Negli anni si è diffusa un'ipotesi investigativa, per me plausibile, che collega la morte violenta di Pasolini al furto delle pizze del film e alla trattativa per la loro restituzione.
Gli antefatti sono noti.
Le pizze del film furono rubate dalle celle frigorifere della Technicolor a Roma nell'agosto 1975. Al produttore del film, Alberto Grimaldi, vennero chiesti 100 milioni per il riscatto. Lui rifiutò. Anche perché del film esisteva una copia di negativo a contatto, che però mancava di alcune scene, come quella del ballo di tutta la troupe, che Pasolini aveva pensato di mettere sui titoli di coda.
Le pizze vennero poi ritrovate il 2 maggio 1976 al teatro 15 di Cinecittà.
Qui Pasolini aveva girato la sequenza delle torture e il 9 maggio, alla fine delle riprese, convocò una conferenza stampa, che potete ascoltare qui.
https://www.radioradicale.it/scheda/605298/teatro-15-di-cinecitta-9-maggio-1975-conferenza-stampa-di-pier-paolo-pasolini-al
Dunque trattative per la restituzione concluse?
Ni.
Cioè forse soltanto ufficialmente, perché Pasolini aveva contatti nella malavita romana (uno su tutti Antonio Pinna). E quindi è possibile che se ne sia continuato a parlare in privato.
Il giorno prima di essere ucciso, il 31 ottobre 1975, Pasolini è in Francia. Sta tornando in Italia dalla Svezia, e si ferma a Parigi per presentare "Salò". Per questo, nel pomeriggio, a poco più di trenta ore dalla morte, concede un'intervista televisiva (l'ultima) al canale Antenne 2.
Questa:
https://m.youtube.com/watch?v=w9Ef1y_OY-U
Vista a posteriori l'intervista non può non risultare macabra e inquietante.
Macabra per il particolare della camicia: la stessa con la quale la sera dopo Pasolini tentò di tamponarsi le ferite durante l'aggressione.
Inquietante perché il regista fa riferimento esplicito a "pericoli immediati" dai quali aveva dovuto difendere la lavorazione del film, e quando gli viene chiesto di precisare resta sibillinamente nel vago.
La fine della storia è tristemente nota.
La notte tra il primo e il due novembre 1975 Pasolini viene massacrato all'idroscalo di Ostia.
Non entro nelle possibili cause dell'omicidio, perché esulano dell'argomento del forum.
Faccio notare soltanto un'ultima cosa, della quale non ho mai sentito parlare in relazione al mistero dell'omicidio di Pasolini e del suo possibile collegamento con un appuntamento-trappola per la restituzione delle pizze di "Salò".
A pagina 5 del giornale "L'unità" del 4 novembre 1975 c'è un articolo, a firma Augusto Pancaldi, intitolato "Anche la Francia lo ricorda per il coraggio intellettuale". Il giornalista trascrive una testimonianza dell'autore dell'intervista di Antenne 2.
"Pasolini mi rispondeva con frasi brevi, guardando nervosamente l'orologio (...) Pronunciata l'ultima parola, Pasolini è corso a Orly e qualcuno che lo accompagnava mi disse che aveva un appuntamento importantissimo il giorno dopo in Italia".
L'unico appuntamento ufficiale di Pasolini per il giorno dopo è un'intervista a Furio Colombo.
Era davvero così importante e improrogabile?
Se ne può dubitare, dal momento che l'intervista fu fatta soltanto nel pomeriggio, fu interrotta, e, per ammissione dello stesso Colombo, aggiornata ai giorni successivi.
Qui il link per leggere l'articolo su "L'unità".
https://archivio.unita.news/issue/1975/11/04