I dieci gladiatori - Film (1963)

Generatrice di due seguiti, la prima avventura dei dieci gladiatori reca la firma di Parolini, che dirige guardando contemporaneamente alla commedia (Vadis che parla in rima, Borgese muto) e all'azione, talora efferata (la tortura con l'olio bollente e la fine di Palmara); a causa della monotona sceneggiatura, il bel gioco tuttavia dura poco, nonostante un considerevole colpo di scena in dirittura d'arrivo. Vaghi i richiami alla congiura contro Nerone, interpretato da un Rizzo folle e vanesio che parla con la voce imperiosa di Nando Gazzolo.

Il primo della serie, con il regista Parolini che come al solito vuole molte acrobazie ma senza avere il tono scanzonato dei suoi film successivi. Così l'aspetto melodrammatico prevale, con punte quasi di ridicolo (la morte declamata da Alfredo Rizzo, quella di Mimmo Palmara perforato dalle spade di tutti i gladiatori) ma con un buon ritmo e caratteristi stupendi tra i quali spicca Vassili Karis, giovanissimo scudiere di Nerone.

Nerone è un vanesio folle e sanguinario come veniva descritto dai libri delle elementari del passato, ma un peplum non è un trattato di storia e non si può certo prendersela con Parolini e i suoi sceneggiatori per essersi attenuti alle attese del pubblico popolare che vuole i buoni da una parte e i cattivi dall'altra. Tutto prevedibile dall'inizio alla fine, ma girato con una buona disponibilità di mezzi e con consumata perizia artigianale. Forrest e Vadis sono gli eroi di turno mentre la Greci e la Parisi, ambedue con pseudonimo anglofono, sono la dolce Livia e la sensuale Poppea.

Peplum di pochissima efficacia diretto da Parolini, la cui regia comunque riesce a dare un minimo di vivacità a una vicenda tutt'altro che esaltante. La sceneggiatura è banale e assai confusa e le interpretazioni nella maggior parte dei casi men che modeste (si salvano in ben pochi). Comunque lo spettacolo corre via veloce riuscendo a mantenere a una certa distanza la noia. I dieci gladiatori che ridono in ogni frangente sono però abbastanza irritanti (così come il nano). Divertente lo pseudonimo che il regista usa per la sua apparizione in veste di attore: John Littlewords.