Uno dei tanti hard di Joe D’Amato, ambientato su di un'isola esotica (non per niente un titolo alternativo è L’OCEANO DEI SENSI) come LE NOTTI EROTICHE DEI MORTI VIVENTI, PORNO HOLOCAUST e molti altri; e interpretato da due habitué del cinema del buon D’Amato (che col nome vero di Aristide Massaccesi firma, come sempre, la fotografia): George Eastman (alias Luigi Montefiori, davvero immancabile) e Mark Shannon (usato come al solito da D'Amato per girare le scene hard e fruire delle qualità da stallone di questa sorta...Leggi tutto di Tom Selleck meno pudico). Un tipico prodotto in serie, quindi, la cui storia è riassumibile in un paio di righe: tre giovani figlie di papà vanno in vacanza da sole per la prima volta, accompagnate dalla loro ex insegnante nera e da due marinai di fiducia. Arrivato sull'isola, il gruppo vi trova tre evasi: Eastman, Shannon e un altro tizio. Per dirla alla Leone rispettivamente il buono, il porco e il finocchio. Shannon non perde tempo e stupra un po’ tutte nonostante le diffide di Eastman, che finirà sgozzato. Impadronitesi del fucile, le quattro giovani faranno giustizia ripromettendosi di “dimenticare tutto per tornare a vivere”. Finale con sguardi delle quattro a scrutare lontano l'oceano poi l'orizzonte; silenzio e fine. Mah! D'Amato parte subito mostrando scene di masturbazione e continuando con il raccontare le violenze molto soft di Shannon alle rassegnate vittime. Chicca trash: qualcuno verrà abbattuto a legnate in faccia finché sulla stessa, per fingere un grumo di sangue, non comparirà una specie di ragù con pomodoro (a fette!).
Classico prodotto in confezione esotica-erotica (sconfinante nella luce rossa) realizzata dal compianto Joe D'Amato. Pur essendo un porno nudo e crudo, la presenza di attori (Montefiori e la Funari) limitrofa a quella di pionieri dell'hard (la bolognese Annj Goren, Mark Shannon e la locale Lucia Ramirez) lo rendono interessante. Derivato dal classico del rape&revenge diretto da Craven, sembra subire anche l'influsso del più recente Midnight Blue (girato l'anno precedente da Raimondo Del Balzo). Ottima la partitura musicale di Alessandroni. La Funari è bellissima e ruba la scena alle colleghe.
La recensione davinottiana fotografa alla perfezione i caratteri e la pochezza del film che, dopo un promettente avvio incentrato sulle lussurie delle belle protagoniste (da sole e in gruppo), vede entrare in scena il trio di lestofanti. E il divertimento si ha solo col finocchio, le sue battute e la sua fine "al sugo". I momenti rape sono blandi e molto ripetitivi, la revenge girata in due secondi e senza alcun sussulto.
MEMORABILE: La locandina del film, quanto di più fuorviante possa esistere. Trucchetto voluto (sembra ancora più hard) o improvvisazione dilettantesca?
È più pornografico (nella versione integrale) che erotico. Girato con pochi soldi, tutto sommato non è brutto. Certo Mark Shannon (al secolo Manlio Cersosimo) è tutto corpo e poca bravura a recitare, come del resto buona parte del cast (vedi la pornostar Dirce Funari... qui addirittura finta vergine). Eppure il film ha una sua trama e si regge a galla.
MEMORABILE: Il linguaggio "colorito" di Shannon-Cersosimo.
Trasposizione cinematografica di un pornazzo a fumetti fine a se stesso. Sesso e stupri come se non ci fosse un domani; il cast è composto puramente da vecchie conoscenze già presenti nei film di D'amato. Mark Shannon (la versione hard di Tom Selleck) immancabile nelle scene hard e il mitico George Eastman icona onnipresente in film exploitation. Il personaggio dell'omosessuale offre un alternativa alla noia della pellicola.
Il "rape and revenge" secondo lo zio Joe: angeli della vendetta quasi sempre ignude flirtano con una ghenga maschile alla Krug Stillo per sfociare in follia, tra fucilate, bastonate e momenti gore. Il grande Joe furoreggia in un "massacro del Circeo" con ambientazioni esotiche alla Orgasmo nero, non rinuncia al sesso gratuito (il lesbo tra le ragazze) e alla classica, possente, presenza di Eastman/Montefiori. Ma il cinema di Massaccesi vive sul poveristico, regala pugni allo stomaco e non fa sconti sulla violenza. Indubbiamente una delle sue opere migliori.
MEMORABILE: Le ragazzotte che si mettono a lesbicare tra loro; Il finale quasi "franchiano"; La libido incontenibile di Cersosimo.
Appartenente al ciclo dominicano di D'Amato, il film ripropone il classico team attoriale presente anche nelle altre pellicole; la Ramirez, la Goren e Shannon si occupano delle scene hard, mentre Montefiori e un comprimario ricoprono la parte maggiormente attoriale, pur restando ai minimi sindacali. Il film lambisce il rape & revenge ma non lo abbraccia in toto, o perlomeno non in modo soddisfacente; la trama è davvero poca cosa e ci si annoia su tutti i fronti, salvo qualche momento violento. Ripetitivo.
Filmetto che vale pochi spiccioli, decisamente noioso. Di erotismo non c'è molto, siamo piuttosto verso l'hard e i movimenti da palestra. Meglio i momenti di violenza. Storia inenarrabile (veramente impossibile non avere più fantasia) dove l'unico personaggio che fa un pelo sorridere è il "finocchietto". Musiche discrete.
Tre brutti ceffi evadono dal carcere e si rifugiano in una casa abitata da alcune ragazze. Nel breve ma intenso periodo nella Repubblica Dominicana Joe D'Amato imbastisce questo scarso filmetto che vorrebbe negli intenti prendere la via di un rape & revenge senza però lasciar segno. Su un altro piano, ma non meno "importate", l'aspetto hard offerto Mark Shannon (sorta di pioniere del porno, almeno in Italia) con qualche ragazza. Il film delude un po' tutti: non coinvolge e di certo non eccita. George Eastman come sempre sprecato.
Inizia come hard tout court per poi degenerare (bene) nel rape & revenge: con questo curioso mix Massaccesi unisce e decostruisce entrambi i generi grazie anche alle buone prove di Eastman delinquente ma umano e Shannon diabolico nel ruolo della vita (qui più bravo come attore che come hardista). Film caratterizzato da una patina triste, sporca e violenta nonostante lo splendore dei Caraibi. I dialoghi, oggi improponibili, paiono usciti da un pornofumetto dell'epoca tra sessismo, misoginia e omofobia, ma sono talmente esagerati da essere esilaranti. Un D'Amato minore ma godibile.
Joe D'Amato (Aristide Massaccesi) HA DIRETTO ANCHE...
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sto guardando in questo momento il film sulla gloriosa Telenuovo: incredibilmente passano uncut scene di masturbazione, fellatio e penetrazioni (fino a prova contraria, trattandosi di hard, dovrebbe esserne vietata la trasmissione a qualsivoglia ora, su tv generaliste, ma tant'è). Esilarante il finale sbrigativo all'ennesima potenza! Dopo il cartello 'FINE', appare il menu dei titoli del dvd hahahahahah! Ti voglio bene Telenuovo, peccato non aver registrato. Una domanda: mi è sempre piaciuta l'attrice di colore che partecipa a questi erotici-hard/esotici di D'Amato, non la pluricitata Ramirez, ma quell'altra ragazza ben più carnosa e coi capelli lunghi, qualcuno ne conosce il nome? Presumo un'altra ragazza reclutata sul posto dal buon Aristide, alla bisogna.