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Citazioni dal film
Nel film si fa menzione al tragico evento, contestuale al tempo di realizzazione della pellicola, accaduto nella notte tra il 14 e il 15 gennaio 1968 in una vasta area della Sicilia, il Belice.
Lo si fa in maniera dissacrante, quasi stomachevole. In una maniera tale che, oggi, sarebbe impossibile anche solo pensare.
Eppure la finalità polemica appare non di certo datata, soprattutto alla luce dei più o meno recenti fatti di cronaca che hanno turbato le notti di molti italiani.
Perdete un attimo di tempo e leggete questo brano estratto dal film: ci fa capire che, nonostante siano pasati 43 anni dalla sua realizzazione,
Cuore di mamma è un film più che mai attuale.
E, forse, che Samperi, nella sua lungimirante e pessimistica visione dell'Italia, voleva attribuire un profetico significato alla parola "
continua" con la quale chiude, nettamente, il film.
Lorenza (Carla Gravina) sta seguendo assieme ai tre figlioletti il telegiornale, nel quale un cronista commenta così l'infausto avvenimento di cronaca:
"Guardate questa terra sconvolta, queste case distrutte, questa gente che vive sulla nuda terra. Santa Maria Belice è oggi un cumulo di macerie. Qui dove sorgevano le graziose casette dei contadini, qui dove sorgeva la preziosa Chiesa antica, oggi non ci sono che detriti. I morti sono stati composti e sepolti; i feriti giacciono negli ospedali. Grazie all'efficiente e rapido aiuto dei nostri militi ora si può dire che il Paese ha riacquistato la sua pace: si tratta solo di ricostruire le case distrutte; ridonare a ciascuno un tetto. E le nostre autorità si sono già rimesse in moto. Si calcola che tra qualche mese il Paese sarà risorto dalle sue rovine: nuovo, con nuove scuole, nuove case, nuovi ospedali, nuove Chiese...
Ma ecco che si è creato un assembramento: da sotto le macerie è stato tirato fuori il corpo di un asino... no... no di un cavallo... anzi: di un ragazzo. Il ragazzo ha una gamba tagliata all'altezza del ginocchio; un pezzo di osso sporge dalla coscia maciullata ed è coperto di terra e di formiche; il ragazzo tiene le due mani avvinghiate al moncone di gamba e due infermieri messi insieme non riescono a strappargliele nonostante lo svenimento. Dal centro dello squarcio il sangue continua a sgorgare copiosamente e a fiotti. Se non si fa presto il ragazzo morirà dissanguato. Un milite è corso a prendere del plasma; un altro milite è andato a prendere il chirurgo che abita a due ore di automobile da qui. Fra poco tutto sarà rimediato: c'è già qualcuno che si offre di comprare una gamba di legno per il ragazzo. Siamo sicuri che lo vedremo presto camminare spedito come prima.
Ma ecco il cielo sembra illuminarsi: tutti i gridi di dolore cessano! Sentite questo rumore? E' l'elicottero che trasporta il ministro. Tutte le bocche si aprono, tutti i cuori battono più in fretta, tutte le mani si alzano festose. Dal corpo sfavillante dell'elicottero esce un uomo, l'uomo della speranza. Quest'uomo porta case per tutti; cibo per tutti; coperte per tutti e tante, tante medicine. Vogliamo avvicinarci anche noi e chiedergli di dirci qualche parola?
Signor Ministro qual é il suo messaggio per questi poveri sinistrati?
'
Col tempo tutto si aggiusta, caro amico. Dica! Dica agli italiani che abbiano fiducia nel tempo! E' il nostro grande salvatore."
Ultima modifica: 15/06/12 00:09 da
Undying