Risibile thriller con abbondanti spruzzate di azione e che ha per protagoniste tante belle donne. Tuttavia nemmeno questo riesce ad interessare lo spettatore a causa di una regia profondamente sciatta e di una sceneggiatura delirante senza né capo né coda ed in cui la noia regna sovrana nonostante, a tratti, i cadaveri fiocchino come la neve (specie all’inizio). Le musiche plagiano senza pudore il tema di 007.
Pur non essendo decisamente un capolavoro del genere, non annoia e questa è una qualità del film. Belle donne in carne, abbigliate in modo fantastico, si aggirano per la verità piuttosto confusamente per tutto il film e attorno a quello che dovrebbe essere il James Bond messicano (a giudicare dalle musiche che fanno da sottofondo agli sguardi assassini e alle conquiste amorose). La trama, appunto, è incomprensibile almeno fino a metà film; si sprecano i lanci di bombe e il numero degli uccisi è francamente eccessivo anche per una spy story.
Tortilla-spy di Cardona figlio, che affianca al protagonista Julio "El tunco Maclovio" Aleman (doppiato da Paolo Ferrari) un ricco codazzo di (più o meno) topolone cotonatissime, equamente ripartite fra b(u)one e cattive. Non troppo distante dagli omologhi nostrani, salvo sostituire alle abituali locations medio-orientali Puerto Rico e l'Ecuador, è movimentato ai limiti del frenetico, ma in modo abbastanza inconsulto: se non altro non è noioso. Senza pretese ci si può persino divertire.
Non è che ci si capisca granché. Un via vai di superagenti femminili (parecchio in forma anche se agghindate in tenute sgargianti e coloratissime) in grado di giustificare (ma solo parzialmente) l'allusivo (e allucinato) titolo italico. Il registro della pellicola è oscillante tra l'action e lo spy-movie, ma non vi sono particolari momenti di regia ispirata, nè tanto meno di azione in grado di suscitare l'interesse dello spettatore. Ha un suo perché, fondamentalmente, se inserito nella produzione messicana e spagnola, all'epoca parallela a quella italiana.
007 alla messicana degli anni '60 dove l'ennesimo sostituto di Sean Connery se la deve vedere con una schiera di belle donne che gli vogliono fare la pelle, anche se non mancano le buone che lo aiutano. Recuperato in Italia a metà degli anni '70, con i nomi cambiati e la colonna sonora pasticciata con quella dei Bond allora in voga, il film è brutto e confuso, nonostante la massiccia presenza femminile. Barbara Angely in un ruolo non dissimile da Con licencia para matar, dove rimpiazza il suo bel costume da supereroina nero con abiti balneari.
Film che si discosta decisamente dallo 007 più classico in quanto, se non mancano lotte corpo a corpo, sparatorie, armi letali sia di distruzione di massa che di difesa personale, il film si impernia di più sull'importanza del contatto o dell'infiltrato da una parte e dall'altra, e la musica è molto più variabile. Se come effetti speciali non emerge, c'è da dire che come trama e impostazioni di organizzazioni criminali il livello è più che buono, e nella prima parte ci sono scene subacquee degne di nota. Sicuramente manca lo humour (escluse un paio di scene dove però è telefonato).
MEMORABILE: "Non si preoccupi, il camion le ritornerà indietro intatto" ; Le infermiere che "non sono angeli" .
Al suo secondo film Cardona jr. dimostra di avere talento per il cinema di genere e di essere degno figlio di cotanto padre. Questa volta il budget non è proprio miserabile e dà modo di ricorrere ai mezzi necessari per discrete scene d'azione, mentre la sceneggiatura tende talvolta a perdersi nei meandri della vicenda, ma in film come questo è un peccato veniale. Cast così e così: accanto a un valente Alemán si alternano bellezze non tutte valide dal punto di vista attoriale, ma il fatto che indossino quasi sempre succinti bikini riesce comunque a mettere una pezza. Promosso!
MEMORABILE: Il ritmo sostenuto; La scena di inseguimento aereo, stradale e subacqueo nella parte iniziale, soprattutto nelle riprese subacquee.
Film che vorrebbe darsi un tono d’intrigo, ma viene soffocato dai suoi stessi misteri. Non si capisce chi siano tutte queste figurine e soprattutto chi stia con chi. Si balza da un luogo all’altro nel caos più totale (messaggi in codice compresi), tra pistolettate, scazzottate e inseguimenti. Auto, donne e riprese muscolari, vengono esibite come un puro esercizio stilistico a scimmiottare Fleming… o Meyer? Nessun intreccio (continuano a replicare gli stessi concetti), nessun approfondimento psicologico, nessun coinvolgimento empatico. Eroico chi riesce ad arrivare a fine visione.
René Cardona Jr. HA DIRETTO ANCHE...
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A proposito delle musiche di questo film a firma di un tale Alfred Maxingham...al di là del richiamo al tema principale di "Licenza di Uccidere", si sente frequentemente il tema de "L'Uomo dalla Pistola d'Oro" (al minuto 20:50 circa si sente chiarissimo). Ma quest'ultimo film è del 1974 mentre quello di cui si discute pare essere del 1967!! A questo punto chi avrebbe plagiato? John Barry? A meno che il fantomatico Alfred Maxingham non sia lo stesso Barry sotto pseudonimo?? Qualcuno in grado di risolvere il mistero? Tra l'altro mi è sembrato di ascoltare anche un'incipit del tema di "Vivi e lascia morire" (del 1973). Se riesco a trovare il minuto esatto, lo posto successivamente. Il film è visionabile per intero sul canale YouTube "Films & Clips".
L'hanno tolto da you tube. La copia che ho visto io ha come fonte la vecchia vhs citata da Buio. Fra l'altro il film viene dato da Imdb del '69 e non del '67. In tutti i casi la scelta del titolo italiano è ovvia, in quanto essendo uscito nelle nostre sale ben 6 anni dopo e facendo parte di un genere ormai superatissimo, era necessario dare un po' di mordente sexy per invogliare a vederlo, altrimenti nisba...
Ok, meglio, però se si segue Imdb l'anno di edizione è il '69 e non il '67, e ci fu anche una lunga questione su Nel paradiso terrestre...Io vivo come Eva.
DiscussioneZender • 3/09/20 14:59 Capo scrivano - 48908 interventi
In effetti direi che possiamo mettere 1969, in attesa semmai di prove contrarie.
Il film ha ottenuto il visto di censura, con divieto ai minori di 14 anni, il giorno 21/11/1975. Successivamente, in data 30/04/1976, tale divieto è stato revocato, previo taglio di 1m di pellicola. Dal sito Italiataglia, riporto le motivazioni che hanno consentita la proiezione per tutti, senza alcun divieto.
"Il giorno 29/04/1976 si è riunita la Commissione di appello, formatasi dalle sezioni riunite I e IV per visionare il film sulla base della domanda di appello (...). La Commissione sentito il sig. Bruno Rusetti della soc. (...) al quale la Commissione rivolge invito di eliminare la inquadrtura in cui Cristal infierisce contro il corpo del capo della banda contraria. Il sig. Bruscetti aderisce e la Commissione revisionato il taglio come sopra (mt. 1) eseguito a unanimità esprime parere favorevole, in riforma della decisione di I grado, alla visione per tutti senza limitazione di età."