Lo stallone italiano Rocco Siffredi tenta la strada dell'eros d'autore conferendo credibilità al suo personaggio. Il film, ispirato a L'impero dei sensi, è coraggioso ma non del tutto riuscito. Troppo femminista ma gusoso per le scene erotiche.
Film audace per scene e ragionamenti, che tenta di tirare fuori ciò che di intimo e di inconscio può albergare nella mente di una donna. Lo fa in un modo serioso quasi tragico, con elucubrazioni mentali non sempre plausibili o ridicole. L’erotismo non risparmia niente, arriva fino al ginecologico e a sfiorare l’estremo, ma è più voyeuristico che concreto (come il riprendere da vicino la reale scena di un parto). La direzione e il cast non sfigurano e Rocco Siffredi cerca cerca di mandare con la sua stecca il film in buca ma non ci riesce. **!
MEMORABILE: Dice la Ducey: “Direi addirittura che il mio desiderio sarebbe incontrare Jack lo squartatore. Certamente la spaccherebbe in due una come me".
Qualche elucubrazione di troppo appesantisce questo porno-soft, abbastanza ricercato e dal finale piuttosto sorprendente. La regista, sempre alla ricerca di estremizzazioni nel campo sessuale, prova a rendere interessante il personaggio interpretato dalla Ducey, che però in soldoni si riduce ad essere una semplice ninfomane, innamorata e stranamente corrisposta, ma pur sempre una ninfomane. Il nostro Rocchetto si distingue come al suo solito. L'erotismo c'è ed anche in una forma molto "femminista".
Esperimento pornofemminista, del porno (soft o hard, comunque si voglia) condivide la mortale noiosità. E per fortuna il film è breve, ma si trascina lo stesso, per la sofferenza dello spettatore. La parte finale illustra didatticamente le "delizie" dell'ostetricia, disciplina apprezzabile dai cultori dello splatter. Quanto al sesso femminile, ripetutamente in primo piano, sarà un caso che duemila e passa anni di arte figurativa occidentale abbiano evitato accuratamente la sua rappresentazione?
La Breillat vuole stupire e scandalizzare; per farlo decide di inserire nel cast il notissimo porno-attore Rocco Siffredi. Quello che è il consueto rapporto di coppia in cui è l'uomo a bramare continuamente il sesso della donna qui è invertito. Fa specie vedere una donna costretta a costruirsi una vita sessuale alternativa per ovviare ai ripetuti rifiuti del proprio uomo. Diverse sono le scene di sesso esplicito mostrate e che a parer mio tolgono anche quel poco erotismo che il film produce. Un'opera anonima che non lascia niente.
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CuriositàZender • 17/03/10 07:52 Capo scrivano - 48956 interventi
Aspetta Lucius, recensione da internet è troppo vago. Va messa chiaramente la fonte. Ad ogni modo in generale non metterei, salvo casi eccezionali, recensioni da internet. Qui abbiao le nostre, in altri casi si trovano facilmente su internet.