solo con gli inseguitori ma anche con una crudele setta misterica di signore insospettabili. Balagueró, nel tentativo di mescolare generi diversi per dare più enfasi e interesse al film, finisce per essere travolto da questo suo intento che sortisce poco più che una mistura tra attualità urbana e il persistere dell'aspetto esoterico e sanguinario non nuovo ma caro a una certa cultura iberica.
MEMORABILE: "Musica leggerissima" alla tv; Lucia ferita a morte si imbottisce di anfetamine e diventa una super woman in pochi attimi.

Magerehein 4/01/24 10:31 - 1225 commenti

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Una bellona in fuga, un furto di droga e tipacci che la rivogliono; nel mezzo un onnipresente condominio. La prima parte è lenta (seppur non noiosa), ma da quando si decide di dar fuoco alle polveri ecco che l'attesa viene ripagata e quello che sembrava un dozzinale thriller deflagra in un delirante, grottesco e sanguinoso vortice d'indubbio impatto orrifico. Le citazioni si sprecano (Argento, Aster, Besson...) e il raziocinio non sempre è di casa, ma incredibilmente il gioco funziona e quasi tutto trova un perché. Debordante e senza senso della misura, ma anche assai godibile.
MEMORABILE: L'appartamento all'ultimo piano; La "cosa" sovrappeso che spunta del tutto a caso; Automedicazione con pinzatrice, scotch e anfetamine.

Puppigallo 22/03/24 10:38 - 5478 commenti

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Parte piuttosto bene, con una protagonista già parecchio nei guai che finisce, senza saperlo, dalla padella alla brace. L'atmosfera c'era; e anche la bambina, con le sue storie sulla "domestica", i regali e i sogni contribuiva a creare quel clima sinistro adatto a una tale pellicola. Poi però, dopo aver conosciuto i pochi, attempati inquilini rimasti, dall'aspetto innocuo e quindi molto sospetti, una volta scoperte le carte, il tutto degenera. Sembra quasi che il meccanismo sia scoppiato in faccia al regista, che alla fine ha voluto persino dargli un tocco ironico (stridente). 
MEMORABILE: "Io me ne foootto!"; "La domestica dice che i sogni sono una porta"; Gli incubi; A tavola con le "gentili" signore.

Daniela 23/03/24 23:27 - 13269 commenti

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Cubista in fuga dopo essersi impossessata di una borsa piena di droga si rifugia nell'appartamento della sorella che vive con la figlioletta in un edificio semi-deserto dalla fama sinistra... Horror spiazzante: la prima parte, anche se richiama altre pellicole, è piuttosto intrigante e crea una certa aspettativa ma, quando ai temi della casa maledetta e della creatura malefica si aggiungono suggestioni fantasy-astrali, Balagueró sembra perdere la bussola e il film diventa una baracconata per poi concludersi con toni ironici incongrui con quanto visto in precedenza. Peccato.
MEMORABILE: Rambo? Una femminuccia al confronto.

Luluke 28/03/24 14:59 - 747 commenti

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Un'ora splendida, con due storie parallele che viaggiano perfettamente e danno la sensazione di vedere una sorta di La casa dei massacri più raffinato e molto meglio interpretato. Una seconda parte insensata, caotica, con troppe citazioni, volontarie o no, da Le streghe di Salem fino addirittura a Lucy, con un finale da dimenticare. Dato che Balaguerò è cosceneggiatore si può pensare che la parte peggiore sia stata scritta da un altro, ma poi capisci che è un difetto che aveva già mostrato in altri suoi film. Peccato, perché questo era un capolavoro per metà.

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Myvincent 30/03/24 13:54 - 3986 commenti

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Due sorelle, una “bad”, l’altra perbene, si ritrovano precipitosamente insieme per rinfacciarsi quanto sono diverse e mescolare il buono e cattivo che c’è in loro, in un’escalation di misteri e orrori. Balagueró firma un horror d’autore ispirandosi al passato (specialmente a Polanski), ma con un tocco molto ben riconoscibile. Nella seconda parte prevale l’esasperazione sanguinolenta e con essa le esagerazioni narrative che avviano verso un finale implosivo che non può che lasciare perplessi (e scontenti).

Gabigol 7/04/24 11:54 - 639 commenti

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Divertente horror condominiale con all'attivo più di un debito verso Lovecraft/Gordon, qualcosa di Argento e indubbiamente uno dei lavori primevi del regista spagnolo. Per la prima ora succede poco, ma la forza del film resta la camaleonticità del soggetto: si parte dal gangster-thriller, ma si sconfina presto nei territori dell'orrore onirico-esoterico; per poi imboccare, infine, una convergenza da exploitation di rivalsa femminile (con grossolanerie annesse). Sceneggiatura scricchiolante quanto interessante; buon tasso emoglobinico. Notevole la presenza scenica della Exposito.
MEMORABILE: L'incipit fulminante; La sagoma nella vasca da bagno; I regali portati dalla serva; La rivalsa durante l'eclissi; La chiusa comica.

Hackett 8/04/24 15:50 - 1871 commenti

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Balaguerò ha sempre una gran classe nella messa in scena e riesce a costruire atmosfere sospese tra realtà e una dimensione misteriosa. Qui troviamo alcune costanti del suo cinema horror, dalla caratterizzazione dei personaggi (un po' ripetitivi, se pensiamo alla ragazza in fuga dai bruti, già vista in La settima musa) alla tematica esoterica mutuata da alcuni cult più o meno moderni come i primi film di Alex de la Iglesia, Suspiria e in parte Le streghe di Salem. Nonostante ciò parliamo di un film gradevole, con un retrogusto di già visto.
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